Originally Posted by
laphroaig
si ma ci sono delle falle nei presupposti.
sono decenni che in ambito aziendale i dipendenti non sono più un costo ma una risorsa, non che la parola in sè sia migliore ma senza dubbio fornisce qualche elemento in più.
prendiamo due dipendenti di cui uno fa poco e uno fa molto e prendono tutti e due 1500 euro al mese, uno è un costo l'altro una risorsa. se incrocia le braccia uno cambia poco se le incrocia l'altro non mangia nessuno.
un'impresa è fatta di diversi elementi, imprenditore, dipendenti, investimenti materiali (gli impianti e le macchine) ed immateriali. manca uno di questi elementi e non si sta più in piedi, non solo devono anche tutti remare dalla stessa parte. proporre oggi un conflitto di classe è una minchiata, discutere per raggiungere tutti migliori condizioni è sacrosanto. ben venga quindi un sindacato che protegga i diritti dei lavoratori se gli ricorda anche i doveri però. mettersi in mezzo per posizione ideologica non serve a un cazzo.
oggi abbiamo una produttività sottozero e le responsbailità sono condivise: una classe imprenditoriale deficitaria e a volte deficiente, pochi investimenti, dipendenti e sindacati che hanno la loro bella fetta di responsabilità.
anche l'esempio della convenienza della fiat ad avere un operaio ed il resto macchinari è una corbelleria. a parte il fatto che esistono attività che richiedono più capitali ed altre che richiedono più lavoro e tralasciando anche che ci sono lavori ai quali le macchine ancora non arrivano ma la concezione stessa che il dipendente costi più della macchina è medioevale. mettere in piedi un impianto costa delle tali cifre in termini di ingegnerizzazione, progettazione, materiali, software da rendere il ricorso al lavoro ancora conveniente persino in italia questo senza considerare l'obsolescenza.
gli interessi del dipendente e quelli degli azionisti non sono divergenti, hanno tutti interesse che l'impresa vada bene al limite c'è un conflitto in termini di ripartizione dell'utile. conflitto che se viene esasperato porta conseguenze letali per l'impresa stessa e le corna ce le lasciano tutti.
non riesco proprio a parteggiare per l'imprenditore o per il dipendente staibilendo aprioristicamente dove stia la ragione come fai tu. per come la vedo io sono due elementi inscindibili dell'attività economica che devono andare nella stessa direzione. questo in italia non è sempre successo con colpe condivise.
quando il capintesta della fiat esaltava la polonia non lo faceva solo per i minori costi ma per la produttivitàche ci picchia in testa. ora, o quelli là sono cottimisti e allora non c'è gara ma se così non è forse qualche domanda ce la dobbiamo porre pure qua.