starò meglio quando saluterò sto paese col dito medio ben teso...altrochè. ;)
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starò meglio quando saluterò sto paese col dito medio ben teso...altrochè. ;)
rambo?
vhè che mica era una battuta :sneer:
dovrebbe essere rambo 2 o 3 non ricordo bene in un discorso con il colonnello :sneer:si rambo 2Quote:
Col. Trautman: La guerra forse è stata uno sbaglio ma non è una ragione per odiare il proprio paese.
Rambo: Odiarlo? Morirei per lui.
Col. Trautman: Ma insomma che cosa vuoi?
Rambo: Io voglio, loro vogliono, e ogni altro ragazzo che è venuto fin qui e ci ha lasciato la pelle o ha dato tutto quello che aveva, vuole che il nostro paese ci ami quanto noi lo amiamo, ecco quello che voglio!
mai ma io mi riferisco all'atteggiamento che porti ogni qual volta si parla di fascisti, di squadristi, di picchiatori... hai sempre un atteggiamento che va dallo scostare al minimizzare, appena puoi ti metti puntare i rilfettori altrove pur di non parlare di questa merda.
Insomma evitiamo di raccontarci puttanate, te sei sempre stato simpatizzante per questi qui, ogni volta che se ne parla sul forum sei sempre li pronto a far da pacere per cui è inutile che ti arrampichi sui vetri, cos'è per parlare di fascisti e quant'altro devo necessariamente essere "de roma"? :sneer: essere iscritto all'universita La Sapienza? :sneer:
Quelle merde ci sono anche qui a milano e so bene che soggetti del cazzo siano.
Ciò non toglie che quando sono quelli dei centri sociali a fare stronzate almeno so riconoscerlo senza sviare o ciurlare nel manico come dice quell'ingegnere insulso :sneer:
Ah per la cronaca, quelli del "collettivo" hanno okkupato la presidenza e tenuto in ostaggio il preside della facoltà di lettere.. l'ho appena letta. Ora si sono messi allo stesso livello degli scarafaggi, i miei ossequi, sta gente di merda getta fango sulla sinistra e queto non può che farmi incazzare ulteriormente.
Fascista != squadrista e/o picchiatore.
Non confondiamo l'essere fascista con l'essere criminale perchè non è così.
Non vado a favore dei picchiatori perchè anche loro sono criminali. Ma sono tanto criminali come quelli di sinistra perchè ti assicuro che per ogni picchiatore di dx c'è un picchiatore di sx.
ma basta anche quello delle elementari che lo liquida in 3 pagine e una foto di marx che pare babbo natale. capitolo fortemente saltato dalla gioventu' italiana perche' di solito si fa a maggio e si sa' che a maggio la gente se ne fotte delle interrogazioni :sneer:
mi spiace caro ma qui casca l'asino come dice il detto. Quello che dici è sbagliato al 100% punto. :D
I fascisti da quando sono stati inventati hanno sempre e dico sempre centrato sulla violenza la loro concezione di potere. Poi se votavi per loro miracolosamente stavi pure bene, ma se nn gli andavi a genio l'unica era l'espatrio.
Quanto ai violenti di sinistra, concordo con estrema.. parla almeno al passato remoto perchè i sovversivi gli anarchici e i black block (so che sicuramente qualcuno mi tirerà fuori la sega del G8) sono tutto meno che soggetti di sinistra.
Ma io non capisco, ma quando si parla di fascisti e comunisti voi pensate a Mussolini e Stalin?
No perchè allora il discorso cambia, ma visto che il fascismo del PNF è finito da qualche annetto è chiaro che quando parlo di "fascista" non parlo del fascismo ventennale ma di fascismo dei nostri giorni che di certo non è squadrismo.
Forse Storace ? Sentii una sua intervista tempo fa mi sembrava in stile fascista moderato.. se così si può dire. Direttamente da google :
http://www.storace.it/
Poi boh prendete l'ultimo discorso di Mussolini che è riferito al futuro dell'Italia (sempre da google, c'è anche su youtube per i nostalgici) :
http://www.mussolinibenito.net/disco...i%20milano.htm
Certo che gli indirizzi sono autoesplicativi :D
O se dictator ha altri riferimenti.. questi erano i più ovvii.
uhm. l'ho letto, il discorso di Mussolini,ma non e' che dica nulla. Un sacco di demagogia sulla socializzazione, di cui non si comprende ne' forma ne' principii, una parte dominante di incitazione alla guerra, alla lotta per la patria, e una saggia analisi della situazione internazionale, ma un'altrettanto miope fiducia nel futuro imminente circa gli esiti della guerra. Dove starebbe il programma fascista? L'unica cosa che ci assomigli e' "combattere per la patria".. in ogni caso non ho visto niente che sia aderente alla quotidiana realta'...dictator parlava di fascisti del giorno d'oggi, che certo non si preoccupano dell'invasione degli inglesi o della necessita' di comportarsi come i kamikaze giapponesi.
ora do' un'occhiata anche a Storace
Leva la propaganda dal discorso.. c'è una buona analisi della situazione italiana e una previsione di un futuro (il nostro presente) come andrebbe interpretato dai neofascisti. Il fascismo fu creato da Mussolini, se non sono d'accordo con lui dovrebbero chiamarsi in altro modo. Mussolini sapeva bene che aveva perso (vedi la data) ed è morto pochi giorni dopo, quindi i proclami e la porpaganda qui sono molto più deboli del solito. Oltre all'analisi ci sono accenni al fascismo repubblicano con addirittura principi liberali.. un po' strano.
Il fascismo all'inizio era LIBERALE. Poi con il tempo è diventato quella dittatura di cui siamo tutti a conoscenza.
Cito un estratto dal mio libro di Storia, dell'università, prima che qualcuno mi dia dell'ignorante o del fascista:
Da Storia Contemporanea - Il Novecento (G. Sabbatucci, V. Vidotto).
"Politicamente il nuovo movimento, i Fasci di combattimento, si schierava a sinistra, chiedeva audaci riforme sociali e si dichiarava favorevole alla repubblica; ma nel contempo ostentava un acceso nazionalismo e una feroce avversione nei confronti dei socialisti".
veramente quello che citi non dice assolutamente che il fascismo all'inizio fasse "liberale" (cosa falsa)
I fasci di combattimento nascono come movimento che mischia idee prese dall'anarco sindacalismo, dal socialismo e dal nazionalismo.
Nessuna di queste correnti di pensiero può in aclun modo essere affiancata anche lontanamente al liberalismo.
Va poi messo in evidenza come tra i primi fasci di combattimento e il movimento fascista come si istituzionalizzo all'inizio degli anni venti c'è una decisa differenza, visto che mano a mano si perdono proprio alcune di quelle istanze derivanti dall'anarco sindacalismo e dal socialismo per rafforzare i principi più di destra. Non bisogna dimenticare che in quegli anni il movimento fascista si afferma come "braccio armato" dei proprietari terrieri nella lotta contro le organizzazioni dei braccianti e degli industriali nella lotta contro i sindacalisti "rossi".
Uhm, aveva delle idee alquanto liberali a mio avviso. Era per il suffraggio universale e per l'ultima parte (riguardo al "braccio armato") sono d'accordo e lo sapevo. Però volevo puntare sull'origine pseudo-democratica (se non era liberale, cos'era al principio? :) ) del fascismo. Per certi aspetti dobbiamo alcune istituzioni che abbiamo qua in Italia, funzionanti o meno, al fascismo, è ipocrisia pura negarlo.
Il fascismo degli inizi diceva tutto e il contrario di tutto, è interessante vedere come però alla fine non solo confermi quelle idee, ma riconosca anche gli errori nel non averle realizzate. Poi vabbè ormai la parola fascismo ha altri significati e si assimila a squadrismo, dittatura, illiberale.
Il liberalismo è una cosa ben precisa, una dottrina politica che prevede la separazione dei poteri e una politica economica di tipo liberalista. Il fascismo inizialmente non era niente di tutto questo. Era un'accozzaglia di idee prese qui e la che centrava la sua identità sull'anticomunismo e il nazionalismo.
Erano presenti delle idee di tipo "rivoluzionario" (perlmeno nella prima fase) che poi furono rapidamente abbandonate per avere l'appoggio degli industriali e degli agrari. Alcune di queste idee poi tornano in auge durante la repubblica di Salç propiro perché Mussolini si sentì tradito da quella classe dirigente di cui nel ventennio aveva rafforzato il potere a spese delle classi subalterne.
Sulla modernizzazione dell'Italia sotto il fascismo c'è stato un 3D alcuni mesi fa che se vuoi puoi ricercare. Sintetizzando al massimo è vero che questa modernizzazione ci fu, ma non fu ne "rivoluzionaria", in quanto riprese molte leggi già fatte nel periodo di Giolitti o ancora prima sotto la spinta delle forze progressiste come Socialisti o radicali, ne fu così diversa da quanto avvenne negli altri stati "sviluppati" (USA, Francia, Inghilterra).
Ok, dal punto di vista storico più o meno sappiamo come si sviluppò il fascismo.
Chi più chi meno, io sono fermo a quello che ho studiato alle superiori e in 7 anni è anche evaporato, ricordo poco, non faccio fatica ad ammetterlo :P.
Il problema è: quest'oggi che cos'è il fascismo, su cosa si basa, quali sono le idee che vengono perseguite e così via. Se devo andare a vedere altri programmi politici, a partire dal comunismo, finendo nel liberismo, trovo teorizzatori, trovo filosofi, trovo un fine politico... nel fascismo non trovo nulla e faccio ben fatica a capire chi si professa fascista.
Faccio ancora più fatica a capire chi si professa fascista, ma poi vota Berlusconi...
eppure se vai a un qualsiasi comizio del nano in piazza, trovi sempre il gruppetto folto di inneggianti al duce cn il braccio teso.. e t assicuro che non sono giovani coglioni.. c'è anche gente adulta che ha passato gli anta :D
Gente che dice di essere fascista e vota Bersluconi o gente che dice di essere comunista e vota PD sono idioti, non importa il numero.
si ma alla fine il fascboy le spiegazioni del fascismo ai giorni nostri nn le ha piu date...
alka non esiste un corpo teorico del fascismo inteso come una dottrina teorizzata da uno o più pensatori al contrario di quanto esista per il comunismo.
Mentre il secondo deriva da una "sistema" codificato inzialmente da Marx e poi arricchito e/o modificato da altri pensatori, con la conseguente nascita di correnti molto diverse come il marxismo leninismo e la social democrazia, per fare 2 esempi concreti, questo non si da per il fascismo.
Esistono alcuni pensatori a cui si ispirano le correnti dell'estrema destra (ad esempio julius evola) ma non esiste una filosofia di riferimento.
Questo si spiega, a mio parere, perché il fascismo si determina più come prassi che come teoria.
Detto in altri termini il fascismo si è determinato storicamente attraverso un modo di agire sulla abse di una serie di valori/concetti abbastanza "indeterminati" come quello di patria, di comunità nazionale, di valore, di diritto del più forte etc.
L'esplicitazione di questi valori e delle prassi ad esso legate normalmente è frutto di una forma di eclettismo intellettuale che porta a pescare concetti qua e la da vari pensatori, ma senza un quadro di riferimento unitario. Un'altra tendenza propria delle teorizzazioni fasciste è normalmente una certa "demagogicità" mirante ad attirare il consenso dei ceti subalterni, fatto salvo poi nella politica reale fare patti con le classi dirigenti a spese dei ceti subalterni stessi.
Per capire come si evolve il pensiero neofascista credo che un buon esempio sia il tema del rapporto con gli stranieri.
In origine il nazionalismo teorizzava una supposta "superiorità" della razza italiana in base alla sua storia da cui discendeva un diritto dell'Italia, ad esempio, ad avere colonie per portare la civiltà in Africa.
Oggi, che è impresentabile un discorso sulla "superiorità" (tranne che per alcuni residui presenti al governo e anche qui sul forum per altro :sneer:) si passa a un ragionamento che pur essendo diverso ribadisce il tipo di rapporto con lo straniero.
Non si parla più di superiorità di una cultura, ma si teorizza l'irriducibile differenza delle culture, per cui ogni cultura deve vivere ma a casa sua. Il risultato è lo stesso, ossia il ribadire la totale alterità dello straniero e l'esigenza di difendere la nostra cultura da una supposta aggressione che la contaminerebbe..
Ho un po semplificato ma il senso è quello.
minkia jami e menomale che hai semplificato.. certi soggetti qua dentro un simile pensiero non riuscirebbero a comporlo in una vita intera :D
Di sicuro capisco quanto io sia rimasto ignorante su questi temi.... :(
jami ha un pisello lunghissimo.
eh beh Jami legge juve1987 eh. :sneer: :kiss::kiss:
Guardatevi "La marcia su Roma" di Dino Risi, con Gassman e Tognazzi, anche se è una commedia spiega molto bene su che basi si fondava il fascismo e per il quale motivo ebbe "successo".
Il che mi porta alla seguente implicazione...
Il fascismo è accomunabile a un contesto in cui la stagnazione alimenta inesorabilmente la voglia di soluzioni immediate. Questo sentimento condiviso favorisce l'ascesa di figure che sanno cosa dire e quando dirlo.
Dove in realtà tali figure mirano solamente al miglioramento della propria vita personale.
Che rende il fascismo più che un movimento politico, una sorta di accomunazione in nome della paura (xenofobia, no energia no cibo) e dell'orgoglio razziale (fuori dalle palle gli immigrati).