"Non è vero, noi abbiamo Giuliano Ferrara che va scorreggiando per la penisola da anni. Ma noi italiani siamo democratici pure coi mostri marini... "
:rotfl:
Printable View
io cmq ci vado a vederlo solo perche considero jj abrams un genio
Con 41 milioni di dollari al debutto, migliore apertura di sempre a gennaio, il monster movie ''Cloverfield'', prodotto da Mr. Lost J.J. Abrams, annichilisce la concorrenza al box office Usa. Costato soli 25 milioni di dollari, Cloverfield, da noi in sala il 1° febbraio, e' la decima apertura di ogni tempo per la Paramount.
appena visto....mi e' piaciuto un sacco......e gli effetti speciali sono fantastici!
visto: a parte il lieve mal di testa causa inquadrature "movimentate", davvero molto bello.
l'uso della videocamera "a mano" rende molto più realistico il tutto: non viene detto quasi niente della storia, del mostro, ecc, è tutto basato sulle azioni/reazioni del gruppetto di protagonisti.
un paio di scene molto fighe, nel complesso buon film che tiene ben alta la tensione.
rispondetemi solo a 2 domande senza spoilerare
incide parecchio il fatto che duri veramente cosi poco? ( 70 e passa minuti- ? )
ha un finale tipo lost? che fa venire 10mila dubbi ( qui rispondete solo si o no plz :confused: )
Arrivato da poco dal cinema.
Che giga-puttanata, le poche scene degne di nota vengono rese insulse da un sonoro scandaloso (mai sentiti i murloc di world of warcraft?).
E in alcuni frangenti pareva di giocare ad half life..
Senza contare la telecamera, odiosa è dir poco.
Le uniche cose belle del film sono gli effetti speciali e l'atmosfera del vivere il disastro in prima persona ma il tutto si ferma qui.
Voto 5, per stare largo.
p.s.:
ma la telecamera sti tipi quanto l'avranno pagata? 500k euro? Cristo manco mazinga
il sonoro al contrario l'ho trovato stupefacente, nn penso che un verso di un cazzo di mostricciattolo mi pregiudichi il voto su tutto il resto dell'audio.....
la storia e' praticamente in prima persona.....e' proprio quello il bello, il fatto di sembrare nel film (o come dici tu giocare ad hl, che nn mi sembra sia dispregiativo scusa)
la telecamera e' odiosa, e' vero....ma rende il film molto realistico e contribuisce in un buon 50% ad alzare la tensione....
de gustibus per carita', ma 5 mi sembra proprio poco.....un 7 se lo merita per conto mio
sulla durata non saprei dirti....data la particolarità del tipo di film forse è giusta così (cmq non mi è sembrato particolarmente corto)
sul finale: considera che il film non dice niente sul mostro, sul perchè o sul per come, è semplicemente il "reportage" di questi 4 ragazzi che si trovano in un evento eccezionale e cercano di salvarsi.
per questo motivo il film ti lascia mille e mille dubbi, indipendentemente dal finale.
a questo punto ci starebbe benissimo un film "classico" che racconti la storia da un altro punto di vista (sul perchè, sul percome, ecc)
sul sonoro, devi cmq considerare che il film è impostato tutto sul "riprese da telecamera amatoriale", per cui è ovvio che sonoro, riprese, immagini, ecc è di base confuso, in certi momenti molto confuso, in certi altri completamente confuso ( :) )
il discorso, secondo me, è che dato il tipo di storia, le immagini e il sonoro di danno quel tot. di informazioni e molto è lasciato alla "fantasia" o all'immaginazione dello spettatore.
Spoiler
Il sonoro in sè era abbastanza buono, ma quel verso di merda gli fa perdere mille punti.
Cioè non puoi farmi scoppiare a ridere mentre guardo un film che dovrebbe tenermi con la tensione a mille..
E' come se in schindler's list avessero messo una musichetta da circo durante il rastrellamento.
Per quanto concerne la telecamera, insomma, lo rende realistico perchè è in prima persona ma io sfido chiunque a camminare ondeggiando così tanto con una telecamera in mano. Su "Leggo" avevo letto che in america la gente usciva dalle sale vomitando, direi che ne ho pienamente compreso il motivo.
Inoltre va bene il concitato, ma non si capisce una bega in moltissime scene, e ciò mi fa girare ampiamente i coglioni.
Avessero tenuto una visuale in prima persona ma non ondeggiante come un catamarano che veleggia su un mare in tempesta sarebbe stato "leggermente" meglio.
Cmq a parte sti due fattori, nel complesso il film mi è sembrato proprio puttanata.. cioè realismo 0, a parte nelle riprese orride.
La cosa figa è come hanno reso new york, ma più di questo niente imo :nod:
boh....secondo me se sei in pericolo e stai scappando, e ti ritrovi fra palazzi che crollano, soldati e carri armati che sparano, non stai troppo a preoccuparti di non ondeggiare.
il tipo di riprese rende il tutto più realistico: se avessero fatto riprese "normali" o meno mosse credo che si sarebbe perso qualcosa.
per la storia della gente che esce vomitando: era già successo con blair witch project, è ovviamente dovuto al fatto che se guardi per due ore delle immagini che ondeggiano pesantemente, un po' di mal di mare ti può venire.
dovevo andare ieri sera a vederlo, ma ho letto la recensione di paolo mereghetti sul corriere LINK e memore del pessimo ricordo di the blair witch project ho accuratamente evitato di andarci...
Metto un po di citazioni che magari a chi l'ha visto vien voglia di commentare
Quote:
non credi alla realtà della festa e di conseguenza non credi nemmeno al mostro che distrugge Manhattan. Dove naturalmente «credi» vuol dire, molto più cinematograficamente, non riesci ad immedesimarti, non ti fai coinvolgere
Non so...ma tutto mi fa pensare ad un cagata pazzesca (cit.) o magari ad un film che non merita di essere visto al cinema...no?Quote:
la frammentarietà delle riprese e del racconto agisce come una specie di incontrollabile «reset » che rompe la tensione e disturba la visione, azzerando ogni volta il legame primario tra spettatore, schermo e sala buia su cui è costruito il meccanismo di fascinazione e di identificazione del cinema
Visto ieri e uppo Axet sulla giga-stronzata. A parte che il realismo possono andarselo a mettere dove non batte il sole,ste cazzo di inquadrature in prima persona mi hanno fatto veramente venire la nausea.
E poi la telecamera...Spoiler
Per il resto uppo il 5 di axet anche se secondo me è stato pure troppo di larga manica.
Uppo il parere di colui che hai quotato (non so chi sia, ma ci ha preso in pieno).
Eh infatti anche noi ci siam messi a far battute varie sulla telecamera, quel mio "ma quanto cazzo l'han pagata? 500k euro?" era riferito proprio a questo :sneer:
E' uno stile cinematografico relativamente nuovo, e neanche troppo estremo rispetto ad altri. Il film è realizzato alla perfezione seguendo tale stile , che poi piaccia o meno è un altro discorso. Io lo studio all'università , ciò non significa che ami questo stile, anzi mi sta sulle palle aoe.
Essì parecchio nuovo come genere sissì:
http://it.wikipedia.org/wiki/Mockumentary
Oh Gesù! Chi è l'idiota che l'ha scritto?
Nanuk mockumentary? http://utenti.lycos.it/faramjr/immagini/suicide.gif
E comunque dover dare ragione ad Axet e a Sturm in una volta sola è troppo, secondo me la fine del mondo incombe :afraid:
Nanook of the North
Nel 1920 l’esploratore Robert Flaherty dopo aver intrapreso alcune spedizioni oltre il Circolo Polare Artico, ottenuto un finanziamento da una ditta di pellicce, decise di documentare su pellicola la vita di un cacciatore Inuit che aveva conosciuto durante i suoi viaggi. Nanook of the North (Nanuk l’eschimese), portato a termine nel 1922, prototipo del documentario esotico che sarebbe diventato un genere negli anni successivi, è considerato il punto di partenza storico per il documentario. Nanook of the North descrive la lotta per la sopravvivenza nell’Artico della famiglia Inuit e del suo capofamiglia Nanook, in forma di epopea, trattando l’individuo come un modo privilegiato d’accesso alla conoscenza di un intera comunità e di cultura “altra”. Flaherty volle mostrare l’orgoglio della popolazione Inuit attraverso il carisma di Nanook, dimostrando, con rigore antropologico, il profondo legame esistenziale tra uomo e Natura.
Flaherty con una grande intuizione capì che per meglio mostrare la vita degli eschimesi, era necessario che vi fosse un'opera "onesta" di falsificazione. Scelse per esempio di non mostrare oggetti moderni come i fucili, tecnologie acquisite dagli Inuit e indice di un certo grado di ammodernamento. Flaherty utilizzò inoltre una vera e propria una messa in scena con attori, sebbene essi non fossero professionisti; creò in tal modo l’impressione che alcune scene fossero riprese all’interno dell’igloo della famiglia di Nanook, mentre, in realtà, furono girate all’aperto, utilizzando come scenografia la calotta semisferica di un igloo ricostruito per l’occasione a dimensioni raddoppiate. Ciò gli permise di ottenere luce a sufficienza per le riprese dell’interno ma costrinse in tal modo i suoi soggetti a ri-mettere in scena il loro modo di vivere quotidiano all’interno della casa di ghiaccio.
illiam Rothman ha scritto a questo proposito che l’importanza di Nanook sia legata alla sua posizione nella storia del documentarismo, ma soprattutto, di come questo film metta in luce un momento della storia del cinema, in cui non vi era ancora una netta distinzione tra documentazione e finzione. La sensazione che un film come Nanook of the North vuole produrre nel pubblico è quella di sentirsi testimoni degli usi e dei comportamenti di un popolo per come essi avvengono “naturalmente” e non come frutto dell’interazione tra regista e soggetto, sebbene esista una forte componente manipolatoria alla sua base. La messa in scena di situazioni altrimenti non filmabili o la ricostruzione di momenti di vita quotidiana sono la dimostrazione del fatto che, anche nel momento in cui il documentario nasce come forma, è consapevole che la rappresentazione della realtà sia contaminata dalla fiction, sebbene essa venga utilizzata, non per raccontare qualcosa di sostanzialmente falso, ma anzi per rafforzare il legame indessicale tra immagine e oggetto rappresentato. Flaherty dimostrò in tal modo di aver compreso che le tecniche documentarie rendono possibile l’utilizzo delle immagini per creare un’appropriata impressione di realtà piuttosto che garantirne l’autenticità in ogni caso.
Appunto.
Mi spiace deluderti ma Cloverfield non c'entra una sega con quello :rain:
Il film è girato con stile amatoriale, non documentaristico, sono due cose ENORMEMENTE diverse. Per la precisione lo stile di Cloverfield è molto simile a quello del Dogma 95 dalla quale però si discosta prepotentemente con l'uso degli effetti speciali.
Questo stile è nato con l'avvento della telecamera digitale, quindi nei relativi ultimi 20 anni a dir tanto.
Ehh? Dogma '95? Ma sai di cosa stai parlando? Se Lars Von Trier fosse morto si rivolterebbe nella tomba.... :sneer::sneer::sneer:. E' veramente impossibile tracciare una qualche parentela seppur lontana tra un film come Cloverfiend e il manifesto dei registi danesi.
Dogma '95 è un manifesto tecnico-stilistico, che condiziona la scelta dei contenuti (un film dogma '95 non potrà mai essere di fantascienza o fantastico). Se ti vedi uno qualunque dei film targati dogma '95 non hanno assolutamente la pretesa di essere verosimili. Ti consiglio di vederti Festen, imo il capolavoro del genere.
Comunque al cinema il documentaristico e l'amatoriale non sono così ENORMEMENTE distanti come pensi, si tratta pure sempre di fiction che scimmiotta la "verosimiglianza". In entrambi i casi dietro c'è un regista che produce un documento falso e lo sventola davanti al naso come se fosse vero. Che venga fatto con la camera digitale, con l'8mm, o con una telecamera professionale a bobina la minestra non cambia...
Dite "cheeeeeese"!
Se leggi bene ho scritto che dal movimento Dogma 95 Cloverfield ci si discosta prepotentemente ( e sta parola se ce l'ho messa qualcosa significherà) proprio per l'uso massiccio degli effetti speciali, classici della fantascienza (che portano con loro un lavoro di post-produzione a volte più ampio delle stesse riprese). Con esso ha in comune lo stile di ripresa a camera a mano, come se fosse un video "amatoriale", concetto che è nato nel settore con la diffusione a livello globale delle videocamere digitali, prima non esisteva proprio questo concetto nel cinema, a differenza del documentario.
Notare bene anche che parlo di stile di ripresa, non di stile cinematografico,altrimenti non c'avrei tirato dentro il Dogma 95.
Poi nel manifesto si parla espressamente di trarre la "verità da personaggi e luoghi" , vere luci, vero audio, non sò cosa tu intenda per "non verosimile", ma a me sembra che lo scopo ultimo fosse proprio la ricerca del verosimile.
Festen già visto kktnx.
Su questo sono d'accordo, ma lo "stile di ripresa" è enormemente diverso, per il semplice fatto che l'amatoriale è legato ad un concetto di inesperienza di chi filma, di non professionalità dell'azione e spesso di inconsapevolezza del risultato. E' per questo che quando viene usato la gente ne viene fuori col mal di mare, perchè ,intenzionalmente, il film ha delle riprese tremendamente mosse, instabili, che spesso non riprendono il punto giusto. Ovvio che dietro c'è un regista, ma il fine ultimo è proprio quello di far sembrare che non ci sia. Nello specifico poi spesso non c'è la volontà di "celare il media", ossia la cinepresa , dando al contrario un forte senso di presenza con l'azione che rischia di investire il media (Cloverfield).
Le riprese documentaristiche invece si discostano da tutto questo, si tenta di celare la presenza del media, proprio per far si che quel che si riprende ne sia il meno influenzato possibile e dare allo spettatore un senso di "naturalità" di quel che vedono. Le riprese infatti difficilmente appararianno come "effettuate da qualcuno che corre dietro all'azione".
Inevitabilmente la sensazione che se ne ricava lo spettatore è diversa.
Il fine ultimo è quello di presentare una presunta realtà per entrambi, ma la sensazione/reazione del pubblico cambierà a seconda dello stile.
Ps. Nello specifico di Festen (Dogma 95) poi c'è da dire che sembra un incrocio delle due cose, il media è celato, invisibile a chi agisce , ma la ripresa fa intuire che ciò che vediamo è frutto di "qualcuno che è lì e sta riprendendo" .
Dogma95 è l'unico che ha dettato delle regole (mai rispettate al 100% ma vabbè) , perchè se guardiamo ai film che si avvalgono dello stile "camera a mano" ognuno presenta differenze sostanziali dagli altri, impossibile parlare quindi di "stile cinematografico" per i film che lo utilizzano, mi auto correggo quindi nel mio primo post dove l'ho scritto, più giusto parlare di stile di ripresa.
Spoiler
A me è piaciuto moltissimo :-O
Piaciuto anche a me.
Spoiler
Spoiler
yeah :rotfl::rotfl:
http://www.sitcomsonline.com/photopo...14150Slurm.JPG
Il film della nuova generazione youtubiana.. mi è piaciuto parecchio :D
Ma senza youtube, wikipedia e tutte la preparazione data via internet nei mesi precedenti si perde metà della bellezza del film...
:scratch:
Qualcosa mi è piaciuto, ma tuttosommato non abbastanza. de gustibus .
fottutamente geniale sto film, mi ha tenuto incollato con la bocca aperta, veramente :bow:
non male come moster movie, un po di suspance relativa alla mancanza di notizie, la gnocca di turno, dura poco.. è ampiamente guardabile.
a me è piaciuto da morire, mi ha tenuto incollato alla poltrona da inizio a fine, mai un momento di stanca, veramente fatto bene...
Accidenti a me e quando non leggo questa sezione. Ma cazzo, come minchia si fà a fare tutto in film con una telecamera mobile cristiddio? Sono uscito col mal di stomaco, tipo mal d'auto :gha: Per non parlare del film, che in se già fa cagare, e poi lo chiudi con un finale inguardabile. Mai visto un film del genere.. non lo consiglierei nemmeno a Mastella :bored:
a me è piaciuto un sacco. era da tempo che al cinema non provavo una tensione tale :D