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Incoma
Intanto è uscita anche la sentenza della Corte di Stato che ha stroncato qualsiasi velleità dei ricorsi dei sanitari contro le vaccinazioni obbligatorie.
In breve gli hanno dato degli stronzi di merda, fuor di metafora. Dalle motivazioni:
"in un ordinamento democratico la legge non è mai diritto dei meno vulnerabili o degli invulnerabili, o di quanti si affermino tali e, dunque, intangibili anche in nome delle più alte idealità etiche o di visioni filosofiche e religiose, ma tutela dei più vulnerabili, dovendosi rammentare che la solidarietà è "la base della convivenza sociale normativamente preficurata dalla costituzione" (C.c. 28 Febbraio 1992, n. 75)
"di fronte al bisogno pressante, drammatico, indifferibile di tutelare la salute pubblica... il principio di precauzione opera in modo inverso rispetto all'ordinario e, per così dire, controintuitivo, perchè richiede al decisore pubblico di consentire o addirittura imporre l'uso di terapie... che assicurino più benefici che rischi, in quanto il potenziale rischio di un evento avverso per un singolo individuo... è di gran lunga inferiore del reale nocumento per una intera società, senza l'utilizzo di quel farmaco.
Ciapa lì e porta a ca', si dice dalle mie parti.