Originally Posted by
ihc'naib
Questo e' fumo, Jami.. non mi stai dicendo nulla. Ed e' fumo che parte dal presupposto che sia sano, pedagogicamente, "organizzare modalità didattiche diverse da quelle tradizionali": Beh, io non sono un esperto, ma non sono d'accordo. Per quello che posso vedere il tempo pieno diventa stare rinchiusi (sottolineo il rinchiusi) a scuola dalle 8 alle 16,30 (8 ORE e mezzo!!), significa mangiare in mense spesso scadenti (a puttane l'educazione all'alimentazione), significa che d'inverno le ore di luce le passi al chiuso (a puttane tutti gli sport che si fanno all'aria aperta).
Per' tutti i pedagoghi che sostengono che il maestro unico e' la morte non si sono posti neanche il problema di mettere in discussione l'opportunità del tempo pieno. Tutti sottolineano che e' piu' comodo.. ed e' quello che stai dicendo pure tu. Il tempo pieno trasforma i ragazzi in macchinette da apprendimento, che vengono accese al mattino e spente a meta' pomeriggio, a meno che, disgraziati, non vogliano ... che so... fare sport o musica o qualche altra attività il pomeriggio, e allora diventa tutto una rincorsa mozzafiato, dalle 8 di mattina alle 8 di sera per cercare di incastrare tutto, perche' il bimbetto DEVE passare 8 ore e mezza a scuola.
Il tutto in strutture che non permettono praticamente NULLA a parte stare sui banchi e studiare / fare i compiti.
Nessuno invece che fa la minima ipotesi che questa generazione di adolescenti bislacca, di cui tutti si lamentano, potrebbe essere cosi' perche' e' di fatto la prima che ha avuto il tempo pieno _de facto_ obbligatorio.
Un conto: 24- 9 h di sonno -9 ore di scuola (inclusi spostamenti) - 2 ore per cucinare e pulire cucina: 22 ore totali. Risultato... DUE ore per stabilire un contatto con il figlio ed educarlo, da bravo genitore. E ho fatto stime generose, per esempio, sul sonno e sugli spostamenti.
Ma sono integrate nel servizio scolastico? E hanno le strutture che ci sono in Italia? Io sapevo che sono avanti, per esempio, perche' hanno molti nidi aziendali. Che mi sembra un principio completamente diverso.
Sapevo che sono avanti perche' lavorano di meno, in termini di orari.
Altro dubbio: un lavoro full time da dipendente pubblico, a quanto mi dicono, e' spesso strutturato cosi': 8-14 per 5 gg a settimana, piu' due rientri. (che babbo e mamma potrebbero spartirsi). Mia mamma, avvocato, veniva a prendermi a scuola alle 13 e poi tornava a lavorare alle 16.
Mio babbo, quando era a cavallo fra progettista e dirigente in un'azienda, quando ero piccolo usciva alle 18 per raggiungermi e stare un po' di tempo con me al pomeriggio.
Se fossi andato al tempo pieno, tutto questo sbananava.