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Nega
Berserk è da vedere prima di qualsiasi altra cosa. L'anime è datato e diverge in alcune parti dal manga, ma resta una pietra miliare imprescindibile. Non mi pronuncio sui film recenti, che non ho visto.
Mi pare di capire che ti piacciano atmosfere abbastanza cupe e violente, senza troppi cali di tensione; registro anche il gradimento per lo sci-fi (Psycho-Pass). Penso che ti possano piacere Gantz (seinen piuttosto violento e con molta azione, l'anime ha molte pecche e risulta quindi mediocre, ma se il genere piace non vedo motivi per non consigliarlo), Shigurui (Giappone medievale, violenza e realismo: meglio di così... Il manga è seinen e prosegue oltre l'anime), Claymore (ha i suoi annetti, ma almeno fino a quando rimanere in linea con il manga dovrebbe essere un buon anime, che io ricordi. Al tempo lo definivano come un "Berserk al femminile"; ma è uno shounen, non un seinen come Berserk), Sidonia no Kishi (sci-fi abbastanza cupo, i personaggi non sono il massimo, ma mi sento di suggerirlo comunque, perché in fondo si lascia guardare, anche senza impressionare. Il manga è seinen, l'autore è quello di Blame!, per chi lo conoscesse), Texhnolyze (ritmo piuttosto lento e con poca azione, è un anime distopico con tocchi di sci-fi, c'è abbastanza violenza e l'autore, evidentemente, non aveva molta simpatia per i propri personaggi :sneer:. In quest'ultimo aspetto mi ha ricordato Wolf's Rain, il quale però, a onor del vero, non mi è piaciuto per niente, contrariamente a te :P). Forse di recente c'è anche Akame ga Kill, abbastanza splatter da quello che leggo, ed è shounen; non l'ho visto comunque, quindi da prendere cum grano salis. Consiglio anche Another, che mi pare sia già stato citato, ma non è un anime di botte. Steins;Gate mi era piaciuto, ma se non ti ha preso probabilmente è perché non fa per te; effettivamente alcuni personaggi ricalcavano alcuni stereotipi degli anime, purtroppo il medium è abbastanza autoreferenziato e quindi, per quanto irrealistici possano essere, molte figure caratteriali sono stabilmente inserite in ogni prodotto. Stai alla larga da Robotics;Notes in ogni caso.
Ti sconsiglio Tokyo Ghoul. A guardare le immagini sembrava un anime tutto sommato violento, tetro, angosciante. E il primo episodio quasi conferma le aspettative. Purtroppo si scende rapidamente la china a partire dal secondo episodio, tra personaggi mal costruiti (almeno dal mio punto di vista), situazioni gestite e ideate in modo pessimo e temo anche con qualche incongruenza ed un finale che, in bellezza, non conclude nulla e lascia la vicenda in un'insopportabile medias res (capisco che ci si dovesse fermare ad un punto e che il manga sia/fosse ongoing, ma c'è modo e modo di fare le cose). Il punto più basso: il ghoul gourmet, un personaggio davvero imbarazzante che prende un intero, inutile, arco narrativo.
A margine, mi sento di dissentire da chi cataloga Shingeki no Kyojin come uno shounen tra i tanti. Il grado di violenza e di oppressione psicologica, soprattutto nella prima parte, la si trova raramente altrove. Allo stesso modo, molti personaggi latamente ricomprendibili nel gruppo dei principali vengono uccisi e tali rimangono; quante volte accadono cose del genere negli shonen tradizionali? Intendo Naruto, Bleach, One Piece, Fairy Tail, ecc. Generalmente quando un personaggio muore in uno di questi manga/anime si tratta di eventi epocali. Vero, anche in Shingeki no Kyojin ci sono probabilmente personaggi "intoccabili", ma la cosa è comunque molto meno evidente rispetto al canone consueto. Ancora: ci sono power up, come ogni shonen che si rispetti, ma il fatto che i protagonisti vengano comunque presi a calci e ci lascino la pelle segna una bella differenza rispetto agli altri shonen. Eren, da solo, avrebbe combinato poco, pur con tutti i power up del caso (e difatti le prende ampiamente dalla signora). Anche il contesto simil-militare e le azioni di gruppo non sono esattamente la prassi, generalmente negli shonen si prediligono gli uno contro uno ed ogni snodo del combattimento verte più su power-up vari che non su strategie a tavolino. Infine: si fa presto a dire che l'anime è banale, ma il disegno dell'autore è ancora tutto da svelare, quindi il giudizio rischia di essere affrettato. Il manga ha preso una bruttissima piega più o meno dalla parte che segue la fine dell'anime (imho il successo e il bisogno di allungare il brodo hanno avuto effetti devastanti sull'idea iniziale), ma questo nulla toglie agli indizi che l'autore può aver lasciato per impreziosire l'opera. Già il fatto che Eren si svegli piangendo nel primo episodio la dice lunga, per chiunque abbia letto Muv-Luv (Alternative, si capisce).