ma la scusa di cosa? non ci deve essere bisogno di una scusa, fintanto che non viene dimostrato che una persona ha commesso un illecito, perchè fino a quel momento si deve presumere che le sue azioni sono penalmente irrilevanti
questo a prescindere dalle considerazioni politiche e morali, che sono soggettive e che pertanto non richiedono anch'esse alcuna spiegazione: sta al politico decidere come e cosa mostrare di se, ma da questo punto di vista non si può pretendere niente, dato che la contropartita della sua libertà è il diritto degli elettori di non votarlo
in questi giorni sono stato a delle lezioni tenute da pier luigi vigna, già procuratore della repubblica e procuratore nazionale antimafia: ci sono pochi che si sono impegnati quanto lui per combattere la mafia, il crimine in generale, e che hanno un'esperienza paragonabile alla sua al contempo giuridica e pratica.. beh se dalla sua di bocca escono parole garantiste, se lui per primo che sa bene quanto pericolosi siano i fenomeni criminali associativi tiene lezioni in cui dubita della opportunità dell'esistenza stessa di reati come quello di concorso esterno in associazione mafiosa, se proprio lui insegna come si debba esser cauti, come non si possano emettere sentenza prima di percorrere tutte le vie previste dalla legge, come si può tollerare che un travaglio qualsiasi si permetta di usare una rete pubblica per diffamare, se non nel senso penale del termine comunque in senso sostanziale, una persona per fatti avvenuti e per i quali la giustizia non si è mossa ritendoli evidentemente irrilevanti?