senza calcio per una giornata non succede nulla, anzi ne aprofitto per andare a vedere mio nipote in una squadra dilettantistica (promozione)
la giusta reazione non è indignarsi, è dare poco peso alla cosa.
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senza calcio per una giornata non succede nulla, anzi ne aprofitto per andare a vedere mio nipote in una squadra dilettantistica (promozione)
la giusta reazione non è indignarsi, è dare poco peso alla cosa.
continuo a nn capire perche legate il discorso dei diritti di un dipendente di una azienda al suo stipendio... i diritti di lavoro e quindi di sciopero sono = per tutti.
neanche questo e' vero, la giusta causa deve esservi comunque anche se l'azienza ha meno di 15 dipendenti.
le differenze di disciplina tra più di quindici dipendenti e meno di 15 dipendenti sono altre.
- nelle aziende con piu di 15 dipendenti qualora e' giudizialmente accertata la mancanza della giusta causa, il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno non inferiore a 5 mensilita' inoltre puo richiedere la reintegrazione nel posto di lavoro o un indennita di 15 mensilita'
- nelle aziende con meno di 15 dipendenti qualora sia giudizialmente accertata la mancanza della giusta causa, il datore ha l'obbligo di riassumere il dipendente entro 3 gg dalla sentenza oppure devolvere una indennita pari a 2,5 mensilita fino a 14 mensilita' determinata dal giudice.
di fatto tranne qualche piccola differenza gli effetti sono i medesimi e la giusta causa e' necessaria in tutte e due le ipotesi per licenziare, che poi esitano artifizi piu' o mneo etici e piu' o meno legali per superarla sono d'accordo, ma di fatto non esiste licenziamento senza giusta causa.
il discorso e' decisamente piu' complesso, perche differentemente da quanto affermi il giocatore di calcio professionista non e' un Dipendente, non lo e' in senso stretto infatti giuridicamente e' una figura sui generis a meta strada tra il lavoratore autonomo ed il dipendente, ed infatti proprio per questo scioperano perche se prendi le cause che portano a questo sciopero sono esattamente aspetti che renderebbero , senso latu, piu dipendente il giocatore di quanto sia ora.
ed e' questo di fatto il controsenso da un lato un rapporto di lavoro non esclusivamente dipendente dei calciatori che scioperano (diritto sacrosanto dei dipendenti) perche non gli vengano lesi alcuni aspetti dell' loro status di lavoratore autonomo (che di fatto ha forme di protesta, come l'astensione ma non un vero e proprio sciopero.)
se fossero a tutti gli effetti lavoratori dipendenti dovrebbero accettare un trasferimento di sede a parità di trattamento economico come fanno e devono fare tutti i lavoratori dipendenti , loro per tutelare la loro autonomia non vogliono.
Anche per le prestazioni mediche non mi sembra che i lavoratori dipendenti abbiano il loro medico personale pagato dal datore di lavoro, ma la si entra in orbita di servizio sanitario complicando ancora di piu la discussione.
insomma il nonsense non e' sul fatto che guadagnano milioni, sebbene potrebbe esserlo moralmente, ma anche da un punto di vista prettamente giuridico o se vogliamo logico: utilizzando strumenti del dipendente per avvalorare alcuni aspetti del loro status di lavoratore autonomo.
al di la del fatto che eticamente ed anche logicamente lo sciopero e' uno strumento che poni se non si trova un accordo dalle estrenazioni sembra invece che anche se si trovasse un accordo sciopereranno ugualmente come ha indicato piu volte marphil
Non verra' fatto dalle societa' ma la soluzione sarebbe oltre a decurtargli l'ingaggio (cosa che presumo verra' fatta chi sciopera il giorno in cui sciopera non percepisce lo stipendio o in questo sono lavoratori autonomi?) reclutare dei crumiri, anche dilettanti, e fare giocare ugualmente il campionato, non vuoi giocare? Non guadagni e ti attacchi al cazzo come tutti i dipendenti.
Non avverra' tu hai presente cosa succederebbe se il milanetto medio non vedesse giocare Ibra neo acquisto vinciamotuttoilcazzodeltutto, ed anche se ibra qualora sto sciopero andasse ad oltranza perdesse piu di 1/38 dello "stipendio" continuerebbe a scioperare o mandrebbe a cagare oddo e company?
certo mr. lapalisse, ma l'esempio, gia forzato dal considerare il calciatore un dipendente subordinato, era solo per indicare l'aspetto che non e' per nulla vero che e' un sopruso ed una forzatura, e' una cosa che capita.
Nel mondo dello scibile e' impossibile che un lavoratore subordinato sia "ceduto" ad altra azienda, non si fa il muratoremercato, ed anche sull' aspetto della azienda le societa' sportive per quanto possano fare attivita d'azienda, alcune possono avere una forma di societa' per azioni quotate nel mercato borsistico, non sono delle "aziende" in senso proprio l'oggetto sociale di un associazione sportiva professionistica e' lo svolgimento in via esclusiva di attività sportive o di attività strumentali, non si possono considerare quindi aziende in senso proprio, difettando, come impone il codice civile (art. 2555), la figura di un imprenditore.
(nb il concetto giuridico di imprenditore e' differente dal concetto meramente economico, diritto commerciale docet.)
trovo molto più vicino alla realta dei fatti un esempio, sempre prestesuoso per le impossibilita materiali di assoggettare il calciatore ad un dipendente ed una societa sportiva ad un impresa, valutare il "lavoratore" calciatore all interno di una azienda "tornei di calcio professionistici" che ritenere un calciatore un dipendente che non e' o quantomeno non solo, e le singole società di calcio come aziende operanti singolarmente sul mercato del lavoro.
edit: dimenticavo per axet, inseriscimi nello 0,1% era un semplice ciao, come sai bene non mi lesino, ne mi sono mai lesinato, dal mandare a cagare qualcun palesemente, non ho bisogno di faccine, quindi non hai alcun motivo di partire per la gola ;)
sono perfettamente d'accordo, infatti ho fatto quel post partendo dal presupposto (non da me condiviso e solo per continuare sul quel filo di discorso che si era intrapreso nel thread) che il calciatore sia un lav. dipendente...
ci sono due domande, che si sono sovrapposte in questo thread...
1) possono giuridicamente scioperare? ed a questa non so rispondere, sinceramente non ho tempo di approfondire il contratto sportivo, infatti prima mi sono solo limitato a "limare" un particolare.
2) è moralmente giusto? imho assolutamente no.. in un momento economico come questo, vedere un calciatore che sciopera perchè se vuole il medico di fiducia deve pagarsi le spese o perchè deve per forza dare l'assenso al trasferimento, sinceramente mi fa ridere....