non entro in merito, ma mi limito ad un'osservazione. Dictatore: se hai cominciato a "ragionare" a 15, 16 anni (un eta' ragionevole, per le prime esperienze storico - critiche, no?) era piu' o meno il 2000. A quell'epoca la gente che aveva vissuto veramente il fascismo (non solo la guerra, ma almeno parte del ventennio), dovendo essere nata _almeno nel '25_ (e parliamo comunque di gente che aveva capito il fascismo come lo capisce un bambino di 10 anni e un ragazzo di 15) aveva almeno 75 anni: senza cattiveria, non potevano essere molti, ne' lucidissimi in una valutazione del genere : avevano passato la guerra da protagonista (nel senso di direttamente coinvolto)
Ora, se rifiuti l'attendibilita' dei libri di storia (perche' sono di parte, secondo te), e' veramente solo questa la quantita' di informazioni in base alla quale ti schieri con posizioni
- rifiutate dalla maggior parte delle persone (non dico che la maggior parte delle persone abbia ragione.. e' solo un indizio assolutamente non comprovante)
- anticostituzionali (niente di male a priori, in cio'. Solo, significa che sono posizioni forti e importanti, quelle a cui ti opponi)
- per lo meno dubbie (la pulizia razziale, per quel che ricordo io, era nel cuore della teoria nazista sin dall'inizio.. posso sbagliarmi.. ma tu puoi sbagliarti?)
Ti chiedo solo quali sono le tue fonti, per posizioni cosi' forti, per poter valutare quanto sono attendibili le tue opinioni..
ihc'
Edito per aggiungere due cose: parli del fascismo riferendoti al bene che avrebbe fatto a una citta': basta questo a giustificare - per ipotesi - il male fatto a tutto il resto del paese?
Parli del popolo tedesco come beneficiario del nazismo. Come ti confronti col fatto che gli ebrei e i deportati politici e gli omosessuali e gli handicappati facevano parte del popolo tedesco?