se non sbaglio sei partito con l'esempio del bambino di Randolk che di anni ne ha 9.. perchè ora tiri fuori la cifra "4"?
:scratch:
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No era riferito a
"Il vecchio adagio che dice "piu' capisci del mondo e piu' soffri" e' sbagliato: piu' capisci del mondo e piu' sai apprezzare cio' che va apprezzato .
C'e' il tempo per le favole e poi quando passa c'e' il tempo del "che bello i miei mi hanno fatto un regalo !" e poi c'e' il tempo del "un regalo e' un oggetto, meglio che i miei stiano in salute e sto natale lo passiamo assieme".
."
...
è la stessa cosa per quanto mi riguarda.Onestamente a religione o anche a catechismo ci andavo per giocare a pallone.
Se devo essere sincero il catechismo la prima comunione i sabati in parrocchia etc mi han salvato da un nerdismo acuto che però è scaturito anni più tardi:sneer:
Mio padre è ateo da sempre ma mi ha fatto fare tutto quanto fino alla prima comunione fatta molto tardi...poi ho tirato le somme e tratto le mie conclusioni
Mio padre è cresimato e odia i preti QUASI + di Berlusconi (se uno lo conoscesse, avrebbe idea di quanto li odia) perchè un prete molto saggio si rifiutò di fare il funerale a suo fratello morto sul lavoro adducendo la scusa del "è comunista quindi non merita un funerale cristiano".
E' un caso estremo, però tra uno testardo come un mulo e un coglione, non poteva che andare a finire così.
Quando mia madre, religiosissima, ha voluto farmi frequentare il catechismo, mio padre mi diceva sempre di non andarci che erano un branco di ladri e mercanti.
Io ci sono sempre andato, ma solo perchè ci andavano i miei amichetti. Non ricordo un accidente delle lezioni e so per certo che non mi hanno mai detto nulla di particolarmente stimolante.
La prima cosa stimolante che ho sentito in tema di catechismo è stata a un'ora di religione alle scuole medie, quando la prof se ne uscì dicendo (rivolta alle ragazze): "Se un uomo vi piace, dovete solo fermarvi se è sposato. Se non è sposato, sentitevi libere di fare qualunque cosa per farlo vostro". Di stimolante aveva il fatto che non mi sembrava molto rispettoso nei confronti di un'eventuale partner...
La seconda cosa "stimolante" invece l'ho sentita da un sacerdote l'ultima volta che mi son confessato, uno svarione di anni fa.
Con questo cosa volevo dire? non lo so, ma i fatti mi cosano!
scherzo.
E' che se ogni lezione di religione o catechismo è come quelle che seguivo io, allora ai bambini non fa nè caldo nè freddo essere indottrinati alla religione. Quello che mi fa strano, è che durante la fase adolescenziale, per motivi un po' particolari, mi sono accorto di essere davvero credente e che i rappresentanti religiosi mi sembrano tutti dei veri e propri mercanti (esistono sempre le eccezioni), senza che io seguissi lezioni o messe varie... allora qual'è il modo giusto per capire se e quando indottrinare un bambino alla religione?