Avere due teste è la condizione fisiologica di quella bambina.
Il che ti spiega la differenza con la questione della penicillina e dell'influenza etc ;)
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uhm.
Ma come fai a distinguere allora cio' che e' fisiologico da cio' che non lo e'?
Perche' non si puo' dire che avere la tubercolosi e' la condizione fisiologica di un malato di tubercolosi?
E in ogni caso, il fatto che una condizione sia fisiologica significa che non deve, per principio, essere curata?
Se un reflusso valvolare nel cuore e' la condizione fisiologica di qualcuno significa che va lasciato cosi?
Ripeto: l'esempio di fleming era solo, per l'appunto, un esempio.
Se si applica il principio "la natura e' stronza" non vedo eprche' dovrebbe valere per le malformazioni e non per il fatto che abbia "inventato" un virus o un batterio. Sempre stronza rimane. E se passa l'atteggiamento "prendiamo quello che natura manda".. beh.. natura manda sia la malformazione congenita che i batteri.. no?
No, non è questo il principio. (nda, ho spiegato già prima che probabilmente ho mal interpretato il pensiero di kopl)
Secondo me il principio dovrebbe essere: facciamo ciò che è possibile per eliminare il male che arriva all'uomo.
Che sia una malattia o una deformazione, non c'è da fare differenza, ma è necessario cmq appurare che siano davvero un "male".
Faccio un esempio. Se un bambino nasce con 6 dita ad un piede, non è che bisogna rimuovergliene una solo perchè non sono 5, ma se, ad esempio, una di queste è in qualche modo storta e non gli permette di camminare, allora si prende in considerazione l'intervento e si valutano rischi e benefici di un operazione chirurgica.
porella -.-