Sono vegetariano per una scelta mia, e non per avere visto questa foto. Dicevo solo che questa foto dovrebbere fare riflettere su tante cose.
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Sono vegetariano per una scelta mia, e non per avere visto questa foto. Dicevo solo che questa foto dovrebbere fare riflettere su tante cose.
Azha sto parlando di ricerca medica, il resto per me è solo stronzaggine che andrebbe levata senza indugi.
Sul discorso testato su un ratto, se dovessi stare attento a tutta la roba che mangio, bevo o che mi danno come medicina mi sarei suicidato anni fa.
Io sul discorso del ratto risponderei di SI.
Le argomentazioni del si non le do visto che mi chiedevi una risposta segga.
non so la vivisezione, ma vi parlo per quelle cose sugli esperimenti agli animali, di cui ho conoscenza: Lo studio del comportamento del cuore, delle varie forme di controllo della pressione sanguigna e' stato fatto anche con la creazioni di circolazioni extracorporee (il cuore di un cane alimentava la circolazione di un altro cane).. mentre tutte le ricerche sulle conseguenze della corrente elettrica sull'organismo, e di conseguenza tutte le nozioni circa la sicurezza elettrica sono derivate anche da esperimenti sugli animali. Tante ricerche sul funzionamento del sistema nervoso si sono basate sullo studio del sistema nervoso dei calamari giganti..
poi, non c'entra nulla, ma c'e' una domanda che rivolgo continuamente a chi fa i vostri discorso: partendo dall'acaro per arrivare all'elefante (in scala dimensionale), dov'e' che inizia il dolore e di conseguenza la necessita' di non far male all'animale? con la zanzara? con la lucertola? con la seppia? con il topo? con lo scoiattolo?
ihc
Il dolore inizia quando un animale ha una qualsivoglia possibilità di comunicare con te. Una zanzara, un acaro non riesce a comunicarti il dolore, perchè se lo facesse te saresti in difficoltà ad ucciderla.
Un gatto, un cane, un elefante in qualche modo comunica il dolore, se poi questo animale è anche uno "stretto" amico dell'uomo.....
Ecco come mai la gente non ha problemi ad uccidere le zanzare, se poi questo animale è pure nocivo e/o fastidioso allora la soglia del "dolore" si alza, vedi serpenti, ragni...
questo pero' significa che il dolore e' nostro e non loro.. perche' se loro non ce lo comunicano noi non lo sentiamo? e' tutt'altro che "animalista" questa versione.. in pratica significa "non uccido perche' fa stare male me"..
Io la penso diversa ma cmq immagino sia una questione di similitudine con l'uomo, + ci assomigliano come caratteristiche della specie + li consideriamoQuote:
Originally Posted by ihc'naib
Io invece valuto il fine x fare una scala: se è fatto x nutrirsi/progresso scientifico (serio non x testare una cazzo di cipria) ha un certo peso, se è in parte x divertimento (caccia-pesca sportiva) ne ha un altro, se sono sevizie gratuite xchè nn si ha di meglio da fare ne ha ancora un altro tanto x fare un esempio
Non è tutt'altro che animalista, a parte che non ho mai detto di esserlo, ma spiegamo come fai a sapere quando un animale prova dolore.
Ok ci sono dei casi dove è palese ma come lo comunica un acaro che sta provando dolore? Non riesce a comunicartelo.
Come puoi sapere se il tuo gatto sta male? Lo capisci miagola, non si alza...
Quindi se un gatto mi fa male vederlo soffrire ecco che un acaro pole pure sciopà.
Non uccido se non necessario e se necessario cerco di farlo nel modo più veloce e indolore possibile, poi sarà per questo motivo che io non faccio il macellaio, non vado a caccia, non sono norcino e a pesca ci vado ma...mi fanno schifo i vermi :P
io provo ancora gusto ad arrostire le formiche con la lente d ingrandimento.......
non parlavo di te, scusami.. avevo solo esteso la discussione su questioni di principio. Il problema che mi sono sempre posto e' che non e' che il dolore c'e' solo quando lo si comunica, ma anche in certi casi in cui non viene comunicato.. e allora come mai da' fastidio alla coscienza di tanti animalisti far soffrire solo animali che possono comunicarcelo (e non tutti?)Quote:
Originally Posted by Shub
Il mio sospetto e' che la spiegazione sia quella di prima.. ovvero che soffrirebbero perche' si sentono in colpa, non perche' gli dispiace ma perche' soffrono a sentirlo.
E' logico che sia il senso di colpa che frena, come è logico che determinati lavori o azioni non si possano fare se non si ha un sano pelo sullo stomaco.
Se un animale non comunica, se nella scala evolutiva è molto distante dall'uomo o comunque con l'uomo ha poche affinità o contatti, ti sentirai meno colpevole.
Se entri in un macello stai certo che mangiare carne diventa dura....se vedi come uccidono un maiale nelle fattorie ti senti male per giorni.
Lo so, l'ho visto....
Evirarli per quello che hanno fatto sarebbe la giusta punizione
Per rimanere in tema con gli ultimi post...Quote:
Originally Posted by frezzy
e chi li evira poi si sente in colpa per aver procurato dolore?
oppure è giustificato perchè quei ragazzi prima avevano fatto un atto che procurava dolore gratuito?
e se magari quei ragazzi hanno visto il gatto che giocava con un topo menomandolo solo per il gusto di giocare senza mangiarlo, sono giustificati in quanto prima quel gatto aveva procurato dolore gratuito?
Personalmente credo che gli ignoranti esistono di ogni ordine e grado, dal tagliare la coda alla lucertola al tirare i sassi da un cavalcavia... una delle poche cose che reputo utili è dare gli strumenti per esserlo di meno.