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Originally Posted by
ihc'naib
Premessa e contesto: io ho ormai saldissime radici dentro un altro sport, non il calcio. Come tanti altri sport che non sono il calcio, dobbiamo combattere con numeri e cifre che sono incomparabili con quelli di cui gode il calcio agli stessi livelli, per cui dobbiamo compensare con qualche cos'altro per fare procedere un progetto di sport giovanile che abbia un briciolo di successo.
D'altra parte, la fortuna e' che noi non abbiamo genitori di bambini a bordo campo che urlano cornuto all'arbitro o "fagli male" al proprio pargolo, per incitarlo a farsi giustizia o semplicemente a cercare di vincere. Nel nostro sport, come in altri che non sono il calcio, c'e' decisamente piu' rispetto, nonostante il livello di competitivita' possa raggiungere picchi altissimi.
condivido
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Detto questo, e per altri motivi, io penso che il calcio sia culturalmente e socialmente una delle piu' grandi condanne per l'Italia. E' dannoso per una marea di punti di vista, che sono anche felice di discutere, ma che ora non rientrano nel discorso.
punti di vista, se la gente si accorgesse che è 1 sport, 1 gioco, il calcio si vivrebbe molto mejo... è il giro di soldi che ci sta dietro che è la condanna sec me
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Il discorso e' che Totti, dando il beneficio del dubbio a chiunque potrebbe avere un'operazione di "immagine e marketing" dietro, sembra che sia una buonanima, una brava persona. Tra le iniziative benefiche, un po' di autoironia, e altri elementi mi sembra di dedurre questo.
Nonostante cio', e':
- uno dei "10" piu' cattivi, nei falli, che abbia mai visto.
- uno che ha sputato addosso a un danese
- un bulletto che sfotte quando le cose vanno bene e sta muto in un angolo quando le cose vanno male
..e altre cose, che non ricordo nel dettaglio, ma che mi hanno dato questa idea generale.. e mi fido di me, insomma, hai capito no?
bhè su questo non condivido molto ich, nel senso, a tutti è capitato di fare 1 fallo intenzionale o meno, e tutti hanno avuto i loro momenti neri, come tutti si son bullati quando le cose andavano bene e han trovato N mila scuse quando andavan male. io invece dico che è 1 buona persona, naturalmente astraendo il concetto dal campo di calcio, dove, sec me, quando uno scende "cambia", entra in partita (non sto dicendo "l'ha fatto perchè stava in campo fuori è 1 angioletto eh). certo non lo giustifica ma spesso capita di fare cose di cui dopo 1 se ne pente
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E', in definitiva, quello che e' altamente probabile che diventi un ragazzino di non grande estrazione sociale (mi risulta) che, fortissimo, da 13 anni in poi vede solo il pallone nella propria vita. Non so neanche se si puo' dire "e' colpa sua". In parte si', perche' un briciolo di volonta' ce l'hanno tutti, e in parte no, perche' l'ambiente e' quello, e se non hai un certo background familiare e sociale, vedi anche poche alternative...
ti sei risposto da solo, molta gente ha poca scelta, chi a 13anni non sogna di diventare 1 calciatore? io personalmente non ero così ma conosco/ho conosciuto bambini di quell'età e 1/3 piacerebbe non poco sfondare in quel mondo(prima che qualcuno pensi male, gli amici di mia sorella quando venivano a rompere il cazzo a casa)
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Per cui per me Totti e', appunto, l'esempio di una persona non naturalmente cattiva, istintivamente magari anche.. normale, o addirittura buona, ma che in numerosi frangenti associati al calcio diventa un bulletto 13enne di periferia in un corpo con doti pressoche' paranormali. In pratica, l'opposto di Di Canio :)
naturalmente molti atteggiamenti son stati amplificati dal fatto che è entrato a contatto/ha vissuto/vive in quell ambiente ma fondamentalmente a mio modestissimo avviso (frase da prendere con le pinze eh) è 1 buona persona.
apparte che è molto simpatico, ho avuto modo di evolvere questa mia idea anche con fatti che non centrano nulla col mondo del calcio e il mondo mediatico. :)