i miei amici che hanno fatto il conservatorio hanno iniziato alle medie e finito durante il liceo pensavo fosse l'iter normale
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rando stavi con una ballerina classica *__* . Come sei sopravvissuto a questa categoria femminile border line ? Non è facile per un caxxo :D
vedrai che non appena scoprirà le canne non avrà più voglia :sneer: :sneer: :sneer:
Imho secondeo me se glòi piace così tanto (da come lo descrivi) bhe allora è giusto provarci. Tra l'altor i omanco sapevo esistessero sti licei, fai bene a cercare info. Ora chiedo a qualche mio amico appasionato e vedo che mi dicono.
Randazzo, non ho letto le 4 pagine perchè non ho tempo, quindi magari sto per ripetere quanto già detto da altri.
Il conservatorio si porta avanti dalle medie all'università, non è un 2nd grade e basta: tutti quelli che conosco han fatto ALMENO 10 anni parallelamente alle scuole superiori e università. E, puntando alla musica, io spingerei su quello. Devo anche dirti che osservando un mio caro amico che è un mezzo genio in fisica e in musica, lui studiava dalle 14 alle 22, ogni cazzo di giorno: in pratica ha avuto poca "vita" nel mondo per fare quello che voleva, ma è abbastanza contento.
Per quanto riguarda il liceo invece ti do le impressioni in prima persona: il liceo classico da un'ottima forma mentis, l'ho sempre odiato ma devo ammettere che è così; il liceo scientifico "normale" da ottime basi per fare un po' di tutto e non ti obbliga a studiare 6 ore al giorno, lasciandoti un po' di tempo per goderti la vita, come ogni ragazzo dovrebbe fare; poi c'è la variante senza latino che è una figata pazzesca, perchè fare 5 6 ore a settimana di latino in una scuola dove dovresti fare piu' matematica e fisica è una puttanata; i vari indirizzi sperimentali di informatica insegnano poco, se hai la forma mentis corretta impari quello che vuoi all'uni o da solo; il linguistico in teoria ti da le basi per imparare più lingue, ma non è che sia il massimo dell'utilità quando si tratta di cercare lavoro.
Se il ragazzo se la sente, io gli proporrei un liceo + esami conservatorio da privatista. Mi spaventa l'idea del liceo musicale, magari sulla carta è fighissimo e in pratica suka: ai miei tempi il "liceo informatico" sulla carta era una figata, in pratica erano solo più ore e basta...
P.S. non so cazzi miei, ma se impara a suonare la chitarra, tra qualche anno scoperebbe come un mandrillo
Sta frase è parecchio tru.
Fatto anche io lo scientifico... la matematica l'ho fatta alle medie (davvero lol) e all'università. Al biennio del liceo c'era una con gravi problemi suoi di famiglia (perennemente sostituita da supplenti) e al triennio una parecchio ma parecchio morbida che faceva pure Fisica e millemilah progettih oltre l'orario normale (e son casini perchè quei docenti che si mettono a far troppo o han le palle o scoppiano e fanno male un po' tutto).
Di contro ho amici che hanno fatto il classico e si son laureti in ingegneria superando tranquillamente analisi e fisica, semplicemente perchè si applicavano e avevano metodo (e come metodo il classico gliene aveva dato molto).
Cmq Rand il discorso è facile: fanno moltissimo i professori.
Dei bravi docenti in un liceo classico faranno molto ma moooooolto di più sulla formazione di tuo figlio rispetto a dei professori mediocri in un istituto tecnico o in un liceo scientifico. Quindi penso che per il liceo musicale sia la stessa cosa.
Informati bene sui docenti.
Quello che dici è vero ma riguarda soprattutto la realtà italiana dove i lavori "non convenzionali" hanno poco spazio e le carriere artistiche sono piuttosto limitate. Cioè sono appena rientrato da Miami, nel miglior locale della città ci stava, come DJ, nella serata di giovedì un cazzo di pischello del '92 (roba che non poteva neanche entrare come cliente essendo under 21, Porter Robinson il suo nome) che tu non puoi capire che energie ha sprigionato lì dentro, una roba mai vista veramente.
Si parla di musica elettronica ma il concetto alla base rimane invariato, in Italia una roba analoga non potrebbe esistere in nessuna maniera, anzi magari finiresti per essere visto come uno che non ha voglia di studiare. Poi magari qualche eccezione ci sarà ma saranno mosche bianche rispetto alla realtà internazionale.
Che il settore discografico e dell'intrattenimento italiano ( escort e nightclub esclusi ) , sia retrogrado e conservatore all'inverosimile non e' una novita' , almeno per chi uno sguardo nel settore ce lo ha dato , ovviamente ci sono le piccole eccezioni . Ho tanti amici , sopratutto musicisti classici che sono tutti dovuti uscire all'estero per portare avanti le loro carriere , alcuni molto affermati oggi a livello europeo e asiatico .
bho a me Torino (in base alla mia esperienza) smebra molto diversa. vedo molto movimento nell'ambito musicale, soprattutto nell'underground...ci sono un sacco di opportunità per suonare anche per gruppi emergenti...
Quanti di questi riescono ad arrivare ad avere una scrittura ( e non parlo delle sole major eh ) o a sostentarsi con le performance live per piu' di mezza stagione ?
Non so a Torino, a me e al mio gruppo se va bene in una serata ci rimediamo le consumazioni, le spese di trasferta e forse ne avanza qualcosa. Se va male, le consumazioni ce le paghiamo e ci chiedono con tanto d'occhioni spauriti ah ma non suonate gratis? rido per non piangere. Sarà che suoniamo roba un tantino esotica, magari dovremmo fare qualche scena in più attaccando un ampli finto e ingaggiando un troione che gioca con un serpente, boh.
E' proprio una questione di cultura c'è poco da fa, poi magari qualche isola felice ci sta pure ma si conteranno sulle dita di una mano.
Le grosse realtà musicali sono ben altre (purtroppo)
Non sono un critico e per altro apprezzo la musica classica solo da ascoltatore assiduo ma non da intenditore, ma se ti può interessare il mio parere butto giù due righe.
Sono stato costretto a fare il classico dalla famiglia, presumibilmente da quanto dici andò così anche per te e l'informatica : per i tuoi fu forse un discorso di convenienza a livello di possibilità future nel mondo del lavoro, io dovevo rispettare la tradizione. Mia sorella, più libera, ha potuto fare lo scientifico.
I primi tempi del mio liceo sono stati traumatici, fondamentalmente la mia unica intenzione era divertirmi e per altro io ero indeciso tra lo scientifico e l'alberghiero (tutt'ora penso che aprire un ristorante italiano all'estero non mi sarebbe dispiaciuto poi così tanto). Ho sempre ritenuto il linguistico una buona scelta, ma non ho la supponenza di dire che sia anche questo un rimpianto. Più o meno ho cominciato a risalire la china quando ho capito che, in fin dei conti, che io fossi lì perchè obbligato o per mia volontà, tanto lì dovevo stare e oppormi a qualsiasi cosa non avrebbe portato lontano.
Ebbi la fortuna di avere un'insegnante di greco e latino che mi ricordava i grandi giuristi romani, una donna per altro, persona di immenso valore morale e di infinita cultura.
Scoprii presto che mi risultava facile la traduzione dal latino, dopo pochi mesi ero già in grado di tradurre Cicerone a vista e senza studiare la grammatica, con il greco facevo invece più fatica. Negli anni seguenti la situazione s'invertì e il greco mi risultò più congeniale. Sembra curioso perchè chi ha studiato queste lingue sa che se all'inizio il vantaggio del latino è solamente quello di poter riconoscere meglio i termini, dopo lo studio della grammatica latina da i suoi frutti essendo una lingua molto più schematica e quindi più facilmente "codificabile", mentre solitamente il greco, in particolar modo quando si trattano autori complessi, appare più oscuro e complesso perchè la sintassi semplice non aiuta a distinguere bene le varie parti del periodo. Tuttavia a me personalmente veniva in soccorso la capillarità e la ricchezza del vocabolario greco, certamente più ampio di quello latino.
Dico questo per far intendere che parlo con cognizione di causa e che, cosa per nulla scontata, ho avuto la fortuna di trarre i maggiori benefici dal classico proprio nelle sue materie cardine, e ripeto, questo non accade spesso perchè sono denigrate dagli stessi alunni (a cosa servono, sono lingue morte, etc).
Grazie a queste insperate capacità, i miei studi non mi hanno mai sottratto più di un'ora al giorno, anzi, francamente sono all'ultimo anno e non ho nemmeno dei quaderni per gli appunti o per fare esercizio; rido però quando sento di gente che se ne esce con frasi come "non faccio niente, me la cavo sempre, sono un genio". No, evidentemente la scuola che frequenti non è all'altezza delle tue capacità, ma tu sei tutto fuorchè un genio, e qui il mio primo consiglio, cerca di evitare come la peste scuole più accondiscenti che rigide.
Io integro, con la lettura individuale dei testi originali in lingua madre (ho letto talmente tanto di letteratura francese in lingua che senza frequentare un corso riesco ora a comprenderlo, non a parlarlo però), tutto ciò che mi risulta d'interesse, sostanzialmente faccio della curiosità il mio programma.
Tutto questo per dire che è lodevole da parte tua cercare una scuola più congeniale alle caratteristiche di tuo figlio, ma novantanove su cento cambierà idea, se non radicalmente in buona parte, perchè la società attuale ti spinge ad un insensato eclettismo e ad approfondire sempre meno, e si dovrà scontrare non con professori maligni e situazioni spinose, ma con persone non preparate, disinteressata e assolutamente inadatte al ruolo che ricoprono.
Ho amici che fanno il classico e il conservatorio (proprio il da te citato Verdi), il risultato è una scarsa preparazione classica e una preparazione musicale di cui non sanno cosa farsi, perchè probabilmente speravano di ricavarne qualcosa di concreto, quando il loro stesso presupposto era fare ciò che gli piaceva e non ciò che necessariamente gli sarebbe stato utile. Il discorso dell'utile non è bello, ma va fatto, perchè una mia cara amica studia dall'età di 9 anni arpa, suona pianoforte, chitarra, violino e basso, lo fa perchè le piace, ma al momento teme che non serva a nulla, o che non serva per ciò che sperava.
Riguardo lo scientifico e specialmente alla disastrosa sperimentazione senza latino, che lo livella a nulla di più dei vari tecnici e professionali (che importa se il tuo libro dice come cambiare una lampadina o come risolvere un'equazione? Si tratta sempre di nozioni, e solamente più complesse), non ritengo possa considerarsi una scelta "sbagliata", ma non è nemmeno quella che farei. La cultura del lavoro e del non cazzeggiare tutto il tempo di certo non te la danno né il classico né lo scientifico, ma credo sia una delle poche cose sulle quali la famiglia eserciti ancora un ruolo predominante.
Del liceo musicale non ho idea alcuna, tuttavia considero (e in Italia purtroppo si fa sempre meno) la cultura un valore, e quindi anche l'arte.
Trovo che la passione per la musica, laddove presente, vada coltivata e stimolata, ma per quella che è la situazione attuale in parallelo ad altri iter. Troppo spesso si pensa che investire anni e anni nella musica senza poi lavorare in ambiti collegati a quest'ultima sia una perdita di tempo, ma veramente pensiamo che, anche in altri campi, aver profuso tutti questi sforzi nel "bello e inutile" non dia beneficio alcuno?
Come qualcuno già accennava d'altronde, c'è sempre tempo per studiare sui libri e per imparare le formule, ma la persona si forma al liceo; è per questo che il mio giudizio sul classico, così radicalmente cambiato, non è più quello di chi vede il bicchiere mezzo pieno, ma anzi, di colui che riconosce che, in fin dei conti, i due vecchi che mi mantengono proprio su tutto non avevano sbagliato. Opinabile tuttavia come tutti questi discorsi non siano stati fatti sulla formazione di mia sorella, che per altro non sta (almeno questo dai :sneer:) sprecando il suo tempo.
P.s. valuta anche la possibilità di scuole come quella americana, l'iter di quattro anni ti proietta molto di più verso l'estero e dal punto di vista nozionistico rimangono ottime scuole, ma senza zavorrarti con un anno in più di istruzione italiana, fornendoti una conoscenza della lingua impareggiabile, un approccio diverso nella varie materie di studio e lasciandoti anche il tempo di coltivare altri interessi.
Mandarlo all'estero non mi spaventa, anzi oserei dire che ci spero che abbia la voglia di mettersi in gioco altrove tra qualche anno quando avrà le idee più chiare. Vediamo nel giro di un anno e mezzo cosa succede.
Devo prima potermi rendere conto del livello e avere una percezione dell'organizzazione scolastica e soprattutto degli insegnanti, poi se ancora sarà pienamente convinto di provarci ovviamente non potrò che sostenerlo. Male che vada alla fine avrebbe cmq accesso a tutte le facoltà che desidera, l'importante è che resti la curiosità e la fame di conoscere e apprendere.
no, male che vada può anche cambiare scuola eh... cmq se è sto piccolo genietto, spaccherà in ogni scuola, no problem
E bello leggere di persone che hanno sputato sangue sul Rocci e sul Castiglini Mariotti e non lo rimpiangono quei tempi , anzi li lodano .
Io ho sempre preferito il greco , molto piu' liberta' di traduzione anche se piu' difficile da comprendere viste le svariegate sfumature di disgnificato delle singole parole .
ma e' ot :D
ffffuuuu, il Castiglioni Mariotti... chili e chili di scotch perchè con l'uso intenso (:confused:) finiva sempre per aprirsi sul dorso :sneer:
ahhh il latino dell'ultimo anno... non per nulla che il mio nick è Tacitus ghgh
l'adorato rocci, traduzioni dal greco al latino o dal greco al fiorentino dell'età comunale :sneer:
e per latino l'obbligo di utilizzare il georges, essendo vietati i vari il/gi :cry:
Vale decisamente la pena sbattersi per "coadiuvare" la cosa, nel mio piccolissimo, se abbisogni ti posso dare una mano attraverso musicisti molto piu' seri di me riguardo alla validita' vera (non di "nome") di varie scuole etc.
Skypami in caso.
Opinione personale riguardo alle superiori invece...consigli non ne ho, le cose che secondo me sono piu' belle e formative (dentro) sono anche, ahimè, le piu' scarse a livello di opportunità lavorative per il futuro (almeno in italia).
Quindi mi astengo e lascio spazio a chi ne sa prob. molto piu' di me.
Bisous.
Questa immagine spiega tutto.
http://a2.sphotos.ak.fbcdn.net/hphot...22859950_n.jpg
Ahah bellissima
la combo mandolino + tedesche/svedesi è quella che riesce meglio btw :nod:
il problema però è che anzichè musicista, diventi un ginecologo esperto :look:
:sneer:
il mandolino nel 2012.
magari credono anche che scopiamo come le trivelle petrolifere.
tu non glielo lasceresti credere? :sneer:
peeh chi siamo noi per smentire secoli di tradizioneh!!
:metal:
non so, l'ultima tedesca che ho frequentato suonava parecchio meglio di me e oserei dire che faceva meglio anche il resto :look: