brb, vo a giocare.
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Controllato ora... è solo sullo store americano, quindi dovresti usare una card
Ma forse per un gioco del 2006, difficile da trovare ormai, è la soluzione migliore
anche se giochi a tennis o a biliardo se sbagli perdi il punto, se sbagli a muovere un pezzo a scacchi non e' che il tuo avversario ti fa tornare indietro, se sbagli amuovere una pedina a backgammon sono cazzi tuoi ma persino a rubamazzetto per dire uno dei giochi piu coglioni della storia se non stai attento alle certe perdi , e' cosi in ogni Gioco senza il "video" davanti perche questa logica deve essere ribaltata per i videogiochi?
site generazioni che nona vete mai giocato a nulla o il papa per non farvi frignare quando giocavate a qualcosa vi faceva vincere sempre?
Praticamente in ogni cosa della vita compresi i giochi e non solo "video"giochi se sei bravo vai avanti/vinci se sei merda guardi gli altri. a mio avviso e' l'avere tutto facile delle nuove genrazioni che vi rende difficile questo semplice concetto di vita, altro che comportamento compulsivo ossessivo, non capisco cosa ci sia di divertente in un gioco che anche se sbagli non fa nulla... a Me2 uno deve essere veramente impedito per crepare.
La cosa che stupisce di piu penso che siano solo i cinni a non capirlo.
qua non si chiede niente di frustrante ma che un gioco al massimo della sua difficolta' sia difficile e si vada avanti solo se si gioca bene e non si fanno errori: una sfida.
io trovo molto piu frustrante iil gioco che te ne fotti di come giochi tanto vai sempre avanti anche se stai parlando al telefono o mangiando.
ti ha risposto kat che quoto sotto il multy non vuol dire niente contro un impedito qualunque multy e' semplice contro il team piu forte al mondo e' impossibile, si sta parlando di singleplayer e non si sta parlando della strausata parola del cazzo skill ma di mordente nell andare avanti ad un gioco, se e' tutto facile ma chi se ne fotte di vedere un gioco?
na non si tratta di ricordare i bei tempi andati, ed e chiaro che qualcosa da giocare si trova ma ripeto ee' innegabile che i blockbuster degli ultimi anni spesso sono per focomelici perche la gente trova la difficolta di una cosa frustrazione e whina.
Si tratta di constatare che ormai anche nel mercato videoludico tutto e' diventato piu facile per assecondare i player newcomer che non si sono fatti le ossa a capire che come dice suppa giocavi ad un videogioco come un coglione finivi presto i soldini quindi o imparavi a giocare o guardavi
analogamente era cosi anche per i giochi a casa fino ad una decina di anni fa eh mica solo all era dei coinop. Ora le console sono diffuse anche a ragazze nonni e cinni che non vogliono giocare ma guardare la grafica leggere la storia perche nn sono in grado di leggere un romanzo insomma cercano dai giochi altro non "giocare" che per definizione implica che se sbagli paghi ma credere di giocare con giochi che perdonano molto sugli errori, praticamente guardare.
poi ognuno ha i suoi canoni un gioco per te difficilerrimo puo essere una minchiata per un piu bravo, vedi ad esempio di ME2 kat che penso sia uno dei giocatori piu impressionanti che abbia mai visto giocare non mi stupisce
esattamente non capisco perche' debbano nuovamente tirare fuori i multy che per definizione implicano la bravura degli avversari e pure il tuo personale approccio allo stesso, se entro in un server scrauso di Tf2 per fare due frag e chiaro che gioco per divertirmi se ho un clan allenamenti e clanwar e palese che do un approccio piu serio e difficile al gioco.
esatto finito un gioco avevi "battuto il gioco" eri contento eri riuscito a fare una cosa che ti aveva ludicamente impegnato
Può essere.
O più semplicemente avendo solo qualche ora in una settimana da poter dedicare a questo passatempo, vorrei divertirmici senza incaponirmi troppo su un trial & error 2d.
Viceversa c'è chi invece sta più di 3 ore ogni dì davanti al monitor e può permettersi senza problemi nerderie di ogni tipo. ;)
Non si tratta di voler tutto facile o voler andare avanti a tutti i costi, solo che qua pare che un gioco per essere bello debba avere come unico requisito quello di dover passare ore davanti allo schermo a rifare lo stesso livello N volte finché non riesci, e poi una volta finito buttarlo nel cesso gridando al cielo fuck yeah ho fottuto il sistema. Tanto per rimanere sul banale un gioco del genere puoi trovarlo in Demon's Souls. Un gioco che ho finito più volte e ci ho speso N ore davanti, ma pur essendo decisamene uno dei giochi più hard per console di questa generazione posso tranquillamente dire che non è stato il più divertente da giocare.
Poi vabbè il discorso sul backgammon/tennis/scacchi non è molto attinente visto che tu stesso diciChe poi per te la difficoltà nosebleed sia un requisito essenziale del tuo divertimento, questo non lo metto in dubbio.Quote:
esattamente non capisco perche' debbano nuovamente tirare fuori i multy che per definizione implicano la bravura degli avversari e pure il tuo personale approccio allo stesso, se entro in un server scrauso di Tf2 per fare due frag e chiaro che gioco per divertirmi se ho un clan allenamenti e clanwar e palese che do un approccio piu serio e difficile al gioco.
Vorrei solo dire però che 20 anni fa i coinop e vg vari erano per forza di cose a difficoltà maniacali per 2 motivi: 1) per spillare piu soldi possibili obv e 2) perché a causa della mancanza di tecnologie/cultura videoludica la difficoltà intrinseca del gioco era spesso l'unico modo per tenere incollato il giocatore al monitor, vista la scarsezza di contenuti negli altri reparti.
Oggi videogiocare è un'esperienza totalmente diversa e se non vi piace perché siete rimasti al 1979 non è certo colpa dell'industria dei vg. Ci sono cose che contano molto più della difficoltà nosebleed: l'interazione fra i giocatori, diretta o anche indiretta, il gameplay e la profondità dello stesso (eh sì, il gameplay totalmente assente nei vg old school perché erano tutti platform con un tasto per saltare), il realismo, la presenza di un plot che ti spinga ad andare avanti (io preferisco un plot coi controcazzi per essere motivato a finire un gioco piuttosto che perché "fanculo giocodimmerda prima o poi ti finisco"), perché no anche la bellezza e la complessità delle ambientazioni, e tante altre cose che rendono il giocarlo un' esperienza il più completa possibile. Obv tutto questo non vale per i picchiaduro o i giochi di corse per ovvi motivi, ma anche lì ci saranno altri canoni da rispettare piuttosto che la semplice difficoltà. Poi un altro aspetto importante imho è il lore di un VG. Io probabilmente sono malato ma oltre ad aver rigiocato Kotor 1 & 2 decine di volte mi sono anche letto qualsiasi informazione sul lore che avevano creato dalle varie wikia, blogs degli autori etc. Pure questo fa parte dell'esperienza di gioco. Lo stesso Kotor l'ho sempre trovato abbastanza facile da giocare, eppure a nessuno è venuto mai in mente di considerarlo un gioco di merda, anzi. Perché? Per i motivi che ho scritto sopra..
tl;dr 20 anni fa nei giochi c'era SOLO la difficoltà, 20 anni dopo ci sono talmente tanti aspetti importanti che la difficoltà viene messa in secondo piano.
Ah, su Diablo 3 non si dropperà più il corpo+items alla morte e se schiatti ci sono i checkpoints sparsi per il livello, .. easy game dirà qualcuno... gioco di merda? :sneer:
Non concordo affatto... anzi... anche perchè non c'erano solo i coin-op ai tempi.
Vi erano un sacco di sistemi casalinghi anche, eh.. c'erano un fracco di avventure testuali/grafiche.. di gdr/dungeon crawling/jrpg... di picchiaduro a scorrimento e non.. (IK+ ? Karateka? Yie Ar Kung Fu?) parlando di quando ancora dovevi nascere.
esistevano giochi facili e banali.. sia in sala che in casa, come c'erano giochi medio facile.. giochi difficili.. e giochi very very hardcore.
Per tutti i gusti.
Noi ai tempi ci emozionavamo nello stesso modo con cui le persone si emozionano oggi a livello di impatto visivo/audio/gameplay... era tutto uno scoprire.. era tutto un rimanere meravigliati ad ogni novità.
E non avevamo certo bisogno di vedere i peli del culo di un personaggio per entusiarmarci e capire cosa rendeva un gioco speciale...
Ricordo ancora che mi emozionai e spaventai nonchè mi sentii davvero soddisfatto quando finii Avventura nel castello sull'apple 2E.. o Wizardry... avro' avuto si e no 5-6 anni e di grafica avevano davvero ben poco... :D
Poi lo stesso successe anni dopo con Maniac Mansion.. mi spaventava ma averlo finito da solo fu una esperienza...
Poi vennero le avventure infocom.. e fu la stessa cosa..
Per arrivare a Final Fantasy 6... stesse emozioni..
Tanto per citare un iter.. che si potrebbe ripetere con un sacco di altre cose.
La causa sostanziale è il volume del business.. e l'allargamento del target. Ora purtroppo la difficoltà assume un valore aggiunto al gioco (vedasi DS che ha venduto tramite passaparola per quello) ma sono pochi a coglierlo.
Quando scrivevo recensioni, uno dei miei parametri di valutazione era la difficoltà e ricordo che spesso lo era anche per altri giornalisti.. anche se ironicamente finiva quasi sempre sia nei pro che nei contro.
Quante rece avevano : PRO: Dannatamente difficile e lungo. Contro: Alcuni lo troverebbero dannatamente difficile e troppo lungo.
Temo che oggi non fregherebbe piu' a nessuno.
Naaa io penso che fregherebbe, basta vedere cmq il successo e le emozioni che portano certi titoli, a me Demon's soul è piaciuto un casino come le coop a Left1-2 ad estremo ad es., ti lasciano cmq un senso di appagamento che pochi altri titoli ti lasciano, su questo concordo al 100%.
Però bisogna essere consapevoli che il mercato è differente come sono cambiati i tempi, e non deve essere necessariamente visto come il "male" e stop, poi dipende dai gusti, ma ripeto, i giochi sfidanti ci sono, giocateveli piuttosto :D
Il mio primo giochino fu "Aztec",
me lo ricordo ancora perchè ogni volta che nel primo livello mi avvicinavo alla piramide, subito mi veniva l'ansia da prestazione e finivo col crepare, però continuavo a giocarci e talvolta arrivavo al quarto livello :rotfl:
ti ha gia risposto esaustivamente Suppa, ribadisco solo alcuni punti.
Mi spiace che vuoi negare l'evidenza anche a costo da passare per pirla: in molti giochi tennis, scacchi sbagli perché tu sei scarso, se sbagli il servizio non rileva quanto sia forte l'avversario, cosi come se non sei in grado di fare il rovescio, se non hai memoria sulle carte ugualmente, se a scacchi non pensi a tutte le contromosse il "livello" dell avversario non rileva, se a backgammon non ti spremi un minimo le meningi per non lasciarti pedine scoperte sei tu scarso non l'avversario bravo. Insomma puoi girarci intorno i fatti sono questi. in ogni gioco vai avanti in relazione a quanto sei bravo anche non videogioco.
Sul discorso della grafica cadi nuovamente nel banale in ogni tempo la grafica era il massimo possibile e' chiaro che con le migliorie tecniche e' sempre migliorata diventando più realistica ma tu credi che chenneso' marble madness non avesse una grafica e controlli superbi per i tempi, li aveva noi restavamo a bocca aperta a vederla e cosi capitava per ogni cosa... credi che 20 anni fa li facessero brutti di grafica perche andava bene cosi? ma smettila per le console ed anche i coin op la grafica e' sempre stata importante era il massimo per i tempi per noi era il massimo esattamente come puo essere il pelo del culo del char di un gioco odierno, solo che a qualuno stupisce per altri invece e' semplicemente un dettaglio e chiaro che chi si divertiva anche con un pixel a fare da protagonista del gioco e' piu smaliziato e non gli frega un cazzo se i peli del culo si muovono con l'andatura della cammminata, un dettaglio iacevole da vedere ma sempre un dettaglio.
Infine sbagli nuovamente come indica suppa a pensare che i giochi vecchi erano tutti solo platform, molti coin op lo erano ma quello perche i coin op devono essere giochi dinamici per cui perdi poco tempo chiaramente per discorso di mercato (ma ricordo qualche gioco con slowpace che mettevi i gettoni sul "tempo" di gioco), ma ci sono sempre state avventure, gestionali, strategici, picchiaduro, avventure arcade, rpg, dungeon crawler
Vedi il problema e' semplicemente che non sai di cosa parli se ti citassi roba come zork( avventura), star riders (del vetusto atari 2600 simulazione spaziale in soggettiva per cui serviva joy e kayboard capostipite di wing commander e xwing) dune 2 (capostipite degli rts della westwood), wings, (simulazione arcade di volo della prima guerra) It came from the desert, maniac mansion, the last Ninja, Ultima( e non parlo di quello online ma del primo dell 80), wizardry, karate champ (primo picchiaduro 1 vs 1 che si giocava con 2 joy), probabilmente non sapresti nemmeno di cosa sto parlando, ma nonostante tutto non ti limiti con arroganza (ti arroghi conoscenze che non hai) a giudicare e sparare sentenze che non hanno alcuna logica come "i giochi di 20 anni fa erano solo difficolta'" (prendi uno solo degli esempio che ti ho fatto e noterai che tra dune 2 e starcraft 2 cambia come gioco molto poco se non il supporto online la graficahh ma le dinamiche del gameplay strutturali del gioco sono pressapoco inalterate solo che dune 2 e' del 1992, 18 anni fa. Ridete ancora sulle gag strausate in molti giochi che hanno visto luce su schermo la prima volta su maniac mansion di ben 23 anni fa)
quasi tutto quello che giochi ora ha un capostipite di 25/20/15/10 anni fa il problema e' che non ne sei a conoscenza, ora la gente sbava per dragon age: origins (ottimo gioco) ma magari non sa nemmeno che cosa sia stato baldur's gate e' chiaro che chi ha giocato baldur's gate ha un occhio più critico, nota differenze e nota maggiormente come il mercato abbia un tuning verso il basso per permettere anche ad incapaci di comprare un videogioco.
Chi gioca e' meno esigente e' una costatazione ed il mercato va ugualmente avanti anzi molto di piu per questa mancnza di esigenza dell utenza: infatti i giochi sono piu diffusi e socialmente uno che gioca non e' piu un disadattato ma anzi quasi figo.
Siamo alla settima generazione di console ne e' passata di acqua sotto i ponti e noto sempre l'arroganza di chi non ha vissuto le "ere" non per sua colpa ma semplicemente per l'eta' e non capisce ma non evita di sparare giudizi su cosa non ha vissuto, la grafica era fondamentale anche ad i tempi solo che non bastava da sola c'era anche altro la componente ludica e di sfida la soddisfazione che dava quello che redenva un videogioco differente da un film un romanzo o altro "media" e rende perplesso che non ve ne rendiate conto, forse perche non siete nemmeno piu in grado di leggere un buon libro mica ssaggistica anche semplicemente un romanzo e quindi una storia di un videogioco diventa canone di bella storiahhh.
poi ci chiediamo perche guardando i cinni attuali sembrano dei coglioni, non sanno piu fare un cazzo nemmeno godersi un gioco... passivi in tutto: si scopa guardando gli altri scopare su youporn si gioca guardano immagini sul video e la cosa mi fa grande tristezza.
nah non e' una questione di tempo anzi forse lo e' avendo meno tempo anche un oretta emozionante e' impagabile, minor tempo in genere porta una ricerca di miglior qualita', quando hai più tempo va bene tutto basta che quel tempo in eccesso"passi": se puoi andare una volta alla settimana al cinema ti guardi il miglior film che c'e' in circolazione oppure entri nel primo cinema l'importante e' vederne uno?
ed e' esattamente questo il punto: appagamento. Piu' una cosa e' difficile piu e' appagante riuscire a farla, piu' si crea l'ansia di prestazione che indica cicoh e la bellezza di giocare a qualcosa, vale per tutto.... e' una cosa cosi palese che non capisco cosa ne stiamo a parlare ancora, qua si sta cercando di argomentare, prendendo un altro esempio, che l'importante e' scopare e basta.. no sicuramente scoparsi una modella e' piu' difficile ma voglio trovare il primo stronzo che mi dice che trombarsi una cofana di 180 kg sia esattamente ugualmente appagante, anzi meglio, perché non hai il rischio di non riuscirci.
gli esempi li puoi fare per ogni cosa.
Certo se poi una cosa che deve impegnare un minimo (stiamo parlando di videogiochi eh mica di andare ad accorciare il cazzo a tutti i cannibali del Congo) diventa istantaneamente frustrante, bo c'e' qualcosa che non torna e viene ribadito appunto il motivo fondamentale di questo tuning verso il basso del mercato videoludico, prodotti per tutti anche per chi guarda e basta.
tl;dr