STRONZO.
Non si gioca così coi sentimenti.
:cry:
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STRONZO.
Non si gioca così coi sentimenti.
:cry:
era per fartelo amare ancora di +
http://www.soqquadro.org/Public/avat...351_Dawson.gif
mmmmmm mi sa che sta stagione gli interetti ruberanno il trono di QQer ai rometta :nod:
leggo abbondanti stronzate nell'articolo cmq..
10mln per Storari che è stato pagato la metà??? :gha:
meglio Caceres di Motta? Certo! uno pagato 1.5 e se va bene altro 3,5 prox anno contro un giocatore per cui il Barca chiedeva dai 9 ai 12mln subito.
Poi uno che dice "non era meglio rinnovare Cannavaro" ne sa a pacchi di pallone!!
Colpo di grazia (ma sentito anche da altri giornalisti) il paragone soldi spesi per Ibra = soldi spesi per Pepe+Krasic. Peccato che non considerino anche l'ingaggio.
Pare che A VOLTE dell'ingaggio proprio si dimentichino.
poi fa qualche considerazione ovvia e scontata (sulla tenuta fisica di Aquilani, sul terzino sx ecc..)
ma in generale l'articolo è stato scritto da un babbuino! (stefano discreti di tuttojuve...:gha:)
Vabè che caceres sia >>>>> di motta mi trova d'accordo, certo il costo è diverso ma se vuoi giocatori buoni li devi pagare.
Il problema di caceres era che si scassava sempre.
Sull'ingaggio di ibra hai ragione, ma seguendo lo stesso ragionamento (di per se insensato, intendiamoci) dell'autore dell'articolo, quanto costa alla juve lo stipendio di pepe+krasic?
meno di quello di ibra sicuramente
ma mentre quelli di pepe imho so proprio buttati al cesso su krasic so spesi bene se si ambienta
questo è il mio regno
quindi regole mie
sei caduto nella mia trappola
http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:A...3eJX7SxjFa81c=
sicuramente ad avere i soldi sarei stato felice di riscattare caceres (alla fine ha saltato alcuni mesi per pubalgia.. non è che aveva 800 magagnette) ma la scelta della società è stata di andare al risparmio.
sul discorso ibra=pepe+krasic ti ha già risposto pelu
infine come lui, sono sicuro che il tifosetto se la squadra dovesse girare, ecco che salirebbe sul carro dicendo "del neri genio, marotta mago finanziario"
:gha:
Ecco una disamina seria del mercato della juve:
(di Fabio Barcellona)
Finalmente si è giunti alla data 01/09/2010 ed è terminata la campagna acquisti/cessioni . E’ tempo di previsioni sulle possibilità della nuova Juventus di Agnelli/Marotta/Delneri. L’articolo sarà incentrato sulle prospettive tecnico-tattiche del parco giocatori messo a disposizione di mister Delneri, ma, per dovere di completezza, sebbene non sia un esperto (anzi, sebbene, non lo sia affatto!), non ci si può esimere da un breve bilancio anche di tipo economico/gestionale della campagna acquisti. Sicuramente esperti di economia o bilanci troveranno infinite pecche nella discussione. Correggetele nei commenti, i miei sono solo spunti di riflessione.
Saldo acquisti/cessioni
I dati presentati sono presi quasi interamente dal sito ufficiale della Juventus, pertanto sono affidabili e sono riferiti solamente ai giocatori della prima squadra. Le cifre indicate sono in milioni di euro.
Tabella cessioni
Calciatore Cifra Modalità
Diego 15,5 Trasferimento definitivo
Ekdal 2,4 Comproprietà
Poulsen 5,475 (+1.2 di bonus) Trasferimento definitivo
Giovinco 1 Prestito con diritto di riscatto della metà
Almiron 2,5 Comproprietà
Criscito 6 Definitivo
Molinaro 3,9 Definitivo
Tiago 0,5 Prestito
Ariaudo 1,3 Comproprietà
Mirante 1,5 Definitivo
TOTALE: 40.075 (+ 1.2 )
Tabella acquisti
Calciatore Cifra Modalità Cifra per il riscatto
Aquilani 0 Prestito con diritto di riscatto 16
Krasic 15 Definitivo
Motta 1,25 Prestito con diritto di riscatto 3,75
Bonucci 15,5 Definitivo
Martinez 12 Definitivo
Storari 4,5 Definitivo
Pepe 2,6 Prestito con diritto di riscatto 7,5
Lanzafame 0 Comproprietà
Quagliarella 4,5 Prestito con diritto di riscatto 10,5
Traorè 0,5 Prestito
Rinaudo 0,6 Prestito con diritto di riscatto 5
TOTALE: 56.45 TOTALE 42.75
La differenza è presto fatta: la Juventus ha speso circa 16 milioni di euro. Il riscatto di tutti i calciatori presi in prestito però costerebbe 42.75 milioni. I prestiti (molto onerosi) di Motta, Pepe e Quagliarella sembrano preludere a un loro riscatto per un totale di 21.75 milioni. Aquilani penso sarà valutato, specie per le sue condizioni fisiche, quest’anno.
Monte ingaggi
I dati qui presentati sono stavolta presi essenzialmente da notizie di stampa, sebbene abbastanza affidabili. In maniera piuttosto grossolana (d’altronde mi interessa mostrare in maniera anche solo approssimativa le cifre in ballo) gli stipendi lordi sono calcolati raddoppiando gli ingaggi netti percepiti dai calciatori. I dati sono riferiti alla sola stagione ventura, senza tenere conto della lunghezza dei contratti. Per correttezza informo che, non ho trovato notizie sul calciatore Rinaudo, per cui, sempre in via approssimativa ho indicato per questo calciatore lo stesso ingaggio percepito al Napoli (non penso che in realtà si discosterà di molto). Per semplicità ha paragonato la situazione al 01/09/2009 a quella al 01/09/2010; ad esempio non c’è l’ingaggio di Candreva, arrivato a gennaio, ma c’è intero quello di Molinaro e Ariaudo, andati via a gennaio. Ancora una volta le cifre sono in milioni di euro.
Ingaggi pagati nella stagione precedente da non pagare questa stagione.
Calciatore Ingaggio lordo
Diego 7,6
Poulsen 6,6
Giovinco 2
Molinaro 1,4
Tiago 5,2
Ariaudo 1
Trezeguet 9
Caceres 2,6
Chimenti 1
Camoranesi 6
Zebina 5
Cannavaro 4.4
TOTALE: 51.8
MEDIA: 4.3
Ingaggi da pagare questa stagione pagati e non pagati nella stagione precedente.
Calciatore Ingaggio lordo
Aquilani 6,6
Krasic 3,6
Motta 1,8
Bonucci 2,2
Martinez 2,6
Storari 2,4
Pepe 2,4
Lanzafame 1
Quagliarella 3,6
Traorè 1,8
Rinaudo 1,2
TOTALE: 29.2
MEDIA: 2.65
La differenza è pari a circa 23 milioni di euro (in risparmio per la società). Adesso mi metto a confrontare capre e cavoli, cioè due cose che non c’entrano nulla tra loro, ma lo faccio lo stesso e poi gli esperti approfondiranno nei commenti: per l’anno in corso sono usciti per i cartellini dei calciatori circa 16 milioni di euro e si sono risparmiati negli ingaggi 23 milioni di euro.
Età media
Calciatori ceduti
Calciatore Età al 01/09/2010
Diego 25
Poulsen 30
Giovinco 23
Molinaro 27
Tiago 29
Ariaudo 21
Trezeguet 32
Caceres 23
Chimenti 39
Zebina 32
Camoranesi 34
Cannavaro 36
MEDIA: 29.25
Calciatori acquistati
Calciatore Età al 01/09/2010
Aquilani 26
Krasic 25
Motta 24
Bonucci 23
Martinez 27
Storari 33
Pepe 27
Lanzafame 23
Quagliarella 27
Traorè 20
Rinaudo 27
MEDIA: 25.6
L’età media dei nuovi arrivi è di 3 anni e mezzo inferiore a quella dei calciatori ceduti.
In definitiva, il monte ingaggi è diminuito, l’età media è diminuita.
La rosa sarà composta da 25 calciatori (compresi ad oggi Grosso e Salihamidizic) di cui 18 di intera proprietà della Juventus (tra questi, 4 hanno il contratto in scadenza: Manninger, Del Piero, Legrottaglie, Salihamidzic), 1 in comproprietà (Lanzafame), 5 in prestito con diritto di riscatto e 1 (Traorè) in prestito.
Prospettive tecnico-tattiche
Il giudizio sulla rosa della Juventus 2010/11 e sulla campagna acquisti/cessioni effettuata non può prescindere dalla valutazione della scelta dell’allenatore, mister Gigi Delneri. Il tanto caro al mister 4-4-2, mal si conciliava con la rosa ereditata dalla scorsa stagione. Prova ne sia l’acquisto di 4 esterni offensivi, figura sconosciuta (fatta eccezione per Camoranesi) nella rosa 2009/2010. Un tecnico maggiormente propenso a giocare anche con altri moduli avrebbe probabilmente consentito una minore rivoluzione della rosa in termini numerici e di caratteristiche dei singoli giocatori. Sebbene tale rivoluzione sembra frutto anche della necessità di alleggerire il monte ingaggi e della volontà di escludere dal futuro della Juventus alcuni calciatori.
Partiamo dalla difesa. Anzi, dalla porta. E’ stato acquistato Storari. E’ stato il migliore portiere della stagione passata insieme a Sirigu. E’ un portiere affidabile, che sembra avere raggiunto la completa maturità. In attesa di Buffon, a mio parere, da sufficienti garanzie ed in ogni caso garanzie superiori a quelle fornite da Manninger.
Il ruolo di terzino destro sarà coperto dalla coppia Motta/Grygera. Motta è un terzino dalla spiccata vocazione offensiva, dotato di buona corsa e di un buon piede. Ha da migliorare molto nella fase difensiva. Grygera è un giocatore più tattico, maggiormente dotato nella fase di non possesso, ma non disprezzabile nemmeno in fase offensiva. L’anno scorso è incappato (come tutti) in una stagione disgraziata; se ritorna quello di due anni fa darà sicuramente il proprio contributo.
Sull’altra fascia il ruolo è coperto dalla coppia De Ceglie/Traorè. Di De Ceglie conosciamo pregi e difetti. Grande corsa, specie in progressione, qualche carenza di rapidità e fase difensiva tutta da costruire. Dico la mia impressione: in queste prime partite della stagione, sotto quest’ultimo aspetto De Ceglie mi pare evidenziare dei miglioramenti. Sicuramente ha fatto meglio di Motta in questa fase del gioco. Il giudizio su Traorè lo rimando alla scheda fatta da Antonio, che da fan dei Gunners lo conosce bene. Non mi sorprenderei nel vedere Chiellini occupare talvolta il ruolo di terzino sinistro.
Al centro della difesa abbiamo l’acquisto più costoso della campagna acquisti, Leonardo Bonucci, assieme a Chiellini, Legrottaglie e Rinaudo. Bonucci è un giocatore di ottime potenzialità, classe e tecnica superiore alla media dei difensori. E’ una tipologia di difensore che assolutamente serviva, specie in coppia con Chiellini, più “marcatore” e meno tecnico. Detto questo, l’ottimo Bonucci mostra ancora delle carenze nella lettura delle situazioni difensive, nella scelta tra pressione e temporeggiamento e nel posizionamento. In definitiva giocatore molto giovane, di grossa prospettiva, può e deve crescere. Si auspica che il lavoro di mister Delneri, fautore di una difesa molto “tattica”, aiuti a migliorare le capacità di tattica individuale, oltre che di Bonucci, anche di Chiellini, che necessita ancora di miglioramenti in questo senso. Legrottaglie è un ottimo primo cambio della coppia titolare. Il quarto centrale, Rinaudo, è stato allenato a Palermo da mister Delneri che gli preferiva la coppia Barzagli/Terlizzi. E’ un calciatore molto abile di testa, con molto carattere, non velocissimo e non immune da distrazioni tattiche.
Passiamo al centrocampo. Gli interni di centrocampo sono Melo, Sissoko, Marchisio ed Aquilani, la novità della stagione più eccitante assieme a Milos Krasic. Sgombriamo il campo da equivoci: Aquilani non è un regista. Niente affatto. Non è il giocatore che inizia l’azione; non è il giocatore che “detta i tempi”. E’ un interno di centrocampo molto tecnico, dalla caratteristiche offensive, con buone capacità di inserimento e di supporto alla manovra d’attacco e con un ottimo tiro dalla lunga distanza. La sua collocazione ideale è quella di interno di centrocampo in un 4-4-2 accoppiato ad un giocatore più di posizione e con caratteristiche più difensive. Per capirci, un giocatore dalle caratteristiche di Palombo della Sampdoria. E’ un acquisto importante, perché regalerà una dimensione nuova al centrocampo della Juventus: tecnica, velocità di pensiero e pericolosità negli ultimi 30 metri. A mio parere si accoppia meglio con Felipe Melo che con gli altri due interni di centrocampo. Marchisio è un giocatore che in comune con Aquilani ha la capacità di inserimento, ma è meno tecnico, meno pericoloso nella tre quarti campo avversaria, sebbene più dinamico, versatile e dalla maggiori capacità difensive. Sono forse tutti e due troppo “mobili” per giocare assieme. Quando e se capiterà a sacrificare le proprie caratteristiche sarà probabilmente (e come sempre) Marchisio. Anche Sissoko, come Aquilani, sebbene per motivi completamente diversi, necessita di accoppiarsi con un giocatore di posizione (non casualmente le stagioni d’oro del maliano sono coincise con la presenza in campo di Cristiano Zanetti). L’accoppiata con Felipe Melo, che rispetto a Marchisio e Sissoko ha un raggio d’azione più limitato, appare la meglio assortita. Inoltre il brasiliano si gioverà sicuramente del 4-4-2 di Delneri, che in fase di possesso palla regala riferimenti certi ai possessori di palla e in fase di non possesso richiede a Felipe letture meno sofisticate del rombo della passata stagione.
I quattro esterni saranno Pepe, Krasic, Martinez e Lanzafame. Hanno tutti caratteristiche diverse e una in comune: sono tutti e quattro destri naturali.
Pepe è un giocatore che ha subito una grossa evoluzione nel corso della carriera. Partito come centravanti è adesso un esterno di grossa corsa. Grazie a questo riesce a coprire tutta la fascia, è efficace nelle due fasi del gioco, cerca la profondità senza il pallone e appare molto adatto al gioco di Delneri. Sono evidenti i suoi limiti di tecnica sotto pressione e la scarsa capacità di saltare il difensore nell’uno contro uno. Ma è un giocatore di sicuro rendimento.
Krasic ha tutte le potenzialità per fare grandi cose. E’ veloce, ha un buon destro e la capacità di puntare e saltare l’uomo e creare superiorità numerica. Un giocatore necessario nel 4-4-2 di mister Delneri.
Lanzafame ha fatto ottime cose come esterno offensivo nel Bari di Antonio Conte. Tecnico, buon dribbling e anche con buone capacità organiche necessarie a coprire tutta la lunghezza del campo. In un gruppo di 4 esterni offensivi può ricoprire bene il ruolo di quarto esterno.
Martinez è catalogato come esterno offensivo. Il Martinez visto sino ad ora in Italia è un giocatore offensivo atipico, impiegato essenzialmente come punta esterna in un 4-3-3 o addirittura come centravanti. Estremamente tecnico, fantasioso, forte fisicamente, dotato di un ottimo colpo di testa e grande senso del gol, ma molto intermittente nell’arco della partita. Caratteristica davvero negativa per un esterno di Delneri. La riuscita o meno del tentativo di conversione in esterno puro di Martinez sarà una delle chiavi del destino della Juventus
Nel quartetto manca almeno un mancino puro. E’ una grossa carenza a mio parere, per la facilità di cross e di appoggio dell’esterno di sinistra. A complicare le cose il fatto che i due esterni a mio parere più pronti a ricoprire il ruolo di titolari, Pepe e Krasic, sono, tra i 4, i meno indicati a giocare a sinistra. Anche per questo Traorè potrebbe essere impiegato anche in questo ruolo.
Il reparto offensivo presente la novità Quagliarella, assieme a Iaquinta, Amauri e Del Piero. Sgombro il campo dai dubbi e per onestà intellettuale fornisco il mio parere sulla cessione eccellente di Diego. Nel gioco di Delneri, Diego non c’entrava proprio nulla. Vero è che Delneri ha giocato anche con una mezzapunta, segnatamente Doni all’Atalanta, ma vero è anche che Doni non aveva la medesima allergia all’area di rigore che ha Diego. Diego non ama entrare in area di rigore, non attacca spazi e va sempre incontro al portatore di palla irresistibilmente attratto dal pallone. Rimango della mia opinione e credo che Diego, sia impiegabile solo con due punte di movimento davanti. Come nel Werder Brema. Allora rende davvero ed è davvero forte. Nel 4-4-2 di Delneri, meglio una seconda punta pura. Dei quattro d’attacco l’unico davvero insostituibile mi pare Amauri e non mi stupirei molto se Delneri vedesse di buon occhio la coppia Amauri/Iaquinta. Quagliarella donerà velocità, profondità e capacità balistiche all’attacco della Juve. Quagliarella all’Udinese, e spesso anche al Napoli, dove però ha giocato anche come punta esterna, è stato impiegato come centravanti in un tridente. Ricordo però che nell’anno della sua esplosione, ad Ascoli con mister Giampaolo e un 4-4-2 purissimo e molto ben sviluppato, ricopriva davvero bene il ruolo di seconda punta con Bjelanovic come centravanti. Il reparto nel complesso mi pare carente nel ruolo di centravanti (anche solo numericamente) e come potenzialità in fase realizzativa.
Che Juventus aspettarci? Non ci dovrebbero essere molte sorprese. Il 4-4-2 per Delneri è un dogma e sarà sviluppato per tutta la stagione. Ci si aspetta una calcio fatto di continuità di gioco, pressione sugli avversari e velocità di esecuzione. Quello che è importante è fare una valutazione complessiva della rosa. La rosa è davvero ringiovanita in tutti i reparti fatta eccezione per l’attacco. Ma ci sono tante, anzi troppe, scommesse. Le principali sono:
* Il rendimento dei due terzini
* Il recupero (per motivi diversi) ad alti livelli di Felipe Melo, Aquilani ed Amauri
* La conversione in esterno di Martinez
* La capacità dei quattro d’attacco di realizzare almeno 30/35 gol
Vincendo tutte o molte delle scommesse la squadra potrebbe lottare per il terzo posto con la Roma. Ma le deve vincere tutte o quasi. Altrimenti sarà bagarre per il quarto posto.
Chiaramente mi sottraggo al gioco del piccolo Direttore Sportivo. E’ troppo facile e ingiusto dire “io avrei preso quello e ceduto quell’altro”. Le variabili, anche economiche, sono troppe e in gran parte a noi sconosciute o non ben comprese. Di sicuro però ci sono delle carenze per il 4-4-2 del Delneri che sarebbero state dovute colmare:
* un terzino sinistro titolare di maggiore affidamento o, comunque, un cambio di De Ceglie di maggiore esperienza;
* un giocatore di centrocampo con caratteristiche di costruttore di gioco;
* un esterno offensivo di piede mancino;
* una prima punta da 15-20 gol a stagione.
Nel medio/lungo periodo c’è di buono che i reparti di difesa e di centrocampo sono piuttosto giovani e, se le scommesse di Delneri e Marotta saranno vincenti, necessiteranno di pochi ritocchi negli anni a venire. In ogni caso, invece, l’attacco dovrà necessariamente essere sottoposto a restyling. E a naso, nel prossimo mercato si punterà meno sulla quantità (intesa come numero di giocatori) e più sulla qualità in zona offensiva.
Una perplessità però circola nella mia testa dalle 19:00 di ieri sera. Si è costruita una squadra piena di buoni giocatori, molti, in prospettiva o potenzialità, ottimi (Bonucci, Krasic e anche Aquilani), tutti affamati di vittorie. In quest’ottica abbiamo fatto bene. Ma nei momenti bui di una partita e di una stagione, chi sarà il giocatore o il nucleo di giocatori che guiderà la reazione? Chi sarà, per dirla brutalmente, il leader, in una squadra così profondamente rinnovata? Buffon? Chiellini? Marchisio? Del Piero? Per ragioni diverse non ne vedo uno, ne tra i vecchi, ne tra i nuovi. Non sempre le squadre necessitano di un leader. Anzi, spesso il leader è l’ombrello sotto cui si nascondono tutti gli altri. Ma la paura di una squadra con un deficit di quella che definirei approssimativamente “ di personalità” è presente nella mia mente. Spero di sbagliare. Adesso è il tempo di tifare e sperare che tutte le scommesse citate siano vinte. Forza Juventus.
concordo al 100%