Dipende sempre da che zona vivi e blah blah blah
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...
Ma tanto quei figli della merda che giudano la tube son sempre in sciopero quindi di che cazzo stiamo a parlare :rando:
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e allora tutti con meteo demmmerda
giovedì sera alle 23 vai a dormire perché il venerdì lavori, figa. :nod:
Detto ciò a me Milano non manca. E io sono di Milano città, non di grattosoglio in culo al membro. Bello locali etc, ma la sera ci esci 4 ore per 2 volte in settimana, a lavoro ci vai per 8 ore al giorno per 5 giorni. Meglio investire per migliorare la qualità del tempo passato a lavoro.
Questo al netto del fatto che Zurigo è proprio una città figa. E che non è che viviamo nell'ottocento, fintanto che uno sta in europa, e avendo condizioni salariali che te lo permettono (e te lo permettono), farsi almeno uno o due weekend al mese in italia - se uno vuole - non è un problema. (Cioè parlo per gli altri, io ci metto 50 minuti ad andare a milano :sneer: )
Ovviamente sto discorso vale tranne che per il lussemburgo. Quello è na merda, nulla da fare.
oh, vedi che anche a zurigo per spostarti da un lato all'altro della città in tram o bus ci metti 90 minuti eh. Se i posti dove vai sono serviti dal treno allora dimezzi, o arrivi a 30 minuti, altrimenti sempre tanto ci vuole. poi boh, tu ragioni guardando glocals e le previsioni meteo su google, io ci vivo e parlo con i zurighesi... ma ho smesso di provarci, ti do ragione e basta ;)
Ma se c'è un tram che ti porta ovunque e passa ogni 20 secondi vege. Dai, in 90 minuti arrivi a Lugano tipo :|
Lamentarsi dei trasporti di zurigo, che penso sia la città al mondo col migliore trasporto pubblico, è ridicolo
hai ragione anche tu
Certo che ho ragione. Lamentarsi per il gusto di farlo va bene, ma qua stiamo sfiorando il ridicolo, pari un americano che dice che l'Italia è na merda perché piena di edifici vecchi e cibo poco saporito.
90 minuti per andare da una parte all'altra di zurigo? Eh?
Vabbè Vege, ok :shrug:
ma di che cazzo parlate? Qua o si è tutti nerd (quindi zero vita sociale per definizione) o si è già con famiglia a carico. Cazzo volete andare la sera dopo le 22 in giro? :sneer:
Forse quelli sposati... a comprare le sigarette :look:
Ciò premesso, c'è del materiale umano nelle serate milanesi (e non solo) del centro e delle zone più "in" che ve lo raccomando :nod:
Parla per voi, io mi son dato alla figa e alla moto e son contento cosi' :rotfl:
Io alla meditazione e ai cazzi.
:rotfl:
Mbò sarà che la gente invecchia, ma io li ho visitati tutti i posti in questione nella classifica, ed i primi 5 li ho trovati pallosi e di una noia mortale, Zurigo leggermente più viva in alcuni periodi, ma se parliamo di qualità della vita mi è sembrata molto media gente compresa, poi se i canoni sono le scuole fighe e la sanità buona allora hanno ragione ma io per qualità della vita intendo altro.
Che domande... definizione di "qualità della vita": un buon mojito in una mano ed una chiappa soda nell'altra :nod:
Mica stiamo parlando di scegliere dove fare l'erasmus...
girls gone wild
spring break
Me lo aspettavo, il problema è che non è un concetto spiegabile semplicemente, la semplicità è per chi fa semplici calcoli su queste cose, mi sono riferito alla vita morta dopo una certa ora e sono stato travisato come il "peter pan" che a 40 anni va a farsi i giretti da beone mentre dovrebbe avere responsabilità e pensare al meglio per la sua famiglia. Però la qualità della vita non deve essere un canone ottimale per un 50 enne che lavora in una grande azienda e vive una vita del tutto tranquilla e monotona ben servito da una urbanizzazione oculata e spruzzata con un po' di sport, il tizio che si fa il viaggio ad invidiare le spiagge dei caraibi nel villaggio vacanza, perchè il fuori fa pericolo, sia mai che i negri con quelle mani sudicie mi tocchino.
Ora il concetto è estremizzato, ma l'idea parte da un punto non dissimile con la descrizione sopra, il posto ideale come concetto astratto in assoluto non può esistere e se toccassi anche il solo principio filosofico su cui si basa questo assioma ci sarebbe da discutere per anni, ma limitiamoci ad accaccantonarlo per un attimo. Partiamo dal post erasmus per non essere egoisti e pensare semplicemente che neoventenne lavoratore ha altre necessità, come le ha diverse anche il 65enne lavoratore ed ecco che se ampliamo lo spettro non solo Zurigo non ha senso ma risulta anche estremamente pallosa nonchè altamente ordinaria, spostando le necessità ecco che la Miami presa a caso è eoni più vivibile attutendo differenze sociali/razziali/di età etc ottima per il riccone fino a scendere all'ultimo spaccino.
infatti sono d'accordo ed oltretutto e' molto soggettivo.
per banalità il mio posto ideale dove vivere non potrebbe mai essere un luogo eccessivamente freddo o piovoso e troppo lontano dal mare, per me farsi un bagno in estate non e' partire in vacanza ma ritagliarsi mezzora anche prima di pranzo o alle 7 del pomeriggio.
Poi uno puo anche trasferirsi per "necessità" ma allora ci allontaniamo dal concetto di posto ideale.
altra circostanza e parlando esclusivamente per me non sarebbe mai il mio posto ideale uno dove dopo le 22 c'e' il coprifuoco che non vuol dire andare a figa da 40 enne per quanto cosa c'e' di male? possibilmente ti diverti molto di piu di quando ne avevi 20 per piu di una dozzina di motivi. la vita inoltre non va su binari e fermate fisse e necessarie ma ognuno ha le sue esperienze e voglie io a mettere su famiglia ci pensavo a 25 anni poi mi e' passata, forse ora ci sto riniziando a pensare ma trovo estremamente piacevole uscire, anche durante la settimana, con un paio di amici storici qualcuno con famiglia qualcuno separato altri single per scelta, bere uno o piu' bicchieri di rum sparare 4 cagate in locali pieni di gente, conoscere persone, senza un "coprifuoco" ne esterno cioè l'assenza di vita sociale del luogo, ne interno che non sia il rispetto che devo (voglio dare) alla mia compagna. Che tra l'altro "uscire per locali" non vuol dire necessariamente non essere responsabile o avere la sindrome di peter pan.
per molti il concetto di posto ideale e' quanto la gente sia socievole, io mi rendo conto che a volte al sud si e' anche troppo ed "ipocritamente" socievoli di contro i posti dove esiste solo un "buongiorno e buonasera" detto a denti stretti solo perche e' buona norma personalmente mi fanno cagare meglio allora vivere in una baita di montagna o in aperta campagna.
ognuno ha le sue esperienze, poi, per posti dove senti una migliore affinità personale. per fare un esempio in Danimarca, dove si definiscono i latini della scandinavia, sono estremamente socievoli laddove da sopra la toscana fino alla Danimarca, appunto, lo sono incommensurabilmente meno, poi personalmente ed avendoci vissuto 6 mesi trovo la germania incagabile, proprio per questo aspetto: tendenzialmente poco socievoli ma sopratutto troppo poco "furbi" nell'accezione di sapere vivere ovviamente parlo in generale leggete con elasticità anche io sono stato a Berlino eh e ti diverti come a barcelona solo che gli spagnoli hanno un approccio alla vita e ci "sanno fare" moolto di piu'. Per alcuni aspetti e non tutti la danimarca sarebbe un buon posto socialmente dove vivere molto meno come clima per quanto mi riguarda.
Poi ripeto un discorso e' parlare di ideali, differenti e mutevoli per ogni persona, ad esempio per qualcuno può anche essere ideale il concetto di quanto guadagna e tralasciare quanto sacrifica per farlo, sono scelte, ed altro conto e' la "necessità"
Fermo restando che il posto ideale per la stessa persona può anche cambiare in base al periodo che si sta passando.
a me pare che il tuo discorso sia molto caricaturale. Sostanzialmente dici che le città secondo te "tristi" sono piene di borghesi repressi, mentre quelle secondo te "interessanti", di gente cool. Poi vai nei resort che citi, o in posti meno costosi ma ben più ameni, tipo Riccione, e sono pieni di italiani che vengono da città sulla carta interessantisssssime.
Il concetto comunque è spiegabile semplicemente. Al netto degli imperativi personali, cioè i vari "non vivrei senza: il mare / la montagna / la mamma vicina / il mio amico pippo / stocazzo", ci sono posti che ti danno meno pensieri e più libertà. Meno pensieri perché offrono ottime opportunità lavorative e servizi e quindi minimizzi lo stress, più libertà perché hai tempo e soldi di fare quel cazzo che vuoi senza doverti di fatto omologare allo stile della città per non rugarti le palle. Cioè se sei a perugia o bologna e ti fa cagare uscire a bere le birre in piazza, eh sorry, cazzi tua, ti romperai i coglioni per sempre. Quello hai da fare e quello devi fare.
Cosa poi voglia dire città ordinaria non lo so. Moltissime città medie italiane universitarie, che spesso vengono citate come esempio di posti interessanti e bilanciati dove vivere, a me paiono ESTREMAMENTE ordinarie. Sicuramente più ordinaria di una Zurigo che ha un ambiente molto internazionale e giovane (3 università più sedi di multinazionali tipo google - che poi ci siete stati a Letten d'estate?).
Poi tutto è soggettivo. Ma non fate l'errore, che spesso viene fatto, di pensare che chi va via lo fa per i soldi e piange casa. Questo succede più negli articoli di Repubblica sugli immigrati a Londra che nella realtà. Io se avessi voluto non complicarmi la vita e star tranquillo me ne sarei rimasto in Italia. Casa di proprietà, un lavoro da 2000 euro al mese, mia moglie un 1000 al mese li prendeva, e bona. Zero preoccupazioni. Ma mi stava sul cazzo fare il paraculato come fan, poi, tutti :) Oltre poi a dovermi subire i risultati elettorali che mi avrebbero fatto mangiare il fegato :sneer:
Ed è infatti questo il concetto che sotto volevo esprimere, il basarsi su una statistica di numeri rende Zurigo il miglior posto abitabile se dalla vita vuoi solo determinate condizioni, ma i fattori di una vita non sono solo il lavoro ben retribuito e i servizi che funzionano, possono esserne aspetti ma non discriminanti per definire la miglior vita possibile sul piano fisico-materiale, figuriamoci il resto.
Personalmente non ho mai trovato un posto realmente ideale sia perchè le necessità col tempo cambiano, sia perchè l'aderenza perfetta non esiste o è solo per poco, diversa anche nelle priorità che si cercano in una vita ideale dove non sempre il lavoro perfetto fa da padrone.
Come Mc non vedo scandali farmi le 2 di notte a 43 anni con 5-6 amici a berci un bicchierino o più, parlando del più e del meno, senza necessariamente andare a troie o a rompere il cazzo a qualsiasi vulvamunita scappi dalla sede Erasmus di zona.
@Zi: Ho buttato la Miami, poteva entrarci tanti altri posti era solo un esempio, poi sarà che a me il caldo anche allucinante non da fastidio ma a settembre ci sono stato da dio climaticamente parlando.
In realta' tanti italiani a Londra tornano indietro.
Il problema di Londra e' che non e' un andare in Inghilterra, chi viene a Londra vuole Londra, punto. Non e' come quello che va in Germania e fotte un cazzo se finisce qui piuttosto che li. Quindi hai mandrie di gente che vengono a Londra come falene umane, attirati dalle luci di Piccadilly o gli show di Soho, poi finiscono a fare una vita di merda dove l'unico amico costante e' il primo pirla di turno che conoscono o quello che si sono portati da casa, perche' da soli non partono, e tornano a casa dopo un po' perche' gli mancano la macchina e le lasagne di mamma.
Qui conosco tanta gente che e' rimasta, ma ho conosciuto anche una vagonata di gente che e' tornata indietro, per dire, quanti di quelli qui sopra che son venuti qui ci abitano ancora?
Londra alla fine e' una citta di merda.
Esprimi pari pari lo stesso concetto, ovvero analizzi la cosa dal tuo punto di vista e già questo rende il ragionamento diverso, laddove tu necessiti una città che non ti stressi io ho bisogno "spesso" invece di stimoli contrari, avere una città che mi stressi per dargli un senso diverso fuori dal lavoro, che mi dia possibilità di ingegnarmi e mi apra situazioni diverse dal calcolato.
Un ragionamento che non ha assoluti generali ma ha personalissimi punti di vista, per la provocazione iniziale se noti quanto ho scritto "Ora il concetto è estremizzato" è volutamente "caricaturale" la prima considerazione, perchè che c'è già una provocazione implicita estremizzandone la descrizione, è un espediente che si usa per stimolare il dibattito e ottenere una risposta a tono senza puntare il dito su nessuno ed è quello che ho ottenuto, dove si butta la risposta alla provocazione e si prende la seconda parte del tuo ragionamento chè è invece funzionale alla mia teoria che un posto perfetto non può essere definito a statistica.
ma innanzi tutto quando io indico la "necessità" non e' un discorso di non avere come campare ma puo anche essere venire trasferito per lavoro o cercare migliori condizioni lavorative rispetto a dove si e'.
personalmente non ho mai pensato che sussista un binomio citta tristi dove si lavora bene e citta cool piene di figa e divertimenti, perche puoi lavorare una merda anche in città borghesi e lavorare alla grande anche in città cool, l'uno non esclude l'altro.
l'altro discorso che si fa in genere e valutare come posto di vita ideale un posto dove ad esempio la sanità e' fantastica, ora semmai un posto dove la sanità e' fantastica non e' un posto ideale per vivere ma un posto dove e' ideale stare se si e' ammalati :nod:
cioe' al di la della scaramazia e grattate di ognuno non penso che uno si trasferisca in un posto o lo reputi ideale se ha una migliore sanità e' una circostanza secondaria meglio ci sia ovviamente ma non la ratio, ma potremmo fare anche il discorso dei trasporti pubblici, 15 min in più mezzi o a piedi non hanno mai ucciso nessuno e parlo io con l'esperienza di vivere in un posto dove i trasporti pubblici non esistono o sono fatti a cazzo di cane: vedi il nuovissimo tram di palermo che unisce la periferia con la periferia dall altro lato, si perche al centro non ci passa perche non poteva :sneer:
inoltre non sono d'accordo con il discorso di omologarsi alla citta', o meglio può essere valido per i piccoli centri per i paesi, ora non so nello specifico perugia o bologna, visitate da turista che e' cosa ben differente dal "viverle" ma non penso che tutto ruoti intorno a uscire e "bere le birre in piazza", ma ad esempio Palermo che non e' una metropoli ne Miami, puoi fare di tutto c'e' ovviamente il bere le birre in piazza tempo fa alla marina/cala ora diventata demode' e quindi in altri posti), i locali chiccosi da 16 euro a rum e coca, dalle discoteche di tutti i tipi, concerti, mostre, musei, eventi di ogni sorta insomma fai il cazzo che vuoi la vita sociale non si limiti all andare in piazza con la birra, e ripeto non stiamo parlando di una metropoli al di la del fatto che Palermo e' stata eletta capitale della cultura italiana del 2017 :rotfl: l'omologarsi e' un concetto che va bene in un piccolo centro o in un paesino o frazione, li non hai che cazzo fare infatti molti ragazzi si trasferiscono appena diciottenni dai posti dove non c'e' un cazzo da fare ad altrove, cioe' e concetto che poco si addice invece ad una città
trovo estremamente banale da un lato tacciare il luogo cool per vivere come ideale trovo altresi banale il luogo dove retribuiscono di piu o dove ci sono migliore sanità, perche in quel caso non stiamo valutando il luogo ideale ma il primo e' il luogo migliore dove fare casino/svagarsi nel secondo caso un luogo migliore dove venire retribuito meglio e stare meglio se si e' malati :P
credo che il discorso si limiti ad essere un semplice discorso di gusto, preferenze e poi priorità tu ad esempio trovi piu sereno stare in un posto con più servizi e probabilmente meglio retribuito che in italia altri preferiscono qualche centinaia di euro in meno ma avere un luogo migliore dove spendere quelli che prendono in meno
io ad esempio non potrei vivere assolutamente in un posto dove alle 22 e' tutto chiuso sono troppo abituato che se alle 2 di notte voglio un gelato o una pizza scendo e me le prendo ed in una citta che non e' totalmente desolata, insomma priorità e gusti, nulla piu'.
non hai capito: alle 20 è tutto chiuso. alle 24 chiudono pure i bar in centro. Ci sono due categorie di posti che restano aperti: i club stile discoteca e i bordelli. Al weekend gran divertimento, ma il cornettazzo alle 4 te lo scordi in ogni caso.
Io ripeto: Zurigo è una gran bella città. Sono gli zurighesi a rovinare tutto.
Si ma è una stortura pensare che fare le 2 di notte a 43 anni con gli amici sia una prerogativa italiana, o anzi, una prerogativa di chi abita in una città italiana (Stati uniti a parte. Se lavori negli stati uniti col cazzo che alle 2 di notte fai i bicchierini, vai a dormire che lavori veramente :sneer: ).
Inoltre ci sono ottomila cose ugualmente interessanti nella vita che fare le 2 di notte con i 4 amici, è soggettivo. Ad esempio, io ora vado spesso in montagna, non è cool quanto andare in discoteca? Sticazzi, ma per la MIA qualità di vita è stato un enorme improvement. Mc potrebbe dire la stessa cosa sull'avere il mare invece che avere altre cose. Ma mentre mare, montagna, lavoro, stress dipendono tanto dalla città, gli amici meno. Gli amici più ti sposti più li perdi, anche se vai nelle città più fighe del mondo. E più invecchi, più i tuoi coetanei han messo su famiglia e diventa difficile, soprattutto se tu famiglia non la hai. Che poi e palesemente il problema di vege.si d'accordissimo, anche perché ripeto, spesso l'italia è la scelta di comodo. Io comunque ero nelle midlans e mi sono divertito un sacco
Ma è così anche in Germania ovviamente non Berlino o Amburgo, ma centri più piccoli, che poi non capisco perché i negozi chiudano il sabato alle 16/17 del pomeriggio, non ha un cazzo di senso visto che il sabato meno gente lavora e può uscire di più anche a fare il cazzo di spesa al supermarket.
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