No in realta' ho continuato a giocare online, appena mi scende la scimmia per DA due partite con te per perdere allegramente le rifo pure :nod:
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No in realta' ho continuato a giocare online, appena mi scende la scimmia per DA due partite con te per perdere allegramente le rifo pure :nod:
http://www.calciomercato.com//index.php?c=&a=151420
Continuano le confessioni :D
ecco il testo integrale di una parte delle dichiarazioni di Martino, preso da un blog, perchè ovviamente sui giornali non si trova un cazzo.
Spoiler
Questo è Martino Manfredi, e questa è la sua testimonianza circa il “colpo di tosse”. Naturalmente non troverete niente di tutto ciò sui giornali, ma solo bugie, riassunti mal fatti e false accuse.
lo so è un fottuto wall-text, ma è l'ennesima testimonianza di quanto sia ridicolo questo processo, e la dimostrazione di come soltanto in italia possano avvenire certe cose
quanto alla lazio, a me sembra che quest'anno si stia cercando di fare lo stesso.
Qui le comiche dell'ultima udienza a Napoli, a sentire testimoniare Martino vien da ridere er i non so, i ehhhhh mahhhhhhh e le contraddizioni varie.
Una comica che nn siano stati portati a processo Notaio e giornalisti Ussi che avrebbero dovuto contribuire a truccare i sorteggi.
Alla fine la verita' su sta faccenda verra fuori in un modo o nell'altro certo sto processo ha proprio il nome che si merita : Farsopoli.
http://www.radioradicale.it/scheda/290561
Da aggiungere che c'e' gia un sentenza che dice che i sorteggi non erano truccati.
Che la Rubentus abbia rubato nei secoli dei secoli lo sanno anche i sassi, ma certo non e' con queste accuse e questi fatti che si ottiene verita' sul marcio nel calcio.
Parla l’avvocato Moriscanti, in difesa di Fabiani: “In riferimento alle dichiarazioni che lei ha dato pocanzi alla corte, in riferimento in modo particolare ai sorteggi arbitrali, che in una sola occasione lei avrebbe avuto.. – non so chiedo conferma – la sensazione che forse in un determinato sorteggio una sola volta era avvenuto qualcosa di strano. Ora la mia domanda è questa: è stata una sua sensazione oppure ha una accontezza che effettivamente è successo qualcosa di strano in quel sorteggio?”. La risposta: “Nono, è stata una sensazione”. La Moriscanti: “Solo una sua sensazione?”. “Si”. Altra domanda: “Senta, il sorteggio di cui stiamo parlando nel momento in cui lei ebbe questa sua sensazione era il sorteggio della gara Milan-Juve da quello che ha detto lei prima. Senta. Chi è stato l’arbitro poi designato per quella gara, se lo ricorda?”. Risposta: “Si, fu Collina”. Domanda: “Quindi il miglior arbitro al mondo?”. Risposta: “A detta di molti..”. La Moriscanti: “A detta di tanti, forse di tutti. Senta, alla procedura di sorteggio.. lei prima ci ha riferito che c’era il sig. Bergamo, il sig. Pairetto ed un giornalista. Ci può collocare esattamente dove si trovava il Bergamo, dove si trovava il Pairetto..?”. Manfredi indica un signore per mostrare le distanze.. e poi aggiunge: “Il tavolo era un tavolo rettangolare dove al centro stava seduto nella stagione 2004/05 il notaio (poi specifica i nomi, ndACB), sulla sinistra un’urna che conteneva le palline delle partite e c’era il sig. Pairetto, sulla destra del notaio c’era l’urna con le palline degli arbitri, il sig. Bergamo e, di volta in volta, un giornalista diverso”. Domanda: “Quindi da quello che ho capito a questo sorteggio partecipavano i 2 designatori, 1 notaio ed 1 giornalista ogni volta diverso. Nell’aula dove si svolgeva il sorteggio quale e quanti altre persone erano presenti, se erano presenti altre persone?”. Risposta: “Mah, nel corso degli anni per esempio a Coverciano erano presenti in un primo momento anche tutti gli arbitri, successivamente invece furono… diciamo cambiò il programma.. mentre c’era il sorteggio gli arbitri si allenavano. Al sorteggio potevano assistere.. praticamente era pubblico, nel senso che potevano assistere sia i giornalisti che società. A Milano l’ultimo sorteggio prima di Natale magari si faceva in Lega davanti ai presidenti di Società..”. Domanda: “Quindi c’erano tante o poche persone? Mediamente”. Risposta: “A Roma c’erano mediamente un.. 5-10 giornalisti al massimo e magari a Firenze un pò di più”. Domanda: “Senta, lei prima ha fatto una dichiarazione e ha detto che queste urne venivano girate da quello che ho capito per far girare appunto queste palline. Queste palline nel momento in cui l’urna veniva divelta di volta in volta si ammaccavano o no? Potevano ammaccarsi o no?”. Risposta: “Si potevano ammaccare”. Domanda: “Quindi il fatto della pallina che si ammacca.. mi faccia capire.. si può ammaccare ogni volta che io giro..?”. Risposta: “Non necessariamente”. “Però può capitare!”. Manfredi: “Può capitare”. Domanda: “Quindi può capitare che io introduco una pallina il giovedì precedente, giro l’urna, quindi la pallina si ammacca… il giovedì successivo torno di nuovo con quella pallina, giro di nuovo l’urna e la pallina questa volta si ammacca in modo diverso rispetto alla settimana precedente?”. Risposta: “Sì, può capitare”. Domanda: “Senta, chi inseriva i bigliettini con su scritto i nomi delle gare e i nomi dell’arbitro all’inteno delle sfere?”. Risposta: “Io”. Domanda: “Quando lei scriveva il nome dell’arbitro o della gara questo foglietto poi come lo inseriva? Lo piegava, lo chiudeva o lo inseriva tranquillamente così aperto?”. Risposta: “Era un foglio di piccole dimensioni piegato quattro volte, cioè a metà e poi una ulteriore metà”. Domanda: “Senta, e nel caso in cui in una occasione si può essere aperta una sfera, secondo lei visto che lei per sua diretta conoscenza visto che era lei a mettere i foglietti nella pallina… anche se succedesse che si apre la sfera ed esce fuori il bigliettino è possibile leggere il nome dell’arbitro o il nome della gara su quel bigliettino?”. Risposta: “No, al massimo si poteva leggere una lettera, ma.. neanche”. Domanda: “Quindi non si poteva leggere”. Risposta: “No”. Domanda: “Senta, lei prima parlando ci ha spiegato in un momento che c’erano degli arbitri sui quali i designatori puntavano..”. L’avvocato chiede che le sia spiegato il senso di quelle frasi “per un designatore significa il fatto di puntare su un arbitro bravo oppure qualcos’altro?”. Risposta: “Nono, sicuramente su un arbitro bravo e affidabile..”. Taglio perchè poi si passa a parlare di altro (ce ne sarebbero di cose da dire… in pratica smentisce tutto ciò che ha detto prima, a 360°, dalla Fazi, a Nicchi, a De Santis, a Lecce-Juve dove il teste ammette che fosse una prassi di tutti entrare negli spogliatoi..).
Prende la parola, fra gli altri, l’avvocato Prioreschi, difesa Moggi (taglio il resto, e passo solo a Milan-Juventus): “Senta, un solo chiarimento con riferimento a questo benedetto o maledetto sorteggio di Milan-Juve. Ad un certo punto lei dice che Bergamo fa un colpo di tosse, ho capito bene?”. Risposta: “Sisi”. Domanda: “Lo fa mentre il giornalista estrae la pallina, è così?”. Risposta: “Mmm.. diciamo lo fa nel momento in cui.. il.. giornalista.. sta con la mano nell’urna, sì”. Domanda: “Qual è allora l’incidenza del… allora che cosa significava fare un colpo di tosse mentre il giornalista pesca la pallina, me lo spiega?”. Risposta: “Ma, niente. A me fu chiesto se in occasione..”. Domanda: “A parte le sue percezioni.. Abbiamo capito che era una sua sensazione però voglio dire anche logicamente.. il giornalista pesca, Bergamo fa il colpo di tosse e manda il messaggio al giornalista? Questo è il…?”. Risposta: “Nonono..”. Prioreschi: “A mbè, perchè se nò non si capisce..”. Risposta: “Nono.. Diciamo… è stata un.. ripeto.. un discorso puramente casuale, non..”. Domanda: “Quindi il colpo di tosse di Bergamo non c’entra niente con tutto il sorteggio, quindi questo è, perchè allora..”. Manfredi: “Scusi?”. Domanda: “Il colpo di tosse di Bergamo quindi non c’entra nulla col sorteggio”. Risposta: Il colpo di tosse di Bergamo.. se non sbaglio.. mi fu chiesto se c’erano delle maniere per.. per farsi capire e… io risposi.. “Guardi sinceramente no, mi pare di ricordare che”…”. Prioreschi: “Ho capito, ma il colpo di tosse Bergamo lo dà quando il giornalista pesca!”. Risposta “Dopo diciamo che esce la partita Milan-Juve, sì. Cioè..”. Domanda: “Quindi che cos’è, un messaggio al giornalista?”. Risposta: “No!”. Domanda: “Cioè io voglio sapere ma il giornalista era d’accordo con il sorteggio?”. Risposta: “Ma no!”. Prioreschi: “E allora?”.
Già, e allora?
è un po lungo ma....ROFL
nono, ma sappiamo solo rubbbbare :dumbnod:
NAPOLI, 10 novembre - «Se quel colpo di tosse di Pier Luigi Pairetto era diretto al giornalista allora questi era parte della combine. Non lo so. Allora tutti i giornalisti e i notai che hanno partecipato ai sorteggi arbitrali dovrebbero essere interrogati, indagati». Lo ha detto Luciano Moggi in una dichiarazione spontanea all'apertura oggi della nuova udienza del processo Calciopoli che si è aperta davanti alla nona sezione penale - collegio A - del tribunale di Napoli. Il riferimento di Moggi è alle dichiarazioni rese in aula la scorsa udienza del teste Manfredi Martino, ex segretario Can. Martino aveva parlato di un colpo di tosse fatto dal designatore Pairetto mentre il giornalista a cui toccava la scelta dell'urna dove c'erano le palline con le partite in occasione della vigilia di un Milan-Juve alla fine del campionato 2004-2005.
«INTERCETTAZIONE CARRARO PASSA INOSSERVATA» - «Sono stato anche accusato di aver fatto retrocedere il Bologna, quando poi si va a leggere un'intercettazione dell'allora presidente federale Franco Carraro nella quale dice al designatore Paolo Bergamo che bisogna aiutare Lazio e Fiorentina ad evitare la retrocessione. Guarda caso retrocedono Bologna e Brescia e si salvano Lazio e Fiorentina. L'intercettazione del presidente della Figc passa inosservata». Lo ha detto oggi in aula al processo Calciopoli di fronte al collegio A della nona sezione penale del tribunale di Napoli Luciano Moggi, uno degli imputati, durante una dichiarazione spontanea. Moggi ha parlato per la prima volta oggi in aula da quando è cominciato il processo. «Detto questo - ha aggiunto Moggi - vorrei chiedere cosa c'entra il sottoscritto, quando l'interesse era quello di dirigere la propria società, essendo all'oscuro delle iniziative del presidente federale nell'occasione sopra esposta».