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ghs
Il problema è quando lo stile prende il posto del contenuto.
Oggi la comunicazione si diffonde nelle forme della pubblicità, dello slogan. Tutto deve essere semplice e fruibile; tutti devono avere accesso a tutto attraverso quel totem che è diventato la "comunicazione".
Tutte balle: servono informazione precisa e conoscenza, non "comunicazione". La comunicazione è l'habitat naturale dell'informazione. Non serve costruirla: c'è. Se la si considera un artefatto, allora se ne fa una disciplina, uno strumento con un fine preciso. Il fine preciso diventa quello di indirizzare la comprensione, non di favorirla. Così succede che nel mondo della "comunicazione" si dissipi la conoscenza e si impari a comunicare. Internet ne è un caso eclatante: ogni informazione è semplificata, abbreviata, sintetizzata, abbellita; tanto lo strumento informativo quanto l'informazione sono a misura di utente e l'utente vuole nozioni istantanee, sommarie e immediatamente riutilizzabili. Un disastro. La generazione cresciuta con wikipedia è un disastro culturale.
E' proprio questa deriva che ha portato un pubblicitario efficace a vendersi come miglior presidente del consiglio possibile e un cinefilo romantico a cercare di farsi considerare il nuovo JFK italiano.
Allora è meglio essere prolissi, noiosi e difficili: chi riesce a capire, capisce; chi si annoia, passi ad altro.