L'unica riorganizzazione possibile in un'azienda dove metà della gente non lavora ed il restante 50% deve sopportare anche il peso degli altri per reggere il sistema, è affibbiare al primo 50% un sonoro calcio nel culo.
Il resto son palliativi.
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Il discorso rimane la fattibilità, semplicemente non lo puoi fare visto che nessuno riforma l'articolo 18, stiamo parlando di aria fritta gente, 2/3 di parlamento non lo vogliono il restante terzo lo farebbe male, vediamo di rimanere sul reale che andando nell'ipotetico anche a me piacerebbe il genio della lampada, ma questo non esiste, mi spiace per Hador che molto probabilmente resterà all'estero ma così vanno le cose non da ora da molti anni, questo governo è un aborto forzato, voluto sia dalla sinistra, dalla destra ed anche da grillo, quindi non ci resta che pupparselo sperando che migliorino le cose magari in piccolo, lentamente, riforme grosse servirebbero ma onestamente non mi auguro che questo governo le realizzi, stiamo qui a parlare ma non si va da nessuna parte, quindi poniamo solo domande retoriche di cui tristemente già sappiamo le risposte, allora questi soldi dove si pigliano? Nel solito modo, non temete, dormite ragazzi la fame è arrivata e ve lo avevo annunciato 4-5 anni fa, quando arrivo la crisi...
Gli ultimi 30 anni in Italia possono essere riassunti cosi':
politici fanno merda/rubano (fingendo di non essere tutti amici per abbindolare il popoloh)
situazione generale peggiora
gente si lamenta
elezioni (promesse random, memoria corta, media corrotti che manipolano le pecore, tutto cambierah'!)
gente vota gli stessi di prima
repeat
Direi che in linea di massima l'Italia ha la classe politica che si merita, in fin dei conti il governo attuale riflette perfettamente il modello culturale medio in Italia (nepotismo, mafia, cattolicesimo, fancazzismo etc)
L'alternativa intelligente, per chi ha possibilita' di farlo, e' andarsene e tornare solo per le vacanze. Il declino continuera' per molti anni.
Mi assento 1 giorno e sto thread esplode.
Non ho letto tutto cmq mi pare di capire che proponete soluzioni medio/lungo periodo.
Alcune robe condivisibili altre no . Soluzioni immediate non ne ho lette mi pare.
Oh, ma sono anni che si dice che l'unica soluzione immediata e' la spremuta, ma se vuoi sistemare il paese non puoi spremere, devi guardare al medio/lungo periodo.
Hai un paese con una falla, sta imbarcando acqua, spremere e' l'equivalente di cercare di rimanere a galla prendendo il secchio e buttando fuori qualcosa, mentre l'unica reale soluzione non e' darci dentro col secchio, ma tappare la falla.
Il problema e' che nessuno ha il coraggio di andare contro i sindacati. Tempo fa al solo bisbigliare articolo 18 ti saltavano alla gola dandoti del Berlusconiano fascista, te li ricordi i girotondi, gli scioperi per qualsiasi cagata? Vai a fare una riforma del genere e goditi tutti i trogloditi in piazza il giorno dopo, i giorni dopo.
Il problema rimane che questo sistema elefantiaco va smaltito, sicuramente non possono prendere di tacco queste cose, ma gia' iniziare a snellire la burocrazia sarebbe un inizio, il solo accorpare le tasse aiuterebbe a semplificare, quindi aiutando il recupero dello scoperto, pero' non fanno nemmen quello perche' e' piu' facile farti pagare ennemila balzelli dove paghi poco alla volta, bubi, ma paghi, se semplifichi e gli fai pagare un balzello solo poi l'italiano si rende conto di quanto lo prende nel culo e si incazza, quindi non cambia niente.
ma che c'entra l'art. 18 con l'eventuale riorganizzazione e quindi taglio spese? L'art 18 disciplina la tutela per licenziamento illegittimo ossia senza giusta causa nel caso di licenziamento in tronco o senza giustificato motivo e nel caso del licenziamento collettivo è illegittimo solo dove non si rispettano i criteri di scelta e le forme e termini delle comunicazioni. Non capisco perché ogni volta si parli dell'art.18 come se prescrivesse un divieto di licenziamento...
Il punto non sta qui infatti, si va nell'ipotetico ovvero quello di riscrivere l'articolo per permettere di licenziare i dipendenti pubblici nullafacenti, in realtà questo sarebbe solo un primo passo, perchè per snellire il tutto si dovrebbe fare delle commissioni, istituire dei cacciatori di teste roba che richiede procedimenti lunghissimi, si parla di utopia nell'utopia, ma è tutto un discorso "pour parler" in risposta ad Hador che in generale ritiene che sia una cosa semplice da fare una volta che riformi suddetto articolo.
Certo che puoi licenziare i dipendenti per giusta causa, ma difatto in italia è una cosa complicatissima e spesso si ha la reintegrazione, non erano dipendenti pubblici i facchini di malpensa che lanciavano le valigie dietro le reti? Colti in flagrante licenziati e poi reintegrati con tanto di arretrati da pagargli, ancora ancora un dipendente privato a tempo indeterminato dopo 5-6 faldoni di prove ce la fai a caccialo, quello pubblico è un casino ecco ora moltiplica questa bega per un 30% dei dipendenti pubblici, ottieni 2 cose, la prima ne puoi risucire a cacciare qualcuno sai che culo, la seconda rischi di rimetterci più soldi di quanti te ne servirebbero per tenerlo sul posto di lavoro a grattarsi il cazzo.
Questi non me li ricordo, pero' ricordo quello che venne licenziato dalla SEA a Malpensa e poi reintegrato su ordine del giudice, nonostante avesse un processo a carico e ci fossero i filmati a provare che aveva aperto i bagagli e vi frugava dentro.
Siamo arrivati al punto dove non puoi licenziare nemmeno con giusta causa...
Al massimo si dovrebbe rivedere la normativa sui licenziamenti collettivi che con l'art. 18 dello statuto dei lavoratori non c'entra nulla.. e poi non vedo perché tra l'altro visto che i criteri mi sembrano abbastanza sensati sostanzialmente si tratterebbe di togliersi dal cazzo gente in età pensionabile che probabilmente ha passato gli ultimi 40 anni a grattarsi le palle dentro a qualche PA.. non vedo il senso di una commissione visto che poi per il principio di sussidiarietà starebbe alle PA territoriali decidere chi licenziare e quando di certo non è compito del consiglio dei ministri o del parlamento. Il problema non è che non si può fare il problema è che non si vuole fare.
Io ti ho fatto l'esempio con l'articolo 18, ma lo stesso si applica su qualsiasi cosa che va a toccare il lavoratore, ovvero che non lo vogliono fare perche' se tocchi il santo lavoratore domani hai tutti in piazza, e nessuno vuole avere tutti in piazza a protestare.
mettetevi in testa che l'art 18 con la possibilità di licenziare senza giusta causa NON C'ENTRA UN CAZZO, anche senza quello non si può licenziare senza giusta causa
edit: cazzate.
la possibilità di licenziare a cazzo di minchia non so se sia auspicabile (anche se c'è in mezza europa comunque...). Quello che è auspicabile è avere degli strumenti per ridurre la spesa dovuta al pagamento degli stipendi pubblici. Piani di buona uscita, privatizzazioni, pre pensionamenti e siluramenti dei manager - questo è fattibile senza norme strane.
Bè Hador non mi pare tanto fattibile, senza norme strane, i dirigenti si toccano molto male, toccare ancora le pensioni non so, privatizzazioni vanno studiate molto bene che se le fai a cazzo dopo ti trovi nei casini, sicuramente possono essere strade percorribili ma dubito si possano fare rapidamente o almeno non così rapidamente per quando ipoteticamente ci servono soldi...
i dirigenti non sono protetti contro i licenziamenti. Per le pensioni ripeto piuttosto che alzare le tasse, manovra straordinaria sulle pensioni sopra i 3 o 4k euro mi pare molto più equa e giusta rispetto a quella fatta dalla fornero, anche perchè tali pensioni sono attribuite col retributivo. Privatizzazioni certo pensate bene, ma per vender 2 canali rai non ci metti 10 anni.
Le pensioni sopra i 5k da tipo 2 anni già pagano un contributo extra di "solidarietà" :rain:
Giusto a giugno è uscita questa cosa cmq senza fare grossi complotti
Il discorso fila abbastanzaQuote:
Proprio qui sta il punto: con i contributi di solidarietà che si sono accumulati fra 2010 e 2011, un reddito da 200mila euro lordi si vedeva chiedere 18mila euro se maturati da pensione, 15.500 se guadagnato lavorando in un ufficio pubblico e zero euro se frutto di lavoro privato, perché in quest'ultimo caso il contributo scatta solo oltre i 300mila euro.
il discorso non fila perchè il reddito da pensione calcolata col retributivo non c'entra un cazzo di niente col reddito da lavoro.
Al più posso capire il discorso sulla differenza tra pubblico e privato, ma nel pubblico essendo lo stato il datore di lavoro, è libero di tagliare gli stipendi un po come cazzo vuole.
Certo sulla carta è così, (perchè in teoria gli puoi revocare l'incarico o magari hanno incarichi a scadenza, in tal caso tornerebbero a fare quello che facevano in precedenza, magari l'avvocato o il commercialista) nella realtà sono una casta intoccabile che elargisce favori ed è inschiodabile, con la classica rotazione sedie, ovvero per un tot fai il dirigente alla regione, poi ti spostano alla Asl, poi ti rispostano alle scuole, poi finisci in un ente semiprivato che lavora per lo stato, fai un salto alle cooperative per poi riapprodare in regione, ad ogni scatto forse aumenta lo stipendio, se ti dico che giri ha fatto il direttore dell'ente per cui lavoro capisci che quanto scrivi è del tutto impossibile, questa è la gente che decide. Il male tuo (se accetti una critica) è che perli di "situazione ideale" purtroppo la realtà è diversissima, per ottenere quello che auspichi dovrebbe arrivare una rivoluzione improvvisa che li stermini in massa, ma non è detto nemmeno così perchè è proprio il meccanismo a monte che è concepito in questo modo ed ha il potere di rigenerarsi, tangentopoli docet...
hador ma secondo te quando cambiano le amministrazioni i vecchi dirigenti che fine fanno? li licenziano?
nahhhh :sneer: