Originally Posted by
ihc'naib
Alcuni punti:
a) In genere l'immobile aumenta di valore in maniera superiore all'inflazione. Per questo "conviene" investire in immobili, in genere. Ovviamente, nel nostro caso non abbiamo alcun mezzo per capire la distribuzione statistica degli immobili. Stiam parlando di Palazzo Vecchio e la reggia di caserta o di palazzine? Boh.
b) ci sono le spese, come dici tu. Ma se un palazzo e' un bene culturale, lo tengo nonostante le spese.
c) stiamo parlando di terreni? Di suolo? In quel caso e' tutto ancora piu' diverso.
cmq, proseguo con i tuoi punti:
Il confronto con gli interessi non lo puoi fare, e' un dato che vale per ognuna delle due soluzioni su cui ci stiamo confrontando. Se guadagni 1 mld di euro vendendo case o tagliando gli sprechi e' sempre 1 mld, con i relativi interessi da non pagare. La questione sul prezzo delle case prima di tutto non e' necessaria: dipende dalla tipologia di immobili di cui si parla, come ti dicevo. Se sono grandi palazzi storici, non abbatteranno MINIMAMENTE il prezzo degli appartamenti da 40 mq in periferia delle grandi citta'.
Inoltre, dati alla mano, il grosso problema in Italia non e' tanto il fatto che poca gente abbia casa di proprieta' (il tasso di proprietari di casa in Italia e' alto rispetto al resto dell'europa), ma il prezzo degli affitti, che sono incontrollati ANCHE per una responsabilita' istituzionale. Quindi manteniamo il ragionamento sulla questione debito pubblico: non c'e' differenza - a parte le spese generate dagli immobili stessi - per cui una soluzione di svendita e' migliore a prescindere da una situazione di tagli.
Rimane quello che ti dicevo io: le spese (l'avanzo da pagare che ti rimane con la soluzione "conservo gli immobili") vanno confrontate con i soldi che risparmi con la "mia" soluzione, e la differenza grossa, che era quella che non era sufficientemente chiara nel mio precedente messaggio, era che il risparmio sui costi del settore pubblico sarebbe sistematico. Se riduci l'esubero del 50% (ovvero lo porti dal 400% al 200%, risparmi 2/5 di spesa per pagari il personale del settore pubblico, e diventa un'enormita' quando vai a considerare che una cifra del genere _LA RISPARMI OGNI ANNO_ . Mentre gli immobili li vendi una volta sola, il risparmio si ripete sistematicamente in occasione di ogni finanziaria.
Era il discorso che oro ha colto velocemente: Stiamo vivendo in una villa senza lavorare. Se vendiamo la villa (fonte economica UNA TANTUM) ci mangiamo per un anno, e alla fine dell'anno ci ritroviamo senza lavoro, senza soldi e senza villa. Se invece troviamo un lavoro (fonte economica ripetuta) allora dopo un anno avremo meno debiti, qualcosa in pancia E LA VILLA.
No. queste sono due cose scollegate. Perche' se veramente i cittadini avvertissero che il problema e' la mala gestione di se stesso da parte dello stato, allora i milioni di voti (perche', hai ragione, sono tantissimi. BADA CASO!) dei dipendenti pubblici sarebbero meno importanti. E invece la gente ragiona ascoltando le promesse, pensando a chi CONVIENE di piu' votare, e le soluzioni a lungo termine se ne vanno in culo.
Non so perche' continui a rivangare la questione, ma se vuoi la mia opinione, ti rispondo: il problema e' che tu ragioni come un _imprenditore in ascesa_ , aspettandoti che lo stato debba comportarsi nella stessa maniera: pensare al breve termine, scommettere sulle proprie capacita' di guadagno, avere tanti liquidi.. Io sono e saro' sempre contento che uno stato non ragioni come te, perche' si perde di vista il lungo, di termine. Si prende Alitalia e si viaggia bene, magari, ora che siamo in questa legislatura. Poi, se Alitalia e' statale, significa che fra 5 anni chissa' a chi sara' in mano. Chissa' che ne fara': magari rovinera' il mio investimento. Io non sono per venderla ad ogni costo, e ad ogni prezzo. E' stupido. Purtroppo, pero', e' tardi per prendere la soluzione intelligente. Per cui suppongo che sia sensato cercare di pararsi il culo. Se ci sono degli imprenditori che vogliono alitalia, ben venga l'asta al rialzo. Ma lo stato non ci dovrebbe entrare, secondo me, per principio. Le attivita' commerciali statali credo che abbiano senso -e vadano controllate - solo quando servono ad aggiungere un surplus alle leggi di mercato: il diritto alla salute, l'uguaglianza.. 'ste cose qua. Se gli interventi statali non sono per questo, secondo me sono fuori luogo.
Ecco perche' la difesa dell'integrita' naturale del demanio e la protezione dei beni culturali immobili ha un senso e l'aggrapparsi come una cozza a un mondo commercialmente infame come quello dei trasporti aerei NO!
Sì, ero io :)