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il presidente della lega di a, beretta, commenta così la decisione dell'aic di scioperare: "all'inizio pensavamo fosse una barzelletta invece trattasi di una decisione grave ed immotivata e senza precedenti. In molti settori ci sono situazioni assai più delicate di questa, ma difficilmente, penso, si possa proclamare uno sciopero preventivo. Lo sciopero è un'arma estrema alla quale si ricorre ed annunciarla all'inizio di una trattativa è grave".
Beretta continua dicendo: "c'è una volontà di prevaricazione che non promette nulla di buono. E' come se uno tirasse fuori la pistola, mostrando la pallottola in canna e dicesse: "beh, adesso vogliamo discutere?". Il presidente spiega: "in qualunque altra situazione il confronto si sarebbe rinviato sine die; noi, invece, per dare un segno di grande senso di responsabilita' confermiamo l'incontro che ci sarà lunedì prossimo (alle 12 in federcalcio ndc) con abete e con l'aic".
Quindi il presidente beretta puntualizza: "come lega di a siamo nati ufficialmente il 1 luglio 2010 ed in questi 70 giorni ci siamo occupati dell'accordo collettivo prioritariamente incontrando l'aic il 3 agosto, concordando un nuovo incontro, dopo la pausa estiva. Alla prima richiesta di convocazione abbiamo dato assenso. Cosa abbia a lagnarsi il vertice dell'aic eèincomprensibile, forse ce lo spiegheranno lunedì".
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