Originally Posted by
rustyangel
Il problema è che a Napoli (e in generale in tutto il meridione) non si sta più combattendo contro i "criminali"... si combatte contro un "altro stato". E con questo non intendo dire che si tratta della stessa organizzazione o che tutti i micro-criminali siano affiliati allo stesso clan; cerco invece di far presente che c'è tutta una fetta di popolazione (meno del 20%) che segue una serie di regole fondamentalmente DIVERSE da quelle del senso comune, della morale e - cosa più grave - diverse dalle leggi.
Perchè una fetta così piccola della popolazione riesca a generare un tale problema è sotto gli occhi di tutti: usano la violenza, alla quale nessuno può rispondere in maniera civile.
Ciò che non capisce la gente come Kali è che questa non è napoli, non è il meridione: è una fetta del sud italia che tramite la violenza sta prendendo possesso di zone che non sono loro.
In quest'ottica, è chiaro che non si tratta più di una questione di criminalità. Si tratta di guerra.
Sembra una cosa assurda da dire, ma è così. Guerra civile se volete, ma sempre guerra. Ed in questo scenario, l'acutizzarsi del problema richiede l'intervento dell'esercito. E non "una tantum", bensì un presidio stabile per alcuni anni.
Perchè per alcuni anni? Perchè è chiaro che l'unico modo per cambiare questo sistema e formare la generazione successiva. Come formarla? Eliminnado le mele marce e rieducando alla legalità.
Pare facile a dirsi, ma senza una forza forte (scusate il gioco di parole), come l'esercito è impossibile contrastare un'emergenza che investe tutti gli strati della vita meridionale: società, economia, politica. Il tutto sempre e comunque tramite mezzi illeciti.
Sono favorevole all'esercito, purchè sia una guerra organizzata, sistematica e, soprattutto, DURATURA. Non bastano 10 giorni di esercito... servono 20 anni di presidio. Se questo sia fattibile, non lo so, ma è l'unico modo per liberarci di quel 20% di gente che, sinceramente, mi fa proprio schifo.