Spero per te che vada in porto, sarebbe proprio una bella avventura :).
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Eh anche io , perchè poi al momento reclutamenti per zone di vacanza ancora non se ne vedono .
Allo stato attuale ho un grosso negozio di fotografia delle marche dove mi prenderebbero come apprendista , e direi che niente non è :D
A prescindere da questo ci stanno degli incentivi statali per il lavoro precario volto a stimolare le piccole medie imprese ad assumere neolaureati .
Potrebbe essere un occasione :D
Ti fai un paio di tette e cerchi posto come selezionatrice per stage.
beh avessi visto la segretaria nella hall dell azienda avresti proposto anche quello come lavoro ahah :D
Cmq sia devo andare al centro di orientamento per il post laurea , li ci sta la lista delle aziende della zona che accettano questi incentivi e che quindi assumono laureati :D Urge un controllo , e mi sa che non ho modo di trovarle in rete , cmq sia poi faccio una prova :D
poco it-centred :nod:
uno dei miei migliori amici lavora sulla costa come tecnico luci negli spettacoli. prende abbastanza bene, sui 1700 mi pare, e non ha spese - quando e' a terra prende il sussidio di disoccupazione o lavora da qualche parte in citta'.
lavora la' gia' da 3-4 anni e ultimamente si sta un po' rompendo, tant'e' che ora resta a trieste almeno fino a settembre, dopo essere stato in asia per qualche mese.
ps: a proposito di facolta' ecc., non ha neanche finito le superiori :hidenod:
Che poi sta informatica ce sta e non sarebbe male dare un occhiata ai corsi di studio delle facoltà che non se conoscono eh :D
@Kolp : eh li alla costa mi hanno mandato il link poco sopra , vediamo un po se si fanno vivi non saprei che dire :D
:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:: rotfl:
Cosa c'è, come buttar giu' una pagina HTML ? .... :nod::nod:
edit:
ricordo ancora adesso che 5 anni fa c'era modo di fare corsi di informatica in università esterne. I miei compagni a ingegneria
diedero come corso aggiuntivo informatica a conservazione dei beni culturali....cosi' per far 6 crediti.
Gli chiesero come salvare un file in word e il significato di una serie di tag html....30 e Lode (a tutti e 10).
:nod: :nod:
@Kopl: a un certo punto bisogna mettere i piedini per terra. Ogni campo al momento si basa fortemente sull'informatica, tanto vale inserirne un po', tool base e tool avanzati.
Del resto Bioinformatica è nata così e direi tutto fuor che è inutile.
@Hador: essendo un accademico ti dico che infarcire l'università di retorica non aiuta ad aumentarne l'utilità, anzi aiuta solo a renderla invisa agli addetti ai lavori. Per cui, l'università ti forma in un campo in cui ti devi saper muovere, fine, tutto la fuffa sull'elevazione della persona al quadrato o al cubo, la lascio volentieri li, anche perchè di sicuro non si mangia ad argomenti accademici.
eh no alka, ci sono materie che vanno studiate e che non servono un cazzo, addirittura ci sono campi che non hanno una diretta applicazione pratica.
Altrimenti vado a farmi un corso cisco e non l'università.
Altrimenti la possiamo spostare di grado quanto vogliamo, corso di muratura a informatica perchè ok, saper fare un programma ci sta ma cazzo se devi rifarti il bagno con l'informatica non ci fai un cazzo.
Questo non vuol dire che un'università deve essere un luogo mistico di roba teorica, ma oltre che sacrosanto è necessario che ci sia gente che studia per 5 anni lettere antiche. A cosa serve? Nel mondo del lavoro ad un assoluto cazzo di niente, ma se permetti non per questo facciamo un bel rogo della letteratura greca. Tu ti confondi con il master, l'università è un'altra cosa, e mi domando che cazzo l'hai fatta a fare se la pensi così dato che sai meglio di me come un buon 60% di cose che studi nel mondo del lavoro non ti serviranno mai un cazzo, molte delle quali manco hanno mai avuto la pretesa di essere utili dal punto di vista pratico.
Stai delirando. In realtà l'analogia che mi fa è tipo: "sono un muratore ! non ho bisogno di leggere, faccio i muri !!!".
Quote:
Questo non vuol dire che un'università deve essere un luogo mistico di roba teorica, ma oltre che sacrosanto è necessario che ci sia gente che studia per 5 anni lettere antiche.
A cosa serve? Nel mondo del lavoro ad un assoluto cazzo di niente, ma se permetti non per questo facciamo un bel rogo della letteratura greca. Tu ti confondi con il master, l'università è un'altra cosa, e mi domando che cazzo l'hai fatta a fare se la pensi così dato che sai meglio di me come un buon 60% di cose che studi nel mondo del lavoro non ti serviranno mai un cazzo, molte delle quali manco hanno mai avuto la pretesa di essere utili dal punto di vista pratico.
Nessuno parla di buttare via le materia umanistiche. Io parlo di potenziarle.
In quanto ti sto per dire, assumo vero l'ormai assolutamente evidente fatto che l'informatica è pervasivamente necessaria in ogni campo per combinare qualcosa di serio che non siano solo chiacchere.
Assumo anche ovvio il fatto che l'informatica migliora l'approccio a una materia. Non c'è argomento che possa tenere contro a questo assunto nel 2010, quindi non infiliamoci nemmeno nel discuterlo, ci sono troppi esempi di buona ricerca o buona industria fatta in un campo con l'ausilio dell'informatica alla base.
Spazio.
Spazio.
Spazio.
la letteratura antica sicuramente non è da buttare, ma per studiarla in maniera effettiva si deve fare uso dell'informatica in maniera estensiva, perchè al giorno d'oggi l'omino che si mette li con la pennina a far la traduzioncina non se po' piu' vedere.
Oltre che non è piu' oggettivamente pratico...
I metodi informatici non sono sono utili perchè la persona si può rispendere in campi affini, ma anche perchè si migliora la materia stessa. Nessuno migliore di un esperto del campo può disegnare un tool utile al campo stesso.
Di che stai discutendo quindi ? Tu studia 5 anni di lettere antiche, io studio 5 anni di lettere antiche con applicazioni informatiche, vediamo chi è che dei due che in ricerca conclude di piu' e avanza il campo in maniera significativa portando a un elevamento culturale seppur minimo o chi dei due trova lavoro prima sia nel campo che fuori dal campo ? O chi dei due è in grado di trovare l'informazione che gli serve quando gli serve, mentre l'altro no ?
Una cosa di cui sono certo è che uno esperto di lettere antiche con basi informatiche cercherà di portare argomenti quantitativi e verificabili. Mentre uno che non lo è ci potrebbe anche provare, ma ci metterà molto più tempo.
In realtà non esiste un argomento contro quello che sto dicendo, a parte eventualmente un "ci pesa il culo e vogliamo tenere sto metodo".
O anche:
Il metodo attuale è vecchio, in materie umanistiche la ricerca va morendo e quelli che si laureano rischiano di rimanere disoccupati.
Assunto che lo status quo non è solo subottimale, ma proprio catastrofico, eventualmente sarà il caso, pragmaticamente, di vedere dove si può migliorare ?
L'interdisciplinarietà è sempre positiva, quindi male non può fare. Anzi,.
il fatto che non sia pratico conoscere il greco antico non vuol dire che sia inutile, non so da quando ti ha preso questo animo capitalistico-produttivo ma non funziona così e grazie a dio che non funziona così.
Da un esperto di lettere NON mi aspetto argomenti quantitativi e verificabili lol, è un esperto di lettere mica fa web semantica. Non pretendo che un esperto in lettere mi dia un prodotto, ma non lo pretendo neanche da un informatico come tu stai dicendo. Mi aspetto che un esperto di lettere sviluppi altre qualità che non siano quelle tecniche. Uno che fa 5 anni di lettere antiche mi aspetto che abbia coltivato una base culturale che sicuramente gli permette di diventare un giornalista o uno scrittore o un critico migliore di quanto non possa esserlo io che vengo da informatica. Ma no, attualmente non si cerca IL giornalista, si cerca UN giornalista per scrivere 2 fregnacce su un blog. E questo è perchè la cultura non è produttiva. GRAZIE A DIO che, almeno in italia, le basi teoriche dell'informatica, ASSOLUTAMENTE NON PRODUTTIVE, vengono insegnate. Dato che non è che la logica di hoare la usi per fare i siti web, o che ti servono le reti di petri per mettere su il db del magazzino dell'azienda del papi.
Non puoi trasformare una materia umanistica in una scientifica, è semplicemente demenziale.
Il fatto che, dal punto di vista lavorativo, le facoltà umanistiche pure abbiano pochi sbocchi è a causa di un abbassamento totale del valore della cultura e dell'importanza della cultura, non del fatto che non producono progresso, il progresso lo produrrebbero peccato che siamo troppo impegnati a guardare i culi in tv. E l'informatica è utile perchè CI PERMETTE di vedere culi in tv, non per altro. Pongo un turing sullo stesso piano di un leopardi, e parliamo di uno che ha passato la sua vita chiuso in una stanza sostanzialmente, utile dal punto di vista pratico quanto una roccia.
E poi l'informatica, l'informatica vanta al suo interno eserciti di borg pseudo praticoni che sapendo fare 2 robe, magari benissimo, ma 2 robe senza assolutamente conoscenza di quel che poi usano, si sentono gran tecnici.
L'informatica (dve informatica non vuol dire usare un computer) facciamola fare a chi vuole fare informatica, gli altri semplicemente la usino, come d'altronde funziona per tutte le altre materie.
Chiusura mentale AOE. I contenuti sono li stessi. Te lo dico da tre università diverse in tre paesi diversi. Sono diversi i metodi di insegnamento, ma questo è un altro discorso.
Un giornalista che sappia cosa sia Semantic Web può essere molto utile e molto meglio di uno che non lo sa, mette dei tag all'articolo che scrive e l'informazione diventa più accessibile al mondo intero. Uno scrittore che sappia cosa sia Text Mining, può trovare le risorse meglio ed eventualmente commentarle meglio o scrivere meglio i propri libri, saggi, poemi.
Non toglie niente alle materie umanistiche così come sono, aggiunge e basta. E, per citarti, GRAZIE A DIO, questo processo è già in atto.
Conoscere una materia non vuol dire essere a compartimenti stagni che conosci solo quella e punto, ma proprio per un cazzo, anzi più gente c'è a cavallo tra le discipline, meglio è.
Questa frase non ha senso. Anche le materie umanistiche sono scienza.Quote:
Non puoi trasformare una materia umanistica in una scientifica, è semplicemente demenziale.
Se l'informatica è utile per fare vedere dei culi in TV a una massa di rincoglioniti allora fammi il piacere di spegnere il tuo pc in questo istante...Quote:
Il fatto che, dal punto di vista lavorativo, le facoltà umanistiche pure abbiano pochi sbocchi è a causa di un abbassamento totale del valore della cultura e dell'importanza della cultura, non del fatto che non producono progresso, il progresso lo produrrebbero peccato che siamo troppo impegnati a guardare i culi in tv. E l'informatica è utile perchè CI PERMETTE di vedere culi in tv, non per altro.
E' impossibile che l'unica popolazione che tu veda beneficiare dell'informatica sia una massa di idioti decerebrati che si masturba guardando canale 5.
Soprattutto chi studia materie universitarie e arriva a laurearsi dovrebbe essere PER DEFINIZIONE al corrente di come l'informatica funziona per poi usarla adeguatamente nei limiti di quello che gli serve nel loro campo ovviamente.
Non ci si aspetta da uno che fa lettere di andare e da un giorno all'altro di creare Matrix, ma che almeno sappia come accedere agli articoli di un settore, taggare la roba così da renderla visibile ad altri scrittori, archiviare l'informazione correttamente e così via, beh... si quello me l'aspetto.
Se Leopardi avesse potuto usare un computer sarebbe comunque Leopardi, con la possibiltà di propagare la propria arte nella maniera più adeguata.Quote:
Pongo un turing sullo stesso piano di un leopardi, e parliamo di uno che ha passato la sua vita chiuso in una stanza sostanzialmente, utile dal punto di vista pratico quanto una roccia.
Che diamine dici Wilson ?
Ma anche no, mica è un bene a consumo di una sola branchia di persone che va difeso a spada tratta, (che diamine dici Wilson?), così non c'è comunicazione tra le materie.Quote:
E poi l'informatica, l'informatica vanta al suo interno eserciti di borg pseudo praticoni che sapendo fare 2 robe, magari benissimo, ma 2 robe senza assolutamente conoscenza di quel che poi usano, si sentono gran tecnici.
L'informatica (dve informatica non vuol dire usare un computer) facciamola fare a chi vuole fare informatica, gli altri semplicemente la usino, come d'altronde funziona per tutte le altre materie.
La cosa più bella che io abbia mai visto sono le materie interdisciplinari:
Logica formale applicata a giurisprudenza (giurisprudenza è umanistica ancora).
Analisi e Traduzione automatica di linguaggi (Linguaggi e Traduttori è Umanistica).
Bioinformatica
Biomedica
Pervasive Computing
Informatica Finanziaria
e cosi' via
Dove c'era gente di due ambiti che metteva su skill a cavallo tra le due materie per risolvere problemi seri e sentiti.
No il solito cretino che va a studiare un modello matematico improbabile perchè... beh era un problema risolvibile e si poteva mettere giù in formule !
L'informatica facciamola fare a tutti coloro che abbiano almeno una laurea, così si che circolano le idee.
forse ti sfugge il dettaglio che:
-se vuoi insegnare informatica in una università devi eliminare materie attualmente insegnate
-per mettere 2 tag nel cazzo serve essere degli utilizzatori, roba da ecdl, sicuramente non degli esperti di web semantica.
Stai facendo un calderone, prima parli di corsi di informatica in materie che non centrano un cazzo, poi parli di informatica in campi scientifici/matematici dove l'informatica è una naturale evoluzione della materia, poi di teorie logiche/matematiche applicate in diversi contesti.
Per esserci comunicazione tra le materie servono esperti delle materie, se inizi a formare solo specialisti in bioinformatica ti ritrovi senza nessun biologo e, cavolo, un bioinformatico di biologia/chimica ne sa un terzo di un biologo. Confondi la collaborazione tra le discipline con la definizione di nuove discipline. Attualmente un bioinformatico è un informatico specializzato, ma la figura del bioinformatico dipende sia dai chimici, sia dagli informatici, nessuno si è mai sognato di trasformare le facoltà di biologia/chimica in bioinfomatica.
Da noi una specialistica interfacoltà come piace a te esiste, psicologia/informatica. Morale? Non capiscono un cazzo, non hanno assolutamente le basi per affrontare discorsi di informatica anche banali e l'utopiah dello psicologoh esperto in interazione uomo macchina, comunicazione e sistemi si traduce in gente che ha studiato tutt'altro per 3 anni e che mo a lezione alza la mano per chiedere cos'è la V rovesciata.
Le materie non sono a compartimenti stagni ma l'apprendimento della materia lo è, o meglio, se hai 5 anni per studiare o studi pippo o studi paperino, se studi un po' tutti e due arrivi alla fine che non sai niente in maniera approfondita. E questo è esattamente il problema dei vari scienze delle comunicazione e soci. Sicuramente non di lettere, filosofia, arte eccetera. Oh magari hai fatto 100 crediti in meno di lettere per fare informatica, ma alla fine non hai un esperto in lettere, hai un conoscitore di lettere con qualche rudimento di informatica. Oh magari saprà farsi il suo blog da solo invece che usare facebook, ma come dire, utile.
E leopardi non aveva sicuramente bisogno di studiarsi la logica di hoare o i pattern architetturali per usare un computer :)
Ma perchè, ti sto cercando di fare vedere in quanti modi si potrebbe beneficiare da esperti che hanno anche una base informatica.
Ci sono un pacco di materie assolutamente inutili all'università.
Sempre prendendo come caso di studio Conservazione Dei Beni Culturali ->
Minchia un intero libro (1/3 di un) esame sul significato del rosso porpora a Roma ? SUL SERIO ?????
Dai che un bel corso di archiviazione dati e formati di archiviazione ci starebbe bene...
anzi... ci starebbe meglio...
Anche un bel corso su tecniche di scansione...
Toh ancora meglio: 3 esami su Metodi informatici per la conservazione dei beni culturali in cui vengono spiegate le tecniche di analisi.
A dire la verità, i biologi qua fanno anche un bel po' di informatica, perchè la loro disciplina è tutta basata su database e accesso alle informazioni...Quote:
Per esserci comunicazione tra le materie servono esperti delle materie, se inizi a formare solo specialisti in bioinformatica ti ritrovi senza nessun biologo e, cavolo, un bioinformatico di biologia/chimica ne sa un terzo di un biologo. Confondi la collaborazione tra le discipline con la definizione di nuove discipline. Attualmente un bioinformatico è un informatico specializzato, ma la figura del bioinformatico dipende sia dai chimici, sia dagli informatici, nessuno si è mai sognato di trasformare le facoltà di biologia/chimica in bioinfomatica.
L'informatica non è il territorio sacro degli informatici che nessuno deve entrarci.
Beh certo che se avete degli insegnanti di merda... e le cose vengono accorpate a cazzo...Quote:
Da noi una specialistica interfacoltà come piace a te esiste, psicologia/informatica.
Morale? Non capiscono un cazzo, non hanno assolutamente le basi per affrontare discorsi di informatica anche banali e l'utopiah dello psicologoh esperto in interazione uomo macchina, comunicazione e sistemi si traduce in gente che ha studiato tutt'altro per 3 anni e che mo a lezione alza la mano per chiedere cos'è la V rovesciata.
Io parlo di un 10%-15% di materie informatiche fatte per bene, il resto come prima comunque.
Tipo: Database, un linguaggio di programmazione che è in voga, XML, RDF, OWL (perchè si). Fine.
Se fatto bene riescono a fare quelle tre quattro cose che gli servono, si interfacciano alla grande con gli informatici, sono piuù spendibili sul lavoro e sono un po' più al passo coi tempi.
Se prendi e fai META' materie umanistiche e META' scientifiche a cazzo, senza soluzione di continuità, beh no che non formi una persona.
Tipo il libro sul porpora a roma o il libro su tutte le eresie cattoliche ??? (il mio migliore amico sta finendo conservazione dei beni culturali, so di che parlo)...Quote:
Le materie non sono a compartimenti stagni ma l'apprendimento della materia lo è, o meglio, se hai 5 anni per studiare o studi pippo o studi paperino, se studi un po' tutti e due arrivi alla fine che non sai niente in maniera approfondita. E questo è esattamente il problema dei vari scienze delle comunicazione e soci. Sicuramente non di lettere, filosofia, arte eccetera. Oh magari hai fatto 100 crediti in meno di lettere per fare informatica, ma alla fine non hai un esperto in lettere, hai un conoscitore di lettere con qualche rudimento di informatica. Oh magari saprà farsi il suo blog da solo invece che usare facebook, ma come dire, utile.
E leopardi non aveva sicuramente bisogno di studiarsi la logica di hoare o i pattern architetturali per usare un computer :)
Interessante quanto vuoi, ma se avessi un archeologo che si sa barcamenare un minimo e interagire con l'informatico di turno, di sicuro non faresti dei danni.
ma vedi, hai preso un tuo amico ad esempio e lo hai cercato di incastrare sul generale.
E' indubbio che ci sono alcune facoltà fatte male, e lo sto dicendo da 10 pagine, ma sicuramente non è che se ci metti un po' di informatica allora riacquistano vita.
Se mi metti informatica ad archeologia, dove informatica NON E' IL CORSO DEL CAZZO PER IMPARARE A USARE SQL, allora non è più archeologia.
E guarda che non è che se non studi informatica allora sei scemo e non sai dell'esistenza dei pc, cito archeologia perchè da noi ci sono un po' di collaborazioni con archeologi. Ma l'archeologo è venuto da noi e ha detto "devo classificare sti minchia di vasi in maniera automatica" e noi "ok bella ecco te lo famo con i rough set", quello dopo è venuto e ha detto "io ho fatto ste ricerche, mi piacerebbe fare una roba tipo google earth, se può fa?" e noi "ok mo vediamo come fare" ecc...
Non è che io mi sono dovuto studiare i vasi per classificarli e tanto meno lui ha bisogno di spararsi tutte le minchia di algebre (maledetto me quando ho deciso di fare quel corso) per farsi venire l'idea di non classificarli a mano. Gli avrebbe fatto bene? Bhe non vedo come avrebbe fatto male a me studiarmi i vasi antichi ma come dire, chissenefrega?
E poi, seriamente, che due coglioni se fossimo tutti li dietro ai pc, io gente di Cultura ne ho conosciuta ed è un piacere parlare con qualcuno che non passa il suo tempo tra battute sulle reti di petri e discorsi sugli aggiornamenti hw. Non è roba per me, ma meno male che c'è qualcuno a me complementare.
Io sono molto, ma molto, critico verso chi sceglie facoltà umanistiche. Ma perchè spesso non vedo in loro quello che per me dovrebbe essere un esperto di un campo umanistico, è come chi sceglie di fare il conservatorio perchè vuole suonare i finley non so se mi sono spiegato. Ma chi lo fa bene raccoglie i frutti, se non dal punto di vista economico, sicuramente da quello personale e di crescita, anche senza saper fare le query.
e vai a dormire :nod:
L'informatica per un archeologo deve ESATTAMENTE essere un corso per imparare i tool senza andare nel dettaglio.
Altrimenti vai a informatica.
Ma niente non capisci. Riprovo: se gli archeologi stessi catalogano la roba usando OWL, sara' bene che uno sia alla conoscenza di cosa sia il web semantico. Perche' l'aiuta nel suo lavoro da archeologo.Quote:
E guarda che non è che se non studi informatica allora sei scemo e non sai dell'esistenza dei pc, cito archeologia perchè da noi ci sono un po' di collaborazioni con archeologi. Ma l'archeologo è venuto da noi e ha detto "devo classificare sti minchia di vasi in maniera automatica" e noi "ok bella ecco te lo famo con i rough set", quello dopo è venuto e ha detto "io ho fatto ste ricerche, mi piacerebbe fare una roba tipo google earth, se può fa?" e noi "ok mo vediamo come fare" ecc...
2 cose
uno: ha una idea di come l'informatica lo puo' aiutare nel proprio lavoro (e fuori)
due: sa come interfacciarsi agli informatici
Ma, adesso stai cozzando, sullo stesso esempio che mi porti: se devi fare un progetto di classificazione automatica, non avermene a male, o sai quali sono le classi e i criteri o non ce la fai. Quindi ti devi studiare il campo e lui si deve studiare la tecnologia in comune per aiutarti.Quote:
Non è che io mi sono dovuto studiare i vasi per classificarli e tanto meno lui ha bisogno di spararsi tutte le minchia di algebre (maledetto me quando ho deciso di fare quel corso) per farsi venire l'idea di non classificarli a mano. Gli avrebbe fatto bene? Bhe non vedo come avrebbe fatto male a me studiarmi i vasi antichi ma come dire, chissenefrega?
E poi, seriamente, che due coglioni se fossimo tutti li dietro ai pc, io gente di Cultura ne ho conosciuta ed è un piacere parlare con qualcuno che non passa il suo tempo tra battute sulle reti di petri e discorsi sugli aggiornamenti hw. Non è roba per me, ma meno male che c'è qualcuno a me complementare.
Per quanto l'archeologo possa volerti bene, se non ne ha una idea, tu e l'archeologo passerete 2-3-4 mesi giusto per trovare un linguaggio comune.
Non venire a dirmi "no ma mi mo", di progetti di piccole, medie, grandi dimensioni ne ho visti un po'.
Io no, non sono critico per niente, sono molto pragmatico.Quote:
Io sono molto, ma molto, critico verso chi sceglie facoltà umanistiche. Ma perchè spesso non vedo in loro quello che per me dovrebbe essere un esperto di un campo umanistico, è come chi sceglie di fare il conservatorio perchè vuole suonare i finley non so se mi sono spiegato. Ma chi lo fa bene raccoglie i frutti, se non dal punto di vista economico, sicuramente da quello personale e di crescita, anche senza saper fare le query.
e vai a dormire :nod:
Ritengo che la facolta' umanistica sia un'altra disciplina da studiare, che abbia le sue difficolta' e il suo valore, ma che anche debba mettere la persona nelle condizioni di affrontare la vita.
Se non lo fa, come universita' e' un fallimento. Vedi conservazione dei beni culturali. Perche' mai uno dovrebbe fare una universita' cosi' fuffa al giorno d'oggi.
non è che non capisco non sono d'accordo, per potersi interfacciare con l'informatico basta una conoscenza di OWL come strumento, roba da studiarselo su wikipedia, non bisogna sicuramente essere esperti di informatica. Ed è esattamente quel che succede negli esempi che ti ho riportato, NON ti studi il campo, ti studi il contesto. Non ti studi i cocci antichi, ad archeologia chissà quanti minchia di esami hai, ti studi a grandi linee i parametri che ti servono. Altrimenti il tuo bioinformatico dovrebbe sapere tutto di biologia/chimica, ma sai meglio di me che non è così.
C'è una stracazzo di differenza tra collaborazione e unire due materie per farne una nuova, più specializzata e pratica ma sicuramente meno versatile, perchè se io faccio la specialistica di bioinformatica non è che vado a fare il quality manager poi.
Nel mio esempio un archeologo specializzato in vasi di merda va da un informatico specializzato in classificatori, entrambi si leggono 2 paper e 3 pagine di wikipedia per contestualizzare e iniziano a parlare. Mica ti devi studiare web semantica (dove per studiare web semantica ti servono almeno altri 5 corsi tra rudimenti di informatica e logica). Ed è esattamente così che funziona per tutte le discipline nelle quali applichi l'informatica
Il fatto che beni culturali non ti piaccia non vuol dire che se elimini la metà dei corsi e li sostituisci con roba di informatica allora diventa una facoltà utile, diventa una scienza informatica di beni culturali, uno che sa qualcosina di informatica e qualcosina di beni culturali. Anche e soprattutto perchè se vuoi spiegare OWL non puoi presentarti da una classe di psicologi e dire "ciao, parliamo di OWL", dato che, ripeto, ti alzano la mano per chiederti cos'è la U girata sul lato.
Scusa, ma tu ti ricordi la prima volta che ti sei studiato OWL ? Io mi sarei sparato nelle palle e sono un informatico. Me lo sono dovuto studiare da solo, va beh e' description logic, niente di che, ma l'impatto iniziale e' stato atroce.
Devi considerare che c'e' una bella learning curve e che se non ne mastichi non la impari perche' la frustrazione e' semplicemente troppo grande.
Ah ecco ti ho beccato... pensi che anche chi non e' un informatico sia in grado di gestire l'informatica nello stesso modo.
Beh, no, per lo stesso motivo per cui tu non sei in grado di fare l'architetto o l'archeologo.
Tu ci vivi dentro, non puoi pretendere la stessa prospettiva da chi non ne mastica tutti i giorni.
Sei.... molto ottimista... la realta' che ho visto io e' che l'archeologo va dall'informatico, iniziano a discutere nel loro gergo atroce e escono fuori dalla stanza pensando entrambi "questo e' un idiota che capisce solo la sua materia, ma siccome ci sono dei soldi per sto progetto, devo continuare a collaborarci anche se sara' un ditarculo", che non aiuta per niente.Quote:
Ed è esattamente quel che succede negli esempi che ti ho riportato, NON ti studi il campo, ti studi il contesto. Non ti studi i cocci antichi, ad archeologia chissà quanti minchia di esami hai, ti studi a grandi linee i parametri che ti servono. Altrimenti il tuo bioinformatico dovrebbe sapere tutto di biologia/chimica, ma sai meglio di me che non è così.
C'è una stracazzo di differenza tra collaborazione e unire due materie per farne una nuova, più specializzata e pratica ma sicuramente meno versatile, perchè se io faccio la specialistica di bioinformatica non è che vado a fare il quality manager poi.
Nel mio esempio un archeologo specializzato in vasi di merda va da un informatico specializzato in classificatori, entrambi si leggono 2 paper e 3 pagine di wikipedia per contestualizzare e iniziano a parlare. Mica ti devi studiare web semantica (dove per studiare web semantica ti servono almeno altri 5 corsi tra rudimenti di informatica e logica). Ed è esattamente così che funziona per tutte le discipline nelle quali applichi l'informatica
Il fatto che beni culturali non ti piaccia non vuol dire che se elimini la metà dei corsi e li sostituisci con roba di informatica allora diventa una facoltà utile, diventa una scienza informatica di beni culturali, uno che sa qualcosina di informatica e qualcosina di beni culturali. Anche e soprattutto perchè se vuoi spiegare OWL non puoi presentarti da una classe di psicologi e dire "ciao, parliamo di OWL", dato che, ripeto, ti alzano la mano per chiederti cos'è la U girata sul lato.
Se un archeolo arriva con nozioni base di informatica e ha una idea del gergo, non solo sa dire all'informatico cosa si deve guardare per essere in grado di capirlo, ma e' anche in grado di capire l'informatico. O tecnico, non necessariamente dobbiamo aver a che fare con informatici anche se ormai l'informatica e' una realta' di qualunque contesto.
Continuo a non vedere niente di male a modulare ogni disciplina con un po' di informatica base e non capisco perche' ti da fastidio al gozzo :nod: :nod:.
la realtà che hai visto tu è diversa dalla realtà che ho visto io, se hai avuto a che fare con degli idioti non è che se gli fai studiare informatica diventano meno idioti :sneer:
mi da fastidio perchè la spacci come una all-win situation quando di fatto si trascurerebbero materie importanti della disciplina originale per inserire dei corsi pratici di informatica da ecdl avanzato (60 crediti di informatica, primo anno, hai giusto capito che è una classe e che è un db, non tanto di più). Piuttosto metti un bel corso di informatica base obbligatorio serio per tutti da qualche parte, al liceo piuttosto che come master, non l'informatizzazione di tutto continua a parermi una boiata. Proprio perchè OWL è un dito nel culo se io lo spiego con i disegnini all'archeologo ci intendiamo, se lui se lo deve CAPIRE (che poi bella merda owl pd :sneer: ) vuol dire che deve sacrificare come minimo un anno di studi di archeologia per fare informatica. Quel che stai suggerendo è una specie di "fai la triennale di quel che voi tanto alla specialistica fai informatica", dato che con meno ore sai meglio di me che è inutile, e mi fa schif :nod:
ahah povero thread di kinson, ridotto a scambio di vedute tra questi 2 nerd. Che brutta fine.
Non mi stai capendo. Non ho avuto a che fare con degli idioti. Ho avuto a che fare con gente competente. Però erano persone che lavoravano a cavallo tra le varie materie.
Allora.... e' win win, tanto che sta diventando sempre di più una realtà...Quote:
mi da fastidio perchè la spacci come una all-win situation quando di fatto si trascurerebbero materie importanti della disciplina originale per inserire dei corsi pratici di informatica da ecdl avanzato (60 crediti di informatica, primo anno, hai giusto capito che è una classe e che è un db, non tanto di più). Piuttosto metti un bel corso di informatica base obbligatorio serio per tutti da qualche parte, al liceo piuttosto che come master, non l'informatizzazione di tutto continua a parermi una boiata.
E' un processo già in atto in quanto c'è una necessità a livello europeo/mondiale.
Putroppo volente o nolente, ogni processo cognitivo si basa sempre di più sull'informatica.
Non ci vuole molto che anche tutte le scienze umanistiche si debbano adeguare e si stiano adeguando. Nessuno si vuole estinguere perchè non piu' al passo coi tempi.
Non mi stai capendo: sia nella triennale che nel master io metterei dei corsi di informatica base/avanzata applicata alla materia con metodi che si usano in ricerca, a compendio delle normali materie umanistiche.Quote:
Proprio perchè OWL è un dito nel culo se io lo spiego con i disegnini all'archeologo ci intendiamo, se lui se lo deve CAPIRE (che poi bella merda owl pd :sneer: ) vuol dire che deve sacrificare come minimo un anno di studi di archeologia per fare informatica. Quel che stai suggerendo è una specie di "fai la triennale di quel che voi tanto alla specialistica fai informatica", dato che con meno ore sai meglio di me che è inutile, e mi fa schif :nod:
Questo perchè è davvero assolutamente necessario che tutte le persone di cultura sappiano come usare un pc in maniera avanzata, così da poter propagare l'informazione al meglio.
Scusami alka ma secondo me stai esegarendo, è corretto che un Laureato in materie Umanistiche Giuridiche e Economiche Medicina, conosce e sappia usare bene un Pc e la suite office come gira il web etc.etc., perchè quello userà nel suo lavoro, non gli frega nulla di come funziona il un Kernel di un SO per esempio.
gli servirà invece sapere come si fanno documenti lettere, grafici, fogli di calcolo, presentazioni, project etc.etc.
L'informatica va fatta da piccoli iniziano dalle elementari/medie, ma non come la intendi te.
Quello che invece è sbagliato è a mio avviso la troppa variazione di facoltà doveva essere una macrolaurea triennale in Economia e Commercio che con la specialistica sceglievi il ramo, Aziendale, Internazionale, Pubblica Amministrazione etc.etc.
ci riprovo:
USARE UN COMPUTER NON VUOL DIRE STUDIARE INFORMATICA. Non sta succedendo nulla di tutto ciò a livello europeo, i biologi NON SI SONO MESSI A STUDIARE INFORMATICA, ma alcuni biologi, vista una necessità specifica, hanno imparato ad utilizzare strumenti informatici che vengono progettati e teorizzati da informatici+biologi. Continui a far casino tra collaborazione di esperti e interfacoltà, te l'ho già scritto 3 volte, se studi informatica non studi altro, per avere una conoscenza utile che permette di padroneggiare roba tipo OWL servono quanti crediti di corsi? famo 100? Tendenzialmente è roba che sta in specialistica tra l'altro. Ora un archeologo con 100 crediti in meno di corsi è un archeologo molto meno esperto di uno con 100 crediti in più, magari capisce a tentoni che è OWL ma che minchia ti serve un archeologo che sa farsi il classificatore da solo se comunque non ha più la conoscenza teorica della sua materia sufficiente per definire le classi di vasi?
Non so te lo scrivo in maniera formale?
ho due individui X e Y appartenenti a P , una funzione a : P -> [0,10] che indica il livello di conoscenza in archeologia, una funzione f : P -> [0,10] quello in informatica
Ora X studia solo archeologia
a(X) = 10
Y studia archeologia E informatica
a(Y) = 5
f(Y) = 3
considerando che la curva di apprendimento non è lineare.
Alla fine X non saprà che minchia è OWL, ma cristo se sa cos'è l'archeologia. Y invece è un praticone, sa qualcosa di informatica e ha una conoscenza discreta, da triennale diciamo, dell'archeologia.
Ora se io devo fare un bel classificatore di vasi, stai certo che viene molto meglio quello dove X collabora con Z, dove Z è un bel nerd informatico con f(Z) =10, piuttosto sia di quello in cui Y se lo fa da solo, dato che cmq sicuramente lo farà peggio di Z, sia di quello in cui Y collabora con Z, dato che Y ha molta meno conoscenza della sua materia di X.
Alka senza un minchia di biologo che ti scopre il DNA tu la bioinformatica la puoi buttare nel cesso, non so se lo hai capito.
Fermorestando che il discorso sulla produttività poi è una roba da paperon de paperoni, allora che minchia insegniamo a scrivere mano a scuola tanto a lavoro mica scrivi a mano, facciamo dei corsi di tastiera.
il tuo discorso è condivisibile se pensi che studiare 5 anni di archeologia o 3 è esattamente la stessa cosa perchè non serve a un cazzo, e mi spiace ma non sono assolutamente d'accordo.
sono d'accordo anche io, ma solo alcune facoltà scientifiche seguono questo modello purtroppo.
Se vai a vedere quel che ho scritto...
L'informatica va fatta in ogni ambito dell'istruzione.Quote:
gli servirà invece sapere come si fanno documenti lettere, grafici, fogli di calcolo, presentazioni, project etc.etc.
L'informatica va fatta da piccoli iniziano dalle elementari/medie, ma non come la intendi te.
Fare un corso di programmazione e metodi analitici di informatica applicati alla biologia, archeologia, linguaggi.. quello che vuoi... è studiare l'informatica.
Repetita iuvant: è studiare l'informatica, te lo dico con calma e sangue freddo.
Anzi, di più, l'informatica si può studiare a più livelli, come ogni cosa. Se devi fare il ricercatore è un conto e la studi piu' approfonditamente con tutti i perchè, ti fai i linguaggi formali e via, se devi fare il biologo è un altro e studi il linguaggino che ti serve (toh, Python va in voga tra i biologi), qualche rudimento di object oriented programming e BASTA.
Ecco, questo è demenziale. Soprattutto perchè stai assumendo che l'attuale metodo va bene così come è e non si può riorganizzare tagliare l'evidente ridondanza di un mare di materie.Quote:
Non so te lo scrivo in maniera formale?
ho due individui X e Y appartenenti a P , una funzione a : P -> [0,10] che indica il livello di conoscenza in archeologia, una funzione f : P -> [0,10] quello in informatica
Ora X studia solo archeologia
a(X) = 10
Y studia archeologia E informatica
a(Y) = 5
f(Y) = 3
considerando che la curva di apprendimento non è lineare.
Alla fine X non saprà che minchia è OWL, ma cristo se sa cos'è l'archeologia. Y invece è un praticone, sa qualcosa di informatica e ha una conoscenza discreta, da triennale diciamo, dell'archeologia.
Ora se io devo fare un bel classificatore di vasi, stai certo che viene molto meglio quello dove X collabora con Z, dove Z è un bel nerd informatico con f(Z) =10, piuttosto sia di quello in cui Y se lo fa da solo, dato che cmq sicuramente lo farà peggio di Z, sia di quello in cui Y collabora con Z, dato che Y ha molta meno conoscenza della sua materia di X.
Tu parli e non le sai e se non le sai SALLE ! Quando è stato implementato quanto dico, ci sono solo stati dei gran benefici. I biologi non solo sanno come pubblicare l'informazione online, ma ci sono un sacco di DB che per definizione usano BioPax (OWL, in REACTOME) o anche solo XML (PDB e KEGG).Quote:
Alka senza un minchia di biologo che ti scopre il DNA tu la bioinformatica la puoi buttare nel cesso, non so se lo hai capito.
E sai chi li fa gli esperimenti ? I biologi ! E sai come li pubblicano ? In formati STANDARD ! Perchè ? Perchè sanno che esistono !!!
Ma infatti PATACCA li fanno già...:ach::ach:Quote:
Fermorestando che il discorso sulla produttività poi è una roba da paperon de paperoni, allora che minchia insegniamo a scrivere mano a scuola tanto a lavoro mica scrivi a mano, facciamo dei corsi di tastiera.
Si è la stessa cosa... e allora vedi che sei un gran patacca :ach::ach::ach: se già di base c'è una ridondanza della madonna nelle materie umanistiche allora eliminiamo le ridondanze, mettiamoci sia nella triennale che nel master qualcosa che renda la materia stessa più utile e mettiamo delle skills che siano riutilizzabili. FINE.Quote:
il tuo discorso è condivisibile se pensi che studiare 5 anni di archeologia o 3 è esattamente la stessa cosa perchè non serve a un cazzo, e mi spiace ma non sono assolutamente d'accordo.
sono d'accordo anche io, ma solo alcune facoltà scientifiche seguono questo modello purtroppo.
E piantala con sta cagata che se fai un corso di programmazione non studi l'informatica !
Se fai un corso di programmazione vieni introdotto all'informatica e ai linguaggi, magari non farai metodi formali per la programmazione del salcazzo, ma stai comunque venendo introdotto all'informatica.
Certamente nessuno ti chiamerà mai "INFORMATICO", ma ti ci sai muovere cistesanta !
verrà una tempesta solare che paralizzerà tutti i computer
il genere umano avrà abbandonato da secoli la scrittura a mano e non sarà più capace di usare gli strumenti per scrivere anche perché non li si produceva da tempo e quando ritornerà l'energia che serve a far girare tutte le macchine non sapranno più costruirle perché stava tutto nei pc visto che i libri e i quaderni bleah! facevano vecchio e occupavano troppo posto
vado al lavoro ciao
Alka secondo me il tuo discorso non ha proprio senso, c'è bisogno di gente specializzata e formata settorialmente per far andare avanti tutte le possibili scienze/settori, dell'informatica non se ne fanno niente come è giusto che sia, al massimo gli può servire qualche ECDL o quelle cagate lì (per utilizzare lo STRUMENTO computer), ripeto come è giusto che sia.
E, se vogliamo dirla tutta, per quanto mi riguarda meno gente cerca di fare cose del nostro settore che non capisce e meglio è, perchè di imbecilli ed incapaci il nostro settore ne è già pieno :)
Non sta tutto solo nei pc, sta anche nelle teste delle persone che la testa la usano, il problema è che queste persone sono sempre meno e quindi si, la tua è una visione che potrebbe realizzarsi ;)
Edit per Kinson che giustamente non gliene frega una mazza di quello che diciamo noi: non so, se ci sono delle possibilità reali e per farti comunque curriculum potresti accettare, in fondo sono solo 6 mesi, nel frattempo cerchi altro ma almeno puoi dire "in questo momento sono li a fare stage" che ti dà un piccolo bonus anche in sede di colloquio.
ecchila dopo 4 pagine ce l'abbiamo fatta, secondo te i corsi umanistici sono pieni di roba inutile che puoi togliere per metterci qualsiasi cosa, ad esempio informatica, almeno l'artista non lo fai ma quantomeno puoi andare a fare il programmatore.
Continuo a non essere d'accordo, anche perchè non è una soluzione. Se il problema, e dico se, di una facoltà è di essere poco specifica/seria vanno riorganizzati i corsi per renderla più specifica, sicuramente non vanno eliminati quelli ridondanti per studiare informatica. Dove studiare informatica, ripeto, non è studiare word ne fare programmazione 1. Ecdl c'è in tutte le umanistiche e programmazione 1 in tutte le scientifiche, ma se vai da un biologo, forte del suo programmazione 1, e provi a spiegargli owl non capisce giustamente una sega. Infatti come tu stesso dici i biologhi pubblicano in formato standard ma non hanno MINIMAMENTE idea di come cazzo funzioni owl.
Purtroppo alka hai dato 8 significati diversi all'insegnare informatica, dal imparare a usare word, all'informare che esistono certe tecnologie, al insegnare informatica applicata a diversi ambiti. Ben venga informare i biologi dei metodi di scambio delle informazioni, ma lo fai con 2 ore di seminario.
La gente non è scema, non c'è bisogno di studiare informatica (con un percorso base che può essere programmazione/bd/architetture/ingegneria/algoritmi/logica e funzionale) per rendersi conto dell'esistenza dei computer... Cazzo alka mia nonna ha 80 anni, fa la spesa online e cerca su google le soluzioni alle parole crociate e ti assicuro che non ha studiato informatica.
Asp che rispondo ad hador e così rispondo anche a te.
Stai ciurlando nel manico e non hai un argomento strutturato. La metto giù quasi come in prolog, vediamo se capisci meglio:
Fatti:
a) L'informatica è stata dimostrata utile in ogni ambito.
b) Conoscenze base e avanzate di informatica sono capacità riutilizzabili.
c) Le attuali lauree umanistiche presentano un immensa quantità di esami i cui gli argomenti sono ridondanti.
Argomento risultante dai fatti:
Per massimizzare la qualità (oggettiva) dei nostri laureati conviene riorganizzare i corsi, eliminare inutili, evidenti, constatate ad ogni livello ridondanze e introdurre più corsi di informatica incentrata e applicata alla materia stessa.
Perchè l'informatica e non qualcos'altro ? Vedi a e b.
Implicazioni
a) Avendo eliminato delle ridondanze inutili e sostituite con informazione in più, a livello culturale la vecchia figura non è di certo superiore a quella nuova. A parità di conoscenze in archeologia/storia/architettura/giurisprudenza, abbiamo qualcuno che se la cava benino al calcolatore.
b) La nuova figura ha un approccio alla tecnologia molto migliore, non schifa un computer solo perchè lui è sul monte olimpo e con certe cose le mani non se le sporca.
c) La nuova figura si interfaccia molto meglio agli informatici e semplifica la ricerca.
d) Se proprio l'individuo non si può spendere nel campo, può andare in un campo affine dove è richiesta un minimo di conoscenza in informatica. Che ha messo su all'università.
ORa vorrei sapere quale fatto puoi scalzare e quale implicazione non è corretta.
Ci sono le macchine da scrivere meccaniche che sono in qwerty, :fuck: .
il fatto c) è una tua supposizione, basata sul tuo amico e il color porpora, e già solo per questo tutto il resto è sbagliato.
l'implicazione b) è un tuo pregiudizio su chi studia materie umanistiche, non hai modo di dimostrare che i non informatici non vogliano utilizzare l'informatica per semplificarsi la vita - non lo puoi dimostrare perchè non è così, accade tutti i giorni.
l'implicazione c) ha un controesempio che è il mio formale riportato sopra, se semplifica la comunicazione abbassa la qualità - o meglio è vero solo se il fatto b) è vero, cosa che non puoi dimostrare.
l'implicazione d) è giusta, ma in contrasto con lo scopo di un corso universitario che dovrebbe essere formare degli esperti di una precisa materia.
Qua quello che non ha un argomento strutturato sei tu, per il semplica fatto che tutto il tuo sistema si basa su un assunto nato da un pregiudizio non dimostrabile ;)
secondo me , oramai l'uso di un computer e quindi andando oltre le basi di informatica, come l'inglese o più lingue straniere sono oramai fondamentali nella via odierna sia se apri un negozio di salami sia se fai ricerca.
Si dovrebbe inserirle nel percorso didattico dalle medie in su, così che poi nei corsi di laurea vengano solo sfiorate con le applicazioni mirate per i temi studiati
vedere informatici scannarsi a vicenda non ha prezzo :nod:
@ Tanek : praticamente posso anche considerare quello stage qualcosa di infattibile .
A conti fatti lo stage lo fanno dopo aver fatto 3 selezioni di persone che debbano parlare fluentemente inglese nell ambito di accordi economici e di marketing con l'estero. A conti fatti a queste persone serve di piu qualche laureato in lingua per il commercio visto che oltre l'inglese gli faceva comodo anche il cinese visto i contatti che hanno con quella parte di mondo.
Adesso cerco appunto questi contatti di aziende che stanno depositati presso il CETRIL per vedere che cosa fanno e come posso propormi :D
Cmq sia posso considerarmi anche un redattore visto che il nostro nuovo capo della radio universitaria ci vuole fornire di tesserino da giornalista / pubblicista + un tot di rimborso decente .
@Alka & Hador : vi ringrazio per la partecipazione accorata alla discussione , però cercate di tornare it :D
c) è basata sulla quantità immane di lamentele, che si sentono ogni giorno dagli studenti e dagli insegnanti stessi... anche su questa board...
Oltre che, vai a guardare le materie del master e della triennale e... ops... sono le stesse... stesse ore anche... :fffuuu::fffuuu:
Non è un pregiudizio è un semplice dato di fatto che se non sei allenato a usarlo vuoi il tecnico che lo faccia per te.Quote:
l'implicazione b) è un tuo pregiudizio su chi studia materie umanistiche, non hai modo di dimostrare che i non informatici non vogliano utilizzare l'informatica per semplificarsi la vita - non lo puoi dimostrare perchè non è così, accade tutti i giorni.
Che pregiudizio ? E' natura umana. E' un fatto tanto ground che non ho bisogno di dimostrarlo, entra in una qualunque azienda, università o ambiente lavorativo di sorta.
Arrivo a b) e c) ma la a), l'hai sorvolata ?Quote:
l'implicazione c) ha un controesempio che è il mio formale riportato sopra, se semplifica la comunicazione abbassa la qualità - o meglio è vero solo se il fatto b) è vero, cosa che non puoi dimostrare.
Se semplifica la comunicazione abbassa la qualità ???
Se fai una affermazione, spiega perchè.
No comunque. Se semplifica la comunicazione, semplifica la comunicazione.
Essere capaci di comunicare vuol solo dire essere in grado di organizzare l'informazione meglio e trasmettarla meglio in maniera che sia meno involuta e più comprensibile.
Non abbassa la qualità di quello che si conosce. Non c'è correlazione tra le due cose.
Contrasta con l'obiettivo di fare degli esperti ?Quote:
l'implicazione d) è giusta, ma in contrasto con lo scopo di un corso universitario che dovrebbe essere formare degli esperti di una precisa materia.
L'obiettivo dell'università, ora sarò io un po' retorico, è di formare della gente che abbia delle conoscenze di un certo ambito, ma anche di formare della gente che se la sappia cavare.
Altrimenti mettiamo il numero chiuso a Archeologia e Conservazione, perchè ne abbiamo troppi di quelli... così come a Giurisprudenza...
Tu pensi che il tuo ragionamento si poggi su basi solide, in realtà no. In realtà hai frainteso il vero obiettivo dell'università che è quello di formare people of thought, che sia in grado di muoversi nell'ambiente reale applicando sia c'ho che ha imparato sia studiando cose nuove col metodo appreso, sia inventando nuovi approcci a un problema sempre usando la maledetta testa.
Se l'ambiente è informatizzato al 90%, è bene che uno abbia la forma mentis per muoversi in tale ambiente. Tanto più se si riesce a fare CAPRA e CAVOLI riformando ciò che è obsoleto con ciò che è nuovo e funzionante.
Ti piacerebbe, però il fatto è che non sono proprio in grado di formulare dogmi o imperativi categorici, in quanto tendo sempre a sviluppare l'albero.Quote:
Qua quello che non ha un argomento strutturato sei tu, per il semplica fatto che tutto il tuo sistema si basa su un assunto nato da un pregiudizio non dimostrabile ;)
aho alka non avvocatizzarmi, se la butti sul formale stai sul formale non puoi tirare in piedi un discorso su una roba che ti sei inventato tu, puoi sviluppare tutto l'albero che vuoi ma se la radice te la sei inventata che ci vuoi fà :sneer:
Ti ho contestato il fatto b) e ti ho fornito un controesempio per la c) dove è spiegato l'abbassamento di qualità, chevvoi di più dalla vita.
Per me la discussione è finita, o mi sottoponi una dimostrazione del b) e una dimostrazione che è meglio sostituire ad eventuali corsi inutili corsi specializzati nell'ambito oppure non puoi spacciarlo come discorso logico. E' semplicemente una tua opinione basata su dei tuoi (pre)giudizi sulle facoltà umanistiche. In parte condivisibili ma in parte no, ma in ogni caso assolutamente non generalizzabili.
E' giusto che ci siano tecnici che lo facciano per te, mica mi curo da solo io eppure sarebbe parecchio utile farsi sti 100 crediti di medicina, è sbagliato che non si venga informati dell'esistenza dei tecnici. Ma i dottori sai che esistono e gli informatici sai che esistono. Abbiamo archeologi che vengono da noi a chiederci di fare classificatori, ingegneri che si interessano ai simulatori di folle, i fisici che collaborano con gli esperti di calcolo parallelo, matematici e statistici che sviluppano nuove strategie basate sull'informatica, biologi che pubblicano i dati in formati moderni, nonne che usano i pc, cinni che scaricano le versioni da internet, giornali online con più tag che altro eccetera eccetera
(scusa kins questo era veramente l'ultimo, oppure splittalo che famo prima :nod: )
E soprattutto dimentichi la cosa VERAMENTE IMPORTANTE, che sta vignetta riassume bene:
Alka manco una donna è prolissa e polemica come te :rotfl:
btw io son laureato in storia dell'arte e dell'informatica non me ne sbatte na ceppa ma non perche non mi interessa o altro, quanto perche quello che devo sapere è ristretto a un certo ambito (photoshop, word, pdf, mail e tutte le altre cose che piu o meno un utente medio non ha certo bisogno di impararle in un'universita, basta un po di pratica e voglia di imparare).
E cmq penso sia inutile discutere con te in quanto ragione in una maniera del tutto fine a motivare le tue ragioni arrivando a perdere il punto di vista principale:
A che cosa serve a me, storico dell'arte l'informatica al livello a cui tu fai riferimento?
A nulla perche ci stanno gia persone molto piu competenti di me di cui mi posso e devo avvalermi se voglio determinati risultati. A me sta di tenermi al passo coi tempi in modo tale da non dover cadere dalle nuvole se mi si impalla internet o se devo sistemare delle foto per un catalogo cartaceo o online.
Riguardo piano di studio, facilita della facolta ecc. non entro in merito vorrebbe dire scontrarsi su tematiche del tutto aporetiche, quello che credo io è che ci sono due modi per scegliere la facolta universitaria o cmq su cui basere le proprie scelte:
- scegliere un percorso che porta denaro
- scegliere un percorso che ti fa diventare la persona che desideri essere
Talvolta, questi due percorsi conincidono, altre volte invece, son del tutto paralleli e qui sta alla persona scegliere quale sia la cosa piu importante per lei tenendo cmq presente che non si puo diventare qualcuno senza soldi e che i soldi possono comprare tutto ma non l'umanita e la cultura (quella vera) di una persona.