pubblico costituzionale amministrativo e penale so le uniche materie interessanti in sta facoltà pz :rain:
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pubblico costituzionale amministrativo e penale so le uniche materie interessanti in sta facoltà pz :rain:
ma... come si fa a dire che è un'affermazione corretta?
cioè, la storia insegna: tutte le dittature hanno cercato di controllare la stampa, trasfoprmandola in propaganda...... ciò vuol dire che la stampa gioca un ruolo IMPORTANTISSIMO in merito alla libertà all'interno di uno stato...
come cazzo si fa ad approvare un'affermazione del genere, dio boia
embhè??? chi ti ha detto che parlavo di correttezza della frase da 1 punto di vista giuridico? si deduce ciò dal post? potevo parlarene su un piano morale, sociologico, filosofico, psicopedagogico, medico, dentistico.....
poi sei arrivato tu a puntualizzare il piano giuridico, e per questo te ne siamo grati per averci correttamente informati..
se dobbiamo giudicare l'affermazione solo per la fonte possiamo pure chiuderla qua.
nel merito, il fatto che la libertà di stampa non debba essere un diritto assoluto è (dovrebbe essere) pacifico. si deve fermare quando si ledono altri diritti.
e francamente scempiaggini sbattute sui giornali solo perchè uscite dal buco della serratura di qualche palazzo di giustizia dovrebbero suggerire l'opportunità di mettere dei limiti.
sembra poi che si venga giù con la piena.... siete convinti che tutta questa battaglia sia per senso di giustiziaaaaaaahhh o che non sia senso del profitto perchè le copie vendute con merolonate, baci di fazio, mirabolanti inchieste dell'amico uccellodilegno hanno portato uno sbagascio di soldi? un giornalista di inchiesta costa molto di più di quattro telefonate abborracciate in prima pagina.....
ti ripeto contiinui a tergiversare, e sorpatutto io non ho puntualizzato sul piano giuridico a casa mia se si parla di diritti si sta parlando su un piano giuridico mica sportivo, se poi tu commistioni le cose, be datti un ordine mentale.
all affermazione di razj
hai risposto
una stronzata e ti ho anche indicato il perche' in maniera incontrovertibile, poi cosa insegni la storia o, se sei amico di ropinol, cosa indichera' il futuro rileva poco, non e' un diritto assoluto non lo e' mai stato, a meno che non conosci nemmeno il significato di diritto assoluto, ma spero di no sinceramente per il tuo ego.
tutto il resto dei discorsi che hai fato pur di giustificare questa tua stronzata perdona lasciano il tempo che trovano, e' un affermazione corretta sotto ogni punto di vista anche dentistico.
Ora se permetti ho discusso anche troppo con uno che non merita piu ti tanto la mia attenzione se non riconosce di aver sbagliato ed oltretutto disconsce ste cose pure avendole studiate.
perfettamente d'accordo.
E certo i giornalisti son pezzi di merda perche cercano di far soldi con il loro lavoro (LEGALMENTE aggiungerei).
Invece politici & co che vogliono evitare che i loro traffici di tutti i tipi vengano resi pubblici, beh loro sono a posto :sneer: perche ci mettono il cuore :sneer:
http://upload.wikimedia.org/wikipedi...smiley.svg.png
intanto ho detto che non avevo affatto pensato all'aspetto giuridico della faccenda, ammettendo il mio errore di prospettiva..
successivamente, ti ho anche spiegato 2 volte che queste cose non le ho ancora studiate... poi, se a te piace farti le pippe mentali perchè riesci a pwnare uno studente al secondo anno di giurisprudenza,da avvocato penalista quale sei, sono contento per te, perchè ti accontenti di poco...
ma che cosa stai vaneggiando?
a te ti frega qualcosa se il collaboratore di prodi va a trans? non dovrebbe finchè non lo fa con i tuoi soldi. eppure è stato sbattuto in prima pagina. bello, cazzo che incremento virtuoso ha portato questa cosa alla politica e al paese.
se uno stronzo viene intercettato, lo è perchè è stato messo in piedi un procedimento al termine del quale si è ritenuto utile intercettarlo per acquisire prove e, alla fine, fermo restando che si trovi qualcosa, processarlo. non per fare finire sui giornali con chi scopa e perchè.
il problema poi non sono i giornalisti.
e non dirlo a nessuno eh ma i quotidiani hanno dietro case editrici che ci vogliono fare soldi. non lo fanno per bontà. e rovistare nella spazzatura non solo costa poco ma rende anche
Te lo spiego cosa sto vaneggiando, non me ne frega un cazzo chi va a trans, come non mi frega un cazzo di chi e' la moglie di Brad Pitt, eppure pure quello finisce sui giornali. I personaggi PUBBLICI si chiamano cosi per un motivo, non ti piace bene cambi lavoro.
Invece si usa sta scusa ridicola per imbavagliare e far tacere su fatti ben piu' gravi di chi va a trans. Come mai nessuno ha alzato tutto sto casino contro i giornalisti quando ad andar a trans era Ronaldo, ma come e' toccato ad un politico "Peeeh la stampaaahh crudele e spietata".
Poi mi fa sorridere usare l'argomento " eh ma lo fanno per i soldi", beh scusa se te lo dico ma i giornali li stampano per far soldi eh , non e' che son un specie di missionari.
non ti è chiaro.
gli stessi diritti costituzionali che si sbandierano ai quattro venti valgono per tutti. non è che si gioca con regole diverse a seconda della schieramento.
se vieni intercettato c'è un procedimento messo lì proprio a garanzia della libertà (anche la tua).
intercettare è di per sè una violazione di un diritto tutelata in nome di un interesse pubblico che si ritiene superiore.
ora tutto ciò che è irrilevante dovrebbe essere distrutto, e tutto ciò che non lo è dovrebbe essere pubblicato dopo che il processo è iniziato.
invece viene pubblicato tutto e ben prima proprio perchè le sanzioni sono ridicole ed i processi si tengono sui giornali. non stiamo neanche a discutere sul perchè escono, ma pubblicarle è sbagliato.
questo non significa che non si debba dare notizia di processi in corso, o che un giornalista con i controcohones non possa fare un lavoro di inchiesta per inchiodare il politico di turno.
significa che non posso prendere uno strumento giuridico sbattermene i maroni dei diritti della persona e schiaffarlo sui giornali per fatti che magari non hanno manco niente a che vedere con il motivo per cui è stato intercettato.
chi decide quali intercettazioni fare uscire, chi decide quali intercettazioni pubblicare? è un'sistema aberrante. non a caso, visto che piace guardare all'estero, nè in francia, inghilterra, germania o usa si azzardano a pubblicare una riga fino alla pubblicità, perchè altrimenti gli fanno un culo così.
e cosa centra con l'accusa di comunismo alla stampa e, soprattutto, al vietare che vengano FATTE le intercettazioni e non pubblicate? :nod:
fermo restando che con la reputazione che godono i nostri politichi mi pare piuttosto sconveniente frignare per le intercettazioni. Se la smettesse di parlare con la gente sbagliata magari il suo nome smetterebbe di uscire fuori ai processi.
*
Con la scusa assurda della privacy per far passare una legge che cha 2 articoli sulla pubblicazione delle intercettazioni e altri 30 che son limitanti e basta.
E riuscite pure a vedere l'ennesima sparata contro il complotto di sinistra come una specie di riflessione filosofica sulla liberta di stampa :sneer:
guarda la logica della pwnata e' una logica che a me non riguarda... e' una stronzata da cinni.
Nessuna pippa mentale ti ripeto ma costatazione della realta' e magari farvi riflettere su qualcosa che non considerate mai presi nella vostra battaglia pro o contra berlusconi, di pownare te non me ne frega niente in generale e non ci perderei nemmeno tempo, quello che volevo far risultare dal piattume dei proclami e' che si l'informazione ha delle regole da sempre (quindi non e' mai stato l'esercizio di un diritto assoluto) e urlare libertahhhh' e' un discorso decisamente dozzinale e becero da popolino, ed in secundis che occhio a dire liberta' ...liberta'.. la societa' e non sotto un "signore" si e' formata solo quando alle liberta di poter fare il cazzo che si vuole (negative) si sono sommate anche quelle per cui un individuo non puo fare qualcosa o lederebbe l'altro, e piu che altro logica ma si e' dovuti arrivare ad i brocardi della rivoluzione francese perche' si si rendesse conto che solo con le liberta positive normativizzate (divieti di fare che constano in liberta' altrui) si poteva superare la monarchia e dirigersi verso la democrazia
Darvi degli spunti di riflessione diversi dal solito puttanaio che e' sta sezione.
in relazione al tuo dire l'aspetto su cui valuti: non esistono aspetti sulla faccenda, e' diritto e basta, può non piacerti eticamente, ma l'etica e' la puttana delle teste ognuno ne ha una sua, ma anche sul piano etico ti ho indicato perche esistono sa sempre dei limiti e ti ripeto non sono per parare il culo dei potenti che mette a tacere la stampa, ma semplicemente perche' rifacendosi ad interesse pubblico, contingenza e verita' si può parlare di informazione quella che interessa al lettore che vuole farsi un idea sui FATTI, in alternativa, mi ripeto si parla di propaganda, faziosita' e fini personali, sia esso il nano che dice che la stampa e di sinistra, dicendo stronzate, che la stampa che dice che vuole libertahhhhh contro il bavaglio, dicendo stronzate.
Avere queste regole che vincolano e regolano l'esercizio del diritto proprio sulla informazione E' LIBERTA'... se non ci fossero non ci sarebbe informazione ma ci sarebbe esattamente quello che indichi, ma nel tuo senso al contrario, cioe' che le masse verrebero veicolate in relazione a chi straparla di più o con più effetto. E' una cosa talmente logica che non capisco perche se ne debba ancora discutere a meno che non si abbia il QI pari alla temperatura di Bolzano a capodanno
ah inoltre andando nel merito sono cose che io ho studiato quasi 10 anni fa eh ma c'e' riscontro in ogni libro di testo.
io son d'accordo sul distruggere tutto ciò che è irrilevante, per quanto riguarda la cronaca giudiziaria (intercettazioni comprese), deciditi però:
vuoi che si pubblichino le informazioni rilevanti relativamente ad un indagine/processo solo a processo iniziato o quando diventano pubbliche (notificate a difesa/accusa/altri soggetti individuati dalla normativa)?
Perchè son due cose molto, molto diverse tra loro, e nei paesi "civili" che citi, di norma si pubblica ben prima del processo, quando appunto le notizie, come hai correttamente scritto nella seconda affermazione, divengono pubbliche.
Pubblicare a processo iniziato vorrebbe dire aspettare circa 1-2 anni minimo per venire a conoscenza di fatti di cronaca giudiziaria che sono fondamentali per l'opinione pubblica, per farsi appunto un'opinione, giusta o sbagliata che sia come tutte le opinioni, in attesa dell'apertura di un processo.
E invece la legge che si vuol approvare dice "Il giornalista che pubblica atti di indagine prima della fine dell´udienza preliminare, anche se non più coperti dal segreto istruttorio, è punito con l´arresto fino a 30 giorni o con l´ammenda da mille a 5 mila euro. Se si tratta di intercettazioni, carcere fino a 30 giorni e ammenda da 2 a 10 mila euro".
Si potranno solo pubblicare opinabili riassunti, che non essendo materiale originale presteranno il fianco a strumentali interpretazioni da parte di chicchessia.
Giusto per fare l'ultimo degli esempi, se la legge in questione fosse già stata approvata, oggi non sapresti il perché dell’arresto di Flavio Carboni, e della sua riunione con Dell’Utri e Verdini (uno dei tre coordinatori del partito di Berlusconi). Non sapremmo quindi che Carboni e altri due arrestati (Pasquale Lombardi e Arcangelo Martino) sono accusati di aver tentato “di condizionare gli organi dello Stato”, cioè di aver tentato di “avvicinare” i giudici chiamati a decidere sulla norma blocca processi (volgarmente: Lodo Alfano).
Rischieresti di venirlo a sapere tra anni. Ti sembra normale per chi deve decidere oggi o tra qualche mese se votare o no un Verdini o un Dell'Utri candidato alla Camera o al Senato?
Un altro tra i mille esempi eclatanti riguarda lo scandalo della casa di cura milanese in cui si faceva macelleria sulla pelle dei malati per lucrare sui DRG corrisposti dalla regione per interventi inutili o addirittura nocivi.
Ritieni che sia un diritto dell'opinione pubblica saperlo subito per evitare cautelativamente, in attesa di conoscere la verità, di evitare un ricovero li, o due o tre anni dopo, all'inizio del processo?
bho a me pare che fosse chiaro quello che intendevo. non ho parlato di limitare le intercettazioni. non ho parlato di comunisti, rossi ecc. sarò scemo io ma sono garantista, per b, del turco, fra cazzo da velletri o chi per esso e se oggi va bene perchè c'è la nemesi, con sto sistema di intercettare e pubblicare si fa in fretta a fare propaganda, politica e a spostare i processi in sedi che non sono quelle corrette.
oh scordavo le faccine :angel::dumbnod::nod::oldmetal::nono::drool: e basta con ste cazzo di "dissertazioni filosofiche" .....
@hador, eh no io parlo con chi voglio, poi vengo intercettato e se quello che dico non è rilevante con il fischio che finisce sui giornali. altrimenti mettiamo su un bel sistema in cui intercettiamo tutto e tutti e poi sbobiniamo e teniamo la gente per le palle. strana idea della libertà.
@ incoma. francamente sarebbe indifferente se avessimo una giustizia che cammina a velocità decente. all'estero dipende a volte diventano pubbliche a udienza iniziata a volte prima. per me è sufficiente che siano pubbliche e tempestive, decidi tu quando. non faccio il legislatore grazie a dio
McLove (mi secca quotare)
io ti ribadisco che sono perfettamente d'accordo con te sui "pesi e contrappesi" della libertà di stampa, sul fatto che oggi in realtà non si faccia informazione ma propaganda etc...
però, anche in questo puttanaio, credo che nessuno voglia difendere la libertà del giornalista di raccontare quante puttane si fanno i politici.... qua si parla di cose BEN più gravi...
poi non ho mai neache messo in dubbio il tuo -come sempre- puntuale e corretto spunto giuridico...
però a mio avviso berlusca vuole mettere il bavaglio anche a quelle notizie che sono di interesse pubblico, contingenti e veritiere... cazzo, mi dice che la stampa comunista mette il bavaglio alla verità..... e poi vedi minzolini...
e poi vedi che quando c'è la sentenza d'appello a dell'utri, nessuno ne parla e tutti i tg a fare speciali su quel cazzone di taricone...
riassumendo:
frase di berlusca tecnicamente corretta, che tradisce però intenzioni nefaste...
e continuo a ribadire che, personalmente, io cerco di capire sempre quale personaggio fa un'affermzione.... sopratutto poi se sono politici....
Si partisse dal presupposto che se uno va a troie, cosa che anche se non condannabile penalmente lo è moralmente, se uno pippa coca, cosa penalmente rilevante se passi certi limiti e moralmente rilevante sempre, se organizzi orgie legali se con maggiorenni ma moralmente deprecabili...se fai tutte ste cose e sei un politico in teoria, dovresti perlomeno dare spiegazioni.
Se tu sei il baluba di un'azienda sono cazzi tua, se tu gestisci la collettività e sei, "rappresentante del popolo", mi permetto di dissentire.
I giornali fanno bene a sputtanare sta gente, perchè se non lo facessero loro dei festini pagati con i soldi dei contribuenti, delle orgie fatte dai politici, delle prese in culo dei trans e dei cocaparty non si saprebbe nulla.
Invece che pensare alla libertà di stampa, si pensasse alla gravità del fatto che, giornali, trasmissioni tv e NON gli organi preposti, sgamano ste schifezze.
Mo tornate a parlare il giuridichese.
P.S.
Ricordo solo un'ultima cosa, ad oggi, anche se ci provano, non siamo in una dittatura e mi pare comico che il maggior detentore dell'informazione in Italia si lamenti del troppo diritto di cronaca.
sinceramente, no.
ci sono stati casi in passato indecenti. della serie: dalle intercettazioni non emerge nulla che possa costituire qualcosa di utile in sede giudiziaria e misteriosamente le frasi finiscono virgolettate sui giornali. roba tipo il ti bacerei di fazio, discorsi con le mogli e amenità del genere. certo quella è una porcata ma il sistema usato per combatterla ha lo stesso grado di schifo.
ora se per voi il principio che deve passare è che dal momento che si tratta di un politico va bene tutto e si azzerano i diritti, smettiamo di discutere. personalmente ritengo che il gatto debba acchiappare i topi ma che il colore del gatto sia rilevante tanto quanto la cattura.
se il fine giustifica i mezzi, poi vale per tutto e l'idea non mi entusiasma.
poi chi decide quali intercettazioni far finire sui giornali, credi che ci finiscano tutte? che sia un sistema equo?
ora questa non sarà la migliore risposta possibile, o forse la peggiore. sta di fatto che un limite deve comunque essere fissato.
Non si capisce però per quale motivo per uccidere una mosca (evitare la pubblicazione di intercettazioni non rilevanti) si debba sparare con i missili atomici (evitare ogni tipo di pubblicazione di atti giudiziari (non solo le intercettazioni bada bene) in forma integrale, anche dopo la rimozione del segreto istruttorio, fino all'inizio del processo; limitare notevolmente la possibilità di intercettare nei tempi e nei modi, ecc...) e non usare invece lo scacciamosche (sanzionare adeguatamente la pubblicazione di intercettazioni non rilevanti o di atti secretati, cosa credo peraltro, credo, già prevista dal codice).
O meglio, lo si capisce perfettamente: col pretesto di rimediare ad un problema si gettano le basi di diritto per evitare di trovarsi sotto la lente di ingrandimento dell'opinione pubblica quando si è indagati per aver commesso gravi e rilevanti reati, problema che, guarda un po' che coincidenza fortuita, sta particolarmente a cuore al nostro primo ministro ed ad una folta schiera di suoi compagni di merende che un giorno si ed un giorno no sono coinvolti in procedimenti giudiziari o inchieste per reati tutt'altro che lievi.
Trovo molto più grave ed indecente non poter venire a conoscenza del "caso Santa Rita" o del caso "Carboni-Verdini-Dell'utri" o del "caso Parmalat" che venire a conoscenza dei fatti privati di Fazio o Briatore, e comunque sarebbe, se solo si fosse in buona fede, possibile presentare una legge che non obblighi a scegliere tra due mali, ma utilitaristicamente si preferisce, per il proprio tornaconto, partorire una spropositata rispetto all'obiettivo (se il solo obiettivo è impedire la non pubblicazione di fatti privati irrilevanti penalmente) legge bavaglio.
Guarda che i limiti esistono già. Inaspriamo le pene, rendiamo la legge attuale più efficace, ma qui surrettiziamente si sta cercando di distruggere la cronaca giudiziaria insieme ad un utile strumento di indagine col pretesto della privacy non tutelata.
per non aprire un nuovo thread...l'onu condanna il ddl intercettazioni
Ora io non riesco a capire se:
- sono "sinceramente" preoccupati e le loro preoccupazioni sono basate su consigerazioni che fuori dall'italia sono (magari) oggettivamente condivise
- ci sono giochini politici dietro per cui hanno voluto fare questa dichiarazione
Sinceramente no nmi sono mai addentrato bene in questa questione e non ho neanche letto tutte le pagine di questo thread, ma la mia "ignorante" opinione è che è giusto vietare la pubblicazione delle intercettazioni prima che il processo sia finito, ma non è giusto negare la possibilità di fare intercettazioni. Qualcuno potrebbe dirmi sinteticamente fino a che punto questo ddl vieta di svolgere le intercettazioni?
Ecco l'ennesima bocciatura internazionale del DDL... ed è arrivata non proprio dall'ultimo arrivato, ovvero l'ONU:
ANSA: GINEVRA - Il governo italiano deve "abolire o modificare" il progetto di legge sulle intercettazioni perché "se adottato nella sua forma attuale può minare il godimento del diritto alla libertà di espressione in Italia". Lo ha detto il relatore speciale dell'Onu sulla libertà di espressione, Frank La Rue in un comunicato.
La Rue si e' detto ''consapevole'' del fatto che il disegno di legge vuole rispondere alle preoccupazioni relative ''alle implicazioni della pubblicazione delle informazioni intercettate per il processo giuridico e il diritto alla privacy''. Ma ha precisato che ''il disegno di legge nella sua forma attuale non costituisce una risposta adeguata a tali preoccupazioni e pone minacce per il diritto alla liberta' di espressione''.
Link all'articolo
old di un minuto :sneer:
Addirittura nientedimeno che a processo concluso... magari aspettiamo pure tre gradi di giudizio no? così prima di sapere qualcosa su di un evento criminoso e su chi vi è implicato, a che titolo e per quale motivo passano dieci anni... Secondo me il caldo vi sta dando alla testa.
Dai un'occhiata alla discussione e probabilmente potresti cambiare l' "ignorante" opinione.
Solo per via dell'edit... ;-)
Giusto per fare l'esempio più recente, se il disegno di legge fosse già stato approvato di questo fatto non sapresti nulla fino all'inizio del processo:
“Non ti preoccupare. Ci facciamo anche a Berruti”. È il 22 ottobre del 2009 quando il giudice milanese Alfonso Marra discute per telefono con il faccendiere Pasquale Lombardi la strategia per essere nominato dal Csm presidente della Corte d’Appello di Milano. Uno dei gradi più alti e importanti di Palazzo di Giustizia. Lombardi ora è in carcere perché accusato di aver fatto parte di una sorta di nuova P2 in grado condizionare la politica e la magistratura e con Marra dimostra grande confidenza. L’operazione che i due progettano per telefono alla fine avrà successo. Marra otterrà la poltrona che tanto gli interessa.
e tu vuoi addirittura aspettarne il termine per sapere che il presidente della corte d'appello di Milano è implicato in questo genere di faccende? E non mi venite a raccontare che intanto si può pubblicare per riassunto, perchè senza la pubblicazione integrale dei fascicoli tutti possono interpretare a proprio uso e consumo o scrivere ciò che più aggrada, visto che spariscono i fatti per lasciare posto alle opinioni, alle interpretazioni riassuntive.
ma allora risparmiamo un sacco di soldi e non teniamoli nemmeno i processi.
intercettiamo, sbattiamo sui giornali, cappio in piazza e via. e se poi il processo finisce con una assoluzione ed il tipo è stato ben sputtanato e ci ha perso magari denaro e lavoro, che facciamo "chissenefrega" e proseguiamo.
l'interesse non è tenere processi pubblici ma che abbiano un processo e, se colpevoli, una condanna. oppure buttiamo nel cesso lo stato di diritto?
e poi il taglia e cuci di quello che finisce sul giornale non è "opera" del giornalista oppure pensi che sia scevra da ogni interpretazione? che garanzie hai che non siano frasi qui e lì, o peggio che in tribunale valgano come coppe quando briscola è spade. ma no, diamole in pasto ai giornali, così intanto lo si rovina e lo si taglia fuori, se poi è innocente pazienza intanto è fuori dai coglioni.
se sto marra è un disgraziato ci sarà un tribunale che lo decide o trasferiamo il potere giudiziario al primo direttore di quotidiano.
dove finisce il diritto di cronaca per fare inziare quello del tizio ad avere un processo prima di essere sputtanato? lascia stare non rispondere nemmeno, credo di avere intuito la risposta.
Da un lato temo questa legge perchè è evidente la minaccia che la (mia) informazione corre dall'altro lato non posso fare a meno di notare quanto spesso l'informazione in Italia si sia spinta oltre, non so voi ma io i casi di Woodcock me li ricordo ancora, le indagini e lo sputtanamento generale, il tutto risoltosi in un nulla di fatto. Allora a sto punto sinceramente mi chiedo se non si sia travalicato un limite , l'informazione deve essere libera ? Si assolutamente, ma deve ancora di più essere LIBERAMENTE RESPONSABILE.
Se sinora si poteva sputtanare chiunque con titolo in prima pagina a 10 colonne e poi ritrattare tutto con un trafiletto di 4 righe a pagina 27....
C'è da dire che una scusa, piuttosto buona, gli viene data dalla pessima qualità dei giornalisti in Italia che scrivono vaccate pur di vendere e non si fanno scrupoli a gettare merda AOE.
A un certo punto se gliela alzano in faccia non c'è da lamentarsi se schiaccia con il martello di Thor.
esattamente.
Io penso che ci siano due esigenze differenti che comunque devono essere lasciate separate l'una dall altra.
da un lato l'utilizzo delle intercettazioni e' sacrosanto e' un grande strumento di indagine e tale deve rimanere, semmai lo si deve regolare meglio e con buonsenso, perche normativamente, e si puo cambiare sia ben chiaro, e' uno strumento ultimo da utilizzare in casi eccezzionali e per ora non viene utilizzato cosi, ma andremmo troppo nel tecnico e non e' il caso, lo sa chiunque lavora o ha lavorato in un tribunale, ricordo che una volta lo disse anche in comma parlando con un suo amico o parente giudice di come gli veniva indicato un certo abuso ed una certo sovrautilizzo rispetto a quanto e' definito, un utilizzo oltre i limiti, e da tempo immemore normativamente.
Dall altro c'e' il processo mediatico che non e' nulla se non un grandefratello 2.0, merda, non serve ad un cazzo se non ad anticipare una condanna che non e' detto che avverra'. Vi ricordo e lo scrissi anche qui tempo fa che le intercettazioni non sono infallibili per quanto spesso lo sembrino:un cliente del mio studio per una prestazione lavorativa in nero si e' fatto 1 anno e mezzo di carcere perche dal pm le intercettazioni per la richiesta di denaro non pagata sembravano la richiesta di pizzo ad un commerciante, ergo mafia ergo carcerazione preventiva, infine assoluzione perché nel corso del processo risulto' che era un padre di famiglia che per lavorare lavora in nero occasionalmente presso un azienda: i giornali titolarono che era un mafioso e chiedeva il pizzo: una vita distrutta.
il problema in parte sollevato da incoma e' abbastanza reale per quello che riguarda le eventuali beghe legali di uomini di spicco pubblico o politici, che dell'assenso popolare ne fanno una professione, dei privati sinceramente non penso che a nessun possa interessare un cazzo,
E' un problema anche decisamente recente dato che finche c'era la protezione dell autorizzazione a procedere non esisteva tale problema, l'autorizzazione a procedere faceva da scudo, veniva concessa quasi mai, i politici ne rendevano conto a fine mandato
si potrebbe fare semantica e dire che se l'informazione si DEVE basare su interesse pubblico, contingenza e verita' (o non e' nemmeno informazione ne esercizio del diritto di cronaca, ma propaganda diffamazione esortazione attraverso falsita') si potrebbe anche dire che prima della fine di un processo qualunque informazione processuale ancora non e' a rango di verita' e purtroppo l'unica verita' che si ha in uno stato di diritto e' quella delle sentenze passate in giudicato, non quella che si raffigura la gente ricostruendola dall intrpretazioni di atti giuridici fatti da un gironalista. ma li ci impelagheremmo in un campo liminale
ma per cortesia, abbiamo più materiale in mano di quanto ce n'era per tangentopoli e ai tg non se ne parla e quando se ne parla non si capisce un cazzo. Fermo restando che, come già detto otto volte, c'è una cazzo di differenza tra il mettere dei sacrosanti paletti alle pubblicazioni ed il ELIMINARE le intercettazioni.
Poi giornalisti in italia, in tutto il resto del mondo sono molto peggio e nessuno dice niente, forse perchè i politici non fanno le vacanze in villa con le puttane, e se le fanno, quando vengono sgamati alzano il culo istantaneamente.
Stai estremizzando in maniera demagogica la situazione ponendola all'esatto opposto di com'è oggi.
Qui abbiamo gente che non lascia il proprio posto nemmeno dopo le condanne definitive, figurati dopo la pubblicazione di notizie sui giornali...
Lo stato di diritto, che contempla il diritto all'informazione, prevederebbe che le informazioni di carattere giudiziario, una volta che non siano più coperte da segreto istrutttorio, debbano essere liberamente pubblicabili esattamente come qualsiasi altra notizia.
Se ci sono distorsioni legate alla cattiva gestione delle informazione non si può pensare di gettar via il bambino con l'acqua sporca. Non si può pensare di evitare i processi mediatici privando le persone del diritto di avere le notizie, sarebbe come tagliarsi le palle per fare un dispetto alla moglie.
Servono dei buoni compromessi, ma questa legge che de facto eradica il diritto alla pubblicazione di cronaca giudiziaria è tutto tranne che un buon compromesso tra le leggittime esigenze di informazione e privacy.
non sto estremizzando. oggi si pubblica perchè le sanzioni fanno ridere.
e fare uscire da uno sgabuzzo righe di roba che o dovrebbero essere distrutte oppure utilizzate in un processo non è diritto di cronaca ma una porcheria e per non vedere le 2000 falle in un sistema del genere bisogna impegnarsi. chi decide cosa fare uscire? chi decide cosa e come pubblicarlo? chi garantisce oggettività? chi ti dice che di tutte le righe pubblicate non ne siano state omesse alcune? chi ti dice che tutti gli interlocutori siano stati pubblicati?
non è diritto di cronaca ma politica.
nel 3d di prima accennavi al fatto che non si sarebbero lette le trascrizioni sul caso marra? e allora? chissenefrega è sufficiente la notizia o bisogna leggere e inorridire a comando? e se domani in sede di dibattimento viene fuori che è una bolla di sapone? rifaccio la domanda: che si fa una volta che l'hai sputtanato ben bene?
quanto al fatto di non lasciare il cadreghino dopo condanne, o peggio pubblicazioni sui giornali, bhe se l'elettore è coglione da rivotarli ogni volta e mandare de mita al parlamento fisso, non mi sembra una buona idea demandare il potere di decidere chi e come tenere su a scalfari o bipartzan a feltri.
fai durare i processi un paio di anni, intercetta con un senso non stile woodcock e poi sbattili in galera e magari di tutta sta manfrina non staremmo neanche qua a parlarne.
ma ti pare a te che del turco processato per corruzione debba stare a sentire le intercettazioni di chi e come scopava perchè "danno il contesto". ma che cazzo di contesto si dimostri che gli han messo i soldi in mano e fine.
Hai sollevato un altro problema tipicamente italiano , da noi non voti chi vuoi , voti chi ti propongono, questo significa in definitiva che non hai la possibilità (se non astenendoti dal voto) di scegliere chi votare, sia esso un angelo che un demonio.
Ma rischiamo di andare pesantemente OT .....
tornando invece al nocciolo : al momento si cerca quindi di dare una limitazione (secondo me assurdamente) alle intercettazioni non perchè siano inutili o eccessivamente abusate ma perchè al contrario siano pubblicate di continuo ? Ho ben compreso?
Perchè se la scelta è questa ragazzuoli siamo messi male ...ma male male.... è come tagliare via una gamba perchè forse c'è un unghia incarnita.....
Impelaghiamoci una volta (non questa, sono a corto di tempo), perchè che quella giudiziaria sia l'unica verità è un'affermazione che, così di primo acchito, pensando alle conclusioni di diversi illustri processi, mi lascia un po' perplesso.
Ad esempio, secondo la verità giudiziaria, il nostro presidente del consiglio è uno stinco di santo in odor di beatificazione.
Poverini tutti sputtanati e senza lavoro :confused:
No mi spiace non esiste la gente sputtanata che rimane in mezzo a una strada questo è un vostro sogno :sneer:
Chi non fa niente non fa niente di male.Ad oggi non mi pare ci sia andata di mezzo la famosa casalinga di voghera con le storie di corna.
Nel 99% dei casi è sempre Dell'Utri :rotfl:
No guarda non è che non si sarebbero lette le trascrizioni... non sapremmo proprio un bel niente perchè quella notizia sarebbe inpubblicabile, visto che la fase istruttoria non è conclusa.
Come ti ha già detto qualcuno vuoi tagliar via una gamba perchè hai un'unghia incarnita.
Curare l'unghia no?
c'e' un "purtroppo" nel mio discorso se hai notato, di fatto uno può fare tutte le illazioni a ragione o torto che vuole ma finche su una sentenza c'e' scritto, nero su bianco, qualcosa quella e' la verita che devi accettare, non c'e' molto altro da discuterne, la stampa poi puo minimizzare o ampliare secondo i vari giochi di potere ed interessi ma il "vero" resta quello su sentenza.
il discorso che facevo e' cmq piu' sottile, il processo e' il procedimento giuridico per appurare la colpevolezza di un soggetto solo alla fine di questo procedimento o iter SAI come sono andate le cose, non prima.
Per fare un esempio calcistico/banale sarebbe stato come consegnare la champions league, tra il primo e secondo tempo della finale, durante la partita quindi , ad istambul ... si era quasi certi che la coppa fosse in mano al Milan, un ora dopo, poco piu', i milanisti piangevano, ecco molte notizie processuali durante il processo valgono un cazzo, perche' ancora la "partita" deve finire.
edit: amplio un concetto: vedi la percezione che la gente ha dei procedimenti e su cui la stampa spesso ci marcia in un senso e nell'altro, specie da chi non ha mai seguito un processo vero direttamente e' un po quella di arthu "che intercettino pure chi non ha niente da nascondere non ha problemi". cioe che essere imputati ad un processo sia gia un biasimo, una sorta di colpevolezza anticipata, perche i lindi non hanno che temere (ed invece sono i furbi che non hanno che temere uno furbo non viene processato anche se ne combina di tutti i colori) il processo fino alla fine e' lo strumento per valutare come sono andate le cose
invece non e' cosi spesso essere indagato o imputato nella percezione della gente e' sinonimo di colpevolezza, la gente forcaiola si dimentica che esistono el assoluzioni,e si che esistono eccome.
Ma esistono strumentalizzazioni anche a processo in corso e sono molto semplici da fare: un articolo di giornale presentato ad hoc il giorno quando il pm produce un atto molto duro per l'imputato, ed invece non viene riportato quanto invece un difensore ne produce un altro, magari il giorno dopo che sbugiarda quello del pm. Non e' una verita' ma un semplice dare enfasi alla volonta' di colpevolezza che ha il giornalista o a parti invertite dell innocenza (dando enfasi all 'atto difensivo).
Questo e' il senso di l'unica verita' e' quella che viene stabilita alla fine, durante sono solo supposizioni e se ci fosse questa certezza, allora che senso avrebbe fare i processi?
La giustizia segue la legge.Se si permette (nel bene e nel male) che la legge arrivi a certe conclusioni, la giustizia può fare poco o niente nell'applicarla.
Poi si dovrà stabilire chi è il colpevole o il meritevole di certi risultati sul piano della legge.E di solito è sempre il cittadino.Con le sue scelte a monte.
Preferisco pensare che il "vero" è ciò che è accaduto veramente.
C'è una verità ontologica, al di la della verità giuridica, che per la carità va "civilmente" accettata ma non è detto che debba esser condivisa o che sia la "vera" verità, visto che è una verità convenzionale e fallibile, esposta all'errore.
Le cose come sono andate lo sa solo chi c'era. La legge ricostruisce la sua verità. Che non è affatto detto sia come le cose sono andate veramente. Quindi dammi tutti gli elementi di giudizio possibili, e anch'io se permetti SO, al di la della ricostruzione che esce da un processo, che può anche essere lontana anni luce dalla verità "vera".
Io questa oggettivizzazione della verità giuridica che assurge a verità assoluta, mi spiace, ma non vedo perchè vada sposata al di la di ogni ragionevole dubbio.