Originally Posted by
San Vegeta
Michele, stiamo parlando di atteggiamento sul luogo di lavoro, ma è una buona pratica per tutto. Se voi siete in 5 che parlate sempre così, magari a una collega con cui avete confidenza, cosa ne sa qualcun altro che viene inserito nuovo ed assiste a queste scene? Nel migliore dei casi coglie la confidenza e mette da parte gli epiteti, ma se non ci arriva o ha sue esperienze negative pregresse? Immagina una ragazza che si affaccia al mondo del lavoro e arriva in un ufficio in cui gli uomini si appellano con "frocio" e le donne con "troia", che idea vuoi che si faccia sta figliola? Stesso discorso per una qualunque persona un po' sempliciotta (ne conosco diversi di uomini così), quelle persone non riescono a fare il passo in più per cogliere certi dettagli, e si fermeranno a ciò che appare.
La mia "provocazione", se vogliamo considerarla così, era l'utilizzare aggettivi amichevoli/affettuosi con i colleghi, è una cosa borderline, difficile da definire chiaramente e quindi un ottimo motivo di discussione: tu te ne esci con offese, bestemmie, calci e tutto ok ci conosciamo da 20 anni... magari sono 20 anni che rompete il cazzo a qualcuno e non ci avete mai fatto caso.
Lo ripeto: io ho detto caro/a a qualche collega che mi ha aiutato, ed gli/le ero veramente grato, ma chi lo sa come l'han presa? Quando l'han detto a me io non mi sono offeso nè ho pensato che ci stessero provando, quindi per me era una cosa accettabile e innocente