Io non sfottevo nessuno, rispondevo a Liam che invece di crucciarsi della SUA Lazio evidenzia ancora i 7 gol presi dalla Roma l'anno scorso. Da qui il reply di pensare ai problemi VOSTRI e non ai NOSTRI ;)
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liam è scatenato!!!!!! :D
Cosi vi voglio !!! Froza Lotito ta ta ta
so proprio dispiaciuta nn se sà quanto....:sneer:
Dai, se devi fare dello spirito almeno non commettere errori in quello che citi ;
primo, la colletta non è stata fatta per acquistare alcunchè.Quote:
Era una matinée del tutto particolare. Gli spettatori che gremivano il teatro Sistina erano tifosi romanisti carichi di sentimenti disordinati e confusi, predominavano amarezza e rancore. Atmosfere da «tempi cupi». La Roma attraversava un difficile momento, la gestione Marini Dettina stava precipitando verso il fallimento, almeno dal punto di vista finanziario. Azzardati movimenti sul mercato avevano zavorrato il deficit al punto che la società non aveva pagato gli stipendi di novembre e i giocatori avevano minacciato lo sciopero. Era intervenuta la Lega riportando un po' di ordine. Franco Evangelisti giudicò arrivato il momento di fare la mossa decisiva nel disegno che tendeva a scalzare Marini Dettina e affiancò lo stralunato presidente. Quel gentiluomo che era il Conte, dimostrava un totale disadattamento alle nervose vicende calcistiche, piene di contraddizioni, di ri pensamenti, di parole mancate, di giuramenti bugiardi. Sarebbe stato un movimentato Natale, quello del 1964. Bisognava preparare la trasferta di Vicenza, in programma per !'inizio dell'anno, e mancava tutto: l'entusiasmo e i soldi. Juan Carlos Lorenzo, arrivato da poco dopo aver saltato a pié pari il Tevere (aveva allenato la Lazio, nella stagione precedente) si era conferito un nobilissimo ruolo, quello del salvatore della patria, senza averne le stimmate. li suo rude proposito fu quello di convocare i tifosi e chiedere brutalmente un obolo. Il Sistina traboccava, di gente e di malumori. Tutto era stato possibile perchè un tifoso di antica fede come Pietro Garinei aveva aderito all'iniziativa ed era intervenuto perchè l'aristocratico teatro fosse messo a disposizione. Dal palco arrivò la voce concitata e rotolante -nello sconnesso italiano- di Juan Carlos Lorenzo. Accenti appassionati. Parlarono altri, nessuno sapeva chi fossero; la gente voleva offrire subito quello che poteva, per mettere fine all'ingombrante cerimonia. Sotto il cupolone non era mai successo niente di simile: la Roma si era sempre barricata, nelle situazioni difficili, dietro il suo coraggio, senza piangere, senza invocare aiuto. Il capitano Giacomo Losi compì l'atto più difficile: afferrò un secchiello da ghiaccio e percorse i corridoi che gli sembrarono, in quel momento, irti come cespugliosi sentieri di montagna: temeva che gli sanguinassero i piedi. Raccolse le offerte: un milione e mezzo, la Roma aveva un deficit di qualche miliardo. Losi confessò poi di aver temuto di morire di vergogna.
Secondo, è stato un LAZIALE , Juan carlos Lorenzo, a portare avanti sta cosa, buon sangue non mente, MAI :rotfl:
Tutti e 46?
te lo immagini il caos con i trattori in centro? :rotfl:
Infatti non ne prendiamo + , abbiamo imparato la lezione ;)
E in ogni caso, il fatto che sia stato un LAZIALE a idearla e realizzarla rende il tutto molto più interessante :rotfl:
Si parla del 1964 e non del 2007, se facciamo a gara tra noi e voi come presidenti morti di fame non lo sò mica chi vince eh ( Chinaglia anyone? )...
Che dice Bertarelli? si è mosso a compassione per i messaggi sul blog di Alinghi?
VE se compra?
:rotfl::rotfl::rotfl:
In amicizia eh :kiss: