Il semaforo in quel momento era rosso pieno. Ed infatti nelle settimane successive abbiamo pagato un bel dazio in morti e contagi, che sono scesi ad un ritmo estremamente più blando rispetto a come erano scesi tra metà novembre e fine dicembre, quando avevamo chiuso duro.
Poi qualcosa è cambiato, ovvero che il ritmo delle vaccinazioni ha preso una piega ben diversa soprattutto nelle fasce più a rischio, grazie ad una intelligente decisione del commissario di stressare le regioni sul rispetto della vaccinazione per fasce d'età, e probabilmente i più pessimisti (tra cui il sottoscritto) hanno sottovalutato il fatto che già prima di aprire la gente faceva sostanzialmente il cazzo che voleva, riducendo l'effetto potenzialmente negativo delle riaperture.
Questo ha prodotto un buon risultato, ma frutto più di un paio di colpi di culo che di una decisione ponderata. Insomma resta anche col senno di poi un grosso azzardo, che ha pagato, per nostra somma fortuna.
E l'ultima parola non è ancora detta, nel senso che diversi paesi si stanno preparando ad una terza ondata e a nuove varianti, in UK che è il paese più vaccinato di tutti i contagi sono in risalita, idem in Sudafrica, quindi a fare i furbi e bearsi del "abbasso i gufi e rosiconi" aspetterei almeno ottobre.