ennesima giga arrampicata sugli specchi
cioè trolla piuttosto, fai come i due poveri sfigati che la buttano sul ridere, almeno sembrano sagaci.
cosi fai solo la figura dell'ebete
certo e berlusconi non rompeva il culo alle minorenni...
forse pensi che me ne fotta qualcosa se dalle motivazioni risulta che vi hanno stuprato senza motivo.. o se invece dovesse risultare che vi hanno ingabbiato con tutti i crismi, torno qui a dire "hahhahahah avevamo ragione peeeeeeh"... non me ne frega un'emerita nerchia, mi fanno solo ridere coloro che si sentono edotti leggendo dalla gazzetta et similia un riassunto fatto da un giornalista sportivo su una sentenza penale di 580 pagine, della stessa specie di coloro che si strappano i capelli quando schettino viene "scarcerato" e mandato ai domiciliari, uno piu che intimarvi cautela e di fare attenzione ed essere prudenti che puoò fare..:shrug:
insulta quanto vuoi, quando uscirono le intercettazioni sull'inter e si definirono tutte, l'unica cosa che mi limitai a sottolineare fu la prescrizione, non mi sono alzato dicendo "inter??? GIAMMMMAAAAAAAAI RUBA!!"..
Moralmente, non me ne puo fregare una ceppa non avendo commesso io gli illeciti, come tifoso sono stato preso per il culo da un sistema di merda che permette di telefonare ad arbitri e di fare scommesse, e sono io che alimento sto giro di soldi pagando sky..
che poi, sportivamente se ne sia avvantaggiata la mia squadra, mi fa solo ridere, ma tutto è ciclico e infatti si è invertita la rotta... juve prima e noi a sukare.. è giusto cosi..
sulla questione non ammetteresti mai: ho delle sentenze davanti, quando troverò ed avrò tempo mi scarichero le motivazioni e mi farò un'idea mia.. non andrò a leggere estratti dalla gazzetta o da fcinternews che tenderanno a sfavorire la juve, ne da tuttosport che faranno il contrario..
a me interessa solo questo,
nulla può cancellar i titoli vinti e festeggiati sul campo e nulla valgono i titoli di cartone senza festa alcuna,
detto questo vuoi mettere il piacere di chiudere ogni discussione con un interista dandogli del prescritto e disonesto ridendogli pure in faccia:dumbnod:
dimenticavo PALUR CANTA CHE TI PASSA !!!
juve merda!
ricordiamo sempre l'inter, la squadra più vomitevole del globo terraqueo
nah ricordiamo la juve.
juve merda!
up cazzo , per non dimenticare che squadra che siete
edit , quasi dimenticavo :
Squadra di merda che siete.
Prescritti grazie al dio che lo ha chiamato a se prematuramente
Inviato dal mio LG-P350 usando Tapatalk
merdazzurri alo alo
tutto finito? vi hanno risarcito trilioni e trilioni quelli della figc?
JUVE MERDA
Zlatan trimone
Inviato dal mio LG-P350 usando Tapatalk
Prescritti e DOPATI.. MERDE!!
http://www.calciomercato.com/vivoper...mazzola-707127
per i pigri copio e incollo.
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Doping Inter: Moratti perde la causa contro Ferruccio Mazzola!!!!!
Brutta sconfitta per l'Inter a Roma: non allo stadio ma in tribunale. Il club di via Durini si è visto infatti rigettare con una sentenza della prima sezione civile la causa contro Ferruccio Mazzola, fratello minore di Sandro e autore del pamphlet di denuncia 'Il terzo incomodo', uscito per Bradipolibri nel 2004. Un volumetto in cui Mazzola jr. (che negli anni Sessanta giocò anche in nerazzurro) raccontava come il doping fosse una consuetudine nella Grande Inter di Helenio Herrera e venisse attuato attraverso pillole - probabilmente di anfetamine - sciolte nel caffè dato ai giocatori prima dei match.
Per il tribunale, quello di Ferruccio è "un racconto chiaro e completo in cui l'ex calciatore si è limitato a raccontare i fatti vissuti in prima persona": fatti che "concretizzano un interesse sempre attuale della collettività". Massimo Moratti aveva chiesto a Mazzola jr. mezzo milione di danni, ora ne dovrà pagare 10 mila tra spese e onorari. Ma soprattutto non potrà più sostenere che le denunce dell'ex giocatore fossero diffamatorie.
Correva l'anno 2004, data in cui la casa editrice Bradipolibri pubblicò un libro a cura di Fabrizio Calzia dal titolo "Il terzo incomodo. Le pesanti verità di Ferruccio Mazzola". In tale scritto si narra delle accuse lanciate senza peli sulla lingua da parte del Mazzola citato nel titolo; accuse verso la sua società (Inter) e il suo tecnico (Helenio Herrera) all'epoca dei fatti. Ferruccio (lo chiameremo così per differenziarlo dal più famoso fratello, ex n.10 interista, Sandro) sosteneva che all'Inter, in quegli anni (anni '60), ci fosse un "uso disinvolto del doping per potenziare al massimo le prestazioni della squadra e per conseguire i gloriosi risultati poi effettivamente raggiunti". L'Inter, ovviamente, non la prese bene, e l'anno dopo, per opera di Giacinto Facchetti, citò per diffamazione sia la Bradipolibri (e Calzia) che Ferruccio, richiedendo un risarcimento di un milione e mezzo di euro per danni morali.
Si cala in questo contesto ciò che è avvenuto qualche settimana fa a S.Siro, cioè il pignoramento dell'incasso di una partita del'Inter per poter pagare le spese processuali a chi avevano citato. Questa, di fatto, è conseguenza dell'iter processuale di cui vi abbiamo parlato poco fa. Di seguito viene riportata parte della sentenza (datata novembre 2008) del giudice unico Rosaria Ricciardi su questo caso: "(...) il libro è costituito prevalentemente da una serie di racconti che hanno visto come protagonista il Mazzola nel corso della sua carriera, nonché da una serie di testimonianze di molti ex calciatori. Attraverso un racconto chiaro e completo, scevro da espressioni malevole o offensive, gli autori delineano un quadro generale e storico del calcio dell’epoca".
Così si è espresso l'avvocato Alberto Foggia, difensore della casa editrice e di Ferruccio durante il processo, ascoltato da Daniele Benvenuti, giornalista de Il Tirreno: "Una volta incaricato dai miei assistiti, è iniziata la mia opera di raccolta di documenti e testimonianza per difenderli. Nel novembre del 2008 il caso è arrivato davanti al giudice del tribunale di Roma che ha respinto la richiesta di danni avanzata dall’Inter. Dopo la sentenza, le spese che ci avrebbero dovuto pagare, per quasi un anno non sono state liquidate né a me né al mio collega romano. A quel punto, nell’ottobre scorso, ho fatto scattare l’istanza di pignoramento dell’incasso di San Siro per ottenere la cifra dovuta. Una volta notificato l’atto all’Inter, la società milanese si è immediatamente messa in contatto con me per pagare prima che scattasse il termine del pignoramento".
Episodio non proprio gratificante per la società di Massimo Moratti, non solo per il disguido sul pagamento ritardato in maniera esagerata, ma soprattutto per la macchia su uno dei periodi più belli dell'intera storia nerazzurra.
Queste le dichiarazioni di Ferruccio Mazzola, che hanno gettato un'ombra pesantissima e terribile su quell'inter tanto mitizzata dai mass media:
“Sono stato in quell'Inter anch'io, anche se ho giocato poco come titolare.
Ho vissuto in prima persona le pratiche a cui erano sottoposti i calciatori. Ho visto l'allenatore, Helenio Herrera, che dava le pasticche da mettere sotto la lingua. Le sperimentava sulle riserve (io ero spesso tra quelle) e poi le dava anche ai titolari. Qualcuno le prendeva, qualcuno le sputava di nascosto. Fu mio fratello Sandro a dirmi: se non vuoi mandarla giù, vai in bagno e buttala via. Così facevano in molti. Poi però un giorno Herrera si accorse che le sputavamo, allora si mise a scioglierle nel caffè. Da quel giorno "il caffè" di Herrera divenne una prassi all'Inter”.
Già questo basterebbe per rimanere allibiti, per restare senza parole.
Ma c’è di peggio. Sì perché molti di quei giocatori, molti di quei protagonisti della “Grande Inter”, oggi non ci sono più.
Ma cosa c'era in quelle pasticche?
E’ lo stesso Ferruccio Mazzola a dirlo.
”Con certezza non lo so, ma credo fossero anfetamine. Una volta dopo quel caffè, era un Como-Inter del 1967, sono stato tre giorni e tre notti in uno stato di allucinazione totale, come un epilettico. Oggi tutti negano, incredibilmente. Perfino Sandro...Sì. Sandro e io, da quando ho deciso di tirare fuori questa storia, non ci parliamo più. Lui dice che i panni sporchi si lavano in famiglia. Io invece credo che sia giusto dirle queste cose, anche per i miei compagni di allora che si sono ammalati e magari ci hanno lasciato la pelle. Tanti, troppi...”.
E’ qui che la storia comincia a farsi tragica. Mazzola inizia un resoconto dettagliato di tutti i giocatori di quella squadra che oggi, per un motivo o per un altro, non sono più vicini ai propri cari, tutti stroncati, o comunque colpiti, da malattie a volte rare che, tra gli ex calciatori, hanno una percentuale di casi molto maggiore alla media nazionale.
Ma chi sono questi giocatori?
“Il primo è stato Armando Picchi, il capitano di quella squadra, morto a 36 anni di tumore alla colonna vertebrale. Poi è stato il turno di Marcello Giusti, che giocava nelle riserve, ucciso da un cancro al cervello alla fine degli anni '90. Carlo Tagnin, uno che le pasticche non le rifiutava mai perché non era un fuoriclasse e voleva allungarsi la carriera correndo come un ragazzino, è morto di osteosarcoma nel 2000. Mauro Bicicli se n'è andato nel 2001 per un tumore al fegato. Ferdinando Miniussi, il portiere di riserva, è morto nel 2002 per una cirrosi epatica evoluta da epatite C. Enea Masiero, all'Inter tra il '55 e il '64, sta facendo la chemioterapia. Pino Longoni, che è passato per le giovanili dell'Inter prima di andare alla Fiorentina, ha una vasculopatia ed è su una sedia a rotelle, senza speranze di guarigione...».
A parte Armando Picchi e, forse, Tagnin gli altri sono nomi meno noti rispetto ai grandi campioni, rispetto a chi in quella Grande Inter ha giocato di più.
Ma è sempre Ferrucci Mazzola a spiegare il perché.
”Perché le riserve ne prendevano di più, di quelle pasticchette bianche. Gliel'ho detto, noi panchinari facevamo da cavie. Ne ho parlato per la prima volta qualche mese fa nella mia autobiografia ("Il terzo incomodo", scritto con Fabrizio Càlzia, Bradipolibri 2004, ndr), che ha portato al processo di Roma». Quando gli è stato chiesto il perché sia arrivato tutto in un’aula d Tribunale, la risposta di Mazzola è stata chiara e inequivocabile: “Perché dopo la pubblicazione di quel libro mi è arrivata la querela per diffamazione firmata da Facchetti, nella sua qualità di presidente dell'Inter. Vogliono andare davanti al giudice? Benissimo: il 19 novembre (eravamo nel 2005 n.d.b.) ci sarà la seconda udienza e chiederemo che tutti i giocatori della squadra di allora, intendo dire quelli che sono ancora vivi, vengano in tribunale a testimoniare. Voglio vedere se sotto giuramento avranno il coraggio di non dire la verità”.
Quando parla all’Espresso, Mazzola non sa che l’amico Facchetti sarebbe entrato anche lui nella lista degli ex giocatori di quel’Inter morti prematuramente.
Ma lei di Facchetti non era amico?
“Sì, ma lasciamo perdere Facchetti, non voglio dire niente su di lui. Sarebbero cose troppo pesanti”.
non ne avevamo dubbi...
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MERDE
Cazzo . le anfetamine nel caffe . roba da far crescere i capelli in testa a conte.
Necrodoping
Guarda che è inutile che pompi i concetti.
La storia ,la giustizia sportiva , ,la giustizia ordinaria hanno scritto la sentenza su chi è la merda in italia.
Non ti dico niente perche sono certo che tutti sappiamo di che stiamo a parla :sneer: come vedi sono anche un gentiluomo del cazzo...
Se avessi voluto davvero fare del male all’Inter, in quel libro avrei scritto anche tante altre cose. Avrei parlato delle partite truccate e degli arbitri comprati, specie nelle coppe. Invece ho lasciato perdere…”.
ahahahah
oddio gli "ONESTI" :rotfl:
palur, gliela spieghi tu la differenza tra un libro di un rosicone e la legge o pensi sia troppo stupido per arrivarci?
uhm quindi se un moratti accusa la juve di rubare gli scudetti, è un rosiconeperdentedentimarci
se il fratello scemo e scarso di mazzola accusa l'inter, è il messia delle verità rivelate...
qua gli unici che si dovrebbero vergognare sono certi "assassini" spacciati per grandi allenatori..
pensa che sta storia ha toccato pure voi..
"Quando Herrera passò alla Roma, portò gli stessi metodi che aveva usato all’Inter. Di che cosa pensa che sia morto il centravanti giallorosso Giuliano Taccola, a 26 anni, durante una trasferta a Cagliari, nel ’69"
e guardacaso i familiari della dozzina di calciatori dell'inter sono anche i creatori di un associazione per le vittime del doping http://www.associazionevittimedeldoping.it/
ma pensa un pò..
muttley, visto che sei qua a riportare, nemmeno dire, puttanate, parlami di Andrea Fortunato.
ma cosa c'entra la juve con il doping, andiamo su...
Morto di Leucemia linfoide acuta e quindi? Non esiste una singola accusa nei confronti della Juve sul tema.... Non esite alcuna correlazione non ti dico provata ma neanche ipotizzata sul rapporto tra farmaci assunti nel periodo e apparizione della malattia, quindi fai il favore torna nell'ovetto.