Io ho chiuso

è veramente uno scandalo cio che è successo a prato e al tessile in generale... mercato rovinato da produzioni low cost cinesi fatte nella stessa prato e dintorni con compratori non solo ma SOPRATTUTTO italiani che appongono l'etichetta e vendono...

questa è una vera guerra, i cinesi che lavorano negli sgabuzzini devono uscire dall'italia a calci in culo, tornino in cina o dove è permesso, ora tocca ritirarci nei settori inattaccabili con la speranza che la finanza sfondi piu culi possible da quelle parti...

la crisi è stata la fine solo per questioni di liquidità in queste aziende gia messe fuori mercato, o almeno cosi mi è sembrato di capire.

Quote:

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Originally Posted by bakunin

è veramente uno scandalo cio che è successo a prato e al tessile in generale... mercato rovinato da produzioni low cost cinesi fatte nella stessa prato e dintorni con compratori non solo ma SOPRATTUTTO italiani che appongono l'etichetta e vendono...

questa è una vera guerra, i cinesi che lavorano negli sgabuzzini devono uscire dall'italia a calci in culo, tornino in cina o dove è permesso, ora tocca ritirarci nei settori inattaccabili con la speranza che la finanza sfondi piu culi possible da quelle parti...

la crisi è stata la fine solo per questioni di liquidità in queste aziende gia messe fuori mercato, o almeno cosi mi è sembrato di capire.

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Si ma chi ha insegnato ai cinesi a fare quello che fanno pagandoli un 1€ al giorno per 20 ore di lavoro guardando al proprio orto per i 2-3 anni in cui fare guadagni e poi tirando il botto?
Io intanto nel solito settore ho chiuso a -7500€ dopo un anno e mezzo di attività.(Ah si mio nonno l'aveva fatta dal settembre 1960 c'era pure già la clientela eppure la crisi ha tolto tutto)

come hai fatto a fare -7500€ dando via il culo? :sneer:

Mi spiace, un abbraccio ed un in culo alla balena per il futuro, il sud italia in tal senso e' devastato molti imprenditori stanno cercando lavoro tra libia, malta e algeria perché qua non c'e' più niente o quasi da fare

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Originally Posted by Glasny

Si le testimonianze erano di imprenditori che dicevano chiaramente che stanno esaurendo le riserve (quelli onesti) e che ipotecano anche la casa di abitazione. Poi c'è un'altra categoria di imprenditori che semplicemente hanno già sospeso la produzione e si fanno 2 anni di vacanza avendo già mandato a spasso tutti gli operai ai quali nei seguenti mesi scade la cassa integrazione.
Mi spiace se chiude un'altra azienda, se avete ancora capitali riaprite tra 2-3 anni, altrimenti se lavori da così tanto avrai un'esperienza che ti facilita nel trovare un nuovo lavoro.

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ma guarda quasi ogni imprenditore nella piccola media impresa (cioe quasi il 80-90% delle imprese italiane) ha fideiussione sulla casa anche in periodi di non crisi che serve come garanzia per avere il credito dalle banche per fare gli investimenti, o i semplici lavori: al di la dello stato avanzamento lavori (credo si chiami cosi o sbaglio?), l'imprenditore paga (dovrebbe pagare) le materie prime della sua impresa ed i suoi lavoratori e solo DOPO il lavoro compiuto, e se si tratta di grandi opere a completarle ci si sta tot mesi se non anni in genere, arriva il denaro.
La fideiussione sulla casa ed ogni altra proprieta' e' una cosa normale per ogni imprenditore... l'ipoteca non stranizza più di tanto dato che anche in periodi normali basta un investimento sbagliato o un lavoro che non va come si riteneva e ti trovi realmente sotto un ponte.

Sugli imprenditori che, invece, hanno mandato a cagare lavoratori e fanno 2 anni di vacanza sono molto perplesso perche e' una stonzata anche solo a livello logico.
Mio padre e' imprenditore ed ora l'esigenza più importante oltre a non "chiudere la baracca" e' rimanere nel mercato qualunque siano gli sforzi da fare e sostenere.
Alla crisi sicuramente seguirà un periodo di normalizzazione e poi ,alcuni parlano di, un boom analogo a quello degli anni 80: in una situazione del genere come l'attuale crisi dove molte imprese falliscono o chiudono restare sul mercato significa quando la crisi passera' non solo riprendersi ma anche andare meglio di prima perché sarà minore la concorrenza (qualunque sia il campo) appunto per il vasto numero di imprese che non operano più nel mercato perche non hanno retto.

Chiudere tutto e fare vacanza e' un auto segarsi le gambe 2 volte, personalmente mi sembra una stronzata.

Quote:

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Originally Posted by Glasny

altrimenti se lavori da così tanto avrai un'esperienza che ti facilita nel trovare un nuovo lavoro.

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Si, come dipendente dei cinesi a 2 ciotole di riso al giorno...

Scherzi a parte (non stavo scherzando, è un futuro possibile) mi spiace.

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Originally Posted by Beleriand

http://www.ansa.it/web/notizie/rubri...990392488.html
Dopo oltre 30 anni di attività fra alti e bassi ci siamo dovuti arrendere. Chiusura della ditta e conseguente licenziamento di tutti i dipendenti e io che a 36 anni mi ritrovo a tutti gli effetti e per la prima volta nella mia vita senza lavoro.
:bored:

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la mia attività va bene (import export) e faccio gli scongiuri, amumentiamo i fatturati mantenendo la marginalità, abbiamo spaziato in più settori e adesso ci stiamo affacciando all'export di nostri prodotti nel mercato cinese, ci stiamo aprendo ai mercati in crescita, però essendo anche socio in una piccola azienda che fa rivendita sul territorio di alcuni prodotti sto toccando con mano ( e portafoglio) questa situazione, io e il mio socio abbiamo dovuto fare una corposa iniezione di denaro per sistemare e tamponare la situazione, abbiamo avuto 4 clienti falliti, uno dei quali in modo piuttosto "fraudolento" , questo nonostante il duro lavoro per mantenere i fatturati ha annullato quello che di buono avevamo costruito nel 2008-2009. Posso dire con fierezza che quest'anno ho reinvestito la metà di quanto guadagnato ( il mio socio molto di più) per permettere alla nostra ditta di continuare a lavorare senza problemi, e così stiamo facendo, le bance hanno apprezzato e ci appoggiano.
Ogni settore però ha le sue peculiarità, probabilmente quello che facciamo noi ci permette di studiare soluzioni sempre diverse, altri settori, come quello tessile che conosco bene, subisce una concorrenza spietata e senza regole.
Mi spiace leggere certi commenti, di persone adirate con i piccoli industriali e imprenditori, non sono tutte rosa e fiori qua sul fronte imprenditoriale,ormai non ci si arricchisce, la maggior parte è gente seria che darebbe la propria vita per il lavoro che fa, non immaginate cosa significhi avere i bilanci che vanno male e lavorare dal mattino alla sera senza risultati.

Bele mi spiace davvero, allarga le spalle e fatti forza, bisogna cercare di essere ottimisti e prima o poi il vento gira, per me è stato così, buona fortuna.

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Originally Posted by McLove.

Mi spiace, un abbraccio ed un in culo alla balena per il futuro, il sud italia in tal senso e' devastato molti imprenditori stanno cercando lavoro tra libia, malta e algeria perché qua non c'e' più niente o quasi da fare
ma guarda quasi ogni imprenditore nella piccola media impresa (cioe quasi il 80-90% delle imprese italiane) ha fideiussione sulla casa anche in periodi di non crisi che serve come garanzia per avere il credito dalle banche per fare gli investimenti, o i semplici lavori: al di la dello stato avanzamento lavori (credo si chiami cosi o sbaglio?), l'imprenditore paga (dovrebbe pagare) le materie prime della sua impresa ed i suoi lavoratori e solo DOPO il lavoro compiuto, e se si tratta di grandi opere a completarle ci si sta tot mesi se non anni in genere, arriva il denaro.
La fideiussione sulla casa ed ogni altra proprieta' e' una cosa normale per ogni imprenditore... l'ipoteca non stranizza più di tanto dato che anche in periodi normali basta un investimento sbagliato o un lavoro che non va come si riteneva e ti trovi realmente sotto un ponte.
Sugli imprenditori che, invece, hanno mandato a cagare lavoratori e fanno 2 anni di vacanza sono molto perplesso perche e' una stonzata anche solo a livello logico.
Mio padre e' imprenditore ed ora l'esigenza più importante oltre a non "chiudere la baracca" e' rimanere nel mercato qualunque siano gli sforzi da fare e sostenere.
Alla crisi sicuramente seguirà un periodo di normalizzazione e poi ,alcuni parlano di, un boom analogo a quello degli anni 80: in una situazione del genere come l'attuale crisi dove molte imprese falliscono o chiudono restare sul mercato significa quando la crisi passera' non solo riprendersi ma anche andare meglio di prima perché sarà minore la concorrenza (qualunque sia il campo) appunto per il vasto numero di imprese che non operano più nel mercato perche non hanno retto.
Chiudere tutto e fare vacanza e' un auto segarsi le gambe 2 volte, personalmente mi sembra una stronzata.

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VENGELO!!!!!!

Il sottoscritto se chiudesse prima deve pagare un buono da nmila euro alle banche ..... leggasi perdo tutto quello che ho , tutto , completo di casa, auto (una IGNIS banalissima) cellulari vari e via dicendo ..... penso che di aziende italiane PMI che chiudano per farsi due anni di vacanza non esistano, a meno che non siano state create a suo tempo proprio per questa ragione (leggasi dei contenitori vuoti che li usano solo per raccimolare sovvenzioni pubbliche) ma si tratta quindi non di imprenditori ma di banali truffatori.

CMQ parla parla e nessuno ha un idea di chi siano , cosa facciano e delle immani , costanti , immense pippe che risolvano giornalmente gli imprenditori italiani.

Quote:

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Originally Posted by Kadmillos

VENGELO!!!!!!
Il sottoscritto se chiudesse prima deve pagare un buono da nmila euro alle banche ..... leggasi perdo tutto quello che ho , tutto , completo di casa, auto (una IGNIS banalissima) cellulari vari e via dicendo ..... penso che di aziende italiane PMI che chiudano per farsi due anni di vacanza non esistano, a meno che non siano state create a suo tempo proprio per questa ragione (leggasi dei contenitori vuoti che li usano solo per raccimolare sovvenzioni pubbliche) ma si tratta quindi non di imprenditori ma di banali truffatori.
CMQ parla parla e nessuno ha un idea di chi siano , cosa facciano e delle immani , costanti , immense pippe che risolvano giornalmente gli imprenditori italiani.

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Esatto possiamo definirli truffatori volendo (parlando in senso generico), infatti avevo specificato che distinguevo tra imprenditori onesti e non. Un'imprenditore onesto mette a rischio tutto e se chiude perde più dell'operaio che perde solo il posto di lavoro.