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C’è una bella differenza tra circa 40 mila e 29.500, soprattutto se riguarda la media dei biglietti staccati durante una stagione calcistica. Secondo Repubblica, infatti, se il Milan ha dichiarato che nei 13 incontri di Serie A della stagione in corsa ci sono stati mediamente quasi 40 mila spettatori, i tornelli di San Siro – che inviano il dato alla banca dati – hanno registrato 384.000 accessi per una media, appunto, di 29.500 presenze.
La discrepanza media, moltiplicata per tredici, fa circa 115.000 spettatori di differenza! I match contro Sampdoria, Torino, Bologna e Atalanta quelli maggiormente discrepanti. Caso strano, quello di Milan-Juventus dove si è assistito al miglior dato stagionale: il Milan “dice” 75.789 spettatori paganti, i tornelli 71.000. Insomma, la questione va chiarita anche perché gli sponsor del club rossonero valutano in maniera rilevante e decisiva il numero di spettatori
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La matematica, si sa, non è un’opinione, e i numeri, se analizzati con cura, non possono nascondere inganni. E’ quanto si evince da un articolo pubblicato ieri dal Corriere dello Sport, che parla di “giallo” a San Siro. Il caso riguarda gli spettatori nelle gare casalinghe del Milan, il cui dato ufficializzato dalla società non corrisponde a quello degli accessi ai tornelli.
Il Milan, infatti, conta circa 23mila abbonati e una media biglietti (dichiarata) di 15mila a partita. Numeri che fanno presupporre poco meno di 40mila spettatori per ogni gara interna. Ma i dati dei tornelli raccontano un’altra verità: la vera media (totale) sarebbe di circa 29.500 unità, ossia con un deficit di 10mila spettatori. Fantasmi? Evidentemente no. Quindi, è possibile che il Milan abbia “gonfiato” i dati per non mostrare anche quest’altra depressione stagionale. Ma, la vicenda, è ancora tutto da analizzare.
Nel frattempo, come riporta ancora il quotidiano sportivo, anche il Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori) ha acquisito i dati relativi al caso e sta ragionando sul da farsi. C’è da capire, infatti, se ci sono gli estremi per un esposto da redigere all’Antitrust (l‘Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), e se dalla vicenda emergano profili sospetti di una pratica commerciale scorretta.
Inoltre, il silenzio del Milan stona con la sua solita chiarezza, soprattutto in campo imprenditoriale. Si attendono sviluppi
SE gli altri club non boostano i numeri, in quella classifica che posti, il milan scende al 10mo posto per le affluenza di pubblico, poco sopra il Genoa e sotto il Napoletame, resta cmq una posizione migliore che nella classifica di serie A dove e' undicesimo :sneer: