beh a causa di quelli del 36 la germania è stata divisa in 2 per 50 anni eh.
Quanto a saddam , senza di lui il paese finisce in mano all'iran tempo 2 anni quindi gg alla pena di morte :sneer: .
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Veramente io so che Saddam fu appoggiato dagli USA ai tempi della guerra Iran - Iraq visto che allora si temeva molto di più Khomeini (e come si suol dire "il nemico del mio nemico è mio amico") e su quello non ci piove.
Il fatto invece che sia stato messo al potere per "dar fastidio" come dici tu all'ex URSS da dove lo estrapoli?
Una inesattezza storica non da poco, la tua, Palur.
Nel 36 la responsabilità politica occidentale fu quella di appoggiare senza convinzione anziché fornire supporto per la vera nascita di uno stato moderno, la cosiddetta repubblica di Weimar, che precipitò la Germania, con la complicità del resto d'Europa, in una crisi economica di proporzioni enormi.
Ho in casa un francobollo dei primi anni 30, tedesco (di nessun valore filatelico peraltro, comunissimo), rimarcato mi pare nel 35 per il valore astronomico di 5 MILIONI DI MARCHI... per spedire una lettera, questo per dirti quanto valesse poco il marco all'epoca.
Questo genere di condizioni, con i tedeschi costretti a fare la spesa portandosi dietro una carriola di marchi (sono foto storiche anche queste), fu un concime piu' che fertile per l'ascesa di un abile manipolatore mediatico come fu Hitler (il primo vero grande manipolatore dei media fu lui, nell'era moderna).
La divisione tedesca postbellica deriva da tutt'altra situazione, e anche da altri politici visto che nel frattempo erano cambiati anche in tutta europa e negli USA, nonché in URSS.
Nel 48, fu deciso di dividere in 2 la germania trasformandola in una sorta di "cuscinetto" che segnava il confine delle aree di influenza degli USA (e non solo) da una parte, e dell'Unione Sovietica dall'altra, divisione che sfociò nel 1951 nella decisione di costruire il muro di Berlino, terminato se non sbaglio nel 1961.
il post di deffo poco sopra mi ha ricordato in effetti che gli USA soprattutto diedero il loro appoggio ad hussein in un periodo in cui era illogico non farlo, soprattutto perché a causa della negligenza politica americana ed europea la Persia era scomparsa, divenendo l'Iran sotto il comando di un folle come Khomeini.
Edit per alcune precisazioni: in realtà la repubblica di Weimar durò fino al 1933, anno in cui ci fu l'effettiva ascesa del partito nazionalsocialista. Fu l'anno della svolta, col tentativo di incarcerare hitler il quale non solo evitò la galera, ma di fatto prese il potere con un quasi-plebiscito.
(quindi 33, non 36, ma la sostanza cambia di pochissimo, anzi di nulla direi)
Se da 40 anni a sta parte la politica estera di chi sai tu fosse cambiata uno ti potrebbe anche dare ragione, ma l unica evoluzione che ce stata :
30 anni fa : instauriamo un reggime dittatoriale
2006 : bombardiamo il reggime dittatoriale e facciamolo scomparire.........
cioe................bo..............mi ricorda qualcosa..................probabilmente in uno dei tanti reggimi prima o poi ci sara' l eletto
http://www.novomilenio.inf.br/humor/0211h002d.jpg
Indipendentemente dai retroscena e dallo storico di cui si sta discutendo , trovo che un elemento come questo non meriti nessun appoggio o pietà , mantengo però fede ad un mio ideale che trova sbagliata la pena capitale , per svariate motivazioni , alcune etiche che non mi va di spiegare e altre politiche, quest'ultime semplicemente legate al fatto che questa esecuzione potrebbe trasformarlo in un martire , cosa che potrebbe essere ancora più destabilizzante in quella regione del mondo.
Merita di essere punito senza nessuna sorta di sconto , ucciderlo però sarebbe solo una magra soddisfazione , che non renderebbe giustizia a nessuno , anzi , dopo un processo a senso unico come doveva essere , e un finale scontato, questo mi sembra il tocco artistico per seguire alla lettera la storia , scritta da chi vince , in cui macchiarsi di un omicidio è un atto dovuto e giusto.
No! Non lo condannerei a morte.
Se vogliamo fare i "precisinI" la responsabilità è ancora precedente, in parte è quella di aver imposto alla Germania delle condizioni nel trattato di pace "insoatenibili", anche se più leggere di quelle che la germania pose alla russia quando dopo la rivoluzione la russia firmò una pace separata. Errore talmente macroscopico che non fu ripetuto nel 45. La seconda parte di responsabilità non si ha ne nel 36 ne nel 33, ma nel 30, quando dopo il crollo di wall street i paesi vincitori per risollevare la propria economia in una fase di totale recessione pretesero il pagamento del debito di guerra portando la fragile economia della repubblica di Waimar al collasso totale.
Ci sono poi errori successivi. Ad esempio se quando i tedeschi nel 1936 rioccuparona l'area smilitarizzata della Renania sarebbe bastato un intervento militare minimo per spazzare via la wermacht e dare un colpo definitivo al prestigio di Hitler (ecco che c'è il '36 ;) ) Poi c'è tutto ils eguito che sappiamo..
Beh era abbastanza scontata la pena di morte, considerate inoltre che l'iraq e' un paese in guerra e in tempi di guerra si applica la legge marziale che prevede la pena capitale pure in italia.
Personalmente per crimini di guerra non vedo alternative, per quanto giudichi tutta la situazione una barbarie senza senso i dittatori devono morire quando perdono il potere, il revisionismo storico riesce a riabilitarli da morti, figuriamoci da vivi vecchi e sofferenti in una cella umida...
Solo una precisazione:
Se non ricordo male, il codice penale militare applicabile in tempo di guerra in Italia non prevede piu' la pena capitale da una quindicina d'anni, credo, solamente, ad eccezione del reato di spionaggio in tempo di guerra, ma potrei sbagliarmi.
Purtroppo è sempre così: il dittatore in disgrazia, se non trova asilo all'estero, viene regolarmente giustiziato.
Io preferirei che andasse diversamente e che un nuovo stato non si fondasse sulla rimozione della propria storia e sulla sostituzione dell'autore della violenza. Un despota sconfitto e umiliato, ma vivo e in carcere, vale, secondo me, più dell'immagine virile ed eroica del capo militare giustiziato dai suoi nemici. La piccola violenza quotidiana della condizione di recluso senza possibilità di riscatto vale più della grande violenza sacrificale.
Ma non c'è da aspettarsi altro, perchè, appunto, è sempre andata così.
Sugli anni '80, Iraq-Iran e Usa che nutrivano questi e quelli, la coincidenza bizzarra è che proprio oggi pare che Ortega vinca le elezioni in Nicaragua.
bah saddam, bah america, bah mondo, bah. bah.
Che noia, sembra di vedere un film ripetuto mille e mille volte.