Aspetta le prime decisioni "serie" del governo e poi vedrai :sneer:
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quali sarebbero le decisioni serie che faranno? oO
Bocciare il lodo alfano, no ma lo fanno :nod:
Fare Seppuku in massa gli ridarrebbe un pò di dignità, ma credo che non sarà il nostro caso...
Serei nel senso che giuste o sbagliate che siano saranno delle leggi alle quale tutti i noi dovremmo sottostare :confused:
Siete i solito comunisti che travisano le parole :dumbnod:
per mosaik è gianni letta in incognito :|
L'avevo sentita in tv, ora che vedo su web era l'irap e la statistica riguardava i consumi rispetto ai redditi dichiarati (in generale questi), che in calabria avevano un rapporto superiore al 50%, cioè sul totale dichiarano meno della metà, il che conferma il fatto che solo i lavoratori dipendenti con stipendio fisso e che non lavorano in nero pagano le tasse per intero da quelle parti, e che non è solo un luogo comune.
Alcuni quote trovati al volo :
Quote:
L’economia sommersa, l’insieme di attività svolte senza pagare tasse e contributi sociali, conta tra un sesto e un quarto del nostro prodotto interno lordo, a seconda della stime. Vi sono delle regioni, come la Calabria, dove secondo l’Agenzia delle Entrate fino al ‘ 94 per cento dell’imponibile Irap veniva nel 2006 sottratto al fisco. È una piaga nazionale, un fardello che pesa sulla parte più avanzata del nostro tessuto produttivo, localizzata soprattutto nel Nord del paese, costringendola a pagare anche le tasse degli altri (potrebbero essere di un quinto più basse se tutti le pagassero).
Quote:
7 set. (Apcom) - Gli italiani consumano molto più di quanto dichiarano al Fisco. "I consumi delle famiglie nel 2007, ultimo anno confrontabile, hanno staccato i valori dei redditi dichiarati con il modello Unico o il 730, che in media si sono fermati il 20% sotto il livello delle spese". Questo il risultato di un'inchiesta condotta dal Sole24ore di oggi secondo cui la forbice si allarga fino anche al 50% se si guarda alle regioni del Sud.
"In Calabria la distanza tra spese e redditi dichiarati sfiora il 50%, in Sicilia è al 38,6% e si mantiene sopra quota 30% anche in Campania e Puglia. La fotografia fiscale - spiega il quotidiano - si presenta meno sgranata al Nord, dalla Lombardia dove si spende 'solo' il 5,8% in più di quel che si dichiara, al Piemonte (13,3%) e all'Emilia Romagna (14,6%). Il Lazio con il 19,5% e le Marche con il 18,8% sono in linea con la media nazionale del 19%".