Originally Posted by
jamino
Ho un po'di difficoltá a scrivere sul forum dopo la doccia fredda della scomparsa Salta, peró ci provo.
Da un punto di vista irrazionale la morte di Andreotti è inavitabilmente una notizia che mi fa piacere, da un punto di vista razionale trovo che l'unica cosa che si possa dire è che con Andreotti muore effettivamente un epoca, che è quella della politica Italiana nell'era della divisione in blocchi.
Ha ragione Napolitano, un giudizio su Andreotti non lo puó dare una senenza, ma lo dovrá dare la storia.
Andreotti è stato il maggior esponente di una classe dirigente che paradossalmente a modo suo aveva un profondo senso dello stato e che in nome di questo senso dello stato era disposto a qualsiasi compromesso (anche con poteri antitetici allo stato stesso) per garantire la fedeltá italiana al blocco atlantico.
Il problema di andreotti è sempre stato quello di disinnescare il PCI e conservare lo status quo.
Si potrebbe dire che è dopo la recente performance del PD che ha dimostrato abbondantemente che ormai la sx in Italia si disinnesca da sola ha capito che era venuta meno la sua ragion d'essere ed ha salutato la compagnia cantante per andare definitivamente in pensione