io ho visto manager inetti essere allontanti da aziende pubbliche e avere gli stessi incariche in altre private o parzialmente private...........non t'è mai capitato di pensare che il problema è all'apice e non alla base?
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per me è da entrambe le parti.
forse non è chiaro il mio pensiero...
la colpa è soprattutto di chi dovrebbe controllare e per lassismo, per "corruzione" o per incapacità, non segnala chi non fa il suo dovere, che sia l'ultimo schiavo della piramide o che sia il manager arraffone
boh io sinceramente sta' cosa qua non l'ho mai capita...
il problema oltre a quello che menzionava nonno Randolk e' anche il semplice fatto che, se non hai un contratto indeterminato hai mille rogne per farti un mutuo, finanziamenti di un certo peso e altre menate simili che non ci sono all'estero.
All'inizio la cosa mi puzzava un po' sinceramente anche qui. I contratti non hanno nessun tipo di TFR (parlo per legge, poi da azienda ad azienda le cose cambiano), l'azienda ti puo' licenziare per giusta causa con 2 mesi di preavviso (stessa cosa tu) e prendi un bonus in base al tempo speso in azienda (solo se ti licenziano loro e il massimo sono 3 mensilita' mi pare).
Cosa positiva pero' e' che tutti i contratti dopo il periodo di prova sono a tempo indeterminato e quindi ti aprono le porte a cose che appunto in italia sono precluse.
Il discorso di Hador che non esiste da nessuna parte che lo stato ti trova lavoro se rimani senza non e' vero qui come non e' vero in Inghilterra. Certo ti danno una lista di job offers basate sulle skill e poi ti arrangi, ma ogni tot giorni ti mandano lista di aziende che stanno cercando persone con il tuo profilo. Ora e' vero che oramai con internet e roba tipo Linkedin queste liste sono meno utili, ma gente meno avvezza alla tecnologia e che magari non ha profili professionali online e sta' cercando lavoro apprezza ste' cose.
Poi il resto in realta' qui funziona come in Italia ma si pagano molte meno tasse (circa la meta') e se ti serve roba dal medico (ricette, visite specialistiche, etc) non paghi 50+ euro ma una simbolica cifra di 1 euro (parlo di roba statale ovviamente se andiamo sul privato e' altra storia).
Che il problema possa essere da entrambe le parti è possibile, il problema "lavoro" non è mai stato semplice, dalla rivoluzione industriale ad oggi, però nelle ultime riforme o a gran voce si cerca di risolverlo sempre da una direzione "flessibilità" del lavoratore e se la flessibilità è un aspetto del problema non si sta intervenendo dall'altro lato.
Io lavoro in un istituto di ricerca della pubblica istruzione, che da lavoro ad un 200 tra ricercatori, cter e operatori vari, un istituto che alla fine lavora, è nato come un contenitore di prof non idonei all'insegnamento dopo 80 anni è stato riformato e da 15 funziona bene grazie ad una nuova generazione di ricercatori con titoli e controcazzi, che per 15 anni il personale ha ingoiato merda in contratti cococo e poi a progetto, poi è arrivato il concorso serio e siamo riusciti a regolarizzare tutti con contratti a tempo indeterminato, ovviamente i quadri alti hanno fatto i loro magheggi, tanto che sono venuto fuori magagne, col rischio che di gente che si è fatta il culo per anni vedesse il concorso invalidato, poi i tribunali sono stati accantonati semplicemente allargando la dirigenza ed assumendo quei 2 tizi mafiosissimi che avevano fatto ricorso. Questi sono gli enti, ora ci tocca ancora tenerci quei 5-6 personaggi comandati assunti negli anni '70 come professori e bloccati come non idonei, che vengono a navigare in internet ed a leggere il giornale a lavoro, per altri 3-4 anni finche pensione non se li trascini via. Infine attendere che i quadri dirigenti inetti e mafiosi usino l'ente per emigrare in altri lidi cosa che probabilmente avverrà nell'arco della prossima legislatura. La cosa che fa incazzare è per quante l'Istituto le abbia passate il problema sono sempre i lavoratori che da statali sono subito bollati come fancazzisti privilegiati e non i dirigenti che dopo essere stati rimbalzati da Inail, Empas, Irre, fondazioni di politici e associazioni cattoliche continuano a girellare facendo danni aoe e percependo stipendi mensili che la maggiorparte di voi vede in un anno.
I problemi sono da entrambe le parti ma sempre più spesso da una parte ti ritrovi con una mano davanti e una di dietro e dall'altra parte ti ritrovi personaggi con buonuscite con N zeri come premio del sempre più spesso fallimento.
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quoto solo questo che ho poco tempo, e non vorrei mischiare il discorso pubblico e privato. Questo modo di fare le cose è LA MERDA e il principale motivo per cui le università italiane sono piene di persone mediocri. Così facendo selezioni non i migliori, selezioni quelli con più pazienza e che non hanno alternativa. Questa politica del cazzo è stata inaugurata da berlinguer e va avanti da quella volta, e ha creato e continua a creare disastri.
Bortas, capisco il discorso.
io da quando sono stato assunto vengo "perculato" dagli amici dicendo che sono il classico statale che non fa un cazzo, che viene pagato per non fare nulla ecc..
luoghi comuni che purtroppo ho visto all'interno dell'azienda perchè alcuni sono lì che aspettano solo che gli si dica "ok, puoi andartene a fanculo ..".
Nel mentre la nuova generazione di lavoratori si fa il culo, migliora le prestazioni, produce investimenti ecc..
ai piani alti sono contenti e poi dopo tot mesi "puf" cambio al vertice per vari motivi (principalmente politici) e ti ritrovi con quello che proviene da un'altra società simile o cmq "vicina a.."
e io, come già detto, sono stato assunto non tramite concorso come sarebbe dovuto essere rischiando di portare dentro "l'amico di..", "il figlio di..", ma con una selezione fatta ad hoc e un qualche cavillo del job act (mi dissero così)
Nada quelli che ho tra le mani sono cazzo di ricercatori con dottorati, master e un bel livello di preparazione, sono rimasti ancorati, per vari motivi, alcuni famiglia, altri nella speranza di una regolarizzazione che era stata promessa 10 anni prima, il concorso che hanno fatto è stato un ditarculo con quesiti a sorteggio e commissioni mute, in una gamma di argomenti enorme, uno scritto che spaziava dalla robotica alle normative europee, il luogo comune di ritenere che basta la presenza e la mediocrità è molto radicato nella tua generazione, ma non è una regola, specialmente se dietro non hai i soldi di papà ed hai messo su famiglia, che non ti permette agile di scappare in svizzera. Non spariamo luoghi comuni solo perchè si ritiene che l'idea che ci siamo fatti debba essere un assoluto.
riniziamo con lo scontro di generazioni e che bortas ti ruba il futuro hador? :D
sta cosa me la portero dietro per sempre, bortas che ti ruba il futuro piu ci penso e piu rido.
La tua falla logica e pratica sta nel fatto che questa gente non è 100% inetta soltanto perchè non è ancora professore ordinario alla Bocconi. Oppure sei davvero convinto che la mandria di ricercatori a progetto sia costituita totalmente da ciarpame d'avanzo? Vale lo stesso discorso della cordata, l'eccellenza non va di pari passo con il successo.
No spe.
1) nessuno dice che "basta la presenza", ma che un sistema che ti obbliga a prenderla al culo per 10 anni prima di darti un contratto seleziona solo quelli disposti a subire. Questo non vuol dire che non possano esserci persone brave, ma che il tuo processo di selezione non seleziona i migliori. Non seleziona proprio. Infatti quante persone provenienti dall'esterno e dall'estero ci sono?
2) tipicamente sono quelli con famiglia e senza soldi che devono andarsene. Se permetti, per scappare in Svizzera non ti servono i soldi di papà, i soldi di papà ti servono per stare 12 anni col contratto di merda in università.
3) non c'è nessun luogo comune ne giudizio sulle persone in merito, conosco diversi miei ex colleghi BRAVI che stanno cercando di entrare in accademia in Italia. E come lo fanno? Si mettono in coda nel posto in cui conoscono qualcuno. Pacifico. Il fatto che siano bravi non sposta di una virgola la questione che resta un sistema di merda. Se così non fosse avremmo frotte di applications dall'estero, stranamente non succedequesta retorica sugli inetti e sui luoghi la state facendo voi, io commento il sistema di selezione, che tira dentro chi aspetta e non chi è più bravo (questo è un dato oggettivo, by design proprio).
il passaggio logico di chi non conosce la logica, permettimi :D
Se hai un sistema che non seleziona i migliori, logicamente, non andrai ad assumere solo i migliori. E se non assumi solo i migliori vuol dire che includi i mediocri.
Il discorso mi pare abbastanza lineare, e assolutamente sound da un punto di vista logico.
Sembro alka cazzo.
Ti permetto quello che ti pare, ma quello è. Se poi ti sei espresso male non ho il traduttore dall'hadorese.
Ennò. Vuol dire che assumi un insieme eterogeneo fatto di migliori, meno migliori, più migliori, mediocri e garbage, con l'unico punto in comune di essere attendisti. Peccato che tu specifichi che le università siano PIENE (quindi, in maggioranza) di mediocri, invalidando l'eterogeneità e quindi la logica.
Sembro mclove cazzo.
Il datore di lavoro ha l'onere e l'onore di prendersi il rischio d'impresa. Con questo ne deriva il giustissimo diritto a guadagnare vagonate di soldini.
La cosa che non va bene e far pagare il rischio d'impresa sempre e solo ai lavoratori.
L'azienda va male? Sticazzi, delocaliziamo in culonia, fanculo 1660 lavoratori. Il Call center lo apro a bucarest o ancora meglio a calcutta.
Il posto fisso è una conquista ottenuta con decenni di lotte, roba che all'epoca mica facevano lo scioperino il venerdi.. ma che andavano a tirare sassate alla celere quando arrivava per rimuovere i picchetti.
Nessun lavoratore è contro la precarietà se il mercato del lavoro ti offre la possibilità di un reintegro veloce, aumenterebbe anche la necessità del lavoratore di aggiornarsi e non lo lascerebbe a stagnare nella palude del fancazzismo (cosa che anche alle aziende conviene visto che i corsi costano).
Quindi.... è ovvio che lo squilibrio delle posizioni sia a tutto vantaggio del datore di lavoro e a svantaggio del lavoratore, che se perde si ritrova senza un cazzo di nulla e se è un over 35 probabile sarà un disocupato cronico.
Naaa comunista mai, il comunismo era il male al pari del fascismo e l'uomo lo ha fatto diventare una dittatura. E' nella natura umana volersi differenziare uno dall'altro e lo trovo profondamente giusto.
Il problema deriva solo da un fattore, la disuguaglianza sociale e il fatto che in un mercato sano, l'imprenditore deve fare l'imprenditore, quello di un tempo che considerava l'azienda una cosa di famiglia e i suoi dipendenti come figli.
In questo modo molti imprenditori si levavano pure il pane di bocca pur di pagare gli stipendi... si ingegnavano, si davano da fare per far rendere l'impresa e qindi creare occupazione, perchè parliamoci chiaro, senza imprese non c'è occupazione.
Va ribilanciato lo squilibrio che si è creato negli ultimi 10-15 anni.
Gli imprenditori di un tempo lo facevano... erano padri padroni, tenevano alla loro azienda e alla gente che ci lavorava e i lavoratori erano legati all'azienda.
Poi sei liberi di non crederci o meno.