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"Per capire bene la tecnologia alla base di ReadyBoost si può partire analizzando le prestazioni di un hard disk tradizionale. Prendendo ad esempio un disco a 7200 rpm collegato con tecnologia SATA, non è difficile incontrare esemplari in grado di fornire sustained transfer rate che sfiorano i 60-80 Mb/sec. Tali prestazioni però sono raggiungibili solo nel caso di letture sequenziali di grossi quantitativi di dati (ad esempio la lettura di qualche centinaio di MB). Nel caso invece si debbano leggere - sempre dallo stesso disco - numerosi file di dimensioni più modeste sparsi sull'intera superficie del disco, le prestazioni verranno sicuramente deteriorate sensibilmente dal tempo che le testine di lettura del disco impiegheranno a riposizionarsi di volta in volta all'inizio del nuovo file da leggere. Tale tempo di ricerca infatti per un disco a 7200 giri si attesta oggi giorno circa sugli 8 millisec. e pertanto, dovendo leggere sequenze di numerosi file molto piccoli sparsi nel disco le prestazioni globali potranno decadere tranquillamente dai 60-80Mb/sec fino a qualche mega o forse anche solo ad alcune centinaia di Kb al secondo."
E' per quello che si fanno partizioni piccole. Se uno ha un HD da 1tera e tutto sparpagliato in una part sola è un folle. Se ti cerchi il thread in tech dove si spiega il partizionamento capisci che, su basi ovvie, il mio discorso sta perfettamente in piedi.
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"L'idea alla base della tecnologia ReadyBoost è dunque di sfruttare i ridotti tempi di accesso dei flash drive più moderni (spesso molto inferiori a 1 millisecondo) per velocizzare queste operazioni, molto comuni all'avvio dei programmi, al caricamento di files di uso frequente ed ancora di più all'avvio boot del sistema. La tecnologia ReadyBoost, per quantitativi di dati non troppo elevati e sparse sul disco, consentirà di soddisfare le richieste di lettura non sequenziale in tempi molto più bassi rispetto a quelli ottenibili con un hard disk e tradizionale.
Inoltre ti sei sbagliato di uno zero, i cicli di vita di una pendrive sono nell ordine dei 100.000 ed il costo di una pendrive da 4 GB è sotto i dieci euro, anche durasse solo per sei mesi (impossibile) sarebbe una spesa direi.... sicuramente insostenibile.....
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ancora una volta si parlava dell'insensatezza di usarlo come swap file. Il readyboost va bene per i file piccoli, per giocare non serve a una fava se uno non ha 1 giga di ram, ma a quel punto comprasse della ram pd. sui cicli di vita si parla di medio basso. Uno è libero di far quel che gli pare ma mi sembra normale che se uno vuol provare il readyboost non va a comprarsi una voyager gt. Userà la chiavina che c'ha a casa. E qui torniamo sul discorso transfert rate, ossia con una chiavina marocca hai un TS orrendo (ti invito a consultare i test facilmente reperibili nel web in merito ai TS delle chiavine). Ci sono poi delle ottime chiavi, come appunto la voy.gt o la buffalo, ma hanno un costo sensibilmente diverso. relativamente ai cicli, ho ben scritto "medio\bassi". Le chiavine di bassa qualità iniziano a danneggiarsi da 1000 cicli, infatti