Meanwhile in England...
http://www.repubblica.it/economia/20...7972/?ref=fbpr
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Meanwhile in England...
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Comunque la benzina é giá aumentata :rando:
Ora e' 1.1, c'e' stato un flash crash nei mercati asiatici dovuto ai bot per farmare il forex ;)
Dai tempo, per la sterla come carta da culo aspetta marzo quando fan partire l'articolo 50.
E io continuo a bestemmare.
Spero solo che mettano i tassi della banca centrale a 0 cosi almeno il mutuo mi scende.
http://www.bbc.co.uk/news/uk-37627308
:rotfl: :rotfl:
http://www.bbc.co.uk/news/business-37637954
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Questo può essere l'unico effetto positivo, avere immobili a Londra ora è sicuramente positivo, in altre zone dell'inghilterra non saprei certo il mercato immobiliare può avere una bella spinta dal crollo della sterla, il costo della vita per chi guadagna sterline mi sa di no.
La cosa positiva e' che la banca centrale ha ridotto i tassi d'interessa al 0.25% quindi pago meno di mutuo (o meglio paghero', i primi 2 anni sono a tasso fisso)
Per il costo della vita non dovrei aver problemi (spero), ad ora riesco a mettere via 1000 sterle pulite (bhe... non propio ora che mi sto comprando mobili e facendo gli inevitabili lavori in casa, ma il senso non cambia.
Quando avro' finito con le spese mi sa che qualcosa lo investiro' in oro prevedendo tempi peggiori... e qualcos'altro in vino cosi' riempio la cantinetta per vini che ho in cucina :sir:
Assolutamente.
Vendi già ora.
mah secondo me non sara tutto sto catastrofismo per la ns generazione ne riparliamo forse( ma i conti in macro economia a lungo termine so sempre difficili da fare) tra 2 generazioni, sempre che nel frattempo nno si sfasci l'europa, cosa che non si sa mai visto l'aria che tira.
I prezzi a Londra stanno ancora andando su e il numero di vendite adesso e' pari a quello pre-brexit.
Case simili alla mia e nella stessa mia zona in un anno son passate da 275k a 325k (prezzo di offerta, quello finale non so).
Vedro' il dafarsi a marzo 2018...
Adesso se vendo oltre alle spese di vendita dovrei lasciare qualcosa come il 6 o 7 % della cifra alla banca e non mi conviene.
Londra è una città che difficilmente avrà crisi nel valore delle case nemmeno se la sterlina diventa carta straccia, mi sembra di sentire i discorsi di Firenze nella crisi, ora vedrai che con questa crisi i prezzi delle case colano a picco (discorso sentito nel 2010) ma i prezzi non sono calati un cazzo salvo qualche catapecchia che hanno avuto fretta di vendere i prezzi sono rimasti invariati, un discorso è il paesino del cazzo sperso nella campagna inglese, un discorso è nella grande citta.
http://www.ilsole24ore.com/art/mondo...?uuid=ADlcglbB
Si comincia :sara2:
avessero produzione interna sarebbe anche interessante, ma credo rischino grosso a porsi in questo modo con un fornitore come Unilever... Non è mica ginetto il pizzaiolo. Questi zio can ti fan sparire :sneer:
una ripassatina per chi non è ferrato:
http://www.oxfamitalia.org/wp-conten...or-english.jpg
Eh ma loro, come ricorda Otto in "un pesce di nome Wanda" sono gli arroganti, pomposi, spocchiosi inglesi ;-)
Vedrai che spocchia quando qualche agenzia di quelle serie gli abbassa il rating...
Bortas, sono due città estremamente differenti.
Firenze continua ad attrarre un boato di turisti (nel 2015, 13.6 milioni di presenze nell'area metropolitana), e non penso di dire una bestialità sostenendo che il turismo, per Firenze, è uno dei primi, se non il primo in assoluto, mercati.
Londra ha lo stesso un alto numero di turisti (2015, 31.5 milioni), MA a differenza di Firenze ha altri mercati che tengono alto il prezzo degli immobili (finanza, università/ricerca, ecc.). Se questi ultimi si levano, la botta la sentiranno e anche duramente.
Non conosco la realtà di Londra, ma a mio modesto parere in capitali, grandi città turistiche e dove c'è e ci sarà lavoro il valore delle case non si svaluta così tanto, a Firenze si parlava di crisi del turismo e crisi lavorativa, nonostante quello, negli immobili la flessione è stata minima, e sono 6 anni che cerco, non ce la vedo Londra (nonostante la Brexit) far crollare gli immobili come è successo a Detroit. Poi sono opinioni, la mia è che in una città che fa 30 milioni di turisti, che ha università che continueranno ad essere prestigiose con la sterlina debole può solo aumentare nel settore turistico (unico effetto che si può considerare positivo) se il caso è simile non credo che nel settore ci saranno crisi, magari il prezzo relativo seguirà il calo della moneta ma non credo di tanto. Diverso il destino in altre grandi città inglesi con meno risorse del genere.
Detroit è un ghetto comparato a Londra, gli immobili resteranno quasi allo stesso prezzo. Saranno un pelo più accessibili per investitori stranieri visto il calo del GBP.
http://www.chroniclelive.co.uk/busin...itive-12025967
He [Ghosn] had previously suggested investment in the factory would dry up, unless the Government offered a compensation deal for any increased export costs if Britain leaves the single market.
Nissan la nuova Fiat. :rotfl:
Infatti non è ancora partito nulla, l'articolo 50 non è stato applicato l'UK sta ancora dentro l'Europa, ciò non toglie che i grandi gruppi industriali stiano iniziando a farsi i loro conti e magari alcuni stiano già correndo ai ripari prima del tempo.
http://www.bbc.co.uk/news/business-37676869
:popcorn:
:fffuuu:
sembra che nissan vada in controtendenza e voglia aumentare la produzione in uk portando pure xtrail e qq.....................chissa cosa gli han promesso
http://www.repubblica.it/economia/20..._uk-150703778/
sta cosa non è da sottovalutare se un azienda cosi grossa da fiducia al comparto industriale anche con il brexit può tirarsi dietro altre aziende.
Di teorie su un fatto del genere ce ne possono essere tante, una cosa che viene data per scontata (e forse non è così scontata) è che l'Europa si comporti da stronza chiudendo il mercato a gli Inglesi con dazi e dogane, ma forse allo scoccare dell'articolo 50 le cose non saranno così tragiche come le abbiamo dipinte, la maggiorparte delle reazioni sul mercato per ora si sono solo avute su proiezioni presunte che non è detto che si verifichino mai. Si è verificata per quanto riguarda tante imprese una fuga preventiva su un precedente che non è mai accaduto, può starci benissimo che un colosso come la Nissan si prenda il suo rischio, magari hanno calcolato vari scenari e si assumono il rischio e magari hanno calcolato che lo possono anche assorbire in caso non vada bene.
10 a 1 che gli hanno promessi sgravi di vario genere per compensare eventuali future perdite causate dall'essere fuori dall'area comune EU. E che tali sgravi verrano pagati indovinate un po' da chi. :D
Pare strano , la Nissan è Renault
Anche con gli.sgravi se la Francia glielo può abboccare al culo , lo.fará.