azha mi sa che hai disimparato l'italiano a stare in australia :sneer:
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azha mi sa che hai disimparato l'italiano a stare in australia :sneer:
Ci sono poche cose assolute al mondo. Una e' la sofferenza: il dolore e' quantificabile sia psicologicamente che fisicamente. Siccome l'argomento "sofferenza" e' piu' forte di "ma per la patria e per dio noi dobbiamo conquistare", il tuo discorso davvero non sta in piedi. Gli individui in questione sono ampiamente biasimabili per non aver osservato la sofferenza che causavano.
Ciccio bello, allora sparati perchè forse hai dimenticato come funziona il sistema economico mondiale.
E non fare il pseudo biologo-sosciologo-psicologo.
Non nasconderti dietro alla forma della logica quando parti che da assiomi del tutto falsi.
Il dolore NON è assoluto. La sofferenza NON è assoluta. L'argomento sofferenza è più forte di bli blu bla altrettanto non ha NULLA di assoluto.
Le uniche verità sono che ognuno fa i conti con la propria coscienza e che la storia la fanno i vincitori.
Fai una prova, dai delle testate contro lo spigolo di una sedia, poi dimmi se fa male o no. Secondo me, per induzione, ti fai male. Ovviamente potresti essere una testa di legno, e la sedia potrebbe rompersi, tuttavia a richiesta te ne fornisco una di acciaio inox.
Io mi chiedo se con queste cazzate che spari speri di sembrare intelligente o cosa, il sistema economico mondiale e' ovviamente ingiusto e basato su sopprusi, portarlo fuori da solo piu' ragione a me.
Ora porta i tuoi argomenti insostenibili altrove, discuto gia' abbastanza sul nulla coi miei genitori, di spazio per uno in piu' non ce n'e', tant'e' che ci conosciamo pure poco.
Prendiamo questa foto:
http://www.wayne2k1.com/photoplog/im..._saraEneve.jpg
Oh cazzo, quello è un marchio Nike?
Questo:http://lists.peacelink.it/consumatori/msg00358.html
Conseguenza?
Tu te la compri cmq e te ne freghi della sofferenza.
La tua mente, probabilmente, quando l'hai comprato, pensava "tho che bella giacca" non "chissa quel poverino che c'ha perso le dita a farla". Se tu hai pensato solamente "tho che bella giacca" io allora non ti biasimo. Se hai pensato al poverino che c'ha perso le dita e l'hai presa cmq invece si.
La realtà è la stessa, la biasimabilità è relativa.
Certo fa paura questa relatività ma, piaccia o no è così. Piaccia o no se hitler avesse vinto la seconda guerra mondiale ad essere santificati sarebbero state le ss e non quelli che salvavano gli ebrei.
Secondo la tua teoria del dolore. Se Hitler invece di gassare la gente in angoscianti campi di sterminio li portava in un campo di fiori tutti allegri e felici e poi li fulminava tutti senza che si attivassero i centri cerebrali del dolore
allora non avrebbe causato sofferenza alcuna!
Hudlol sei sempre il solito cazzaro :point:
Pero come sono carini e pacioccosi Alka e moglie!!! :love: :love:
Hudlock, ma la foto con mia moglie non e' che io sia tanto felice che la usi per la dimostrazione, per altro errata, del teorema sulla sofferenza. Per questo ti segnalo, so bene che non lo fai con cattiveria, ma devi imparare a non muoverti come un elefante in una cristalleria.
Errata: io non ho mica detto che non mi ritengo colpevole per comprare oggetti che causano sofferenza ad altri. Ne sono ben consapevole. Tutto il tuo discorso si sgretola di gia' cosi'.
In secondo luogo, ti devi togliere la sindrome del "dammi ragione !!!", soprattutto considerando che cerchi di aver ragione in questioni assurde e poi ti punti per migliaia di post. O avanti.
Hudlok.. ti ricordi quello che ti dissi in pm? ecco questo è un di quei casi
tu sei convinto di aver ragione e non prendi nemmeno in considerazione la possibilita che tu stia dicendo una cagata immane.
te lo ripeto, la buona fede non può giustificare qualunque cosa.
questo principio portato all'eccesso è estremamente pericoloso e troppo soggettivo
Segnalami pure, ma non credo d'avver fatto qualcosa di male ad usare su un forum la foto che tu hai reso pubblica sul forum stesso.
Sei tu che continui ad usare la forma della logica per cose che di logico non hanno nulla.
Sei consapevole che appoggi un sistema che causa sofferenza ad altri.
Perchè questa tua consapevolezza sgretola il mio discorso?
Cosa c'è di assurdo nel dire che si può fare del male in buona fede?
Piscologia e filosofia di alto livello qua dentro :sneer:
@Hudlok: c'è di male nel mettere questa foto che la photogallery è accessibile solo ai membri del forum mentre cosi è liberamente visibile anche se non si è iscritti e per una questione penso anche di privacy oltre che di buon gusto potevi fare un esempio con altri dati piuttosto che mettere la foto di Alkabar e consorte,anche perchè non mi pare una persona talmente stupida da non capire gli esempi. E se Alkabar si sente irritato a vedere utilizzata la sua foto così tu non hai diritto di dire nulla se non al massimo uno "scusa" o un edit.
Quello che è fastidioso è la tua costante convinzione di aver ragione senza cercare un punto di cambiamento con le altre persone con cui stai parlando .
Usare quella foto non è tanto fastidioso per averla linkata in s'è , ma per sostenere il ragionamento che hai fatto dopo che è oggettivamente di cattivo gusto .
Anche io sono del parere che chi fa qualcosa anche consapevole di far del male , lo fa appunto perchè nella sua testa ci sta l'idea del " lo faccio per un bene superiore finale " .
Appurato questo , non si può giustificare ogni porcata del mondo dietro a quella frase che troppo spesos nasconde ipocrisia e porta più dolore di quanto non sia il famoso " bene superiore finale " .
Per concludere , un consiglio : in un dialogo , non infilartici mai se pensi che non ci sia nessuna possibilità di poter cambiare minimamente la tua opinione.
E' un atteggiamento fastidioso trovarsi davanti un altra persona che non sta parlando con te , ma sta cercando solo di convincere l'altro che ha ragione usando di tutto per prevalere sull altro .
Ora , se questo discorso l'hai capito , invece di quotare ogni cosa e sostenere che " hai ragione te e io non ho capito " , pensa a quel che ti ho detto non come una critica ma come una possibilità per avere una mentalità un po più aperta .
Buon proseguimento , ora esco :D
Mirea io parto dall'idea che il punto di vista di ciascuno sta nella propria testa ed acquisice le proprie esperienze tramite i 5 sensi.
La maturità cerebrale si ha dopo l'adolescenza. Se fin l'adolescenza ho vissuto in un ambiente distorto rispetto alla società dominante io avrò dei valori diversi dalla società dominante, senza alcuna responsabilità da parte mia, e farò delle cose che potranno essere giudicate sbagliate da parte dei membri della società dominante MA CHE SE AVESSERO FATTO LA MIA STESSA E MEDESIMA esperienza di vita allora [nota alkabar un "Se-->Allora" sensato] avrebbero fatto i miei stessi errori.
Questo principio portato all'eccesso è estremamente pericoloso e troppo soggettivo?
Sono PIENAMENTE d'accordo. La società dominante condannerà gli errori, anche se fatti in PIENA BUONA FEDE, per preservare se stessa.
Cmq la parola biasimare, ho controllato, ha un significato troppo ambiguo.
Quindi esprimo meglio il mio pensiero.
Bisogna rendersi conto che non esiste un giusto e un sbagliato assoluti [mi sembra di aver evidenziato facilmente e chiaramente il limite della "sofferenza" di alkabar]. Che siamo degli animali tanto quanto il cane il gatto ed il cammello. E che ci comportiamo a seconda di quel che impariamo nel corso della nostra vita. Ma non tutti cresciamo imparando le stesse cose e gli stessi valori in tutti i posti del mondo. E, la legge della giungla, vuole che i più forti decidano quel che è giusto e quel che è sbagliato.
Se il mondo fosse dei musulmani duri e puri le donne sarebbero tutte in burka e tutti direbbero che mondo bello e giusto. E se fedessero una che troieggia in minigonna la prenderebbero a sassate.
Ognuno ha nella propria testa un tot di valori e idee, che non possono essere giuste in senso assoluto, e può cercare di seguirle.
Chi cerca di seguire questi ideali, giusti o sbagliati dipende in sostanza dai "vincitori", è per me una persona rispettabile.
Ma se tu sei giusta, e lui è giusto, tu al suo posto avresti fatto la stessa cosa, con la stessa buona fede, che avrebbe fatto lo stesso male.
Ci sarà un motivo se uno che fa un omicidio intenzionale e premeditato subisce una condanna maggiore di uno che fa un omicidio non intenzionale?
certo che c'è.. ma tanto quello intenzionale che quello non intenzionale vengono puniti (sia pure in maniera diversa), il che vuol dire che è biasimabile (punibile) anche chi lo fa in buona fede
però qui ci andiamo a incasinare nei meandri del diritto, cosa che non mastico per niente quindi lascio perdere
si perché nell'omicidio doloso vuoi uccidere e non hai rispettato una norma che impone di non farlo.
in quello colposo non vuoi uccidere ma non hai rispettato ugualmente una norma, un regolamento, la semplice prudenza quindi sei ugualmente in errore, e come evento si e' verificato l'evento morte che una norma prevede non si possa fare.
anche nel colposo sei ugualmente in errore meno marcato perché non c'e' l'intenzione la coscienza e volonta' si dice di provocare l'evento morte ma ugualmente errore c'e'.
Nei casi in cui non c'e' "errore" e si provoca una morte non c'e' alcuna sanzione
Ma la condanna maggiore non e' perche uno e ' nel giusto e l'altro sbaglia ma tutti e due sbagliano su cose rimproverabili dall ordinamento in maniera differente nonostante l'evento morte sia il medesimo.
Detta cosi terra terra e con termini giuridici volutamente errati (come ad esempio l'errore va inteso come semplice sbaglio in linguaggio comune non con il senso giuridico di errore) per una più semplice comprensione.
quindi l'esempio che fai con quello che dici non c'entra praticamente nulla.
ma come siete finiti a parlare di ste cose a partire dai fascistelli e balilla del 2008? :scratch:
Non c'era una regola a proposito di mandare in vacca i thread dopo un certo numero di pagine...
Certo che qui si finisce di nuovo nella filosofia. Magari soggettivemante il giusto e il sbagliato assoluti non esistono, ma per la collettività si, è vero che cambia a seconda della collettività, però nel tempo cambiano lentamente e quindi alcuni punti di riferimento si hanno.
Tornando all'esempio dell'omicidio, possiamo confrontare la società degli antichi barbari in cui non era un problema uccidere anche per i più futili motivi, con la nostra in cui non lo si giustifica per nessun motivo. Ma se un fedele seguace delle leggi di Attila venisse trasportato nel nostro tempo, dovrebbe rispettare le nostre di leggi altrimenti sbaglierebbe, anche se magari in buona fede.
Un paio di pensieri sparsi.
Ahzael: è ora che vai a scuola così eviti di scrivere altre cagate, magari se invece di accozzare pensieri come ti capita ti documentassi un po', risparmieresti un po' di byte di merda.
A tutti gli altri, in particolar modo a jamino, necker e diversi altri.
Perché non provate MAI a fare lo sforzo di ricordarvi che alcuni dei ragazzi nati nel 1924 (e che quindi non conoscevano altre forme di governo che non il regime in cui vivevano, così come è stato per i russi durante il comunismo), abbiano fatto la scelta di difendere la forma di stato in cui erano stati allevati, e che pertanto hanno preferito morire su a nord piuttosto che accordarsi al maresciallo Badoglio e a quello che, potete sforzarvi quanto vi pare ma l'italiano è contro di voi, è un TRADIMENTO a tutti gli effetti?
Questo indipendentemente dalla condanna che si può fare a livello politico della RSI, non ve la potete prendere con dei giovani all'epoca poco piu' che ventenni. Perché sareste semplicemente ipocriti e ridicoli, e vi ritengo un po' piu' intelligenti di così :)
Poi se pretendete di farmi credere che uno a vent'anni debba avere perfettamente chiaro quello che sarà il giudizio della storia, provateci, ma provate ad argomentarlo anche :)
puo essere anche vera la tua opinione ma io penso che come siamo schierati noi a 20/30 anni lo erano loro... e come loro avevano fatto la loro scelta, altri avevano fatto una scelta totalmente contraria ed infatti in quei mesi gli italiani combattevano fra di loro e contro i tedeschi e contro gli anglo_americani
Chiedo per favore di editare il messaggio di Hudlock e di togliere la foto con mia moglie, non sono proprio contento che se ne stia li in pubblica mostra. Come e' stato detto, e' disponibile per gli utenti del forum, no per tutto l'universo.
Tu sei nato in un periodo in cui i tuoi genitori avevano il diritto di insegnarti qualcosa che non fosse la voce del governo, ci arrivi oppure è così difficile capire che quando si nasce sotto una dittatura salvo avere la "fortuna" di conoscere qualcosa del mondo esterno non si sa affatto come si vivrebbe al di fuori della dittatura stessa?
Che cosa vuoi essere schierato te oggi poi, il 99.99999% delle persone parla per slogan o aderisce a una ideologia perché è quella seguita in casa, poi le persone intelligenti la rielaborano come presumo fai te, ma ti ci vedresti *davvero* a imbracciare un fucile e partire per la montagna? Andiamo su... proprio perché erano tempi diversi vanno considerate certe cose. Le responsabilità diamole a chi le ha, non a chi le ha subite.
Si, ma dato che sempre tra italiani c'erano anche quelli che combattevano la dittatura non era impossibile sfuggire ai pensieri inculcati dal governo.
Poi cmq sia, combattere per difendere una dittatura è un errore, chi l'ha fatto, anche se gli si possono dare delle attenuanti, va condannato e non omaggiato.
meno male che Fini ha cazziato i suoi camerata dicendo delle parole giustissime. Che dire bravo al nostro presidente della camera
Mio nonno era di quella generazione ed era anche lui preso dal fascino dell'imperialismo del nazionalismo, ma quando ha visto in realta' cosa significava anche solo a livello di comune cosa facevano le squadriglie fasciste controllate dal potente locale ha cambiato pensiero e sopratutto parte e questo molto prima che il regime cascasse rischiando in prim apersona e mettendo a rischio anche famiglia.
Quindi non farci la morale su come i poveretti di quel periodo non avessero scelta.
Molti sono morti per contrastare il regime, tanti senza nemmeno aver fatto niente di celebre e senza menzione e chi sceglieva di non schierarsi con la violenza e col nazionalismo non era per forza un acculturato o un filosofo.
Molti dei giovani cresciuti sotto il fascimo, che come dici non avevano vissuto altro che il fascismo, fecero scelte diverse, giocandosi in questo modo la vita, il che è la prova provata che era possibile rendersi conto delle responsabilità del fascismo.
Ma a parte questo il punto non è quello di condannare il singolo individuo, ma le sue scelte che è cosa ben diversa.
Il problema è che nelle affermazioni di La Russa o Alemanno, c'è un rischio troppo forte di confondere il "rispetto per l'individuo" con il rispetto per le scelte fatte.
E qui si innesca una spirale di revisionismo storico per cui il pasaggio da "i morti son tutti uguali" a le scelte son tutte leggitime (vedi Hudlok) è molto breve e estremamente pericoloso.
Quindi se umanamente posso aver rispetto per il singolo (e ti garantisco che il rispetto per il singolo se non si è macchiato di crimini non mi manca) non è possibile "accomunare" da un punto di vista storico i giovani di saò e i partigiani
jarsil una semplice domanda: come ti spieghi l'esistenza dei partigiani e di tutta quella massa di persone che come il fascismo è andato affermandosi al potere, si sono sempre opposti, a costo della vita, arrivando in fine a diventare combattenti (traditori della patria secondo i fascisti stessi) contro tale regime?
Concordo col fatto che se cresci con un sistema (vedi il fascismo) quello per te sarà probabilmente l'unica ragione di vita.
MA se nel medesimo periodo altre persone, cresciute nelle medesime condizioni, hanno deciso di remare CONTRO anziche fare le pecore, allora non posso ritenere "incolpevoli" quei poveri ragazzi del 1924 di cui tu parli.
Insomma, l'esistenza dei partigiani confuta ogni possibilità di "redenzione" per tutti gli altri che non si son voluti opporre al regime.
Inoltre, considerando che i partigiani, i rivoluzionari di quei tempi, non se la spassassero cosi bene (se mettevano il naso fuori casa venivano prima torturati e poi fucilati), non accetto in alcun modo risposte del tipo" e ma vorremmo vedere te se avresti avuto le palle di schierarti contro".
Gente è morta perchè si è opposta, altri son sopravvissuti, in ogni caso erano perseguitati e ricercati come le peggio bestie, quindi è gente che ha dato molto per passare degli anni di vero inferno...
Se erano poverini quei ragazzi che non hanno potuto fare altro che diventare fascisti, come sostieni, mi chiedo come si possano definire tutti gli altri che a costo della vita si sono opposti. Eroi con ben poca memoria?
Lettera del presidente di Azione Giovani Roma: «Nessun motivo per aderire all'appello di Fini»
«Ce l'ho messa tutta per trovare un motivo valido per essere antifascista ma non l'ho proprio trovato. Anzi ne ho trovati molti per non esserlo. A questo punto ti prego di capirmi e con me tutti i ragazzi di Azione Giovani. Prego Dio affinché ci dia la forza di perdonare chi in nome dell'antifascismo ha ucciso giovani vite innocenti; ma cerca di comprenderci: noi non possiamo essere, non vogliamo essere e non saremo mai antifascisti». È quanto scrive il presidente di Azione giovani Roma e consigliere provinciale del Pdl, Federico Iadicicco, nella «lettera aperta ad ogni Italiano»
:achehm:
non ho letot il post ma una precisazione ci tengo a farla , il fascimo e' morto d N Anni in italia idem il comunismo ora e' tutto un centro centro con stereoisomeria
I rivoluzionari sono un altra cosa, i partigiani avevano idee diverse su come doveva finire l'italia, e si sono uniti per combattere quello che al momento era il problema più urgente tedeschi e fascisti.
Perciò non si può assimilare il concetto di rivoluzione al movimento partigiano, se non nel pensiero di quelli comunisti che di siicuro un pensierino anche a rovesciare il re ce l'avevan fatto.ma resta il fatto che è uno dei pochi esempi in cui fazioni politiche opposte si sono unite per uno scopo comune.
Poi per quanto riguarda la Rsi gia l'ho scritto a quel tempo c'era la leva costricta, o andavi in guerra o ti fucilavano per disersione, tra le 2 insomma penso che non c'è vergogna nell'accettare la prima sperando di rimanere vivi.
ora di sicuro c'era chi sapeva cosa stava facendo ( cioè erano alleati con i tedeschi che da un pezzo avevano iniziato il programma di sterminio totale)ma c'era pre ci non si rendeva bene conto, tant'è che dai partigiani stessi i soldati dell'Rsi venivano trattati in maniera molto diversa a confronto di quelli del MVSN dato che molti partigiani c'avevano parenti dentro la RSI.
Non capisco davvero cosa ci sia di sbagliato nelle parole di La Russa...
A 30 anni ancora non ho ben chiara la dinamica per cui chi è apertamente schierato a sinistra è custode della verità e vive nella presunzione che ogni altra opinione sia da cestinare...
Questione di punti di vista ragazzi.
Provate a chiedere ai miei nonni, anzi... a quello rimasto... cos'erano i PARTIGIANI... uno dei 2 è stato 7 anni prigioniero in Montenegro... l'altro catturato dagli inglesi in Africa e prigioniero 2 anni: vi risponderebbero che erano i conigli che scappavano e si nascondevano perchè avevano troppa paura di andare in guerra a difendere la patria. Il nonno veneto avrà i brividi solo sentendo la parola partigiani... perchè gli ricorderanno le foibe e lo sterminio dei suoi vicini di casa.
Ripeto... questione di punti di vista...
Il succo è che bisogna imparare dagli errori del passato, non demonizzare ideologie per intero e osannarne altre, perchè in tutte c'è del buono e c'è del marcio, sta a noi avere il cervello per poter distinguere.
ti hanno risposto Fini e Matteoli sulla questione.
Non direi proprio... han solo dimostrato intelligenza nel condannare il fascismo in quanto dittatura, e quando ha detto che i resistenti stavano dalla parte giusta e i repubblichini combattevano per una causa sbagliata... col senno di poi forse... visto che la parte "giusta" era quella degli alleati, che coi partigiani condividevano solo il fatto di essere contro ai tedeschi.
Se avessero vinto i tedeschi adesso la parte "giusta" in cui schierarsi negli anni 40 quale sarebbe? Ne avremmo discusso in crucco:sneer:
Ririripeto per la terza volta... questione di punti di vista.