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In realtà oggi le deposizioni, in alcuni casi, sono apparse più attenuate rispetto a quelle rese nei mesi scorsi ai pm, tanto che il pm Capuano ha più volte formulato contestazioni sottolineando le parziale diversità delle dichiarazioni fatte davanti al Tribunale..
OPS...
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Argomento centrale, i dissapori intercorsi tra i dirigenti della società emiliana e i vertici juventini, Giraudo e Moggi, riguardanti la trattativa per la cessione dell'attaccante Di Vaio ai bianconeri. Secondo le precedenti dichiarazioni, nel corso di un concitato colloquio con i due dirigenti juventini, dopo che i parmensi temendo il mancato rispetto degli accordi prospettarono di depositare in Lega una scrittura privata sottoscritta nei mesi precedenti tra Moggi e l'ex dirigente del Parma Arrigio Sacchi, Giraudo avrebbe adoperato toni minacciosi affermando che il Parma sarebbe retrocesso. Baraldi ha ricordato che Giraudo "manifestò il desiderio di farci retrocedere, MA LE PAROLE ESATTE NON LE RICORDO", ha aggiunto. Giraudo avrebbe prospettato insomma "anche conseguenze di tipo sportivo che IO INTESI COME IPOTESI DI FARCI RETROCEDERE". Rispondendo poi alle domande della difesa, Baraldi ha confermato di AVER PARTECIPATO A UNA CENA A CASA DEL PATRON DEL PARMA CALLISTO TANZI SU INVITO DI SACCHI ALLA QUALE PRESERO PARTE ANCHE I DESIGNATORI ARBITRALI BERGAMO E PAIRETTO. Anche Minotti ha ricordato quel colloquio affermando che Giraudo in quella circostanza disse che i rapporti tra le due società erano da considerarsi ormai chiusi.