pussa via ingegnerucolo! tu nn sai chi sono ioooooo :rotfl:
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pussa via ingegnerucolo! tu nn sai chi sono ioooooo :rotfl:
In senso stretto ateo, A Theos--> non crede in Dio.
Morale, mos moris--> costume, abitudine--> le regole che guidano l'attività libera dell'uomo.
Amorale è chi non segue il costume della sua comunità.
Per esempio: se ci fosse una comunità di persone atee da generazioni e si presentasse un credente, questi definirebbero il suo credo amorale.
Chiaro e conciso :confused:
Fonti: www.etimo.it
Ma andrai mai a prendere il significato LATINO delle parole quando fai fatica con quello italiano ? In latino le parole hanno in genere più significati che in italiano, come la parola religione:
Spoiler
In secondo luogo... a meno di ciurlare nel manico e specificare meglio, in questo forum MORALE è sempre usato col significato 1, al massimo 2:
Spoiler
Io interpreto la frase "Ateo è diverso da amorale" con significato 1 o 2 per amorale. Questo perchè in tutti gli altri casi, la frase significa ancora di meno e perchè è stata messa li a mo di critica.
Come critica ha il valore dell'aria fritta sinceramente. Tuttavia aspetto che sia qualcun altro a spiegare perchè non ha senso. Io non ho di certo tempo da perdere.
Beh la spiegazone del "perchè non ha senso" dev' essere piuttosto lunga visto che ne hai avuto a sufficienza per cercare vari link e scriver un mucchio di roba :sneer:
Per il significato 1 ti rimando al mio repley precedente :sneer:
I principi del giusto e dell'onesto sono stabilità dalla comunità, piccola o grande che sia, quindi resta valido il significato da me proposto di morale.
1 agg
che concerne la sfera della moralit�, i valori etici
2 agg
che è conforme ai principi del giusto e dell'onesto
Se riformuliamo "ateo è diverso dal avere dei principi di giustizia ed onestà"
Io ci vedo comunque una critica VALIDA.
Se non ci arrivi: si può considerare ingiusto abortire anche senza essere dei credenti.
:wave:
E' lunghissima come spiegazione e non mi va di mettermi a discutere i massimi sistemi. "Moralmente" (significato 6) non sono in vena.
Saranno due mesi che te lo voglio dire, ma non mi sentivo mai abbastanza cattivo:
Si scirve "REPLY" e suona "riplai" foneticamente, repley in inglese suona molto vicino al nome di sto tizio qua http://www.reference.com/search?r=13&q=Ripley
Edit: in moto di quel che ero quando ero più giovane:
I principi di giustizia e onestà non sono altro che dogmi se ragionati in termini di morale. Qualore un ateo, o meglio un agnostico tendente all'ateo, per semplicità ateo, abbia davvero capito il significato di mettere in discussione le proprie posizioni non può altro che dire che il concetto stesso di "morale", con accezione comune e non latina (i romani erano saggi), non presenti alcun senso se non viene fatto collassare ad ETICA, dove per etica si intende (ovviamente preso da un dizionario"):
"Etica, dal greco ethos ("condotta", "carattere"). L'etica è la disciplina che si occupa di considerare e valutare l'insieme degli atti che costituiscono la condotta (l'agire) dell'individuo."
Che è vicina al significato latino di morale.
Ergo, sono un farabutto ? No: Io mi comporto in modo giusto e onesto perchè ho valutato che preferisco delle regole logiche e deterministiche, dove ho la possibilità di giocare senza dover far del male a qualcun altro (dove, far del male per me è sbagliato perchè produce sofferenza e la sofferenza è brutta a prescindere da etica,morale o dogmi).
La versione corta.
Allora sei tu che dai ad ATEO un signifcato diverso dal semplice " non credere in Dio" che si usa su sto forum.
Io mi comporto in modo giusto e onesto perchè ho valutato che preferisco delle regole logiche e deterministiche, dove ho la possibilità di giocare senza dover far del male a qualcun altro (dove, far del male per me è sbagliato perchè produce sofferenza e la sofferenza è brutta a prescindere da etica,morale o dogmi).
Valutare e usare regole logiche e deterministiche non vuol dire essere atei.
Perchè può esistere un ateo che non usa regole logiche o deterministiche ma che tira una monetina per prendere ogni decisione.
E cmq così amorale come vorresti essere non lo sei poichè l'implicazione "la sofferenza è brutta a prescindere da etica, morale o dogmi" è del tutto non neccessaria.
Anche lasciando perdere lo sproloquio etimologico (del quale inorridirebbe chiunque abbia una cultura un minimo decente che non si ferma allo zingarelli) questa è una cagata, se vuoi metetrla in dialettica parlando da un punto di vista strettamente logico la sofferenza altrui non è un male finchè non causa un danno a te direttamente (basi della filosofia eh. Leggiti Hobbes, senza andare agli albori che magari sono troppo astratti per te, magari non sul libro delle superiori, un minimo più a fondo). E il danno che hai è sattamente quello che ti deriva dalla morale (prescinendo da leggi e punizioni che non menzioni tu stesso, e che non necessariamente ci sono. Esempio banale. Sposarti con una donna e fottere sua sorella provoca una punizione dalla società? No. Causa sofferenza a lei? Si. E a te? Se non hai morale no, hai goduto, cazzo ti frega. Spero che tu capisca dove voglio arrivare).
Ti dico di più, leggiti qualche libro di filosofia del diritto. Vai a vedere dove si è finiti quando si è messa da parte la morale e si è utilizzata solo la logica per determinare le dinamiche della società, le scelte "giuste" e le leggi applicabili in base a questo pensiero. Non ti spoilero la fine, ma non è un happy ending. Non venire a fare il saccentello con me su ste cose, io non vengo a farlo con te sulle reti o qualsiasi cosa coi numeri (lol) tu sia esperto di.
In ogni caso quello che descrivi tu non vuol dire essere atei, è la tua personale (semnaticamente e storicamente errata) del termine. Quindi vabbè, se sei cnovinto te, amen. Magari chiamalo in un nuovo modo, fonda una setta o un movimento, magari ci fai pure i soldi.
Cmq per tornare IT, ti faccio un disegno. Vuoi parlare in termini scientifici e logici? Ok. Ti piace, va bene, np. Il fatto è che tu (e molti altri, ma lo sai che il tuo modo mi sta sul cazzo e gli altri non li prendo manco sul serio come interlocutori, quindi me la prendo con te) difendi l'aborto a spada tratta semplicemente perchè la chiesa ci dà contro, e dici, io sono ateo, GeGè, l'aborto non è male, non sto ponendo fine a una vita. E' solo poco più di una sega.La 194 è giusta. Vabbè, va di moda atteggiarsi così, te nè dò atto. Magari rimorchi pure facendo il "progressista", bho. Però, se vuoi parlare con cognizione di causa, allora leggiti qualche libro (come ho fatto io), partecipa anche tu (come ho fatto io) a qualche seminario sull'aborto, ascolta anche tu (come ho fatto io) medici e biologi e non solo giuristi, anche non cattolici, o atei, o semplicemente che della religione non gliene fotte un cazzo, e senti come siano in disaccordo su quando un feto può essere definito un essere vivente, una persona. Scoprirai che c'è MOLTO disaccordo. E che spesso (anche nella versione di chi è favorevole all'aborto) la soglia, parlando in settimane per farla breve, è inferiore a quella prevista dalla legge. Ora, tu ti vuoi prendere la responsabilità anche solo di rischiare di uccidere (o di sostenere che sia giusto) una persona, pur solo sbagliando convincendoti che sia solo un grumo di cellule? Fai pure, ma non perchè sei ateo, ma perchè sei stronzo (dal dizionario secondo pazzo = popolare per amorale )
Spero che questo ti sia più chiaro del monoriga precedente.
Esiste anche una sorta di "morale" [nel senso stretto del termine] biologica che si dimostra attraverso la genetica che spiega i comportamenti solidali degli animali sociali il cui principio fondante è aiutare chi ha il Dna simile al propio perchè un suo successo riproduttivo permette la trasmissione alla generazione successiva anche della parte di dna che hanno in comune.
Per esempio, nelle società di insetti, ci sono gruppi che non si riproducono affatto. I cormosomi sono strutturati in modo tale che tra fratelli e sorelle il dna è uguale al 25 percento, tra sorelle al 75----> le sorelle della regina nutrono le larve perchè la regina ha il 75 percento del loro dna in comune. I maschi, 1 lo si usa per la riproduzione, gli altri a morire come soldati o operai. (Società di insetti eh).
Questo per dire che ci sono dei principi di base che regolano anche i comportamenti biologici.
Disse qualcuno " la biologia è razionale solo con gli occhi dell'evoluzione".
Qualcuno ha detto "se non c'è da mangiare la mamma si mangia i cuccioli, in natura". Questo perchè se muore la mamma-->muoiono i cuccioli. Quindi l'informazione genetica è persa. La premessa è quindi SE si rischia di morir di fame. Non mi sembra una situazione plausibile in occidente.
Si sta imponendo una cultura del "abortire è normale, è facile"...
Quindi, ri UP a Wolfo.
Ma infatti .. Non mi sognerei mai di dire a qualcuno quel che deve fare .. Lo stato si faccia i cazzi suoi che la gente si fa i cazzi suoi della propria informazione genetica :rain:
Però si sia consapevoli di quel che si sta facendo e perchè lo si sta facendo. Essere consapevoli di quel che si fa. Dire è un ammasso di cellule è corretto, peccato che lo siamo pure noi un ammasso di cellule, certo più grande, ma sempre un ammasso di cellule
piccola differenza è che noi pensiamo e quello no, cosa da poco però
Non infiliamoci in questo vicolo del quando si inizia a diventare esseri pensanti perchè senno poi è un casino.Un bambino appena nato pensa?A cosa pensa?Puo' avere la capacità cerebrale di un gatto , gatto piccoo , il gatto adulto gia al confronto è un nerd.
A 6 mesi di gravidanza pensa?Oppure no?E quanto pensa.Un down pensa meno di una persona sana , quanto meno?
Purtroppo o non si valuta affatto la condizione di cio' che ancora non è nato , considerando soltanto l'"essere" donna/madre e quindi il suo potere di decidere a prescindere , oppure si valuta necessariamente cio' che quell'ammasso di cellule è in "potenza" non ricordo se era una cosa di cartesio o di pascal o di chi altro , ma il concetto è quello.
Tendenzialmente nel cerchio della vita tutto e nulla sono molto vicini come concetto , ma si deve prendere un punto di vista netto e difenderlo , altrimenti si creano concetti aberranti.Un bambino che nasce totalmente spastico lo possiamo gettare dalla rupe di sparta?Oppure ormai c'e?E se ce ne accorgevamo al settimo mese lo affogavamo?Sono cose TROPPO problematiche per darne leggi coerenti.
Non era mia intezione infilarmi in un tipo di discorso del genere, il concetto che volevo esprimere era un altro in riferimento a Hudlok che paragonava uomo adulto a ovaia in quanto entrambi cellule (o più cellule).
Mi sono espresso male buttandolo sul fatto di pensare, forse dovevo dire forma di vita complessa, non lo so non ho molta voglia di pensarci ora
la responsabilità ce la stiamo prendendo da decenni, inoltre una legge sull'aborto non dev'essere costruita solamente sulla nostra morale, ma, si spera, sulla realtà. Una legge troppo restrittiva porterà, di nuovo, ad aborti abusivi/caserecci con annesso giro di soldi morti e malavita. Abitassimo nel regno dei balocchi posso capirlo, gli n figli di extracomunitari e ragazze con problemi chi cazzo li tutela? figli down/non voluti con problemi? li spediamo tutti a casa pazzo?
e cmq la moda è il "pro lifeh io sono di destra cattolico dammi pure il culo così resti vergine" :nod:
io opterei su un altro ragionamento: se la chiesa non fosse presente col suo grossa grasso culo dalle nostre parti, dite che avremmo ugualmente tali dibattiti?
Io vedo altri paesi e mi rendo conto che effettivamente ci sono molti confronti su temi di natura bioetica, ma molto più smorzati rispetto che da noi, tant'è che leggi in materia come questa, od altre in merito all'eutanasia sono decisamente più avanti rispetto che da noi. Quindi ciò mi porta a sostenere che di fatto se siamo cosi moralisti una bella fetta di responsabilità la si deve attribuire alla chiesa.
Quindi che senso ha stare a fare sti ragionamenti considerato che ci tocca andare avanti con la zavorra e il freno a mano tirato?
Inoltre, ho il vago sospetto che tali diatribe siano in fin dei conti un mucchio di cazzate se l'unico fattore che le scatena sia la presenza o meno della suddetta chiesa con tutta l'influenza che ha.
Fin i francescani han detto a Ferrara di non dir cagate :sneer:
Qua nessuno vuole cambiare la legge, neanche Ferrara (che per forza non crede nelle cagate che dice, si è messo in una situazione schifosa e ormai fa un gioco dialettico), si vuole invece che le donne non abortiscano a cuor leggero, si vuole che lo stato cerchi di aiutare economicamente la donna incinta in modo da smorzare i problemi materiali che sono, la maggior parte delle volte, la causa dell'aborto dei feti SANI.
Se qualcuno vuole continuare a prendersi per il culo da solo pensando che c'è un determinato momento in cui si passa da essere "non essere umano" ad essere umano... Faccia pure ;). Per me e per la biologia un essere vivente è determinato dal suo patrimonio genetico e quel patrimonio genetico si forma con l'unione dei mezzi patrimoni genetici contenuti nello spermatozoo e nella cellula uovo.
Si abortisca quanto si vuole, ma si sappia cosa si sta facendo.
E tu saresti (come al solito) quello con la cultura superiore. :nod:
Domani scendo in piazza a prendere a calci il primo che mi capita. Quando mi chiedono "Perchè", rispondo "Perchè pazzo dice che la sofferenza è relativistica !!!".Quote:
questa è una cagata,
Ah fai il simpatico, ma c'hai la mira di un orbo sulla logica. Non potresti avere più torto: mai sentito parlare di John Nash e di game theory ?Quote:
se vuoi metetrla in dialettica parlando da un punto di vista strettamente logico la sofferenza altrui non è un male finchè non causa un danno a te direttamente (basi della filosofia eh. Leggiti Hobbes, senza andare agli albori che magari sono troppo astratti per te, magari non sul libro delle superiori, un minimo più a fondo).
Tra parentesi, Hobbes andava avanti per massime, Nash è un matematico che ha anche dimostrato quello di cui parla. Voi umanisti con la matematica prendete sempre delle cantonate micidiali, tipo questa appunto.
Se accetti delle regole e poi le violi tu stesso, mi verrebbe da dire che sei irrazionale e illogico oltre che ovviamente un bastardo. Ma il punto è che continui a prendere una cantonata micidiale cercando di mettere EGOISTA allo stesso livello di AMORALE.Quote:
E il danno che hai è sattamente quello che ti deriva dalla morale (prescinendo da leggi e punizioni che non menzioni tu stesso, e che non necessariamente ci sono. Esempio banale. Sposarti con una donna e fottere sua sorella provoca una punizione dalla società? No. Causa sofferenza a lei? Si. E a te? Se non hai morale no, hai goduto, cazzo ti frega. Spero che tu capisca dove voglio arrivare).
Leggere un libro di filosofia del diritto sarebbe equivalente per te a leggerti l'elettromagnetismo e le leggi di Maxwell. Ma anche solo un libro di logica che contraddice amaramente la maggioranza delle massime di ogni filosofo prima di una certa era.Quote:
Ti dico di più, leggiti qualche libro di filosofia del diritto. Vai a vedere dove si è finiti quando si è messa da parte la morale e si è utilizzata solo la logica per determinare le dinamiche della società, le scelte "giuste" e le leggi applicabili in base a questo pensiero. Non ti spoilero la fine, ma non è un happy ending. Non venire a fare il saccentello con me su ste cose, io non vengo a farlo con te sulle reti o qualsiasi cosa coi numeri (lol) tu sia esperto di.
Inutile tempo perso.
Da un bel po' di tempo ho cominciato a citare sempre e solo Dawkins per evitare i fenomeni come te che mi vengono a dire che non sono ateo provando, di pura, mera e vuotissima dialettica a mettere in discussione quello che sono.Quote:
In ogni caso quello che descrivi tu non vuol dire essere atei, è la tua personale (semnaticamente e storicamente errata) del termine.
Ebbene, come ho già fottuto altri, fotto anche te: quello che ho scritto non è diverso da quello che pensano Richard Dawkins e Piergiogio Odifreddi, due illustri e splendidi atei. E' anzi una perfetta copia di quello che dicono, in quanto il loro argomento è perfettamente e splendidamente logico.
Prego, salga in cattedra ora e ci spieghi dove Odifreddi e Dawkins sbagliano nel loro ateismo, che mi faccio due potenti e sonore risate.
Nel frattempo tu continua a frequentare i seminari di CL.Quote:
Quindi vabbè, se sei cnovinto te, amen. Magari chiamalo in un nuovo modo, fonda una setta o un movimento, magari ci fai pure i soldi.
Ma solo quelli come te faticano a capire e leggere sul forum però. In quale società ideale pensi sia possibile mettere un veto all'aborto ? Siamo già 7 miliardi e con risorse PESANTEMENTE limitate. Datevi una svegliata invece che venire a fare i moralisti di sto cazzo sostenendo quell'imbecille di Giuliano Ferrara. Invece di venire a dire cazzate comeQuote:
Cmq per tornare IT, ti faccio un disegno. Vuoi parlare in termini scientifici e logici? Ok. Ti piace, va bene, np. Il fatto è che tu (e molti altri, ma lo sai che il tuo modo mi sta sul cazzo e gli altri non li prendo manco sul serio come interlocutori, quindi me la prendo con te) difendi l'aborto a spada tratta semplicemente perchè la chiesa ci dà contro, e dici, io sono ateo, GeGè, l'aborto non è male, non sto ponendo fine a una vita. E' solo poco più di una sega.La 194 è giusta. Vabbè, va di moda atteggiarsi così, te nè dò atto. Magari rimorchi pure facendo il "progressista", bho.
E che libri hai letto tu? Perchè fare due conti invece di leggere un libro pensi ti faccia tanto male ? Ah no, giusto, tu sei un umanista, se fai un calcolo o deduci una legge logica ti prende un coccolone ! Tu citi Hobbes ? Io cito Adam Smith.Quote:
Però, se vuoi parlare con cognizione di causa, allora leggiti qualche libro (come ho fatto io),
O come:
Tempo perso, il problema è risolto da un pezzo. L'ultimo seminario a cui sono andato era sulla "distrofia muscolare". Molto più interessante e senza dibattiti ideologici sulla morale nel mezzo che non portano da nessunissima parte.Quote:
partecipa anche tu (come ho fatto io) a qualche seminario sull'aborto,
C'è disaccordo, sul dove nasce la vita ? Ogni sperma è SACRO dicevano quelli di Monthy Python. Ridicolo.
O anche:
Biologi li vedo tutti i giorni qua all'università. Loro, in quanto anglosassoni, si limitano a fare un ragionamento pragmatico come il mio. Si vede che tu sei sfortunato e ascolti solo biologi e medici italiani.Quote:
ascolta anche tu (come ho fatto io) medici e biologi e non solo giuristi, anche non cattolici, o atei, o semplicemente che della religione non gliene fotte un cazzo, e senti come siano in disaccordo su quando un feto può essere definito un essere vivente, una persona. Scoprirai che c'è MOLTO disaccordo. E che spesso (anche nella versione di chi è favorevole all'aborto) la soglia, parlando in settimane per farla breve, è inferiore a quella prevista dalla legge. Ora, tu ti vuoi prendere la responsabilità anche solo di rischiare di uccidere (o di sostenere che sia giusto) una persona, pur solo sbagliando convincendoti che sia solo un grumo di cellule? Fai pure, ma non perchè sei ateo, ma perchè sei stronzo (dal dizionario secondo pazzo = popolare per amorale )
Allora facciamo così: eliminiamo l'aborto, mettiamo una legge sociale e facciamo in modo che tutti quanti si devono prendere cura dei nuovi nascituri. Facciamo una utopia, vediamo cosa viene fuori.
Vieni fuori, come già detto in precedenza, che:
1) Legge repressiva su chi non vuole avere figli: chi viene beccato a scopare col profilattico viene buttato in cella di isolamento.
2)Chi abortisce viene fucilato.
3)Chi tenta l'aborto e non ha successo viene messo in cella fino alla nascita del bambino e poi fucilato.
Un esempio di spreco di banda, la stessa quantità di minchiate era deducibile dalla monoriga.Quote:
Spero che questo ti sia più chiaro del monoriga precedente.
Ero all'inizio dell'ultimo anno di superiore che la mia ragazza rimase piena, decidemmo di tenerlo. Poi lei ebbe un aborto spontaneo. Non parlo a cazzo o per partito preso o "dal di fuori".
@alka. son stanco e non c'ho voglia. Anyway. Non puoi applicare la "logica" matematica a problemi sociali, questo anche un menhir di pietra di quelli di obelix lo capisce, te no, gg. Btw i seminari a cui mi riferivo non erano di CL (rofl), erano in università statale a Milano, tendenzialmente organizzati da gente di sinistra. E io per la cronaca non sono di certo un cattoguerriero lol, sono un mangiapreti in genere.
Il resto del discorso è povero. E' sintetizzabile nel punto "fanno un discorso pragmatico come il mio". Ecco. Qua manca la morale, e non certo perchè sei ateo, nemmeno nella tua accezione. GG e saluti, posizioni opposte come al solito, mi accontento di aver detto la mia.
p.s. = i libri di filosofia del diritto non sono per giuristi eh, son letture interessantissime e non serve nessuna preparazione giuridica, nel 99% dei casi almeno.
Noto come continui a ripetere a disco rotto "la tua accezione di ateo" quando ti ho già detto che la mia accezione è la stessa di Dawkins e Odifreddi che sono dalle 10.000 alle 100.000 volte più atei di me. E io continuo a ripetere a disco rotto che prego, ci dica dove Dawkins e Odifreddi sbagliano. Non sei tu quello che legge, va ai seminari e che ne sa ? Ma prestami un braccio.
Biologia e matematica, per cui bisogna aver studiato per anni e in cui non ogni cazzone può dire la sua a piacimento cercando di sostenere un argomento per pura dialettica, sono materie assai più interessanti dal mio modesto e infimo punto di vista. Non denigro le materie di cui tu parli, bada bene, ma trovare qualcuno che dica qualcosa di sensato e capire se sta cercando semplicemente di vendere un libro è assai più difficile nel tuo campo che nel mio. Nel mio se bari gli altri ti fanno fuori subito. Nel tuo si può ciurlare nel manico.Quote:
p.s. = i libri di filosofia del diritto non sono per giuristi eh, son letture interessantissime e non serve nessuna preparazione giuridica, nel 99% dei casi almeno.
Inoltre, Hobbes, viene contraddetto da Nash proprio nella sua massima più famosa Homo Homini Lupus (Est), in questo paper:
# "Equilibrium Points in N-person Games", Proceedings of the National Academy of Sciences 36 (1950), 48–49. MR0031701
Invece di venire a cercare di sostenere argomenti basandoti sulla quantità di libri letti con la pretesa di venirmi a dire che ne sai di più mettendoti sul palchetto, prova a lavorare sulla QUALITA' di quello che leggi, magari eviteresti queste figure grame.
alka io non ho partecipato a questa discussione,e me ne sono ben guardato, sebbene sia interessante proprio per il tenore che da subito ha preso.
Come al solito la discussione, come spesso su queste pagine purtroppo, e' diventata il solito ring di cazzate e puntarsi il dito tra cattolici ed atei, comunistelli e fascistelli e puttanate che non danno nemmeno decoro a chi le scrive fino ad arrivare a parlare di etimologia ed in ultimo anche di importanza di materie o meno, accetta comunque il consiglio di Pazzo e leggi un testo di filosofia del diritto al di la di questo post.
Il discorso e' più semplice di quanto si possa pensare ma per fare discorsi altisonanti o di "cultura" per spalleggiare le proprie idee si e' tergiversato.
E' una questione strettamente legata all etica poiché non vi e' una spiegazione scientifica, mi spiace che continui affermare il contrario quando fior fiore di scienziati anche pro aborto indicano come non sia facile anzi e' impossibile, a differenza di quanto fai tu, considerare VITA o MASSA DI CELLULE e stabilire il quando si ha il passaggio da una all altra cosa.
Io non ti sto indicando la mia posizione, anche perché qui non importa sebbene molti utilizzino il forum per indicare che quanto pensano e' giusto e sono pensatori imba (il mio solito discorso che catalogo come "doppiodecimentrosulpene") ma comprendi bene che TUTTO il resto di digressioni e strapippe che su questo post vi state facendo, chi piu chi meno, perdono significato quando non si sa per nulla la circostanza di cui sopra e sulla quale poi si dovrebbe operare anche normativamente.
A quel punto diviene solo una questione etica qualunque sia la posizione o ideologia da abbracciare, esattamente come puo' essere affrontato un analogo discorso sull' eutanasia.
E' meramente una questione morale e si potrebbero trarre duemila spunti per argomentare a contrario quando con molta semplicità e' detto da alcuni, ad esempio molti indicano in caso di nascituri con disfunzione la legittimità dell aborto, cosa che ci sta come il cd aborto terapeutico, ma a questo punto allora e' etico anche rimuovere dalla societa' soggetti già nati con disfunzioni psicofisiche e quindi pervenire ad un accettazione della pena di morte per essi, qualora comportino dei problemi alla società stessa? (ad esempio i maniaci sessuali pedofili?) la differenza starebbe appunto nella distinzione "tra vita e massa di cellule" , ma fino a quando non si stabilirà con certezza scientifica quando si ha il passaggio da uno all altro (cosa che ha molto bene indicato pazzo ma che tu hai trascurato) restano discorsi inutili e dove non esiste un "e' giusto" o un "e' sbagliato", poi uno può cercare di convincersi che prima di tot settimane non sia vita e dopo lo sia ma sono appunto convinzioni non supportate da nessuna base scientifica certa, almeno al momento, a differenza di quanto vuoi far capire.
Per citare a caso e senza cognizione di causa massime di un filosofo del 700 la cui cognizione di matematica, fisica e logica era limitata a quello che si conosceva al tempo?
McLove, voi fate un pessimo errore, ritenete verità assoluta quello che ci sta scritto sui libri. Tipico di un giurista, ma la vita reale non funziona così. Tanto meno procede in questo modo la scienza. Il problema della morale, ne sono conscio è stato affrontato fin da Socrate e Platone a Sartre.
Al giorno d'oggi, però, dove si può studiare "perchè l'uomo ha una morale" con prove scientifiche alla mano si può dire che è "dipendente dall'evoluzione".
E quindi tutti i discorsi sulla morale dei filosofi, in particolare di Kant (e il suo imperativo morale) lasciano il tempo che trovano.
Fermati e guarda indietro, io non cerco di dare spiegazioni scientifiche al significato della vita.Quote:
Il discorso e' più semplice di quanto si possa pensare ma per fare discorsi altisonanti o di "cultura" per spalleggiare le proprie idee si e' tergiversato.
E' una questione strettamente legata all etica poiché non vi e' una spiegazione scientifica, mi spiace che continui affermare il contrario quando fior fiore di scienziati anche pro aborto indicano come non sia facile anzi e' impossibile, a differenza di quanto fai tu, considerare VITA o MASSA DI CELLULE e stabilire il quando si ha il passaggio da una all altra cosa.
Non ci perderei mezzo nanosecondo. E il tempo vola.
Sai che fai tu ? Tu non leggi, assumi che qualcuno abbia scritto qualcosa e poi attacchi sulle tue assunzioni. Te l'ho visto fare tante volte ormai, quindi accetta la critica.
E quindi dare dello stronzo a uno che la pensa diversamente da te e che decide per la soluzione pratica piuttosto che per quella utopica è oltremodo sbagliato.Quote:
Io non ti sto indicando la mia posizione, anche perché qui non importa sebbene molti utilizzino il forum per indicare che quanto pensano e' giusto e sono pensatori imba (il mio solito discorso che catalogo come "doppiodecimentrosulpene") ma comprendi bene che TUTTO il resto di digressioni e strapippe che su questo post vi state facendo, chi piu chi meno, perdono significato quando non si sa per nulla la circostanza di cui sopra e sulla quale poi si dovrebbe operare anche normativamente.
A quel punto diviene solo una questione etica qualunque sia la posizione o ideologia da abbracciare, esattamente come puo' essere affrontato un analogo discorso sull' eutanasia.
Perchè tanto non si può dimostrare chi ha ragione. L'unica differenza tra le due soluzioni è che una si può fare e riduce gli abusi, mentra l'altra spara gli abusi a palla da schioppo. A risposta di quello "stronzo" a gratis, io direi che egualmente stronzo è chi fa il finocchio col culo degli altri.
L'eutanasia è una questione ancora peggio. Tutti coloro che qua si sostengono contro l'aborto, sono anche contro l'eutanasia....
Dovessi avere un cancro incurabile e doloroso, io vivrei fino al fottutissimo ultimo giorno. Ma sono io che sono resistente al dolore. Chi invece ci diventa pazzo col dolore, a che pro deve continuare a tirare avanti con la sua inutile carcassa ?
Io direi che è meramente una questione di praticità. Come sostengo dall'inizio del post.Quote:
E' meramente una questione morale e si potrebbero trarre duemila spunti per argomentare a contrario quando con molta semplicità e' detto da alcuni, ad esempio molti indicano in caso di nascituri con disfunzione la legittimità dell aborto, cosa che ci sta come il cd aborto terapeutico, ma a questo punto allora e' etico anche rimuovere dalla societa' soggetti già nati con disfunzioni psicofisiche e quindi pervenire ad un accettazione della pena di morte per essi, qualora comportino dei problemi alla società stessa? (ad esempio i maniaci sessuali pedofili?) la differenza starebbe appunto nella distinzione "tra vita e massa di cellule" , ma fino a quando non si stabilirà con certezza scientifica quando si ha il passaggio da uno all altro (cosa che ha molto bene indicato pazzo ma che tu hai trascurato) restano discorsi inutili e dove non esiste un "e' giusto" o un "e' sbagliato", poi uno può cercare di convincersi che prima di tot settimane non sia vita e dopo lo sia ma sono appunto convinzioni non supportate da nessuna base scientifica certa, almeno al momento, a differenza di quanto vuoi far capire.
E' COMPLETAMENTE DIFFERENTE! nel caso dell'eutanasia tu hai a che fare con una persona che può comunicare la propia volontà!
Anche il feto ha una sua volontà eh! A meno che non ammettiate l'idea che un feto non voglia vivere. Ma fa un po' ridere ;)
Ah alkabar non dimenticare di questo:
Te rispondi solo a quel che ti pare ..
Aggiunci anche "l'accezzione" della parola ateo del signor dawkins
ok,
McLove, Pazzo propongo di bloccarci qua, nemmeno io ho voglia di litigare all'infinito e me ne vado al cinema oggi.
Hudlock: :bleach::bleach::bleach:
si son d'accordo. tanto cmq sono posizioni inconciliabili.
solo una cosa, riguardo la tua affermazione chi è contro l'aborto è anche contro l'eutanasia, bhe, io sono favorevole all'eutanasia attiva, o suicidio assistito che dir si voglia, fa un po' te. Tutta sta nella libera scelta del morituro. Sono molto più dibattuto riguardo uno in coma da un bel pezzo ad esempio, là non puoi essere certo che lui voglia morire. Giusto due giorni fa si è svegliata una dopo 18 mesi di come, per dire. Pensa se le avessero staccato la spina. Probabilità minime, ma anche là non puoi mai essere certo di quello che vorrebbe il "candidato".
se parti da questo sbagli e non hai letto il mio post io parto proprio dal fatto che NON esista una verita' assoluta, q1uesto mi basta per non continuare a leggere il tuo thread
parto nell indicare che la scienza non mi ha definito cosa e' vivo e cosa e' un ammasso di cellule, ogni discorso se nza questo punto di partenza e' un accettazione morale e basta.
se mi dici che io parto da una verita' assoluta, allora mi spiace non hai nemmeno letto quanto scrivevo.
E' chi da per scontato, sia in una posizione pro aborto che contro, che professa teorie in base ad un atto di "fede" non certo io e la mia posizione ancora non mi sembra di averla indicata ;)
senza il bisogno di scomodare illustri nomi delle più disparate discipline scientifiche e non, ma è cosi dannatamente difficile sostenere una legge (parlo in generale non della 194 o di una qualsiasi) che di fatto assicuri la più ampia libertà di scelta per un individuo in merito a tematiche che LO riguardano direttamente in prima persona?
Insomma, parliamo di aborto che è il topic, per quale motivo secondo voi una donna non può avere la libertà di scelta su una sua gravidanza, portarla al termine o no?
Ma è possibile che all'alba del 2000 qualcuno debba ancora dirci cosa si deve fare col proprio corpo?
Io sono preoccupato che al giorno d'oggi qualcuno possa venirmi a dire cosa devo o non devo fare con la mia pellaccia cazzo.. qui non si parla di azioni che ledono i diritti altrui.
Sto ragionando in termini molto semplici, perchè a complicare il discorso con teorie nomi altisonanti e paroloni (spesso tutti detti e provenienti da minimo 200 anni fa) non fa che peggiorare le cose e portare il tutto ad un vicolo cieco.
Basta non mi rompiate il cazzo quando sono a casa mia a tirare coca :sneer:
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E cmq io sono a favore dell'aborto , proprio perchè la penso come necker , ma solo perchè ritengo che prima di tutto venga la posizione di donna/madre che deve decidere per se stessa cosa fare di cio' che essa contiene.
Le storie sull'anima del feto , sull'essere pensante o meno da quando ha 3 ore 3 giorni o 3 mesi devono essere irrilevanti ai fini di questa legge senno' non si farebbe davvero piu nulla in nessun campo.I fiori hanno un anima?
Si boh qua rispondete senza cagare gli interventi degli altri, sparate le stesse robe che che sono state dette per 10 pagine e fate gli spocchiosi..
Lascio il post, adiof.
Mc love 3 volte ti dico che una cellula è un essere vivente e che il problema è se è un essere umano o no e che diritti ha e te ancora, di nuovo, "ammasso di cellule o essere vivente"....
ed io non so come continuare a ripeterlo se manca il momento esatto in cui si puo' definire un feto vivo o ammasso di cellule, cosa che tutti ad eccezione di pazzo qua state trascurando da inzio post, come fai a fare una legge che non sia attaccabile da una posizione o un altra?
la donna può avere liberta' di scelta su di un ammasso di cellule non già su un "altro" individuo "vivo", ad esempio e questo per rimanere terra terra senza, come fai e tu come faccio io e come non hanno fatto moltissimi altri ad indicare altri miliardi di problematiche.
c'entra poco l'anima del feto via ste puttanate religiose, non si sa che cazzo e' l'anima di un adulto pensiamo a quella del feto?
il problema e' il seguente invece: un individuo "vivo" ha anche determinati diritti o sarebbe quantomeno dubbioso riconoscerli (come si fa in moltissime discipline) già nel grembo materno ad i fini economici ed ereditari ed invece non riconoscerli ad i fini della sua stessa esistenza.
manca la chiave di volta e questo vuoto dipende non dalla legge ma dalla scienza che ancora non e' riuscita a dare una risposta univoca ed inconfutabile per indicare quando lo sperma e l'ovulo possono considerarsi "vivi". fino a quando questo non ci sara' si puo solo parlare di ipotesi e morale. ma vi siete persi in 314 discorsi su diritti, chiesa ateismi e salcazzoputtanate.
edit: in particolare per questo
si e' possibile ed e' anche giusto, a mio avviso, fatti una googleata sugli atti di disposizione del proprio corpo ma va oltre la norma stessa, leggiti il perche' di tali restrizioni, cosa comporterebbe un assenza di tale disposizione, in cosa aiuta una norma del genere, insomma approfondisci il discorso e noterai che come al solito non si puo' affermare un diritto in alcune circostanze e negarle in altre o sarebbe un controsenso ;)
che una cellula e' un essere vivente lo sanno anche i muri, quello che deve essere definito e' quando l'ammasso di cellule diventa vivo, inteso sia come essere vivente oggetto di diritti e doveri sia come,da un punto di vista piu filosofico, consapevole della sua stessa esistenza, cosa che e' difficile anche da dimostrare nono solo per i bambini (gia nati quindi) di settimane e mesi ma anche nei primi anni di vita.
Che una cellula sia viva a questo discorso importa nulla, nonostante lo ripeti da 3 volte, in alternativa sai quanti omicidi potenziali hai fatto facendoti le seghe hudlok? :point:
vedi che non sai le cose che sanno anche i sassi?
Gli spermatozoi contengono METà INFORMAZIONE GENETICA e sono il frutto della trascrizione del DNA del maschio.
Fino a quando lo spermatozoo non unisce il suo mezzo Dna con il mezzo della cellula uovo, non si può parlare di un altro organismo.
Le cellule dell'iride, dei muscoli, sono vive, ma se ne uccidi una, non hai ucciso l'essere vivente nel suo complesso inquanto il resto dell'organismo, dotato dello stesso Dna continua ad esistere.
Il feto ha un patrimonio genetico DIVERSO da quello della madre che lo tiene nel grembo! E' quindi un ORGANISMO DISTINTO dalla madre! E la madre che abortisce UCCIDE questo organismo.
ciccio come dico nel post sopra indico spermatozoo ed ovulo, e parlo di "omicidi potenziali" nella battuta ora togliti il camice ed indossalo solo quando sarai un medico, e non fare il saccentello medico wannabee con me che ci caschi male, ti ho spiegato cosa intendo e non solo io ma il fulcro della problematica inerente all' aborto, quanto tu indichi e' solo una parte della medaglia, di coloro che si schierano contro.
A differenza del 90% di quanti hanno postato su sto post a me non interessa un cazzo fare vedere che ho ragione io, anzi ancora la mia posizione sull' aborto non l'ho nemmeno indicata e nemmeno serve, il forum non e' fare vedere chi ne sa di piu' ma relazionarsi su un argomento, oltretutto quanto scrivi si apprende al liceo eh ;)
Frega nulla che sia un separate other e che il patrimonio genetico sia differente, il fulcro e', come ripeto, ma evidentemente su wikipedia non lo trovi,quando lo diviene giuridicamente cioe come fascio di diritti e doveri: un entita' viva.