Non solo in Italia si va al Tar, bufera anche in Portogallo Il Tribunale civile accoglie il ricorso del Gil Vicente, retrocesso da Lega e federcalcio per tesseramento sospetto.
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Grande confusione nel calcio portoghese, dove si registra una versione in miniatura del calciocaos che sta sconvolgendo il calcio italiano. Il Tribunale amministrativo e fiscale di Lisbona ha accolto la sospensiva richiesta dal Gil Vicente contro le decisioni della Commissione Disciplinare della Lega e del Consiglio di Giustizia della Federazione che condannavano il club di Barcelos alla retrocessione e ripescavano al suo posto il Belenenses. Le sentenze di condanna si fondavano sul fatto del Gil Vicente si era rivolto a un tribunale ordinario (violando cosí, secondo i giudici sportivi, la clausola compromissoria) per riuscire a tesserare il nazionale angolano Mateus come professionista quando giocava come dilettante nel Lixa. Cosa proibita dai regolamenti.
Il Gil Vicente ha contrapposto che la questione non era di carattere sportivo, quindi rigettava i verdetti della giustizia sportiva e richiedeva di essere riammesso in serie A, conquistata sul campo. Cosí sono arrivati a sorpresa la sospensiva e l'annullamento delle sentenze sportive con la relativa riammissione del Gil Vicente in prima divisione. Solo che, nel frattempo, seguendo le istruzioni della Fifa, la federcalcio ha deciso di sospendere di ogni attività sportiva del Gil Vicente, comprese le categorie giovanili, cancellando tutte le sue partite in programma nel week-end. Per questo, le gare Benfica-Belenenses e Leixões-Gil Vicente (2ª divisione) sono state rinviate a tempo indeterminato, come tutte quelle che riguardano i due club coinvolti, visto che tutto il processo dovrà ripartire da zero.
goal.com