Theory of recursion ?
Factorial Number?
Fibonacci?
Hanoi tower?
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method LeanNewPlace
New place name = CUCINA
Object type = ROOM
General Traits(0.*)= FRIDGE, OVEN, DINING TABLE, CUPBOARD,STOVE etc etc
General Description=place used to cook / process food
method IdentifyRoom(*room)
If RoomYouEntered has(0.*)=CUCINA.GeneralTraits then YOUMAYHAVENTERED CUCINA
Per quale motivo tu quando entri dentro una cucina pensi di essere entrato in una cucina?
ahza, quello di cui parli è un computer in grado di eseguire istruzioni.. lo metti in una cucina e sa che ha una funzione etc etc
ma una intelligenza artificiale per come la intendo io è quella che secondo il proprio gusto (non criteri di ottimizzazione degli spazi etc, ma dati soggettivi) decide che la cucina la preferisce colorata in un certo modo o a cui piace di più una sedia rispetto ad un altra, per il semplice motivo che gli sembra avere più stile
per come la vedo io una macchina, per quanto avanzata, ma che può solo seguire istruzioni e programmi, non merita alcuna discussione etica, di macchina si tratta, niente altro... quando e se ci sarà davvero da porsi problemi di questa entità sarà quando la macchina sarà "senziente", capace di scegliere da sola le proprie istruzioni e programmi, dotata di individualità..
non credo che sia sensato parlare oggi di un problema del genere, ma vi butto li' alcune cose che potrebbero interessarvi nel proseguire la vostra discussione:
- apprendimento artificiale: Le doti di apprendimento di quei sistemi chiamati reti neurali, anche nel caso di situazioni non addestrate (ovvero che non prevedono l'intervento umano per deformarsi e portarsi a una configurazione utile allo scopo) sono sorprendenti, anche se molto limitate nel campo degli imput possibili.
- Cervello umano: a differenza di quello che dice Hador, se non si coinvolge la metafisica, affermare che il cervello sia una continua esecuzione di una marea di script non e' sbagliato, per quello che puo' far intuire oggi la ricerca scientifica sia sull'uomo che sugli animali. In particolare, ammettendo che l'evoluzione dal cervello di questi ultimi a quello umano sia stata solo quantitativa e non qualitativa (nel senso che non sia apparsa in qualche modo un' "anima" fra l'homo erectus e l'homo sapiens), allora somiglieremmo molto a un oggetto informatico con dei metodi, che si definiscono con varie forme di apprendimento (genetico, mnemonico, imitativo, educativo)... il tutto e' estramemente complesso, e lo studio relativo si limita solo a "scoperchiare il sasso", pero' sembra ragionevole pensare che l'esistenza umana sia fatta di un grandissimo numero di stati, dalle caratteristiche molto precise, tra i quali si sposta in funzione degli stimoli esterni...
si ma il punto che il metodo per l'apprendimento, per il senso critico, per il pensiero, per l'indipedenza sono sconosciuti.
Se ti prendo e ti metto in una stanza senza "input" tu pensi cmq, magari sogni, magari ti disperi, questa roba non la puoi fare tramite programma
non capisco se stai parlando di limiti quantitativi/tecnici o qualitativi/culturali.
come ho detto, cmq, una dir. e' stata indicata.. che non si conosca a fondo la mente umana e' un discorso, che la si conosca così poco da non poter affermare che sia teoricamente emulabile da un insieme di oggetti informatici con miliardi di script e' un altro. quel pochissimo che so sull'argomento mi fa pensare che tale emulazione sia possibile.
edit perchè ho rletto.. sugli altri tre non giurerei, ma credo che il metodo per l'apprendimento sia noto. credo.
a quanto ne so non è noto nulla, il problema è che dovresti simulare le emozioni su un programma (e dotarlo di coscienza), ora come ora puoi emulare una istanza, una situazione, un robot che ti entra nella cucina e ti dice bella cucina, non un robot che entra in una stanza mai vista, vede cos'è, decide se gli piace o meno e ti da un consiglio sul colore.
Il caso 1) è poi semplicemente ciò che vediamo nei videogiochi, il bot decide a seconda della situazione cosa fare dove sparare che percorso è meglio, ma non è che ci puoi chiaccherare :p
hm. allora
quello che conosciamo (diciamo conoscono) sul cervello umano e' un po' piu' di quello che pensi tu. Per lo meno, lo e' nel limite, come dicevo, del supporre il cervello umano come un cervello animale piu' complicato, la' dove intervengono come dici tu emozioni e coscienza, che sono tuttavia sempre configurazioni chimiche e movimenti di informazioni elettriche all'interno del cervello, seppur, come dicevo, incredibilmente complicate.
La questione cucina... ti rimando a quello che dice ahza, a cui aggiungo che la'aggiunta qualitativa (mi piace, vorrei questo colore) dipende da un'associazione delle configurazioni possibili (archiviabili in memoria) con parametri di "soddisfazione" (calcolabili analiticamente), esattamente come fa, di nuovo in maniera chimica, anche il cervello.
si ma i parametri di un cervello sono costruiti su apprendimento e influenza esterna, e soprattutto sono personali.
secondo la vostra tesi sarebbe possibile creare AI che sarebbero ognuna copia di un altra, basta questo per andar contro alla definizione di intelligenza.
Il cervello non è un mero contenuto dati, è anche un processore che si modifica e modifica la sua struttura in base agli apprendimenti, per questo imo l'HW nostro attuale non sarà mai adatto (non in potenza ma in tipo) allo sviluppo di AI.
mi concentro sulla parte importante di quello che dici
Il cervello e' dati. In un determinato momento, la configurazione chimica, eletrica e meccanica di quello che c'hai nella testa e nel midollo spinale descrive completamente cio' che sei, pensi, ricordi, sai, sogni etc. etc.
Sulla "automodifica", e' una cosa che gia' esiste in informatica.
In ogni caso, il cervello non modifica la sua struttura. Non in maniera concettualmente diversa dall' "archiviazione di memoria".
Pensa che il passaggio da stato a stato negli animali piu' semplici, con tutte le conseguenze, gli errori, i paradossi che si porta dietro, è moto ben identificato. Input definiti fanno scattare un organismo da uno stato all'altro in maniera molto chiara e decisa, analogica o digitale, e sopratutto prevedibile.
La supposizione e' che il cervello umano abbia semplicemente molti piu' stati, e dunque molto, molto, molto piu' sfumati, tuttavia sempre esistenti.
scazzato