E' possibile, ammetto di avere una visione non a 360°.
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Infatti tutto il vostro discorso è anche avvalorato da tutti i dipendenti da 35k anno che girano su suv da 100k, e daje su!
Comunque lo stato ha tutti i dati (anche troppi a dire il vero) per poter perseguire gli evasori. Tutte le vostre transazioni bancarie vengono mandate all'agenzia delle entrate, incluse quelle estere. TUTTE. Sia dalle banche italiane, che da quelle estere.
A incrociare due dati su salario/soldi in banca/beni posseduti non ci vorrebbe molto se volessero farlo.
Ragazzi, non ci prendiamo per il culo dai. Quando facevo il gestore di portafoglio di una certa rilevanza, il 90% dei clienti che avevo erano autonomi/piccoli imprenditori/ artigiani. Peccato che avevano tutti una reddito lordo annuo dichiarato minore del mio. Le transazioni bancarie raccontano il fenomeno fino ad un certo punto, il lavoratore non dipendente, in Italia, affronta la maggior parte delle spese vive in contanti per poter riciclare il nero che fa. In Italia il carico fiscale è quasi esclusivamente a carico dei dipendenti e dei pensionati che, dati alla mano, pagano per tutti.
Per non parlare del dipendente che paga asilo/sanità/università dei figli ecc anche al conoscente ricco in quanto magari quest'ultimo gira con il SUV da 100k ma dichiara quanto il bagnino dello stabilimento. L'Italia da questo punto di vista è un paese del cazzo ed il reddito di cittadinanza sarebbe una delle più grosse porcate della nostra storia.
Il problema è l'applicazione della legge, ovvero la giustizia. L'Agenzia delle Entrate perde troppi processi perchè si attacca alle stronzate anzichè colpire dove deve.
E dove c'è ciccia si lascia "ammorbidire", certo non in tutti i casi, ma in non pochi sì.
L'ultimo noto https://www.ilfattoquotidiano.it/201...tario/4194887/
In USA cosa sarebbe successo?
Poi oggettivamente i tribunali, soprattutto civili, in questo Paese funzionano male. Forse quelli del lavoro sono mediamente efficienti, ma per il resto bho.
Voglio vedere se nel M5S avranno le palle di toccare il feudo della magistratura. Come si muove uno di loro, parte un'indagine a suo carico.
Le leggi ci sono, belle o brutte, e sono pure troppe. Bisogna lavorare sull'applicazione in tempi rapidi e certi, non siamo famosi per efficienza in Italia... magari migliorarla un po' non ci farebbe male.
Oh, la giustizia..... Lasciamo perdere, che in Italia, se fai fare un lavoro e sbagliano, ti tocca pagare.... Se fai un lavoro giusto e non ti pagano, t attacchi ar mazzo....
secondo me di quella analisi dell ansa molti non ne hanno capito un cazzo.
primo punto di partenza: l'irpef a parità di reddito non si paga uguale dipendenti ed autonomi, si paga uguale sopra i 55k (occhio e croce per i dipendenti che hanno uno stipendio superiore ai 4,quakkeccosa al mese) dove non agiscono le detrazioni per i dipendenti. se si pensa che l'irpef la si paga uguale tutti allora è il primo errore i dipendenti pagano di irpef molto meno a partire dalle esenzioni credo fino a 10k o 8k non ricordo per i dipendenti (che non hanno gli autonomi) ed intorno a 20k a parità di reddito un autonomo paga quasi il doppio rispetto ad un dipendente anche se il reddito prodotto è il MEDESIMO. (dipendente 14,11%, autonomo 27,5%) questo senza calcolare l'ingerenza di altre imposizioni e restando solo all aspetto dell irpef.
secondo: mettendo da parte l'evasione per un attimo attraverso le detrazioni si fa si che l'ammontare che lo stato riceve da un autonomo occhio e croce vanga pareggiato con il prelievo di due dipendenti (l calcolo non è al centesimo serve solo per rendere l'idea) cosa che non avete mai pensato se ritenevate erroneamente che l'irpef la si paga tutti uguale.
terzo: la proporzione di cui sopra poi è ancora ampliata perchè in genere gli autonomi hanno reddito maggiore rispetto alla maggiorparte dei dipendenti, ed in più ancora incrementata dal fatto che l'imposizione irpef è progressiva a scaglioni aggiuntivi (se non sapete cosa voglia dire googleatelo) se vi pensa il culo vuol dire che ogni scaglione di reddito crescente subisce un prelievo a percentuale crescente.
questo fa si che calcolando la media (ed io quando sento media penso sempre al pollo di trilussa, cercatevelo, quindi mi fido poco in partenza) il gettito di entrate percepito dagli autonomi sia maggiore rispetto a quello percepito dai dipendenti che hanno il prelievo alla base. è un fatto ovviamente si parla della media quindi le entrate percepite dallo stato sono in maggiorparte ottenute dagli autonomi rispetto che ai dipendenti, laddove per anni si affermava che i dipendenti erano gli unici a pagare le tasse, sebbene si calcoli la media del importo versato , quindi grazie al cazzo che ci sara chi versa moltissimo e chi poco in relazione al reddito e POI chi non versa un cazzo perché evade. i datio della articolo pero sono relartivi ad imposte VERSATE quindi imagginatevi cosa sarebbe se non esistesse l'evasione fiscale.
la vera domanda da farsi sarebbe un altra perche i dipendenti pagano molto meno in irpef e gli autonomi molto di più?
per un motivo politico perché spesso i dipendenti si sono lamentati di essere tartassati rispetto agli autonomi "che possono evadere" (nonsense avere un beneficio perche non possono commettere un reato), gli autonomi di contro loro spesso sono tenuti a pagare di più perché si tiene in conto che ci sarà qualcuno della categoria degli autonomi che evade. (nonsense avere una maggiore imposizione tenendo conto che altri possono evadere)
il problema alla radice andrebbe risolto con una serie di provvedimenti atti per prima cosa a rimuovere le diseguaglianze cioe pretendere una imposizione fiscale uguale per tutti perche se è vero che un autonomo può evadere , l'autonomo che non evade se la prende in culo rispetto ad un dipendente, ripeto fatevi i calcoli 20k di reddito un autonomo paga 5k di irpef un dipendente, 2,5 circa, stesso reddito sono 2,5 k di risparmio l'anno NON è poco per nulla poi non chiediamoci perchè in italia si voglia fare più il dipendente che l'imprenditore)
in secundis si dovrebbe reprimere l'evasione fiscale con norme severissime con la previsione di tanti anni di reclusione, si tanto carcere perché finché molte sanzioni restano nell aleveo del pagare soldi si possono anche fare i calcoli finché il gioco vale la candela, quando poi rischi 20 anni di carcere come minimo OLTRE a dovere ripetre quanto non versato + l'eventuale sanzione pecuniaria, la cosa diventa differente.
Come dice hador i controlli si potrebbero fare decisamente meglio
Amen, finalmente qualcuno l'ha detto chiaramente.
Praticamente è il concetto di pre-crimine in stile Dickiano applicato alla tassazione.
E non solo: questo sistema non fa altro che metterla in culo a chi, autonomo, vuol essere onesto, e spinge ancora di più la categoria ad evadere (considerando appunto che non c'è alla fine nessuna ripercussione penale seria come ad esempio esiste negli USA, se ti bussa l'IRS alla porta ti caghi in mano snap).
Gli scaglioni irpef sono uguali per tutti dipendenti e autonomi
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Come ha detto MC, io penso che se le pene fossero serie, si smetterebbe di evadere.
C'è gente che evade, viene pizzicata, paga la multa e poi riprende a farlo.
Se la gente (e non parlo dei poveri cristi che sbagliano a riportare uno scontrino) iniziasse a cagarso addosso....
Esclusivamente se si parla di entrate medie procapite. E le medie come dici giustamente, rischiano di distrorcere pesantemente la realtà. Infatti:
http://www.corriere.it/economia/16_l...c314f7af.shtml
Dati 2015 perchè sono quelli che ho fatto meno fatica a trovare con una googlata:
7,5 milioni di lavoratori autonomi stimati in Italia
A presentare una dichiarazione irpef sono tra questi 5,5 milioni (quindi se non sbaglio 2 milioni non pagano una lira di irpef)
A presentare una dichiarazione irpef positiva sono solo 2,8 milioni. Quindi, grazie immagino a detrazioni varie e agli oneri deducibili, 2,7 milioni di autonomi non pagano una lira di irpef. E siamo già a 4,7 milioni che non la pagano su 7,5.
dei 2,8 milioni che la pagano, il 77% dichiara redditi tra 3.500 e 11.000 euro lordi l’anno. Mi risulta se non sono cambiate le cose una no tax area irpef di 4.800 euro per i lavoratori autonomi, quindi una piccola fetta anche di questi dichiaranti redditi positivi non versa una sola lira di irpef.
Quindi a pagare almeno 1 euro di irpef è un solo autonomo su tre in Italia. Ma non è finita, perchè vediamo anche quanto pagano:
Il 15,90% di autonomi dichiara redditi tra i 15 e i 35.000 euro, e quindi paga un’Irpef media annua insufficiente per coprire per se' stesso il costo medio procapite della sola sanità.
Poi arriviamo a quelli che pagano "il giusto" o oltre, ovvero al rimanente 6,45% degli autonomi (351 mila persone), che paga imposte "sufficienti" a coprire i costi della sanità (che non sono gli unici, ma sono i principali del bilancio statale) ed oltre.
Ora francamente visti questi numeri, ritenere che gli autonomi siano selvaggiamente tartassati dall'imposta sulle persone fisiche e/o che mi sembra duretta da sostenere.
E' una affermazione che forse si possono permettere di fare i 350k di cui sopra. I restanti 7 milioni 150k autonomi restanti forse prima di gridare all'ingiustizia dovrebbero pensarci un secondino...
Tanto per fare un paragone con pensionati e dipendenti, l'80% dei dipendenti paga l'irpef, il 77% dei pensionati.
In media questi pagheranno meno degli autonomi come si evince dai dati dell'articolo ANSA, ma cazzo, non mi venite a dire che L'irpef grava pesantemente sulle spalle degli autonomi, perchè è una balla colossale. La paga 1 su 3 e salvo 350k autonomi la paga pure "poco" rispetto a quanto lo stato spende mediamente per lui...
Su un totale Irpef versata di 167 miliardi, i lavoratori dipendenti ne pagano 99 miliardi, i pensionati 58,5 miliardi, gli autonomi 9,6 miliardi.
Di conseguenza non sono così convinto riguardo alle soluzioni, che uniformare le aliquote "reali", perchè quelle pre-detrazione o pre applicazioni no tax area mi pare siano omogenee (quindi di fatto abbassare le aliquote e/o togliere o uniformare deduzioni e detrazioni per le varie categorie) sia la soluzione ottimale, visto che non mi sembra alla luce di questi numeri uno scenario così penalizzante per il lavoratore autonomo.
Peraltro ammetto di non avere affatto conoscenze profonde della materia, quindi ci può stare benissimo che abbia scritto una serie solenne di minchiate. Se così fosse disponibilissimo a camminare in ginocchio sui ceci, chiedo venia in anticipo.
l'articolo dice che in media un dipendente paga 4k euro di irpef, un automo 4.7k. Punto.
Peccato che il reddito medio dichiarato dai dipendenti sia 20.660, mentre quello degli autonomi 38.290 euro (fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/norme...f&refresh_ce=1 ).
Quindi, IN MEDIA, gli autonomi pagano di meno, in % al reddito. Contribuiscono di più, perché hanno un reddito più alto. Do the math.
Fermo restando che i numeri poi nell'articolo che ho postato qua sopra sono diversi da quelli originali, quindi ognuno dice un po' quel cazzo che vuole
arieccone un altro
gli scaglioni si ma i dipendenti hanno le detrazioni, una pagina indietro ho postato l'art 13 del tuir sulle detrazioni per i lavoratori dipendenti che gli autonomi non hanno, quindi lo scaglione è il medesmio ma poi il dipendete ha le detrazioni
ma è tanto chiedere di seguire oppure documentarsi prima di sparare?
ripeto il grosso del problema non è chi in media paga di più o di meno, e nemmeno chi paga e chi non paga visto che dovrebbero pagare tutti.
ora siccome il presupposto per il pagamento dell'irpef è il reddito, è gia sbagliato in partenza prevedere una differenza di detrazioni o meno in base a chi può commettere un reato e chi no.
come dice Gala, con una citazione che spacca il culo ai passeri, è un concetto di pre-crimine alla Dick (cioè fantascienza)
per politica (di merda) si hanno i due paradossi che evidenziavo cioe che chi non può commettere un reato ha un benefico e chi invece appartiene ad una classe che può commetterlo ha di contro un aumento dell imposizione se "altri" commettono un reato.
ovviamente entrambi derivano da un doppio fallimento dello stato, spero che il concetto sia abbastanza chiaro e semplice.
si crea cosi una dicotomia alla "divide et impera" per cui il problema dell imposizione fiscale si sposta su chi e con diverse modalità ed infatti lo leggi anche qui che ci si focalizza sul' imprenditorehh che evade ed il dipendente che rosicahhh perche non può evadere rispetto ad andare alla base del problema. il dipendente da la colpa agli autonomi, gli autonomi rosicano al dipendente che paga meno ed alla maggiore pressione perché lo stato non è in grado di contrastare l'evasione quindi prevede che si paghi di più per mettere una pezza preventiva su chi non pagherà. lo stato in mezzo non fa un cazzo, tanto le due parti scaricano il barile sull'altra, ed in vero colpevole, lo stato, può pure permetersi di restare inerte, come fa.
l'unica colpa è dello stato e delle politiche adottate, in senso amplio perché si è continuato a volere stare a galla e non modificare nemmeno l' impianto normativo e repressivo che tenesse conto del problema in modo serio e radicale.
si possono fare migliori controlli che lo stato non fa, si possono ampliare di gran lunga le sanzioni per chi evade che lo stato applica, laddove altri stati hanno un regime sanzionatorio di gran lunga piu duro per chi viene meno all imposizione. spesso l'imprenditore o il professionista evade perche il gioco vale la candela in combinazione alla mancanza di controlli reali, e con queste sperequazioni tra l'altro ha pure la convezione, sbagliata ovviamente, che sia "giusto" evadere.
A quel punto POI si potrebbero anche limare se non ridurre del tutto le evidenti differenze di imposizione almeno per quanto riguarda l'irpef il cui presupposto è il reddito e se proviene da attività di lavoro autonomo o dipendente cambia un cazzo , specifico perché altre imposizioni che hanno differente natura invece è giusto che tengano conto di come sono maturate invece.
è questo che si dovrebbe pretendere dallo stato non rosicare l'un l'altro tra chi può evadere e chi paga meno tasse perché non può. io trovo banale e mortificante per l'intelletto chi argomenta in questo modo. Perché non è la base del problema, anzi non è nemmeno il problema, sono accorgimenti per permettere uno stato che vuole mantenere lo status quo o cmq non fare un cazzo (cosa che tra l'altro serve anche a giustificare l'inerzia a 360° nache in altro perché poi alla fine tutto fa merda si riconduce sempre al perché non si pagano le tasseh e loro non ci poZZono fare nulla!) senza di fatto adoperarsi nulla per risolvere un problema. Finché il dipendente whina che lui non può evadere e l'autonomo invece evade, ritenendosi nel giusto, perché lui deve pagare molto di più rispetto ad altri il problema rimane alla superficie e non avrà soluzione. Si deve pretendere che si paghi tutti in maniera equa e li deve intervenire lo stato non applicando mezzucci specie se derivano da un nonsenso logico evidente o dalla letteratura sci-fi.
le detrazioni sono per tutti i soggetti che ne hanno diritto (i dipendenti in questo caso) ottiene un abbattimento dell’Irpef lorda pari ad una determinata percentuale dell’onere detraibile. le detrazioni non escludono le deduzioni tra l'altro.
la deduzione si ottiene una base imponibile ridotta rispetto al reddito complessivo per determinate spese sostenute
holy diritto tributario ho preso 30 e lode, ai tempi, ma ancora lo ricordo molto bene anche perche non è che sia cambiato un cazzo.
se non ci credi documentati, non ti devo certo convincere io, ma non venire qua ad affermare che quanto scrivo è sbagliato perché non è cosi e controllo prima di scrivere 3 volte.
Mc nn prenderla sul personale, io ho detto la mia avvalorata da 2 commercialisti che sono a pranzo con me. Non ti ho quotato e visto che si parlava di differenze che sulla carta ci sono ma nella realtà siamo quasi alla pari ho voluto dire la mia con nessun 30 e lode.
Tutto qua :D
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non me la prendo ma se un commercialista che hai a pranzo tanto per fare uno dei tanti esempi possibili, pensa che gli assegni periodici per il mantenimento del coniuge separato o divorziato lo possa dedurre dall irpef solo un autonomo e non anche un dipendente cioe se mi si argomenta che i dipendenti hanno le detrazioni e gli autonomi le deduzioni e quindi sono Ugualissimih, senza invece evidenziare che le deduzioni le hanno tutti, se ci sono i requisiti, mentre le detrazioni per lavoro dipendente le hanno solo I dipendenti, io non so che pensare e non voglio certamente offendere i tuoi ospiti :D
Non so se quando scrivete che una piva non paga IRPEF per le detrazioni, se state parla di detrazioni 50% etc.
Se cosi fosse state mescolando capre e cavoli
Dimenticate comunque che non potete paragomare un autonomo (no garanzia di redditi pagamenti e sussidi) a un dipendente (garanzia di redditi pagamenti e sussidi)
Si Mc ma esattamente come le detrazioni sono asimmetriche tra dipendenti e autonomi anche le deduzioni lo sono. I dipendenti non possono dedurre ad esempio nessun onere per ragioni lavorative, gli autonomi possono. Gli oneri deducibili sono molto più ampi per i lavoratori autonomi. Anche se lavorano con meccanismo differente alla fine entrambe (deduzioni e detrazioni) abbassano le tasse che paghi.
Secondo me a naso si va a totale compensazione delle due difformità, e l'eguaglianza media di aliquota è ripristinata, ma non ho alcun dato che suffraghi la mia tesi, se non quelli che ho postato prima e che dicono che 2 autonomi su 3 non versano un solo euro di irpef, a differenza dei dipendenti.
Tu mi dirai, se si partisse tutti alla pari evaderebbero meno. Io non ne sono mica tanto convinto.
Sono d'accordo che il sistema nel suo complesso è molto farraginoso e crea la "lotta di appartenenza" con reciproco risentimento, e che una sua semplificazione non nuocerebbe:
Aliquota uguale per tutti e deduzioni e detrazioni uguali per tutti potrebbe essere una buona idea, magari riducendo le aliquote, ma contemporaneamente deve scattare
1 un controllo morboso e meticoloso su tutti i contribuenti per evitare l'evasione "tollerata"
2 sanzioni durissime per chi sgarra
3 nessuna facilitazione per le grandi imprese o grandi contribuenti, che sanano qualsiasi irregolarità con la mediazione con il fisco...
beh non lo puoi paragonare neppure in termini di lavoro, quello subordinato ha molti più vincoli ed obblighi, ne' in termini di profitto quando le cose girano bene.
Quando ho cominciato a lavorare negli anni '90 il mio coetaneo avvocato o architetto libero professionista guadagnava 3 volte quello che guadagnavo io come dipendente.
Adesso loro faticano parecchio e io invece tutto sommato vivo tranquiillo (finchè non mi trombano). La ruota gira... e magari tra 10 anni girerà di nuovo.
L'alea d'impresa ha un costo ed ha i suoi vantaggi. Certo, quando la congiuntura economica è dura immagino che gli autonomi vorrebbero essere buste paga, ma vale anche il contrario in momenti di buona...
Non ridurrei tutto alla solita diatriba tra autonomi e dipendenti, non se ne esce.
Io dico solo che a livello IRPEF, io guadagnando poco, pago molto più di mia moglie... nonostante ciò ho l ADE che mi fa le.pulci
ma questo è il punto di partenza proprio, io non capisco perche in modo molto banale non si inaspriscano le pene
ad oggi l'aspetto sanzionatorio è abbastanza imbarazzante
per farti alcuni esempi e tieni conto che la sanzione può essere ridotta in base a mille fattori dalla scelta del rito, al patteggiamento ed anche esserci la sospensione condizionale, nonche mille ottiche premiali etc.
dichiarazione fraudolenta: si ha per la falsificazione delle dichiarazioni dei redditi deve riguardare un imposta superiore a 30k di euro, o essere non dichiarati almeno il 5% dei redditi o essere per un importo superiore a 1,5 miliioni: sanzione reclusione da 1 anno e 6 mesi a 6 anni.
dichiarazione omessa: cioe non si fa la dichiarazine dei redditi, deve riguardare un imposta evasa superioe a 50k di euro. sanzione da 1 a 3 anni.
dichiarazione infedele : cioe non veritiera senza che ci sia un intento fraudolento: l'imposta evasa deve essere superiore a 150k di euro e i redditi non dichiarati devono essere il 10% del totale o almeno 3 milioni di euro: reclusione 1-3 anni.
in tutti sti casi se l'imposta evasa supera i 3 milioni di euro o il 30% del volume d'affari non si applica la condizionale.
cioe la massima pena è 6 anni nella piu grave delle ipotesi Poi può ridursi per tutta una serie di circostanze che vanno troppo in tecnicismi e vi spacchereste i coglioni.
MA diciamo sul serio?
Ora dico io se in italia uno dei piu grossi problemi da cui ne derivano un altro shitload di problemi, è l'evasione e considerando che le norme devono seguire l'aspetto criminologico sociale, cioe in un lasso di tempo in cui c'e' un maggiore abuso o ricorso a determinati reati possono, anzi devono, inasprirsi le norme sanzionatorie sotto il duplice aspetto di punire maggiormente il reo per reprimere maggiormente le condotte e dall'altro disincentivarlo a compiere un reato, visto che l'eventuale sanzione sarebbe molto gravosa...
Ma che minchia ci vuole , sempre se poi si supporta anche con dei migliori controlli, ad inasprire severamente queste sanzioni in modo che il gioco non valga più la candela e se ti beccano sono realmente Cazzi tuoi da cagare?
non penso che ci voglia chissa quale mente fine o intelligente per capirlo.
intanto il contribuente si masturba su minchiate: dipendenti ed autonomi si scannano e whinano l'un l'altro per differenti motivi, come si vede qua, basta leggere molti commenti, e non si centra per NULLA il problema.
rendi le sanzioni molto più gravose, maggiori controlli e cosi si può anche abbassare la pressione fiscale che è altissima. Da 25 anni e piu probabilmente, si parla di lotta all evasione... da 25 anni si fanno ricche seghe e se tutto fa merda "ehhh ma per colpa dell evasione non c'e' una lira per non fare un cazzoh".
La butto lì
1 paraculismo da consenso elettorale
2 pro domo sua, un terzo o più dei parlamentari sono liberi professionisti imprenditori autonomi ecc, una nutrita compagine trasversale agli schieramenti
3 moooolto casualmente il condannatissimo evasore fiscale Berlusconi mi pare che ai reati tributari e di illeciti amministrativi societari durante i governi di CDX gli abbia dato delle belle limate...
Io la mia proposta l'ho fatta. Semplificare ed alleggerire, ma dal primo giorno in cui si paga di meno ed in maniera più semplice, equa e trasparente se ti becco a sgarrare di un pelo di culo ti becchi un penale che levati.
Altrochè gente che "sbaglia" di qualche milioncino e ne esce con i concordati fiscali o attraverso la negoziazione con il fisco.
C'è da dire che andrebbe profondamente riformata la struttura che fa le indagini e andrebbero drammaticamente semplificate le leggi in materia, perchè sbagliare è un attimo e chi esce per i controlli sembra quasi che venga pagato a cottimo, e scava scava scava finchè non trova qualcosa, che con le leggi scritte col culo che ci stanno in Italia prima o poi lo trova.
tutte ipotesi molto probabili, resta solo una costante che la politica degli ultimi 25 anni, prima non so mi interessava più Goldrake (e probabilmente lo trovo ancora oggi più interessante) ha voluto mantenere uno status quo intervenendo un cazzo laddove si doveva intervenire, tanto come si nota anche qui in parte, quando si parla di imposte al massimo si arriva al cazzo contro cazzo tra chi e prelevato alla fonte è chi invece può evadere... a loro sinceramente che cazzo gli fotte, poi sai la rottura di coglioni a dovere usufruire di un maggiore gettito per fare cose con senso? la sanità fa merda? ehh mancano i fondi. Le strade nel centrocittà sono una merda? ehh servono i fondi. I trasporti pubblici fanno cagare ehhh servono i fondi. chiaramente solo 3 esempi si può indicare tutto. Molto più comodo cosi non credi?
Si la penso uguale, cioè io penso che ormai sia un male talmente radicato su tutti i vari strati sociali, politica compresa, che di fatto sarebbe controproducente per qualsiasi compagine politica sbandierare il superpiano per presentarti la polizia a casa appena evadi 1 € e/o non paghi le multe perchè di fatto non solo ci andrebbero a perdere voti ma ci andrebbero a rimettere loro stessi (gran parte) o gli amicici che gli portano N voti.
Non può essere una coincidenza che in 25 anni nessuno l'abbia mai fatto e onestamente qui per me centra relativamente la competenza e la capacità di fare, il problema è proprio a monte stratificato e giusto con una bomba/guerra/grossa crisi (ma grossa) forse si riuscirebbe a ripartire a modo.
Insomma è un continuo provare a ricucire qui e là un malato che perde sangue da tutte le parti, e la cucitura alla fine gli conviene farla perchè possono sempre dire di averla fatta meglio dei chirurgo che ha operato prima o di utilizzare filo o ago apparentemente + performante quando il grande problema è altrove e ovviamente ste cuciture non servono ad una sega, il malato non lo salvi così.
Mbo gente non so che dirvi quando 10 anni fa dicevo che andavano inasprite le pene per l'evasione, per farle pagare a tutti in previsione di abbassarle, mi siete saltati al collo, manco avessi bestemmiato in aramaico. Ero il KKKomunista che non capiva la libera impresa.
Si richiede troppa onestà per questo paese.
Cmq inasprire le sanzioni senza prevedere da subito un abbassamento per i "virtuosi" sarebbe l'ennesimo nell'acqua.
D'accordo. Le due cose vanno fatte contestualmente.
E comunque ci vorrebbe una semplificazione estrema della fiscalità, sia per le persone fisiche che per le imprese, grandi, piccole o micro (artigiani ed autonomi). Poi però avremmo l'insurrezione dei commercialisti e degli avvocati che si occupano di tributario... :-)
Ho recuperato il grafico: caso 1 solo riduzione tassazione su impresa e persone fisiche caso 2 solo inasprimento sanzioni e maggiori controlli caso 3 mix dei due - effetti previsti sul gettito e sui consumi - Orsi, R, D, Raggi e F. Turino “Size, Trend, and Policy Implications of the Underground Economy” (2013), Review of Economic Dynamics
Attachment 11107
boh cmq che in italia le sanzioni siano troppo blande è un problema abbastanza storico da un lato con la pappardella della "funzione rieducativa della pena" e l'assunto che una sanzione troppo gravosa non rieduchi ne reinserisca il reo (grazie Cattocomunisti!)
Funzione rieducativa che non serve ad un cazzo, milioni di volte ho indicato come l'aspetto rieducativo è ottimo per il processo minorile, statistiche alla mano, per tutto il resto i numerosi casi di recidiva dimostrano come la rieducazione serva a poco o nulla. Inoltre poi le già blande sanzioni devono anche essere integrate nel sistema processuale come i riti deflattivi del dibattimento, o i vari riti speciali che comportano anche una riduzione della pena, oppure la concessione della condizionale etc , infine le varie ottiche premiali e di buona condotta anche durante l'esecuzione della pena stessa: tutte cose che la riducono ulteriormente a volte in modo eccessivo quando non risulta persino imbarazzante.
Infine quello che è praticamente sempre mancato al legislatore in relazione alle sanzioni è l'aspetto che indicavo qualche post fa cioè modificare l'impianto sanzionatorio in relazione al contesto storico/sociale: aumentare le sanzioni di una determinata fattispecie di reato può anche essere fatto per un lasso di tempo proprio per ridurre la commissione di determinati reati e quindi "rieducare" a non commetterli proprio grazie alla funzione disincentivante della previsione di una sanzione estremamente gravosa, e via via c'e' anche la possibilità di alleggerirle man mano che il reato viene commesso meno. Cioè la variazione delle sanzioni non è a senso unico e può anche essere temporaneo in base alle esigenze di un determinato periodo storico/sociale. Insomma sono problemi vecchi d'italia ed anche "veri" problemi del sistema giudiziario anche molto di più rispetto a quelli di cui spesso si discute o si sente parlare a volte anche alla cazzo (prescrizione, gradi di giudizio quando sara il caso vi farò l'elenco completo di penale e civile su tutti i casi di inappellabilità etc per fare degli esempi). Ma che purtroppo rientra tutto nella inerzia allucinate della politica.
magari sottovalutate giusto un pelo che una buona parte del sistema economico italiano è basata proprio sul nero, tutta sta fretta di far pagare le tasse a tutti, detto in modo puerile, si riversa direttamente inculandoti i consumi medi alla grandissima.
parlare di inerzia dello stato rispetto ad una fatto che il cittadino medio riesce a percepire perfettamente mi sembra un guardare il dito invece che la luna. Per me è una scelta bella e buona, basata su costi/benefici etc. Non ultimo il mero consenso elettorale.
Mentre quelli che già le pagano tutte so stronzi e nn fanno girare l'economia.
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Da ignorante peoro in materia...
Mi spiegate come fa a sopravvivere la stragrande maggioranza degli autonomi, leggevo le varie % di quanti pagano l'irpef, se la stragrande maggioranza di loro dichiara meno di 35k e anzi, molti dichiarano tra gli 8 e gli 11 mila euro annui???
Poi mi venite a parlare di aliquite, di gettiti, di differenze tra autonomi e dipendenti.. eddai su!
Puttana maiala eva... dichiarare 11k vuol dire guadagnare MENO di 1000€ mensili, non ci vivi inutile prenderci per il culo. Ergo mi aspetterei che ogni anno la % di autonomi che "falliscono" sia pari, o almeno si avvicini in caso di non "monoreddito", alla % di quelli che non pagano irpef.
Fai che se becchi uno che evade gli levi anche le mutande, mentre se uno non evade gli abbassi le tasse? Se il nero sparisce e l'evasione pure... alla fine le tasse devono abbassarsi. Così non fosse bhè allora bisognerebbe andare in strada a ribaltare palazzi.
Cmq...
Domani divorzio e prendo 2 redditi di cittadinanza, poi continuo a vivere con mi moglie e vi vo nel culo!!! :nod:
Tornando in topic oggi c'è la direzione del PD...
Al di la delle dinamiche interne la posizione rispetto a non concedere nulla ad un'eventuale proposta 5S è compatta, con l'esclusione del solo Emiliano, che conta 0.
Pare che la minoranza renziana (una 70ina, i dem Franceschiniani sono la maggioranza dei 212 della direzione nazionale) non sia invece contraria ad un eventuale appoggio ad un governo CDX
Di certo non sarà questo il passaggio risolutivo. L'assenza dello streaming comunque fa presagire un discreto volo di coltelli :-)
Se il PD appoggia il CDX perderà definitivamente l'elettorato di sinistra emigrato nel M5S.
Secondo me... farebbero bene a fare i duri e puri, così come fece a suo tempo il M5S, sbagliando in termini assoluti, per noi italiani sarebbe bene si alleassero, ma guadagnandone come partito. Andare con B e Salvini? Dai....
Se vanno con B&Salvini perdono definitivamente anche quelli che si tappavano il naso. Gli ex-DC andranno ancora di più con FI e quindi il PD muore.
Se andassero con i 5S sarebbero dei gentlemen visto che farebbero partire un governo, non creerebbero uno stallo alla messicana, qualcuno di csx potrebbe dire "beh, ma allora non fanno solo il loro interesse e qualcuno di sano di mete c'è" e magari qualcuno di csx lo recuperano perchè dicono "tra votare 5s o votare loro è la stessa cosa se stanno in coalizione ma almeno voto loro perchè mi sento di csx".
Se fanno i nudi e puri temo che potrebbero recuperare poco o nulla visto che qualcuno potrebbe pensare che fanno solo gli egoisti e i bambini che non giocano più. Qualcuno potrebbe pensare che sono dei senzapalle visto che si alleano con chi li ha insultati, smerdati e schifati negli ultimi 5 anni...
Elettoralmente parlando stare al governo non paga , se vanno bene il merito se lo prende M5S se vanno male daranno la colpa a loro
Un conto é chiedere i voti per farlo un altro é dare i voti ad altri quando non conti nulla
E infatti guarda a cosa ha portato allearsi con loro!!!
Miracolosamente sono passati da essere intorno al 30% al 17% e in caduta libera!
Ovviamente fare la stampella a B e a Salvini li farà amare dall'elettorato di sinistra migrato in altri lidi... certo come no...
Senza contare alle enormi differenze tra i due programmi elettorali.
Per inciso, andresti in una coalizione con Fratelli d'Italia... e in ultimo, Verdini ed Alfano erano minoritari nella coalizione, il PD non entrerebbe come primo partito anzi...