Originally Posted by
laphroaig
ridurre il tutto alla contrapposizione tra statale e privato è l'equivalente di quando andavano all'est e per ciulare si portavano le calze di seta.
al cittadino se la proprietà è statale o privata non frega un tubo nel momento in cui la gestione è efficiente ed ha costi accettabili.
in italia viviamo nella situazione in cui la gestione statale è un colabrodo e quella privata è poco trasparente oltre che allegra.
ricorda un po' le vignette di wizard of id in cui al condannato chiedevano se preferiva l'impiccagione o la ghigliottina e questo si chiedeva dove era la fregatura.
dobbiamo confrontare l'attuale gestione pubblica con le tubature disastrate, scarsa efficienza, necessità di fare investimenti e che se ne frega di far tornare i conti perchè tanto paga pantalone con l'alternativa di privati non meglio definiti (neanche con che titolo entrano nella gestione) che non faranno investimenti, che saranno particolarmente attenti alle tariffe e bho.
in realtà la vera discussione dovrebbe essere sul perchè in ambito statale non sia gestita con un senso economico e perchè quando le cose sono in mano ai privati la procedura è un fire and forget per poi accorgersi 10 anni dopo che magari hanno fotticchiato qui e là dando il via al largo uso della parola "scandalo" sui titoloni dei giornali per poi iniziare una causa decennale.
sarò disfattista, ma davvero faccio fatica a capire se queste siano questioni diverse dall'aria fritta. il problema dell'acqua indipendentemente dal gestore privato o pubblico è nel manico ed il referendum non sposta il problema di una virgola.