Originally Posted by Jarsil
Il giovane che entra a lavoro oggi versa i contributi in maniera differente, con il sistema Contributivo, per cui "si paga la sua parte da ricevere quando andrà in pensione". Diversamente da quanto avveniva prima, ora viene conteggiato l'effettivo versamento effettuato.
Il discorso che fai fila, è vero che tecnicamente lasciando un giovane disoccupato non ci sarebbero contributi in ingresso per quel giovane, ma c'è un terzo elemento di valutazione:
L'azienda paga si il 30% in piu' al lavoratore che rimane, ma nello stesso momento risparmia una gran quantità di denaro. Questa riforma è pensata per il breve termine e il medio, per fare in modo che una discreta quantità di denaro torni a circolare nelle casse delle aziende in modo da ridare spinta alla produzione e di conseguenza alla ricerca di nuova occupazione. E' un meccanismo, che, se parte a dovere - e qui siamo tutti d'accordo: è da controllare molto attentamente - produce immediatamente un aumento di redditività per le aziende, un notevole risparmio, e quindi una spinta a nuovi investimenti in produzione e sviluppo, col risultato che l'azienda X che fa una cosa del genere si trova poi ad avere la possibilità di riassumere nuovo personale, a quel punto giovani, e il meccanismo, se tenuto bene "oliato", fa si che: