hai scritto più di una cosa errata informati un po' meglio.
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Vado in ordine.
!) gli studenti si informano, il che non vuol dire che siano a monte informati. Mi pare ababstanza assurdo pretendere, in un mondo in cui di ifnormazione ce ne è pochina e regna il rumore, pretendere che gli studenti siano informati a monte. Le occupazioni, le assemblee rappresentano gli stimoli ad informarsi. Poi è chiaro che chi si impegna in un lavoro di analisi serio è una minoranza, ma scusa quante delle persone che vanno a votare si informano realmente prima di farlo? La maggior parte delle persone in generale accetta semplificazioni del mondo "sloganistiche" e si schiera sulla abse di quelle. Che si giusto o meno possiamo discutere.. Trovo singolare che però quanto è assodato per le masse venga considerarto particolarmente disdiceovle per gli studenti.
Allo stesso modo, e qui vado a un tema che hai toccato in altri interventi, trovo sbagliato dire "che propongano loro". Gli studenti non hanno l'obbligo o il dovere di proporre niulla. Sono i politici, i filosofi dell'educazione, che per lavoro fanno questo che devono proporre e spiegare, poi chi è parte in causa ha il diritto di dire mi piace o meno.
Anche in questo caso trovo singolare che si richieda agli studenti di essere più maturi e responsabili del resto del paese, in particolare della classe politica.
E' leggitttimo espreimere un disagio anche se non si anno le soluzioni a tale disagio. E' compito della calsse politica dare una risposta a questo disagio.
Discorso genitori. Il punto è che i tuoi genitori (fortunatamente) avevano possibilità che la maggior parte delle famiglie non hanno.
Per far un esempio banale su 5 persone con figli nel mio ufficio solo una ha una situazione appena simile (marito informatore del farmaco). Le altre sono vincolate e fanno i salti mortali per gestire i figli.
Esempio della giornata della mia famiglia:
Ore 6:00 sveglia
ore 6:10 fuori col cane
ore 6:30 rientro e mia moglie va al lavoro
ore 7 20 sveglia bimba e prpearazioen
ore 7:30-8:00 colazione e accompagnamento bimba alla silo
ore 15:00 la tata va a prendere la bimba all'asilo e ci sta fino alle 17:30
17:30 rientro di mia moglie dall'ufficio
Come puoi vedere e tutta una corsa e in ogni caso ci tocca spendere cierca 600 euro al mese di tata, olter ovviamente a dover spendere altri 500 euro al mese di asilo privato perché i comunali sono distanti e renderebbero di fatto ancora meno gestibile la situazioni orari...
Ora bada che io NON mi lamento, alla fine siamo fortunati da poterci permettere di scegliere di prendere una tata e non lasciare la bimba fino alle 17:30 all'asilo....
MA una famiglia con 2 lavoratori che guadagnano 1200 euro al mese e che pagano un affito come fa secondo te?
E quando la bambina crescerà sarà meglio che stia a scuola fino alle 17:30 o che, come tanti bambini sia parcheggiata tra parebnti (nel mio caso difficle.. i genitori di mia moglie sono nel viterbese e i mie hanno già 75 anni..) tate e mamme di altri bimbi?
Insomma permettimi di dire che per la maggior parte delle famiglie un tempo pieno fatto bene, ossia non un parcheggio ma un organizzazione diversa della didattica in strutture apposite, sarebbe una gran cosa.
Discorso maestro unico.
Non si tratta di una semplice considerazione statistica, ma di una serie di considerazioni, una delle quali è banalmente statistiche. Poiché la "bravura" statisticamente si distribuisce su una gaussiana è altamente improbabile che captino 3 capre, mentre è più probabile che ne capiti una. Con 3 maestri, inoltre è plausibile che chi è più bravo (come insegnanti) possa colmare i gap degli altri, che i 3 docenti abbiano competenze diverse (uno di tipo linguistico, uno scientifico e uno sulla lingua straniera ad esempio).
Il discorso del coordinamento è semplice se l'insegnante prevalente è uno è chiaro che sarà lui a dare l'impronta generale alla formazione del bambino, gli altri saranno residuali.
Non la faccio lunghissima .. in merito al ruolo di selesizone sociale che permane della scuola cerca in giro.. io ho allegato un link di un recente rapporto ISTAT sull'università qualche pagina fa.. se cerchi torvi altri materiali anche sul sito ISTAT.
Sul discorso degli sprechi vfai una verifica sulla percentuale del PIL investita nel sistema formativo in Italia e negli altri paesi avanzati...
Ultima cosa..
Oggi sono pasato a Montecitorio dove c'erano gli universitari a fare un sit in con lezioni in Piazza dei ricercatori...
Sai che chiedevano?
Una correta valutazione dei titoli scientifici nell'Univesità, pensa tu.. un po diverso dall'idea "lasciamo tutto così com'é" no?
luca ma candidati eccheppalle... sembri un politico quando scrivi -.-
io sto vivendo da dentro questa storia delle proteste degli studenti universitari...
Che gli studenti non sia informati è falso in parte.. diciamo che c'è una media percentuale che si informa autonomamente, ed è poi quella che si organizza e che discute seriamente su queste problematiche e che fa rumore. Poi ci sono quelli che ascoltano e prendon tutto come gli viene detto.. ovvero la maggioranza. Infine ci sono quelli che se ne fottono completamente, media percentuale.
La media percentuale che si informa sà che questo sistema universitario è alle pezze da anni, dominato da raccomandazioni e baronie (specchio dell' intero paese), ma ora per prima cosa vuole far ritirare questo scellerato decreto, che ucciderebbe l' università (in particolare le facoltà mediche) con il turn over 5:1 e renderebbe quasi obbligatorio il passaggio a fondazione privata.
Una fondazione privata fatta come cristo comanda sarebbe anche una soluzione, solo che in questo fantastico decreto non viene specificato il limite in cui il privato interviene. Della serie "Fate un po come cazzo vi pare".(sto sintetizzando molto, avete già discusso un bel po sul contenuto di sto schifo)
Eliminata questa minaccia pesante, si puo pensare a risanare l' università.
Almeno questo è il pensiero di noi studenti.. ma qui viene un quesito molto semplice, che vorrei porre anche a voi: CONCRETAMENTE, come si può cambiare qualcosa in questo sistema?
Ora io vedo tutte queste manifestazioni/occupazioni in varie città, ma sinceramente penso che non servano a granchè.. soprattutto perchè si pensa solo e soltanto a QUESTO decreto.
Soprattutto come si potrà far qualcosa da studenti, senza aver voce in capitolo nelle decisioni...
Oggi ho ascoltato il rettore, presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, e loro stan premendo sulla Gelmini per avere delucidazioni sulla riforma che devono presentare e sul cestinamento di questo decreto.
Sempre che sia vero è già qualcosa.
Ma dopo, per avere un risanamento TOTALE dell' università, come cavolo si fa? Non penso che la Crui vada contro i propri interessi. Dobbiamo fare veramente la rivoluzione e appiccare fuoco al parlamento e alle presidenze per eliminare i problemi alla radice?
Perchè gli studenti, senza intermediari verso le istituzioni, fan veramente poco. Domani andrò all assemblea generale di Bari, ma a che cazzo servirà?
scusate se ho fatto un pastrocchio :bleach: nn sono abituato a postare mattoni in news
condivido e specifico, non tutte le università (soprattutto le scientifiche) sono mafiate e mal organizzate, questo decreto farebbe male anche a quelle che funzionano bene. Non a caso a milano inizia a mobilitarsi anche bicocca e, soprattutto fa specie, bocconi.
infatti c'è da andare all'estero. anzi no, che poi mi fate concorrenza :nod:
Io oggi mi sono informato un po' meglio dopo aver "partecipato" ad un assemblea adella mia università (ingegneria alla Federico II a Napoli), ho trovato un bel dossier fatto da studenti di Pisa:
http://133.anche.no/wp-content/uploa...ssier-1331.pdf
L'ho trovato ben fatto, chiaro e si riferisce solo alle università, tra l'altro aggiungo che io la legge l'ho letta pure così com'è ( il link di Hudlok ) ma sono ignorante in materia e ci ho capito ben poco, invece qui è spiegata per benino.
Aggiungo che ieri ho avuto il primo contatto con la protesta vera e propria (anche se tramite assemblea), devo dire che la cosa triste è che generalmente i rappresentati dei vari corsi di ingegneria son dei tipi poco propensi allo studio e più a farsi politici in piccolo, il che li rende molto poco studenti di ingegneria e ancor meno nostri rappresentati, ma in Italia a quanto pare va così fin dai livelli più bassi (anche a scuola era così).
E in tutto cio' molto pochi di loro sapevano effettivamente cosa dire, il più bello è stato quello di Biomedica che si è messo a leggere il discorso di Calamandrei invece di dire qualcosa di suo, manco nei temi al liceo pd. Però si è beccato un sacco di insulti da me e da una tipa che mi stava vicino :nod:.
Anche al Politecnico pare stiano cominciando a smuoversi...
Ieri han fatto un piccolo corteo in piazza Leonardo...
Fra l'altro, all'inaugurazione dell'anno accademico, il furbastro del rettore ha pensato bene di invitare un paio di ministri (si vocifera anche la maialina), più quel lombrico di Schifani... ci sarà da divertirsi mi sa :rotfl:
Secondo me mandano una brigata dell'esercito per scortarli e "festeggiare" l'inaugurazione dell'anno accademico, da soli. :sneer:
Non potrei dire di meglio, le Università sembrano delle platee politiche dove trovare consensi per i singoli politici-wannabe e non dei luoghi dove trovare delle risposte concrete, fino ad adesso si sentono solo critiche e non delle proposte degne di nome per riformare il sistema come dio comanda.
p.s. : molto interessante il link.