Quote:
Il conto è quello di una cena di pesce a Trieste, dove il posto più scarso serve roba d’eccellenza. Usciamo con la stessa fame di prima ma con strani gorgoglii all’altezza della cintura. Arrivati in macchina siamo preda di coliche intestinali mostruose. La corsa è folle, con curve in derapata e sudore che ottenebra la vista. Il bagno è uno solo e la vagina reclama il suo diritto di priorità. Accovacciato su una bacinella in salotto, mentre dall’altra parte della porta provengono piriti selvaggi alternati a gemiti gutturali, espello la cena.
«Ma comunque…» ansimo «…ma comunque scopiamo»
Dentro la sento piangere e ridere.
:rotfl: