Originally Posted by
Incoma
Mi astraggo un secondo dal merito della discussione per far notare un aspetto (quello quotato) che è che un luogo comune che mi pare profondamente errato, e sul quale vorrei fare una riflessione "alta".
Sarebbe bene ricordare sempre che la verità giuridica, non ha e non pretende di avere, per sua stessa natura e definizione, valore di verità ontologica (realtà assoluta dei fatti).
La sentenza, fin dal diritto romano, non costituisce mai verità accertata, ma è una fictio, ossia un artificio, un costrutto, adottato dall’uomo per risolvere in via definitiva ed irrevocabile una controversia. Prescinde di conseguenza dalla verità ontologica e può arrivare addirittura a negarla: i giuristi usano dire infatti, per ricordare tali concetti:
"res iudicata pro veritate habetur" - la cosa giudicata si considera (si badi bene, "si considera", e non: "è") verità
"res iudicata facit de albo nigrum, originem creat, aequat quadrata rotundis, naturalia sanguinis vincula et falsum in verum mutat" - la cosa giudicata cambia il bianco in nero, crea un punto di partenza, eguaglia le cose quadrate a quelle rotonde, trasforma i vincoli di sangue naturali ed il falso in vero.
Ovviamente il suo valore ed i suoi effetti all'interno di una società organizzata sono sommi ed indiscutibili, a meno che non si voglia minare uno dei pilastri portanti del vivere sociale, ma questo valore e questi effetti prescindono da un contenuto di verità ontologica.
Quindi attenzione ad affermare che la magistratura accerta la verità dei fatti. Ne accerta insindacabilmente la verità giuridica, che è la "verità di maggior valore convenzionale possibile in una organizzazione sociale" ma che non è la verità ontologica.
Disclaimer: considerazioni, per quanto riguarda gli aspetti tecnico-giuridici, da profano assoluto basate su un'idea "filosofica" frutto di ricordi ancestrali, suffragati da breve ricerca online, che Mc o altri conoscitori profondi della materia sono liberi di fare a pezzi, ed in tal senso commenti di esperti qualificati della materia sono assolutamente i benvenuti.