Originally Posted by jamino
Sillo il film di Moore parte dall'episodio di columbine per analizzare un fenomeno che va al di là delle armi da fuoco, ma che è quello del rapporto di una nazione con la forza e la legitimità dell'uso della stessa. Il mio riferimento alla differenza tra usa e canada illustrate nel film è pertinente in quanto Moore fa vedere come in entrambi i paesei il numero di armi è molto alto, ma solo in usa ci sono certi fenomeni.
Il problema non è tanto se si ha un arma o meno, ma se si in che misura si ha diritto a difendersi da soli e quale sia il confine tra il difendersi da solie il farsi giustizia da soli.
Personalmente qualora qualcuno entri in casa a rapinarmi mi auguro di essere in grado di non reagire e di fargli prendere ciò che vuole in quanto so che al 90% se reagissi avrei la peggio (non in quanto piccolino o pusillanime, semplicemente in quanto per un delinquente la violenza è lavoro mentre per me no). Purtroppo mentre a mani nude questo è molto evidente l'illusione che da un'arma da fuoco da questo punto di vista è molto rischiosa. Il punto, a mio parere, non è tanto la difesa sul momento, ma la certezza di vedere il reato puntio in seguito e di tornare in possesso dei miei beni. Poiché tale certezza manca ecco che tutti si rivolgono all'idea dell"'impedire" il furto grazie alla capacità di autodifesa.
Di fatto si tratta di una involuzione della civiltà, di un ritorno a una condizione (concettualmente) arcaica in cui non esite uno stato che regolamenta i rapporti tra i cittadini.