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LA RIVOLTA DEI "GRILLINI"- Grillo fa la sua proposta: «Inviamo una mail al prossimo ministro dell’Economia Giulio Tremonti perché ristabilisca le regole della convivenza civile e blocchi l’accesso a chiunque di dati sensibili privati» e annuncia: «Nei prossimi giorni cercherò di capire chi è l’ispiratore di questa schifezza. È giusto che tutti lo vengano a sapere e che risponda delle eventuali». Ma il post non riscuote tra gli affezionati sostenitori del comico il solito successo. E così tra quanti hanno commentato il post «La colonna infame» c'è per esempio chi si domanda come mai «prima Grillo dice che bisogna mettere tutto sulla rete e ora invoca il nemico Tremonti perche ciò non accada». O chi più semplice afferma «Questo post puzza» e si chiede «Cosa c'e dietro?». E poi ancora chi con disincanto domanda: «Voi che rimanete a bocca aperta davanti al reddito di Grillo ma non lo sapevate? Pensavate fosse senza un soldo?». Molti quelli che chiedono che il post venga tolto dalla pagina, pochi quelli che difendono il comico genovese («Beppe ha completamente ragione, le dichiarazioni debbono rimanere segrete, fatevi i cavoli vostri. Spero di essere stato esaustivo. Cordialità»). Diversi gli attacchi diretti al personaggio: «Grillo, ma sarai mica di destra?», oppure: «Penso che Beppe Grillo abbia bisogno di riposo». O ancora: «Ti brucia il cu... che si veda quanto guadagni, San Paladino dei Precari?». E c'è anche chi con ironia prova a spiegare il perché di un intervento giudicato dai più in controtendenza rispetto agli altri: «Da buon genovese - si legge in un commento - Grillo dimentica tutto il resto quando si tratta di soldi».
(dal corriere)